Io sono Mario e Anna è mia moglie. Bella donna che ha sempre avuto un certo appetito sessuale.
Una delle prime confessioni che mi fece era che voleva provare un calibro xxxl. Infatti, quando era più giovane in un tirocinio da infermiera, il suo tutor, un vecchio porco, le faceva rasare tutti i cazzi dei pazienti per prepararli alla sala operatoria e mi raccontó che la impressionarono in dimensioni due uccelli in particolare, di cui uno nero, che avevano dimensioni impressionanti e che non aveva mai visto all’opera.
Io chiesi più volte se fosse seria nella proposta. Sapete come sono le donne, prima lanciano il sasso e poi nascondono la mano. Alla fine, Si. lo voleva provare. Mi misi alla ricerca di un uomo xxxl e lo trovai. Anni fa i siti di annunci erano minori, ed i black pochissimi. Non era diffusa la cultura milf/bbc/cuck come adesso. Comunque lo trovai era anche ben recensito ed era nella città di strada che ci avrebbe portato al mare d’estate. Lo chiameremo Gianni.
Lo contatto e cominciamo a chattare; una persona affabile e gentile e mi disse che aveva un bilocale in centro che usava per incontrare le coppie. Unica cosa che mi lasció perplesso in tutta questa gentilezza era che non voleva che io partecipassi. Se la voleva scopare solo lui ed io a guardare. Si parla di anni fa, era una richiesta strana pensai, ma il desiderio di vedere Anna alle prese con un xxxl era davvero forte. Ci eravamo scambiati qualche foto ed in effetti aveva misure alla Rocco. Tutto era condiviso con Anna che seguiva l’avanzare della cosa. Prima diceva si, poi si tirava indietro. Lo voleva provare ma aveva paura degli effetti sul nostro rapporto. Anche io avevo paura. Una cosa è condividere una donna e una cosa è fare lo spettatore. Il passo successivo poteva essere stare completamente fuori alla avventura. Avevo dei forti dubbi anche io, ma alla fine decisi di buttarmi e piano piano convinsi anche lei.
Erano giornate calde, il mare lo avevamo meritato.
Venne quindi il giorno della partenza e della tappa da Gianni. Si era preparata bene ed aveva indosso un vestitino normale per il clima. La bomba era sotto il vestito. Intimo striminzito da battaglia che avrebbe tirato su anche i morti. Anna al tempo aveva poco più di 30 anni, fisico asciutto, tettine sode che stavano su da sole e dei capezzoli rosa rosa che mi mandavano in estasi. Culo da sportiva, sodo e ben formato con le due fossette sopra le natiche. Gambe lunghe e ben tornite che per il caldo teneva nature e una passerina rasata con un una striscetta di peletti appena rasati. Insomma una vera gnocca. Mora con begli occhi verdi. Quando ci fermammo all’autogrill a prendere un caffè eravamo tutti e due nervosi. Mi chiedeva se ero sicuro, se l’amassi etc etc. io non ero sicuro per niente, ma avevo una gran voglia di quella avventura e quindi feci il deciso. In realtà avevo lo stomaco ed il cuore sottosopra. L’appuntamento con Gianni era ad un bar. Volevo conoscerlo dal vivo e che Anna mi desse il suo assenso prima di andare oltre. Ci troviamo al bar, e lui è un bel ragazzo davvero. Resto meravigliato. lui non toglie gli occhi da mia moglie, già se la pregusta il porco. Beviamo qualcosa e parliamo del più e del meno. Dopo un po’ ci lascia soli, con mossa da chi conosce le regole del gioco. Faccio ad Anna la fatidica domanda e lei mi risponde con un’altra domanda “sei sicuro?” Dico di sì, ma ho l’inferno dentro. Lui torna e gli diciamo che possiamo andare avanti. Gianni sorride e dopo aver preso una bottiglia di bianco lo seguiamo a casa sua.
Non abita distante dal bar dove ci siamo visti, e così arriviamo a casa sua. Il bilocale è carinissimo. Cucina soggiorno, stanza da letto e bagno. Ci spiega che il divano è un divano letto per quando ci sono situazioni più affollate e ci dice che nel palazzo sono solo uffici e quindi il fine settimana nel palazzo c’è solo lui. Questo sabato la casa è tutta per voi, ci dice.
