Esperienza reale Roberta la barista

Continua,molto interessante, per quale motivo lei aveva il tuo numero?
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Continua,molto interessante, per quale motivo lei aveva il tuo numero?
Ho omesso questa parte in effetti. Visto l’interesse che cresceva nei suoi confronti ho cercato un modo di chiederle il numero senza svelare troppo. Praticamente essendo il bar vicino a dove lavoro le ho chiesto il numero con la scusa che se avessi avuto da fare le avrei mandato l’ordinazione via whatsapp
 
Ho omesso questa parte in effetti. Visto l’interesse che cresceva nei suoi confronti ho cercato un modo di chiederle il numero senza svelare troppo. Praticamente essendo il bar vicino a dove lavoro le ho chiesto il numero con la scusa che se avessi avuto da fare le avrei mandato l’ordinazione via whatsapp
Ottima scusa!
 
Quella sera stessa continuammo la conversazione

-Spero te non te la sia presa per la foto di ieri.
-Ma no figurati! Solo che non me l’aspettavo
-Hahaha, ho visto l’altro giorno che eri parecchio curioso e quindi ho pensato di svelarti i miei acquisti!
-Ottima idea. Magari la prossima volta avvertimi che quasi la mia morosa mi beccava. Per il resto ero solo contento!
-Hahaha e poi che gusto c’è se ti avverto! cosa è successo poi con lei?
-Chi è la curiosa adesso? Comunque puoi immaginare la reazione che mi ha fatto la foto, e puoi anche arrivare a capire cosa sia potuto succedere dopo hahaha!
-Hai ragione! Quindi ieri sera pensavi a me quando….
-Mi avvalgo della facoltà di non rispondere vostro onore!
-Non mi serve la risposta diretta hahaha. Ho già capito! Secondo me però mancava un tassello al mosaico

E appena inviato il messaggio mi arriva un’altra foto, questa volta di lei di spalle dove potevo ammirare tutto il suo lato b.

-Maledetta!
-Sei te che ti sei lamentato che avresti voluto vedere tutto per dare un giudizio!
-Si però questo è accanimento nei miei confronti…
-perché non ti piace?
-non ho detto questo!

In quel momento decisi di ripagarla con la stessa moneta. Visto che ero solo andai in camera e mi feci una foto allo specchio. Vedere il suo culo in posa per me, aveva sortito l’effetto che ci si aspetta. Le mandai quindi una foto di me in tenuta casalinga: maglietta e boxer che ben evidenziava l’erezione. Non posso lamentarmi delle dimensioni non sono superdotato ma mi difendo bene.

Un po’ per lasciarla sulle spine e un po’ per timore della sua reazione le mandai l’ultimo messaggio della serata:

-scusa ma adesso devo andare…

Visualizzò senza rispondere. La foto comunque l’aveva vista e così ebbi la mia vendetta, seppur con un filo di ansia di aver rovinato il rapporto che si stava creando. Speravo solo le potesse piacere quello che aveva visto.

La mattina dopo al bar si comportò come se non fosse successo niente e anche io feci finta di niente. Solo dopo che iniziai a lavorare mi arrivò un messaggio:

-Spero ieri ti sia divertito

Il messaggio era accompagnato dalla emoticon dell’occhiolino.

-Guarda, non so cosa intendi ma ieri ero solo quindi si, mi sono “divertito”, ma non come avrei voluto. Hahahah

Ovviamente sapevo bene a cosa si riferisse e non nego di essermi masturbato per bene quella sera.

-Allora siamo in due! Hahaha

La giornata al lavoro passò così tra battute e doppi sensi non troppo spinti.

Finito di lavorare passai davanti al bar per andare in stazione e la salutai da lontano.

Verso mezzanotte, dopo un normale scambio di messaggi decisi di buttarmi e le chiesi se voleva andare a prendere un aperitivo un giorno. Accettò e ci accordammo per il giovedì successivo, quando entrambi saremmo stati liberi nel pomeriggio.

Visto il caldo dei primi di agosto decisi di indossare per l’occasione dei semplici pantaloncini corti e una t-shirt. Credo lei abbia avuto la mia stessa idea in quanto si presentò con una camicetta e minigonna per restare fresca. Andammo in questo locale con una bella veranda piena di comodi divanetti e ordinammo due calici di vino. Il pomeriggio passò in modo piacevole tra una chiacchiera e l’altra. Devo essere sincero, facevo fatica a contenere la mia eccitazione sia per la situazione, sia per come era vestita, per la prima volta infatti la vedevo vestita in modo provocante.
La mia mente era al pari di Spielberg, si stava facendo una serie di film mentali su come sarebbe potuta andare a finire la serata. Io in ogni caso mi ero preparato al meglio…
Ogni minuto che passava mi faceva impazzire sempre di più e lei lo sapeva benissimo, tant’è che ad un certo punto con la scusa di prendere il bicchiere appoggia la mano sulla mia coscia sfiorando poi il mio pacco ormai discretamente duro.

La situazione ormai si stava scaldando e quindi decidemmo di ritornare alla macchina per tornare a casa. Neanche un chilometro che Roberta chiede:

-Sbaglio o avevi un’erezione prima?
-Sbaglio o hai toccato di proposito?

