da un mio racconto erotico

Interessante quest’annuncio:
‘Cerchiamo ragazzi giovani per foto di nudo artistico. Richiesta bella presenza, fisico atletico, lauti compensi’
 
Solitamente sono scettico su questo tipo di annunci, ma ho davvero bisogno di soldi e quindi decido di chiamare
 
– Pronto?
– Pronto buongiorno ho letto il vostro annuncio relativo alle foto di nudo artistico.
– Mi dica pure.
 
– Allora, posso fissarle un appuntamento con il fotografo. Verrà contattato a breve direttamente e si metterà d’accordo per tutto. Per quanto riguarda il compenso sono 200 euro per ogni sessione di mezza giornata.
 
– Cavolo, ottimo. Avvisi il fotografo sono in attesa della sua telefonata.
– Ok, in giornata verrà contattato.
Cavolo, 200 euro per mezza giornata di ‘lavoro’, sinceramente mi eccita il fatto di dovermi spogliare davanti ad uno sconosciuto, di farmi fotografare nudo e di guadagnarci pure!
 
– Pronto?
– Pronto mi dica.
– Ha chiamato per l’annuncio relativo alle foto di nudo artistico vero?
– Si e sono in attesa di essere contattato dal fotografo.
Dall’altra parte delle cornetta mi parlava una bella voce femminile.
 
- Sono io il suo fotografo. Sorpreso?
– Guardi, mi dicevano fotografo non mi aspettavo una donna.
– E’ un problema? Quell’agenzia lavora con molti studi e lei &egrave toccato a me!
– No, no guardi nessun problema del resto &egrave un lavoro.
 
– Ok, le spiego. Vorrei incontrarla per vederla fisicamente e fare qualche scatto di prova. Naturalmente non verrà retribuito per questa attività preliminare, ma verrà omaggiato degli scatti che le farò.
– Ok, spero che le andrò bene.
 
– Allora, l’annuncio era su un giornale locale, quindi penso che non dovrà fare molta strada per raggiungere il mio studio.
– Guardi io sono a Teramo.
 
– Come le dicevo non siamo lontani. Lo studio &egrave ad Ascoli Piceno a Piazza del Popolo. Ci vediamo domani verso le 16. Mi raccomando, venga con barba e capelli in ordine. Per il resto vedremo dopo.
– Quanto tempo impiegheremo?
– Un paio d’ore.
 
– Ok allora a domani arrivederci.
– Arrivederci.
Ero contentissimo, già mi eccitava il fatto di dovermi spogliare davanti ad uno sconosciuto, ora che sapevo che questo sconosciuto era una donna, magari incontrata in giro per Teramo o per Ascoli qualche volta mi aveva scatenato un’erezione imprevista.
 
Il giorno dopo vado dal barbiere per farmi sistemare i capelli, torno a casa, pranzo e decido di masturbarmi per evitare brutte sorprese.
 
Arrivo con un quarto d’ora d’anticipo, decido di avvicinarmi al portone e di suonare lo stesso. Cerco il campanello e vedo scritto ‘Studio Fotografico ‘ Luana Folignani’. Il nome mi ricorda qualcosa, tentenno ancora qualche secondo. Ma si cavolo, guarda i casi della vita, &egrave omonima di una mia cara amica di Milano.
Suono.
 
– Si!
– Buonasera, ho un appuntamento alle 16.00.
– Salga pure la stavo aspettando. Quinto piano. L’ascensore &egrave guasto mi spiace per lei ma dovrà farsi una bella scarpinata.
– Non si preoccupi.
 
Inizio a salire le scale, non ho fiato per via delle troppe sigarette che fumo. Arrivo al terzo piano e devo fermarmi per qualche secondo, ma decido di ripartire spinto dalla curiosità di vedere cosa sarebbe accaduto.
 
– Spero proprio di non trovare una cozza.
Dico a bassissima voce. Arrivo davanti alla porta dello studio suono e mi apre Luana. Alta un metro e settanta circa, capelli ricci castani, leggermente mesciati. Occhi verdi, una seconda forse una terza di seno, vestita con una salopette di jeans non riesco a capire se la donna che ho davanti &egrave snella oppure formosa.
 
La guardo in viso e cavolo &egrave lei la mia amica di Milano, non la vedo da 12 anni ma non posso sbagliare, non mi sbaglio mai sulla fisionomia delle persone &egrave sicuramente lei. E adesso cosa faccio? Glielo chiedo? Anche lei mi sta osservando. Decido di aspettare una sua mossa.
 
– Buonasera, io sono Luana, vedo che siamo all’incirca coetanei ci diamo del tu?
– Stavo per chiedertelo io. Piacere mio mi chiamo Alessio.
– Prego Alessio accomodati.
Entro nel suo studio. Non ha una sala di attesa &egrave tutto là, riflettori, macchinette, luci spot, sfondi, obiettivi ed una scrivania con un pc. Sulle pareti ci sono scaffali con centinaia di raccoglitori.
 
– Allora Alessio. Devo dire che posso già confermare che il tuo viso dovrebbe risultare fotogenico ed oltretutto ha qualcosa di famigliare, ma non riesco a capire cosa. Però sai che devi fare delle foto di nudo, quindi &egrave necessario vedere anche il resto.
 
– Dimmi tu cosa vuoi vedere.
– Dovresti spogliarti integralmente. Ti imbarazza la cosa?
– No assolutamente.
– Allora dai, son qua, non perdiamo tempo.
Determinata la ragazza. Non perdo tempo, mi alzo e velocemente mi spoglio rimanendo completamente nudo davanti a lei.
 
– Ecco, un minimo di imbarazzo e in questo lavoro non si va avanti. Allora fammi vedere un attimo, girati, ok. Per me va bene. Hai un fisico ben scolpito, qualche pelo di troppo, ma per fare delle foto di prova non &egrave un problema. Puoi avvicinarti un attimo?
– Certo, dimmi pure.
– Vorrei controllare una cosa. Alzeresti un po’
– Cosa?
Avevo capito ma volevo sentirglielo dire.
– Puoi sollevare il tuo pene?
 
– Certo va bene così?
– Si, volevo vedere meglio i testicoli, sai sono molto richieste le foto di un bel membro e anche se non &egrave mia abitudine voglio farti i complimenti. Mi raccomando, la prossima volta fammelo trovare depilato.
Mi dice facendomi l’occhiolino.
 
– Non ti preoccupare sarà fatto.
– Ah scusa altre due cose, di che colore hai la cappella?
Non rispondo, avevo ancora il membro in mano e senza rispondere lo scappello. Una volta retratto completamente il prepuzio noto Luana con lo sguardo incollato al mio glande rosa, di un rosa molto più chiaro della pelle esterna.
– Non &egrave sempre così rosa in erezione diventa quasi viola.
 
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