Ci mettiamo comodi, parliamo del più e del meno e nel mentre sorseggiamo il vino bianco. Anna, a stomaco vuoto, comincia ad essere brilla. Ci chiede un po’ di noi, ma la scintilla non scatta. La situazione non parte. Si resta sempre lì, come fossimo vecchi amici. Lui in qualche modo lo capisce e ci lascia un po’ da soli. Anna mi dice che ci ha ripensato e vuole andare via. Con molta calma le dico di godersi il pomeriggio che io sono lì con lei e nel mentre parliamo, per rilassarla, le verso altro vino. Piano piano le metto una mano sotto la gonna e sento che è super bagnata. La guardo la bacio e le dico di rilassarsi e godersi il pomeriggio. Gianni torna dopo poco. Da come si muove comprendo che deve averne viste di ogni. Parliamo di nuovo e questa volta mi alzo io e me ne vado in bagno. Il bagno è una vera chicca. Una doccia enorme, un lavandino ed il wc.
Ho pensato che aveva levato il bidet per allargare la doccia. Chissà che ci ha combinato in quella doccia. Mi affaccio nella sala dopo una 15 di minuti che stavo in bagno come un ebete, e non sento più parlare. Il cuore mi batte a mille come se volesse uscirmi dal petto. Faccio piano piano perché non voglio disturbare e vedo lui sopra di lei che la sta baciando con un nano nella gonna. Una scena pazzesca. Non ha perso tempo. Entro meglio nella sala e vedo lui che la bacia, lei con il vestito un po’ tirato su ed a gambe larghe e lui con la mano destra nelle sue mutandine. Stavo per svenire. Vedere mia moglie con un altro era una delle scene più eccitanti mai viste.
Senza dire nulla lui si alzò ed in pochi secondi si levó tutto. Aveva il cazzo duro e faceva impressione quanto era grosso. Lei si accorse di me, mi guardó quasi esitante, io feci cenno di si, e si mise in ginocchio davanti a lui. Lo osservava meravigliata, aveva due occhi di stupore che anche Gianni nel capirlo le chiese se le piaceva. Lei lo guardava ipnotizzata. Stette qualche secondo in silenzio e senza neanche guardarmi lo prese in bocca. Cominció a pomparlo ma buona parte restava fuori. Gianni la guardava mentre lei andava su e giù con la sua bocca. Le prese l’abito e lo sfiló del tutto. Si piegó su di lei e levó anche il reggiseno. Aveva solo le piccolissime mutandine che stando piegata sui ginocchi nemmeno si vedevano.
La scena era mia moglie nuda che succhiava un cazzo enorme di un altro uomo. Avevo una erezione enorme pantaloni. Gianni la tiró su e le sfiló le mutandine. Era a questo punto tutta sua.
Mise Anna sul divano, gambe divaricate e cominció a leccarle la figa. Anna mugolava. Adorava essere leccata e lui lo faceva con grande maestria. Non le dava tregua. Si contorceva sul divano. Le stava portando via tutta la ragione. Era nelle sue mani anzi nella sua lingua. Alla fine venne rumorosamente. Sudata ma sorridente. Mi guardó e mi sorrise…
Si baciarono ancora appassionatamente, le sue mani dappertutto. Mente la baciava, si girarono in modo che potessi vedere il sedere di lei tra le sue mani. Lo apri per farmi vedere il suo ano si prese un attimo da lei e mi disse una cosa del tipo “a fine serata mi dirai se è ancora così”. Non mi aspettavo una domanda del genere. Mi venne un ok strozzato dall’eccitazione perché sapevo benissimo a cosa si riferisse. Anna era in completa balia dei propri ormoni non capiva già più nulla.
Era arrivato il momento della monta. La prese in braccio e la portó sul letto nell’altra stanza.