Fu la mia risposta, arrossì e si mise a ridere.

-E’ dall’altra sera che avrei voluto vederlo, com’è che dici te? Per dare un giudizio sincero dovrei vederlo bene

Scoppiammo a ridere entrambi.

-Bastava chiedere e magari ti mandavo una foto!
-non mi sembrava il caso!

Decisi allora di rischiare il tutto per tutto

-Capito, e adesso? Ti sembra il caso?
-In che senso scusa. Qui?
-Da me. Se vuoi ti posso togliere la curiosità.
-E la tua morosa scusa?
-Adesso ti fai problemi? Mi mandi quelle foto e adesso ti preoccupi per me?
-Ma no! È che non voglio essere causa di problemi.
-Lo so. Se avessi il dubbio non ti avrei mai invitato fuori e non ti avrei fatto questa proposta.

Ormai la mia mente e la mia bocca agivano da sole. Da una parte mi sentivo in colpa dall’altro volevo cogliere l’occasione.

-Quindi? Cosa dici?
-Dico che un bicchiere da soli a casa tua lo bevo volentieri.

E mentre lo diceva mi mise la mano sulla coscia.

Incassato il si di Roberta mi dirigo verso casa mia e saliamo. La faccio accomodare sul divano e vado a prendere una bottiglia di vino che cominciamo a bere.

Il momento è carico di tensione erotica, mentre chiacchieriamo Roberta appoggia le gambe sulle mie avvicinandosi sempre di più. Causa l’alcol e un po’ di autocontrollo evito per il momento un’erezione troppo esagerata, non che la situazione mi lascia indifferente, anzi.

Mentre continuiamo a parlare comincio ad accarezzarle le gambe partendo dalle caviglie per poi salire piano piano sulle cosce. Vedo che apprezza e anche il mio pene comincia a indurirsi, tanto da fare pressione sulle gambe di Roberta che se ne accorge. Con un sorriso si alza e si mette comoda e in posizione per potermi toccare. È a quel punto che la prendo e la bacio, un bacio passionale da troppo tempo frenato e rimandato. Le lingue si intrecciano e l’eccitazione esplode in entrambi, le mie mani che prima si fermavano al limite della gonna ricominciano a salire e a massaggiare le natiche, a giocare con il perizoma sotto la gonna, esplorando tutto ciò che possono.

Ad un certo punto mi fermo e le chiedo se le dispiace se mi metto comodo, lei accetta e a sorpresa mi tolgo pantaloni e mutande.

-Così sì che sono comodo!

Dissi ridendo. Lei un po’ rossa in viso non staccava gli occhi dal mio membro, adesso in piena erezione.

-Soddisfatta? Era come te lo aspettavi?
-Ancora meglio, posso?

Mentre mi chiedeva il permesso la sua mano destra aveva già raggiunto il mio pene che al suo tocco cominciò a pulsare.

Mi siedo accanto a Roberta che intanto cominciava a masturbarmi, quasi in trance, dapprima lentamente per poi aumentare il ritmo e rallentare di nuovo. Il mio piacere era immenso. Non credevo potesse essere così eccitante la situazione. Preso dal piacere le infilo la mano sotto la gonna dove sento che anche lei non scherza in quanto a eccitazione, ormai è bagnatissima.
La stuzzico ma sono scomodo, al che si ferma e si alza. Mi guarda mordendosi il labbro mentre comincia a spogliarsi. Lentamente. Io mi godo lo spettacolo continuando a masturbarmi. i vuole poco e rimane in intimo. Un intimo che conosco grazie alle foto ma che ora dal vivo rivela qualche dettaglio in più. È nero, davanti a triangolo con un pizzo trasparente che mi fa capire che è completamente depilata. Ai lati le fascette hanno inserti brillanti che impreziosiscono il tutto. Il reggiseno abbinato è molto semplice, stessi inserti brillanti sulle spalline e pizzo sulle coppe. La faccio girare per ammirare il suo culo, è sodo e ben proporzionato! Uno spettacolo con indosso quel perizoma.

Una visione perfetta che dal vivo risulta 100 volte più sensuale. Appena finito lo strip tease si fionda su di me, questa volta prendendo in bocca il mio membro e cominciando uno dei migliori pompini mai ricevuti.
Ormai sono in paradiso, la sua bocca lavora senza sosta mentre le sue mani accompagnano l’azione in una danza sincronizzata. Perdo la cognizione del tempo, cerco di darle piacere anche io ma lei nel frattempo è scesa dal divano per inginocchiarsi davanti a me, non prima però di liberare i suoi seni. Piccoli ma eccitanti con dei chiodi al posto dei capezzoli. Ormai sono al limite, lei sembra quasi accorgersene perché rallenta il ritmo facendomi ritardare l’orgasmo.

-non so quanto resisto ancora!

Sentite queste parole aumenta il ritmo, consapevole del fatto che non sarei durato a lungo.

Ormai sul punto di raggiungere l’apice del piacere le chiedo dove vuole che venga. Per tutta risposta continua con il pompino finché non mi trattengo più e vengo. Appena sente i primi schizzi in bocca si stacca continuando a masturbarmi con la mano provocando altri schizzi di sperma che le arrivano sul viso e sul seno…

Sono esausto. Roberta mi guarda compiaciuta mentre si ripulisce il viso, la prendo e la bacio con passione.