Li seguivo in silenzio. Lei era sul letto a gambe larghe pronta per essere penetrata. Gianni si mise il condom e si diresse verso la figa. Era duro come il marmo ed enorme. L’avrebbe devastata. Entró piano piano nel lago che Anna tra le gambe. Anna mi chiese di tenerle la mano mentre la penetrava. Cominciava a dare colpi più veloci lasciandole il tempo di abituarsi alla misura. Aveva una attenzione per lei che mi stupì. Diventava sempre più veloce. Anna si stava davvero divertendo. La sentivo godere con ansimi via via più intensi. Mi stringeva la mano quasi a farmi male. Arrivó ad un ritmo veloce e pensavo stesse per venire lui. Ed invece capii che stava venendo lei. Un orgasmo intenso e selvaggio. Dopo gli ansimi diceva “si sì sì”…
Io ero lì. Li guardavo e mi chiedevo come fosse possibile che mi moglie godesse in quel modo con un uomo conosciuto un’ora prima. Eppure era lì. Gianni a quel punto la prese a pecora mantenendo sempre un ritmo elevato. Ogni tanto mi guardava come per dirmi “ tua moglie va scopata così”. Nella stanza solo il rumore del godimento di Anna, della penetrazione e quello sordo di qualche schiaffo sul sedere che Gianni dava al culo di Anna.
Le piaceva ed era evidente. Avevano un feeling pazzesco.
Credo che Anna venne di nuovo ad un certo punto si accasciò al letto non tenendo più la pecorina. Vidi il cazzo di Gianni che era uscito dalla figa, ancora duro e voglioso. Si fiondò di nuovo su di lei e la penetró di nuovo. Lei non capiva più nulla. Cominció a spingere sempre più forte finché in un secondo lo tiró fuori, si levó il condom e lo infiló in bocca a mia moglie che non fece alcuna resistenza. Lo prese in bocca e lui venne copiosamente. Anna non riuscì a trattenerlo tutto in bocca e le scese dalle labbra sui seni. Era una scena da porno. Non pensavo fosse possibile. Lui si stese accanto a lei. Erano esausti. Lo guardavo con un mix di eccitazione invidia e rabbia per aver fatto venire mia moglie tutte quelle volte.
Riprese fiato e dette un bacio sul seno ad Anna dicendole “sei fantastica”. Anna che era in un’altra dimensione lo guardi sorridendo. Era tutta sudata fradicia, con umori ovunque. Era terribilmente erotica e me la volevo scopare infatti.
“Ora tocca a me”, dissi. Gianni mi guardó e mi disse “io non ho ancora finito” rimasi interdetto. Mi venne un “che?”
Disse “Hai capito benissimo. Per favore prendici l’acqua in frigo che abbiamo sete!”
Non è possibile pensavo. Prima si scopa mia moglie, le viene in bocca e vuole che prenda loro l’acqua!
Guardo Anna per dire rivestiti e andiamocene ma lei
“Dai Mario. Ho davvero sete. Poi vorrei un po’ pulirmi la bocca…sai come è”
Gianni con tono ancora più scostante
“Hai sentito la signora. Vai su, da bravo. E portaci anche degli asciugamani in bagno…su non fartelo ripetere”
Ero incredulo. Che fare. Decisi di fare quello che mi avevano detto, ma non mi piaceva questa piega. O forse si?
Nel mentre feci questo piccolo giro con le cose, entrai in stanza vidi Anna che stava pompando il cazzo di Gianni. Quando vide che avevo preso l’acqua si staccò dal suo cazzo e si attaccó alla bottiglia. Era terribilmente sexy. Stava bevendo nuda, tutta sudata, davanti ad un superdotato che era di nuovo in tiro. Dopo la bevuta si rimise a fare ciò che stava facendo. Lui faceva qualche smorfia di piacere. Si spostò e cercó nel comodino altri condom. Tiró fuori una scatola piena. Mi guardó e mi disse “questa scatola l’ho presa per tua moglie…”
Poi cercó ancora e tiró fuori un lubrificante in stick la cui forma ricorda quella di un cazzo, anche abbastanza largo.