-mio Dio, sei stata fantastica… era un po’ che non venivo così!
-sono sincera, non ho avuto molti ragazzi, ma ho affinato la tecnica per bene!

Disse mentre mi baciava

-e adesso? Mi dai il permesso di ricambiare il favore?
-adesso devo andare, scusa. Ricaricati per bene però che voglio rivederti e chissà, magari ci saranno altre sorprese.

Rimasi un po’ deluso, speravo in una bella scopata lo ammetto, ma decisi di non insistere vista anche la promessa di nuove sorprese.

La riaccompagnai a casa ancora sognante del pompino appena ricevuto. Il tempo di un ultimo bacio in macchina per poi salutarci.

-caffè liscio domani?
-come sempre!

e le sorprese ci furono…
Se volete continuo!
 
Quella sera stessa continuammo la conversazione

-Spero te non te la sia presa per la foto di ieri.
-Ma no figurati! Solo che non me l’aspettavo
-Hahaha, ho visto l’altro giorno che eri parecchio curioso e quindi ho pensato di svelarti i miei acquisti!
-Ottima idea. Magari la prossima volta avvertimi che quasi la mia morosa mi beccava. Per il resto ero solo contento!
-Hahaha e poi che gusto c’è se ti avverto! cosa è successo poi con lei?
-Chi è la curiosa adesso? Comunque puoi immaginare la reazione che mi ha fatto la foto, e puoi anche arrivare a capire cosa sia potuto succedere dopo hahaha!
-Hai ragione! Quindi ieri sera pensavi a me quando….
-Mi avvalgo della facoltà di non rispondere vostro onore!
-Non mi serve la risposta diretta hahaha. Ho già capito! Secondo me però mancava un tassello al mosaico

E appena inviato il messaggio mi arriva un’altra foto, questa volta di lei di spalle dove potevo ammirare tutto il suo lato b.

-Maledetta!
-Sei te che ti sei lamentato che avresti voluto vedere tutto per dare un giudizio!
-Si però questo è accanimento nei miei confronti…
-perché non ti piace?
-non ho detto questo!

In quel momento decisi di ripagarla con la stessa moneta. Visto che ero solo andai in camera e mi feci una foto allo specchio. Vedere il suo culo in posa per me, aveva sortito l’effetto che ci si aspetta. Le mandai quindi una foto di me in tenuta casalinga: maglietta e boxer che ben evidenziava l’erezione. Non posso lamentarmi delle dimensioni non sono superdotato ma mi difendo bene.

Un po’ per lasciarla sulle spine e un po’ per timore della sua reazione le mandai l’ultimo messaggio della serata:

-scusa ma adesso devo andare…

Visualizzò senza rispondere. La foto comunque l’aveva vista e così ebbi la mia vendetta, seppur con un filo di ansia di aver rovinato il rapporto che si stava creando. Speravo solo le potesse piacere quello che aveva visto.

La mattina dopo al bar si comportò come se non fosse successo niente e anche io feci finta di niente. Solo dopo che iniziai a lavorare mi arrivò un messaggio:

-Spero ieri ti sia divertito

Il messaggio era accompagnato dalla emoticon dell’occhiolino.

-Guarda, non so cosa intendi ma ieri ero solo quindi si, mi sono “divertito”, ma non come avrei voluto. Hahahah

Ovviamente sapevo bene a cosa si riferisse e non nego di essermi masturbato per bene quella sera.

-Allora siamo in due! Hahaha

La giornata al lavoro passò così tra battute e doppi sensi non troppo spinti.

Finito di lavorare passai davanti al bar per andare in stazione e la salutai da lontano.

Verso mezzanotte, dopo un normale scambio di messaggi decisi di buttarmi e le chiesi se voleva andare a prendere un aperitivo un giorno. Accettò e ci accordammo per il giovedì successivo, quando entrambi saremmo stati liberi nel pomeriggio.

Visto il caldo dei primi di agosto decisi di indossare per l’occasione dei semplici pantaloncini corti e una t-shirt. Credo lei abbia avuto la mia stessa idea in quanto si presentò con una camicetta e minigonna per restare fresca. Andammo in questo locale con una bella veranda piena di comodi divanetti e ordinammo due calici di vino. Il pomeriggio passò in modo piacevole tra una chiacchiera e l’altra. Devo essere sincero, facevo fatica a contenere la mia eccitazione sia per la situazione, sia per come era vestita, per la prima volta infatti la vedevo vestita in modo provocante.
La mia mente era al pari di Spielberg, si stava facendo una serie di film mentali su come sarebbe potuta andare a finire la serata. Io in ogni caso mi ero preparato al meglio…
Ogni minuto che passava mi faceva impazzire sempre di più e lei lo sapeva benissimo, tant’è che ad un certo punto con la scusa di prendere il bicchiere appoggia la mano sulla mia coscia sfiorando poi il mio pacco ormai discretamente duro.

La situazione ormai si stava scaldando e quindi decidemmo di ritornare alla macchina per tornare a casa. Neanche un chilometro che Roberta chiede:

-Sbaglio o avevi un’erezione prima?
-Sbaglio o hai toccato di proposito?