Mise Anna a pecora e riempi il sedere il lubrificante. Entró con le dita. Era chiaro che la voleva inculare. I patti erano che per l’inculata anna doveva essere d’accordo. Prima che la penetrasse presi il coraggio e chiesi”Anna ma sei d’accordo”
Anna con una vocina a stento percettibile
“Si Mario, lo vorrei provare..”
Gianni con tono veramente autoritario disse
“Mario dai, non farci perder tempo, sennò ti devo lasciare fuori dalla stanza. Hai sentito la signora?”
rimasi inebetito. Lui aveva il pieno controllo di lei.
Cominció come con la figa. Entró piano piano. Anna ha sempre fatto anal, ma quello era davvero un gigante…
Centimetro dopo centimetro lo infiló tutto nel culo. Lei mugolava profondamente. Cominció ad aumentare il ritmo e lei si teneva alla sponda del letto… godeva come una matta, tra un vai piano e accelera lui le stava facendo il culo di brutto.
Poi Cominció a mixare, culo fica, fica culo, Anna non capiva più nulla…
Fino a che quando le era nel culo prese lo stick del lubrificante e lo infiló nella fica. Anna sobbalzo e e lui continuó fino a farla venire un’altra volta.
Lei si accasciò di nuovo sul letto. Ma lui non era venuto. La giró si stese dietro di lei e la continuó ad inculare. Sempre più forte. Non so come Anna facesse a reggere quel ritmo. Diceva solo “si sì sì”.
Gianni continuó a sbattere nel culo finchè non venne anche lui…
Quando uscì da Anna ci accorgemmo che il preservativo si era rotto e quindi le aveva sborrato nel culo per davvero!
Ero super eccitato. Volevo venire. Anna provó ad alzarsi ed un fiotto di sborra le uscì dalle chiappe. Era venuto dentro.
Mi avvicinai con il cazzo pronto ad esplodere alla sua bocca e le venni dentro. Ingioiò tutto.
Eravamo tutti e tre esausti. Lei stava a pancia sotto sudatissima e rossa in faccia.
Gianni mi chiamó e mi fece vedere in mezzo alle natiche di Anna.
Guardai ciò che era evidente. Non era come prima.
Mi sorrise e se ne andò in doccia.
Rimanemmo io e Anna.
Mi disse se era tutto ok io le dissi che l’amavo più di prima.
Mi disse un’altra cosa che sapevo. Che aveva goduto tantissimo. Le detti un bacio che sapeva di sperma.
Lui non tornava dalla doccia e allora le dissi vai anche te. Resto fuori.
Andò tutta nuda con la sborra che ancora le colava dal culo a farsi la doccia con lui.
Quando entrò Anna lui chiuse la porta del bagno a chiave.
Dai rumori che sentivo secondo me stavano scopando di nuovo, ma Anna non me lo disse mai. Forse perché lo fece totalmente senza condom non so. Comunque quella doccia duró una trentina di minuti.
Tra una scopata e laltra si era fatta ora di cena. Lui ci disse che se volevamo potevamo restare qui e sarebbe passato la mattina dopo a salutare Anna.
Le fece un sacco di complimenti. Era in effetti tardi per ripartire.
Gianni allora cambió idea. Sarebbe restato con noi (con Anna) quella notte. Cenammo fuori, offrì lui una bella cena bolognese. A tavolo sembravano loro i fidanzati ed io un amico. Girammo mezza città bevendo un po’ e poi tornammo a casa.
Io ero un po’ brillo e mi addormentai sul divano.
Mi svegliai di soprassalto verso le quattro del mattino. Anna non era accanto a me, andai nella stanza da letto e la trovai che dormiva nuda con Gianni. Era una immagine super eccitante: lui nudo con quel gigante finalmente moscio e lei sul suo petto…
Tornai a dormire e fui svegliato da Anna che era pronta per partire.
Salutammo Gianni e partimmo per il mare.
In macchina eravamo un po’ imbarazzati. Lei prese la parola per prima e mi chiese se fosse tutto ok.
Io le dissi certo e le chiesi se si era divertita. Mi sorrise. Le chiesi cosa avevano fatto in doccia e la notte quando dormivo.
Sorrise e mi disse criptica mente che si erano divertiti tanto e che le sarebbe piaciuto rivederlo.
Non chiesi altro e andammo al mare.
Una delle prime confessioni che mi fece era che voleva provare un calibro xxxl. Infatti, quando era più giovane in un tirocinio da infermiera, il suo tutor, un vecchio porco, le faceva rasare tutti i cazzi dei pazienti per prepararli alla sala operatoria e mi raccontó che la impressionarono in dimensioni due uccelli in particolare, di cui uno nero, che avevano dimensioni impressionanti e che non aveva mai visto all’opera.
Io chiesi più volte se fosse seria nella proposta. Sapete come sono le donne, prima lanciano il sasso e poi nascondono la mano. Alla fine, Si. lo voleva provare. Mi misi alla ricerca di un uomo xxxl e lo trovai. Anni fa i siti di annunci erano minori, ed i black pochissimi. Non era diffusa la cultura milf/bbc/cuck come adesso. Comunque lo trovai era anche ben recensito ed era nella città di strada che ci avrebbe portato al mare d’estate. Lo chiameremo Gianni.
Lo contatto e cominciamo a chattare; una persona affabile e gentile e mi disse che aveva un bilocale in centro che usava per incontrare le coppie. Unica cosa che mi lasció perplesso in tutta questa gentilezza era che non voleva che io partecipassi. Se la voleva scopare solo lui ed io a guardare. Si parla di anni fa, era una richiesta strana pensai, ma il desiderio di vedere Anna alle prese con un xxxl era davvero forte. Ci eravamo scambiati qualche foto ed in effetti aveva misure alla Rocco. Tutto era condiviso con Anna che seguiva l’avanzare della cosa. Prima diceva si, poi si tirava indietro. Lo voleva provare ma aveva paura degli effetti sul nostro rapporto. Anche io avevo paura. Una cosa è condividere una donna e una cosa è fare lo spettatore. Il passo successivo poteva essere stare completamente fuori alla avventura. Avevo dei forti dubbi anche io, ma alla fine decisi di buttarmi e piano piano convinsi anche lei.
Erano giornate calde, il mare lo avevamo meritato.
Venne quindi il giorno della partenza e della tappa da Gianni. Si era preparata bene ed aveva indosso un vestitino normale per il clima. La bomba era sotto il vestito. Intimo striminzito da battaglia che avrebbe tirato su anche i morti. Anna al tempo aveva poco più di 30 anni, fisico asciutto, tettine sode che stavano su da sole e dei capezzoli rosa rosa che mi mandavano in estasi. Culo da sportiva, sodo e ben formato con le due fossette sopra le natiche. Gambe lunghe e ben tornite che per il caldo teneva nature e una passerina rasata con un una striscetta di peletti appena rasati. Insomma una vera gnocca. Mora con begli occhi verdi. Quando ci fermammo all’autogrill a prendere un caffè eravamo tutti e due nervosi. Mi chiedeva se ero sicuro, se l’amassi etc etc. io non ero sicuro per niente, ma avevo una gran voglia di quella avventura e quindi feci il deciso. In realtà avevo lo stomaco ed il cuore sottosopra. L’appuntamento con Gianni era ad un bar. Volevo conoscerlo dal vivo e che Anna mi desse il suo assenso prima di andare oltre. Ci troviamo al bar, e lui è un bel ragazzo davvero. Resto meravigliato. lui non toglie gli occhi da mia moglie, già se la pregusta il porco. Beviamo qualcosa e parliamo del più e del meno. Dopo un po’ ci lascia soli, con mossa da chi conosce le regole del gioco. Faccio ad Anna la fatidica domanda e lei mi risponde con un’altra domanda “sei sicuro?” Dico di sì, ma ho l’inferno dentro. Lui torna e gli diciamo che possiamo andare avanti. Gianni sorride e dopo aver preso una bottiglia di bianco lo seguiamo a casa sua.
Non abita distante dal bar dove ci siamo visti, e così arriviamo a casa sua. Il bilocale è carinissimo. Cucina soggiorno, stanza da letto e bagno. Ci spiega che il divano è un divano letto per quando ci sono situazioni più affollate e ci dice che nel palazzo sono solo uffici e quindi il fine settimana nel palazzo c’è solo lui. Questo sabato la casa è tutta per voi, ci dice.