Fu la mia risposta, arrossì e si mise a ridere.

-E’ dall’altra sera che avrei voluto vederlo, com’è che dici te? Per dare un giudizio sincero dovrei vederlo bene

Scoppiammo a ridere entrambi.

-Bastava chiedere e magari ti mandavo una foto!
-non mi sembrava il caso!

Decisi allora di rischiare il tutto per tutto

-Capito, e adesso? Ti sembra il caso?
-In che senso scusa. Qui?
-Da me. Se vuoi ti posso togliere la curiosità.
-E la tua morosa scusa?
-Adesso ti fai problemi? Mi mandi quelle foto e adesso ti preoccupi per me?
-Ma no! È che non voglio essere causa di problemi.
-Lo so. Se avessi il dubbio non ti avrei mai invitato fuori e non ti avrei fatto questa proposta.

Ormai la mia mente e la mia bocca agivano da sole. Da una parte mi sentivo in colpa dall’altro volevo cogliere l’occasione.

-Quindi? Cosa dici?
-Dico che un bicchiere da soli a casa tua lo bevo volentieri.

E mentre lo diceva mi mise la mano sulla coscia.

Incassato il si di Roberta mi dirigo verso casa mia e saliamo. La faccio accomodare sul divano e vado a prendere una bottiglia di vino che cominciamo a bere.

Il momento è carico di tensione erotica, mentre chiacchieriamo Roberta appoggia le gambe sulle mie avvicinandosi sempre di più. Causa l’alcol e un po’ di autocontrollo evito per il momento un’erezione troppo esagerata, non che la situazione mi lascia indifferente, anzi.

Mentre continuiamo a parlare comincio ad accarezzarle le gambe partendo dalle caviglie per poi salire piano piano sulle cosce. Vedo che apprezza e anche il mio pene comincia a indurirsi, tanto da fare pressione sulle gambe di Roberta che se ne accorge. Con un sorriso si alza e si mette comoda e in posizione per potermi toccare. È a quel punto che la prendo e la bacio, un bacio passionale da troppo tempo frenato e rimandato. Le lingue si intrecciano e l’eccitazione esplode in entrambi, le mie mani che prima si fermavano al limite della gonna ricominciano a salire e a massaggiare le natiche, a giocare con il perizoma sotto la gonna, esplorando tutto ciò che possono.

Ad un certo punto mi fermo e le chiedo se le dispiace se mi metto comodo, lei accetta e a sorpresa mi tolgo pantaloni e mutande.

-Così sì che sono comodo!

Dissi ridendo. Lei un po’ rossa in viso non staccava gli occhi dal mio membro, adesso in piena erezione.

-Soddisfatta? Era come te lo aspettavi?
-Ancora meglio, posso?

Mentre mi chiedeva il permesso la sua mano destra aveva già raggiunto il mio pene che al suo tocco cominciò a pulsare.

Mi siedo accanto a Roberta che intanto cominciava a masturbarmi, quasi in trance, dapprima lentamente per poi aumentare il ritmo e rallentare di nuovo. Il mio piacere era immenso. Non credevo potesse essere così eccitante la situazione. Preso dal piacere le infilo la mano sotto la gonna dove sento che anche lei non scherza in quanto a eccitazione, ormai è bagnatissima.
La stuzzico ma sono scomodo, al che si ferma e si alza. Mi guarda mordendosi il labbro mentre comincia a spogliarsi. Lentamente. Io mi godo lo spettacolo continuando a masturbarmi. i vuole poco e rimane in intimo. Un intimo che conosco grazie alle foto ma che ora dal vivo rivela qualche dettaglio in più. È nero, davanti a triangolo con un pizzo trasparente che mi fa capire che è completamente depilata. Ai lati le fascette hanno inserti brillanti che impreziosiscono il tutto. Il reggiseno abbinato è molto semplice, stessi inserti brillanti sulle spalline e pizzo sulle coppe. La faccio girare per ammirare il suo culo, è sodo e ben proporzionato! Uno spettacolo con indosso quel perizoma.

Una visione perfetta che dal vivo risulta 100 volte più sensuale. Appena finito lo strip tease si fionda su di me, questa volta prendendo in bocca il mio membro e cominciando uno dei migliori pompini mai ricevuti.
Ormai sono in paradiso, la sua bocca lavora senza sosta mentre le sue mani accompagnano l’azione in una danza sincronizzata. Perdo la cognizione del tempo, cerco di darle piacere anche io ma lei nel frattempo è scesa dal divano per inginocchiarsi davanti a me, non prima però di liberare i suoi seni. Piccoli ma eccitanti con dei chiodi al posto dei capezzoli. Ormai sono al limite, lei sembra quasi accorgersene perché rallenta il ritmo facendomi ritardare l’orgasmo.

-non so quanto resisto ancora!

Sentite queste parole aumenta il ritmo, consapevole del fatto che non sarei durato a lungo.

Ormai sul punto di raggiungere l’apice del piacere le chiedo dove vuole che venga. Per tutta risposta continua con il pompino finché non mi trattengo più e vengo. Appena sente i primi schizzi in bocca si stacca continuando a masturbarmi con la mano provocando altri schizzi di sperma che le arrivano sul viso e sul seno…

Sono esausto. Roberta mi guarda compiaciuta mentre si ripulisce il viso, la prendo e la bacio con passione.

-mio Dio, sei stata fantastica… era un po’ che non venivo così!
-sono sincera, non ho avuto molti ragazzi, ma ho affinato la tecnica per bene!

Disse mentre mi baciava

-e adesso? Mi dai il permesso di ricambiare il favore?
-adesso devo andare, scusa. Ricaricati per bene però che voglio rivederti e chissà, magari ci saranno altre sorprese.

Rimasi un po’ deluso, speravo in una bella scopata lo ammetto, ma decisi di non insistere vista anche la promessa di nuove sorprese.

La riaccompagnai a casa ancora sognante del pompino appena ricevuto. Il tempo di un ultimo bacio in macchina per poi salutarci.

-caffè liscio domani?
-come sempre!

e le sorprese ci furono…
Se volete continuo!
Eh menkia!!! lo chiedi pure?
 
Quella sera stessa continuammo la conversazione

-Spero te non te la sia presa per la foto di ieri.
-Ma no figurati! Solo che non me l’aspettavo
-Hahaha, ho visto l’altro giorno che eri parecchio curioso e quindi ho pensato di svelarti i miei acquisti!
-Ottima idea. Magari la prossima volta avvertimi che quasi la mia morosa mi beccava. Per il resto ero solo contento!
-Hahaha e poi che gusto c’è se ti avverto! cosa è successo poi con lei?
-Chi è la curiosa adesso? Comunque puoi immaginare la reazione che mi ha fatto la foto, e puoi anche arrivare a capire cosa sia potuto succedere dopo hahaha!
-Hai ragione! Quindi ieri sera pensavi a me quando….
-Mi avvalgo della facoltà di non rispondere vostro onore!
-Non mi serve la risposta diretta hahaha. Ho già capito! Secondo me però mancava un tassello al mosaico

E appena inviato il messaggio mi arriva un’altra foto, questa volta di lei di spalle dove potevo ammirare tutto il suo lato b.

-Maledetta!
-Sei te che ti sei lamentato che avresti voluto vedere tutto per dare un giudizio!
-Si però questo è accanimento nei miei confronti…
-perché non ti piace?
-non ho detto questo!

In quel momento decisi di ripagarla con la stessa moneta. Visto che ero solo andai in camera e mi feci una foto allo specchio. Vedere il suo culo in posa per me, aveva sortito l’effetto che ci si aspetta. Le mandai quindi una foto di me in tenuta casalinga: maglietta e boxer che ben evidenziava l’erezione. Non posso lamentarmi delle dimensioni non sono superdotato ma mi difendo bene.

Un po’ per lasciarla sulle spine e un po’ per timore della sua reazione le mandai l’ultimo messaggio della serata:

-scusa ma adesso devo andare…

Visualizzò senza rispondere. La foto comunque l’aveva vista e così ebbi la mia vendetta, seppur con un filo di ansia di aver rovinato il rapporto che si stava creando. Speravo solo le potesse piacere quello che aveva visto.

La mattina dopo al bar si comportò come se non fosse successo niente e anche io feci finta di niente. Solo dopo che iniziai a lavorare mi arrivò un messaggio:

-Spero ieri ti sia divertito

Il messaggio era accompagnato dalla emoticon dell’occhiolino.

-Guarda, non so cosa intendi ma ieri ero solo quindi si, mi sono “divertito”, ma non come avrei voluto. Hahahah

Ovviamente sapevo bene a cosa si riferisse e non nego di essermi masturbato per bene quella sera.

-Allora siamo in due! Hahaha

La giornata al lavoro passò così tra battute e doppi sensi non troppo spinti.

Finito di lavorare passai davanti al bar per andare in stazione e la salutai da lontano.

Verso mezzanotte, dopo un normale scambio di messaggi decisi di buttarmi e le chiesi se voleva andare a prendere un aperitivo un giorno. Accettò e ci accordammo per il giovedì successivo, quando entrambi saremmo stati liberi nel pomeriggio.

Visto il caldo dei primi di agosto decisi di indossare per l’occasione dei semplici pantaloncini corti e una t-shirt. Credo lei abbia avuto la mia stessa idea in quanto si presentò con una camicetta e minigonna per restare fresca. Andammo in questo locale con una bella veranda piena di comodi divanetti e ordinammo due calici di vino. Il pomeriggio passò in modo piacevole tra una chiacchiera e l’altra. Devo essere sincero, facevo fatica a contenere la mia eccitazione sia per la situazione, sia per come era vestita, per la prima volta infatti la vedevo vestita in modo provocante.
La mia mente era al pari di Spielberg, si stava facendo una serie di film mentali su come sarebbe potuta andare a finire la serata. Io in ogni caso mi ero preparato al meglio…
Ogni minuto che passava mi faceva impazzire sempre di più e lei lo sapeva benissimo, tant’è che ad un certo punto con la scusa di prendere il bicchiere appoggia la mano sulla mia coscia sfiorando poi il mio pacco ormai discretamente duro.

La situazione ormai si stava scaldando e quindi decidemmo di ritornare alla macchina per tornare a casa. Neanche un chilometro che Roberta chiede:

-Sbaglio o avevi un’erezione prima?
-Sbaglio o hai toccato di proposito?