Ci mettiamo comodi, parliamo del più e del meno e nel mentre sorseggiamo il vino bianco. Anna, a stomaco vuoto, comincia ad essere brilla. Ci chiede un po’ di noi, ma la scintilla non scatta. La situazione non parte. Si resta sempre lì, come fossimo vecchi amici. Lui in qualche modo lo capisce e ci lascia un po’ da soli. Anna mi dice che ci ha ripensato e vuole andare via. Con molta calma le dico di godersi il pomeriggio che io sono lì con lei e nel mentre parliamo, per rilassarla, le verso altro vino. Piano piano le metto una mano sotto la gonna e sento che è super bagnata. La guardo la bacio e le dico di rilassarsi e godersi il pomeriggio. Gianni torna dopo poco. Da come si muove comprendo che deve averne viste di ogni. Parliamo di nuovo e questa volta mi alzo io e me ne vado in bagno. Il bagno è una vera chicca. Una doccia enorme, un lavandino ed il wc.
Ho pensato che aveva levato il bidet per allargare la doccia. Chissà che ci ha combinato in quella doccia. Mi affaccio nella sala dopo una 15 di minuti che stavo in bagno come un ebete, e non sento più parlare. Il cuore mi batte a mille come se volesse uscirmi dal petto. Faccio piano piano perché non voglio disturbare e vedo lui sopra di lei che la sta baciando con un nano nella gonna. Una scena pazzesca. Non ha perso tempo. Entro meglio nella sala e vedo lui che la bacia, lei con il vestito un po’ tirato su ed a gambe larghe e lui con la mano destra nelle sue mutandine. Stavo per svenire. Vedere mia moglie con un altro era una delle scene più eccitanti mai viste.
Senza dire nulla lui si alzò ed in pochi secondi si levó tutto. Aveva il cazzo duro e faceva impressione quanto era grosso. Lei si accorse di me, mi guardó quasi esitante, io feci cenno di si, e si mise in ginocchio davanti a lui. Lo osservava meravigliata, aveva due occhi di stupore che anche Gianni nel capirlo le chiese se le piaceva. Lei lo guardava ipnotizzata. Stette qualche secondo in silenzio e senza neanche guardarmi lo prese in bocca. Cominció a pomparlo ma buona parte restava fuori. Gianni la guardava mentre lei andava su e giù con la sua bocca. Le prese l’abito e lo sfiló del tutto. Si piegó su di lei e levó anche il reggiseno. Aveva solo le piccolissime mutandine che stando piegata sui ginocchi nemmeno si vedevano.
La scena era mia moglie nuda che succhiava un cazzo enorme di un altro uomo. Avevo una erezione enorme pantaloni. Gianni la tiró su e le sfiló le mutandine. Era a questo punto tutta sua.
Mise Anna sul divano, gambe divaricate e cominció a leccarle la figa. Anna mugolava. Adorava essere leccata e lui lo faceva con grande maestria. Non le dava tregua. Si contorceva sul divano. Le stava portando via tutta la ragione. Era nelle sue mani anzi nella sua lingua. Alla fine venne rumorosamente. Sudata ma sorridente. Mi guardó e mi sorrise…
Si baciarono ancora appassionatamente, le sue mani dappertutto. Mente la baciava, si girarono in modo che potessi vedere il sedere di lei tra le sue mani. Lo apri per farmi vedere il suo ano si prese un attimo da lei e mi disse una cosa del tipo “a fine serata mi dirai se è ancora così”. Non mi aspettavo una domanda del genere. Mi venne un ok strozzato dall’eccitazione perché sapevo benissimo a cosa si riferisse. Anna era in completa balia dei propri ormoni non capiva già più nulla.
Era arrivato il momento della monta. La prese in braccio e la portó sul letto nell’altra stanza.