Fu la mia risposta, arrossì e si mise a ridere.

-E’ dall’altra sera che avrei voluto vederlo, com’è che dici te? Per dare un giudizio sincero dovrei vederlo bene

Scoppiammo a ridere entrambi.

-Bastava chiedere e magari ti mandavo una foto!
-non mi sembrava il caso!

Decisi allora di rischiare il tutto per tutto

-Capito, e adesso? Ti sembra il caso?
-In che senso scusa. Qui?
-Da me. Se vuoi ti posso togliere la curiosità.
-E la tua morosa scusa?
-Adesso ti fai problemi? Mi mandi quelle foto e adesso ti preoccupi per me?
-Ma no! È che non voglio essere causa di problemi.
-Lo so. Se avessi il dubbio non ti avrei mai invitato fuori e non ti avrei fatto questa proposta.

Ormai la mia mente e la mia bocca agivano da sole. Da una parte mi sentivo in colpa dall’altro volevo cogliere l’occasione.

-Quindi? Cosa dici?
-Dico che un bicchiere da soli a casa tua lo bevo volentieri.

E mentre lo diceva mi mise la mano sulla coscia.

Incassato il si di Roberta mi dirigo verso casa mia e saliamo. La faccio accomodare sul divano e vado a prendere una bottiglia di vino che cominciamo a bere.

Il momento è carico di tensione erotica, mentre chiacchieriamo Roberta appoggia le gambe sulle mie avvicinandosi sempre di più. Causa l’alcol e un po’ di autocontrollo evito per il momento un’erezione troppo esagerata, non che la situazione mi lascia indifferente, anzi.

Mentre continuiamo a parlare comincio ad accarezzarle le gambe partendo dalle caviglie per poi salire piano piano sulle cosce. Vedo che apprezza e anche il mio pene comincia a indurirsi, tanto da fare pressione sulle gambe di Roberta che se ne accorge. Con un sorriso si alza e si mette comoda e in posizione per potermi toccare. È a quel punto che la prendo e la bacio, un bacio passionale da troppo tempo frenato e rimandato. Le lingue si intrecciano e l’eccitazione esplode in entrambi, le mie mani che prima si fermavano al limite della gonna ricominciano a salire e a massaggiare le natiche, a giocare con il perizoma sotto la gonna, esplorando tutto ciò che possono.

Ad un certo punto mi fermo e le chiedo se le dispiace se mi metto comodo, lei accetta e a sorpresa mi tolgo pantaloni e mutande.

-Così sì che sono comodo!

Dissi ridendo. Lei un po’ rossa in viso non staccava gli occhi dal mio membro, adesso in piena erezione.

-Soddisfatta? Era come te lo aspettavi?
-Ancora meglio, posso?

Mentre mi chiedeva il permesso la sua mano destra aveva già raggiunto il mio pene che al suo tocco cominciò a pulsare.

Mi siedo accanto a Roberta che intanto cominciava a masturbarmi, quasi in trance, dapprima lentamente per poi aumentare il ritmo e rallentare di nuovo. Il mio piacere era immenso. Non credevo potesse essere così eccitante la situazione. Preso dal piacere le infilo la mano sotto la gonna dove sento che anche lei non scherza in quanto a eccitazione, ormai è bagnatissima.
La stuzzico ma sono scomodo, al che si ferma e si alza. Mi guarda mordendosi il labbro mentre comincia a spogliarsi. Lentamente. Io mi godo lo spettacolo continuando a masturbarmi. i vuole poco e rimane in intimo. Un intimo che conosco grazie alle foto ma che ora dal vivo rivela qualche dettaglio in più. È nero, davanti a triangolo con un pizzo trasparente che mi fa capire che è completamente depilata. Ai lati le fascette hanno inserti brillanti che impreziosiscono il tutto. Il reggiseno abbinato è molto semplice, stessi inserti brillanti sulle spalline e pizzo sulle coppe. La faccio girare per ammirare il suo culo, è sodo e ben proporzionato! Uno spettacolo con indosso quel perizoma.

Una visione perfetta che dal vivo risulta 100 volte più sensuale. Appena finito lo strip tease si fionda su di me, questa volta prendendo in bocca il mio membro e cominciando uno dei migliori pompini mai ricevuti.
Ormai sono in paradiso, la sua bocca lavora senza sosta mentre le sue mani accompagnano l’azione in una danza sincronizzata. Perdo la cognizione del tempo, cerco di darle piacere anche io ma lei nel frattempo è scesa dal divano per inginocchiarsi davanti a me, non prima però di liberare i suoi seni. Piccoli ma eccitanti con dei chiodi al posto dei capezzoli. Ormai sono al limite, lei sembra quasi accorgersene perché rallenta il ritmo facendomi ritardare l’orgasmo.

-non so quanto resisto ancora!

Sentite queste parole aumenta il ritmo, consapevole del fatto che non sarei durato a lungo.

Ormai sul punto di raggiungere l’apice del piacere le chiedo dove vuole che venga. Per tutta risposta continua con il pompino finché non mi trattengo più e vengo. Appena sente i primi schizzi in bocca si stacca continuando a masturbarmi con la mano provocando altri schizzi di sperma che le arrivano sul viso e sul seno…

Sono esausto. Roberta mi guarda compiaciuta mentre si ripulisce il viso, la prendo e la bacio con passione.