Li seguivo in silenzio. Lei era sul letto a gambe larghe pronta per essere penetrata. Gianni si mise il condom e si diresse verso la figa. Era duro come il marmo ed enorme. L’avrebbe devastata. Entró piano piano nel lago che Anna tra le gambe. Anna mi chiese di tenerle la mano mentre la penetrava. Cominciava a dare colpi più veloci lasciandole il tempo di abituarsi alla misura. Aveva una attenzione per lei che mi stupì. Diventava sempre più veloce. Anna si stava davvero divertendo. La sentivo godere con ansimi via via più intensi. Mi stringeva la mano quasi a farmi male. Arrivó ad un ritmo veloce e pensavo stesse per venire lui. Ed invece capii che stava venendo lei. Un orgasmo intenso e selvaggio. Dopo gli ansimi diceva “si sì sì”…
Io ero lì. Li guardavo e mi chiedevo come fosse possibile che mi moglie godesse in quel modo con un uomo conosciuto un’ora prima. Eppure era lì. Gianni a quel punto la prese a pecora mantenendo sempre un ritmo elevato. Ogni tanto mi guardava come per dirmi “ tua moglie va scopata così”. Nella stanza solo il rumore del godimento di Anna, della penetrazione e quello sordo di qualche schiaffo sul sedere che Gianni dava al culo di Anna.
Le piaceva ed era evidente. Avevano un feeling pazzesco.
Credo che Anna venne di nuovo ad un certo punto si accasciò al letto non tenendo più la pecorina. Vidi il cazzo di Gianni che era uscito dalla figa, ancora duro e voglioso. Si fiondò di nuovo su di lei e la penetró di nuovo. Lei non capiva più nulla. Cominció a spingere sempre più forte finché in un secondo lo tiró fuori, si levó il condom e lo infiló in bocca a mia moglie che non fece alcuna resistenza. Lo prese in bocca e lui venne copiosamente. Anna non riuscì a trattenerlo tutto in bocca e le scese dalle labbra sui seni. Era una scena da porno. Non pensavo fosse possibile. Lui si stese accanto a lei. Erano esausti. Lo guardavo con un mix di eccitazione invidia e rabbia per aver fatto venire mia moglie tutte quelle volte.
Riprese fiato e dette un bacio sul seno ad Anna dicendole “sei fantastica”. Anna che era in un’altra dimensione lo guardi sorridendo. Era tutta sudata fradicia, con umori ovunque. Era terribilmente erotica e me la volevo scopare infatti.
“Ora tocca a me”, dissi. Gianni mi guardó e mi disse “io non ho ancora finito” rimasi interdetto. Mi venne un “che?”
Disse “Hai capito benissimo. Per favore prendici l’acqua in frigo che abbiamo sete!”
Non è possibile pensavo. Prima si scopa mia moglie, le viene in bocca e vuole che prenda loro l’acqua!
Guardo Anna per dire rivestiti e andiamocene ma lei
“Dai Mario. Ho davvero sete. Poi vorrei un po’ pulirmi la bocca…sai come è”
Gianni con tono ancora più scostante
“Hai sentito la signora. Vai su, da bravo. E portaci anche degli asciugamani in bagno…su non fartelo ripetere”
Ero incredulo. Che fare. Decisi di fare quello che mi avevano detto, ma non mi piaceva questa piega. O forse si?
Nel mentre feci questo piccolo giro con le cose, entrai in stanza vidi Anna che stava pompando il cazzo di Gianni. Quando vide che avevo preso l’acqua si staccò dal suo cazzo e si attaccó alla bottiglia. Era terribilmente sexy. Stava bevendo nuda, tutta sudata, davanti ad un superdotato che era di nuovo in tiro. Dopo la bevuta si rimise a fare ciò che stava facendo. Lui faceva qualche smorfia di piacere. Si spostò e cercó nel comodino altri condom. Tiró fuori una scatola piena. Mi guardó e mi disse “questa scatola l’ho presa per tua moglie…”
Poi cercó ancora e tiró fuori un lubrificante in stick la cui forma ricorda quella di un cazzo, anche abbastanza largo.
Mise Anna a pecora e riempi il sedere il lubrificante. Entró con le dita. Era chiaro che la voleva inculare. I patti erano che per l’inculata anna doveva essere d’accordo. Prima che la penetrasse presi il coraggio e chiesi”Anna ma sei d’accordo”
Anna con una vocina a stento percettibile
“Si Mario, lo vorrei provare..”
Gianni con tono veramente autoritario disse
“Mario dai, non farci perder tempo, sennò ti devo lasciare fuori dalla stanza. Hai sentito la signora?”
rimasi inebetito. Lui aveva il pieno controllo di lei.
Cominció come con la figa. Entró piano piano. Anna ha sempre fatto anal, ma quello era davvero un gigante…
Centimetro dopo centimetro lo infiló tutto nel culo. Lei mugolava profondamente. Cominció ad aumentare il ritmo e lei si teneva alla sponda del letto… godeva come una matta, tra un vai piano e accelera lui le stava facendo il culo di brutto.
Poi Cominció a mixare, culo fica, fica culo, Anna non capiva più nulla…
Fino a che quando le era nel culo prese lo stick del lubrificante e lo infiló nella fica. Anna sobbalzo e e lui continuó fino a farla venire un’altra volta.
Lei si accasciò di nuovo sul letto. Ma lui non era venuto. La giró si stese dietro di lei e la continuó ad inculare. Sempre più forte. Non so come Anna facesse a reggere quel ritmo. Diceva solo “si sì sì”.
Gianni continuó a sbattere nel culo finchè non venne anche lui…
Quando uscì da Anna ci accorgemmo che il preservativo si era rotto e quindi le aveva sborrato nel culo per davvero!
Ero super eccitato. Volevo venire. Anna provó ad alzarsi ed un fiotto di sborra le uscì dalle chiappe. Era venuto dentro.
Mi avvicinai con il cazzo pronto ad esplodere alla sua bocca e le venni dentro. Ingioiò tutto.
Eravamo tutti e tre esausti. Lei stava a pancia sotto sudatissima e rossa in faccia.
Gianni mi chiamó e mi fece vedere in mezzo alle natiche di Anna.
Guardai ciò che era evidente. Non era come prima.
Mi sorrise e se ne andò in doccia.
Rimanemmo io e Anna.
Mi disse se era tutto ok io le dissi che l’amavo più di prima.
Mi disse un’altra cosa che sapevo. Che aveva goduto tantissimo. Le detti un bacio che sapeva di sperma.
Lui non tornava dalla doccia e allora le dissi vai anche te. Resto fuori.
Andò tutta nuda con la sborra che ancora le colava dal culo a farsi la doccia con lui.
Quando entrò Anna lui chiuse la porta del bagno a chiave.
Dai rumori che sentivo secondo me stavano scopando di nuovo, ma Anna non me lo disse mai. Forse perché lo fece totalmente senza condom non so. Comunque quella doccia duró una trentina di minuti.
Tra una scopata e laltra si era fatta ora di cena. Lui ci disse che se volevamo potevamo restare qui e sarebbe passato la mattina dopo a salutare Anna.
Le fece un sacco di complimenti. Era in effetti tardi per ripartire.
Gianni allora cambió idea. Sarebbe restato con noi (con Anna) quella notte. Cenammo fuori, offrì lui una bella cena bolognese. A tavolo sembravano loro i fidanzati ed io un amico. Girammo mezza città bevendo un po’ e poi tornammo a casa.
Io ero un po’ brillo e mi addormentai sul divano.
Mi svegliai di soprassalto verso le quattro del mattino. Anna non era accanto a me, andai nella stanza da letto e la trovai che dormiva nuda con Gianni. Era una immagine super eccitante: lui nudo con quel gigante finalmente moscio e lei sul suo petto…
Tornai a dormire e fui svegliato da Anna che era pronta per partire.
Salutammo Gianni e partimmo per il mare.
In macchina eravamo un po’ imbarazzati. Lei prese la parola per prima e mi chiese se fosse tutto ok.
Io le dissi certo e le chiesi se si era divertita. Mi sorrise. Le chiesi cosa avevano fatto in doccia e la notte quando dormivo.
Sorrise e mi disse criptica mente che si erano divertiti tanto e che le sarebbe piaciuto rivederlo.
Non chiesi altro e andammo al mare.