-mio Dio, sei stata fantastica… era un po’ che non venivo così!
-sono sincera, non ho avuto molti ragazzi, ma ho affinato la tecnica per bene!

Disse mentre mi baciava

-e adesso? Mi dai il permesso di ricambiare il favore?
-adesso devo andare, scusa. Ricaricati per bene però che voglio rivederti e chissà, magari ci saranno altre sorprese.

Rimasi un po’ deluso, speravo in una bella scopata lo ammetto, ma decisi di non insistere vista anche la promessa di nuove sorprese.

La riaccompagnai a casa ancora sognante del pompino appena ricevuto. Il tempo di un ultimo bacio in macchina per poi salutarci.

-caffè liscio domani?
-come sempre!

e le sorprese ci furono…
Se volete continuo!
Bellissimo racconto! Con una carica erotica incredibile. Attendiamo impazienti di leggere TUTTE le sorprese ricevute.
 
Quella sera fui colpito dai sensi di colpa, avevo appena tradito la mia compagna. Non c’ero andato a letto ma avrei voluto che succedesse.

Ci dormii sopra e la mattina seguente dedicai anima e corpo al lavoro.

Andai comunque a bere il caffè da Roberta, ma cercai di mantenermi distaccato per quanto possibile. Anche lei si mantenne neutrale, dovevamo pur sempre tenere nascosta la cosa a tutti. L’unica differenza erano gli sguardi che ci scambiavamo. Erano più intensi e carichi di desiderio nonostante i pensieri…

Per fortuna quella giornata fu parecchio impegnata per me tanto da non riuscire ad andare a fare pausa, così quando la incrociai la sera mentre andavo in stazione, ebbi solo il tempo di salutarla di sfuggita.

Nel salutarmi lei fece il gesto della cornetta, intuii che ci saremmo sentiti la sera.
Infatti puntuale come le tasse arriva un suo messaggio:

-Ciao! Oggi eri di corsa? Come Stai?
-Bene, te? Si scusa ma ho avuto parecchio da fare. E poi volevo riflettere su quello che è successo ieri…
-Capisco. Ti sei pentito?
-Assolutamente no! Fossi per me avrei continuato tutta la notte! Solo che quando sei andata via mi sono saliti i sensi di colpa
-Immaginavo… forse ho sbagliato a provocarti!
-Non centri te, o meglio, centriamo entrambi.
-E adesso hai le idee più chiare?

-Insomma! Hahahah di una cosa sono certo, per quanto ami la mia ragazza, ieri è stato fantastico. Te sei fantastica e sinceramente vorrei rivederti al di fuori del bar…
-Lo vorrei tanto anche io, anche perché ieri sera sono scappata hahahah
-Infatti! Mi hai lasciato con l’amaro in bocca!
-Hahaha è vero! Ma dovevo proprio andare… Mi farò perdonare!
-Non vedo l’ora!

Questo scambio di idee mi fece bene, mi chiarì alcuni dubbi.

Non sapevo ancora cosa sarebbe successo, ma ormai il danno era fatto, decisi quindi di cavalcare l’onda e vedere dove avrebbe portato! Ben consapevole dei rischi che correvo.
Ora rimaneva il problema di come continuare questa nostra relazione segreta, lei viveva con i genitori mentre io vivevo da solo, ma ovviamente spesso e volentieri la mia compagna si fermava da me.

Da quella fatidica sera non riuscimmo più a vederci come si deve. Qualche uscita innocente c’è stata, ma il massimo che abbiamo fatto è stato qualche bacio nascosti da tutti.
Il momento giusto arrivò dopo la metà di agosto. La mia compagna che era in ferie decise di andare una settimana al mare con le sue amiche lasciando me solo visto che lavoravo.

Quale occasione migliore? Dovevo organizzarmi alla perfezione per sfruttare tutte le occasioni che potevo.

Ne parlai con Roberta, si elettrizzò anche lei alla notizia:

-Grande! Che cosa avevi in mente?
-Dipende anche da te! Che programmi hai, quanto tempo puoi concedermi…
-Durante il giorno posso giostrarmi abbastanza bene, in base al lavoro ovviamente
-e la sera/notte?
-Quella sarà più complicato, non posso stare troppe volte fuori. Ma provo a organizzarmi!
-Benissimo, allora buttiamo giù un programmino e poi…
-e poi sorpresa! Hahahah
-Hahaha! Non vuoi svelare niente?
-Niente!
Non stavo più nella pelle, il tempo passava al rallentatore e ogni caffè servito da Roberta era una tortura, aveva cominciato anche a indossare gli shorts al lavoro lasciando nude le gambe.

Finalmente arriva il sabato della partenza, saluto la morosa e decido di andare a bere qualcosa da Roberta che lavorava fino a tardi.

Resto la a bere qualcosa con un paio di amici finché lei non finì il turno.

Le anticipai che sarei passato a fine lavoro e quindi di aspettarmi dietro l’angolo che l’avrei accompagnata a casa.

Infatti con una scusa mi libero dei miei amici e la raggiungo, neanche le dico ciao che mi fiondo a baciarla, troppo tempo che non toccavo quelle labbra sottili…

Lei ricambia con passione e rimaniamo un paio di minuti avvinghiati nel nostro mondo.

Ci incamminiamo verso casa sua, una passeggiata di circa 15 minuti dove parliamo dei nostri programmi per la settimana.

Domenica lavorava solo la mattina ma già aveva deciso di andare al lido con le sue amiche. Mi convinse di organizzare anche io con qualche amico e di vederci la.

-Io ci provo ma non prometto niente!

Arrivati sotto casa sua continuammo il nostro bacio di prima. Questa volta la strinsi ancora più forte di modo che potesse sentire quanto fossi eccitato…

Purtroppo era già tardi e quindi ci siamo dovuti accontentare di qualche strusciamento e palpatina. Rimasi con una voglia pazzesca e quindi dedicai il massimo impegno a trovare qualcuno che mi accompagnasse al lido. Per fortuna ci riuscii, andai a letto tranquillo e sognante.


Il giorno dopo nel pomeriggio mi recai al lido. Era una piccola struttura con dei prati dove prendere il sole e rilassarsi, oltre ad un paio di piscine dove rinfrescarsi.

Ci sistemammo in una zona tranquilla e andammo subito a fare il bagno visto l’alta temperatura di quel giorno.

Tornati agli asciugamani una decina di minuti dopo e trovai un messaggio di Roberta:

-Bel costume… ti dona l’arancione!
-Dove sei?
-Chissà!
-Daiiiiii!
-Ero al baracchino dei gelati dove si vede bene l’entrata della piscina
-ahhhhh! Allora eri te! Mi sembrava ma senza occhiali non vedo bene hahahaha
-Goditi il pomeriggio per ora. Tra 45 minuti con una scusa vieni nella zona degli spogliatoi
-Ci sarò!
-Bene. Segui il bianconiglio…

E mi mandò la foto del suo costume bianco!
Passato il tempo concordato mi offrii di andare a prendere qualcosa da bere passando dagli spogliatoi dove avevo lasciato il portafoglio.

Mi guardai attorno senza notare alcuna traccia di Roberta.

Finché con la coda dell’occhio vidi il reggiseno del costume che penzolava dalla porta di una cabina.

La zona era deserta, quindi mi avvicino e busso:

-è qua la tana del bianconiglio?

La porta si apre il giusto per dare possibilità a Roberta di vedere chi fosse. Con gli occhi carichi di desiderio mi fa entrare dove la scena che mi ritrovo è a dir poco paradisiaca.

Dopo parecchio tempo finalmente la rivedo quasi completamente nuda. Ha ancora gli slip del costume. La mia reazione è quasi immediata, la prendo e la bacio facendo scivolare le mie mani sul suo sedere. Le sue mani mi afferrano e accarezzano la schiena. Riesco piano piano a sfilarle il costume lasciandola finalmente completamente nuda. È completamente rasata, con delle labbra sottili e un clitoride che sporge leggermente. Il bacio continua con le mie mani che giocano con la sua vagina già completamente bagnata. È piuttosto stretta, credo indizio che non abbia avuto troppi ragazzi.

Mi libero anche io del costume lasciando Roberta libera di dare sfogo ai suoi desideri. Lo prende in bocca e comincia a succhiare con foga aiutandosi sempre con la mano.

Prendo in mano la situazione e inverto i ruoli, mi inginocchio davanti a lei e comincio a leccarla, sento il respiro di lei farsi più affannoso, accompagnato da delle micro vibrazioni delle gambe, segno che ero sulla buona strada. Continuo con il mio cunnilingus afferrando le sue natiche e aumentando il ritmo. Ancora pochi colpi di lingua e sento la sua mano destra afferrarmi la testa mentre con il braccio sinistro si copre la bocca cercando di soffocare il suo orgasmo. Torno a baciarla. Mi stacco e la lascio continuare con il suo stupendo pompino. Non duro moltissimo e nel giro di qualche minuto le vengo in bocca, questa volta decide di prendere tutto lo sperma in bocca e ingoiare per evitare di sporcare.
-Ti voglio!

Le dissi una volta rivestiti

-Anche io, non riesco più ad aspettare. Questa sera alle 20:30 portami da te…
-Va bene. Aspetterò fino a sta sera.
Uscimmo con cautela sperando non ci fosse nessuno. Un ultimo bacio e andai a fare ciò per cui mi allontanai in primo luogo, presi die birre e tornai all’asciugamano.

In tutto rimasi assente per circa 20 minuti, dando la colpa alla coda in cassa.

La scusa resse e passai il resto del pomeriggio a rilassarmi, pregustando la serata che mi si prospettava!
 
Sensi di colpa? In queste circostanze zero spaccato, lontana dagli occhi lontana dal cuore poi mica sei sposato. I sensi di colpa di possono avere se uno si spacca di lavoro e l'altro di fa le vacanze con i soldi del primo.
 
Sensi di colpa? In queste circostanze zero spaccato, lontana dagli occhi lontana dal cuore poi mica sei sposato. I sensi di colpa di possono avere se uno si spacca di lavoro e l'altro di fa le vacanze con i soldi del primo.
Hai perfettamente ragione! Non sempre la testa funziona in quel senso…
 
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