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Il mio amico Sandro, che conosco dal tempo del militare e che ha incontrato più volte Manuela, un giorno mi chiama e mi dice “Amico mio, ho appena comprato un terreno in provincia di Grosseto. Ci sto già costruendo un bellissimo resort con appartamenti un po' nascosti dalla vegetazione... c'è l'accesso al mare... pure la piscina!” era davvero entusiasta ”Che ne dici se appena lo finisco venite tu e Manuela a passare un fine settimana come miei ospiti... magari ci scappa anche che tutte quelle fantasie dove me la scopo e tu ci guardi potrebbero diventare realtà”. Eh sì, anche Sandro era caduto nella dipendenza da mia moglie.
NE parlai la sera stessa con Manuela, sarebbe voluta andare, ma c'era sempre qualcosa che non avrebbe funzionato... i figli tra i piedi.. il cane a chi lo lasciamo... è brutto tempo... insomma, per un motivo o un altro abbiamo sempre declinato il suo invito.
L'anno scorso però tutti i pianeti si sono allineati. Un giorno di fine settembre, bassissima stagione, Sandro mi chiama e gli dico “E' ancora valido l'invito per un fine settimana da te?”, mi parve di sentirlo sorridere come un bambino davanti a un gelato enorme “ma certo! Non ci speravo più... se venite questo fine settimana avremo tutto il resort per me, ho appena chiuso la stagione, per altro è andata benissimo” ed io gli dissi che ero contento per lui. Fissammo per essere lì direttamente quel venerdì prima di cena.
Arrivammo in un paio d'ore, niente traffico, tempo bellissimo previsto per tutto il fine settimana. Manuela mi diceva che si sarebbe sdraiata sotto il sole per godersi tutti gli ultimi raggi buoni dell'estate. Nella mia testa pensavo “Io spero che non sia solo il sole quello che prenderai amore mio”
Da anni Sandro ed io fantasticavamo su come lui si sarebbe scopato mia moglie mentre io guardavo o partecipavo marginalmente. Lui avrebbe fatto il bull ed io il cuck... Ero nervoso ed emozionato, se fossimo stati bravi il sogno si sarebbe finalmente realizzato.
Ovviamente non dovevo dire nulla a Sandro su come comportarsi con Manuela, lui era esperto con le donne ed aveva anche esperienza con le coppie, mi ero affidato totalmente a lui. La sera arrivammo al suo resort quando il sole iniziava a tramontare e lui ci fece fare un giro alla lluce del tramonto. Effettivamente era davvero un bel posto, romantico e pieno di posticini dove appartarsi. Anche la piscina era un po' nascosta in mezzo a un uliveto. A cena ci divertimmo tantissimo, tra buoni piatti e alcolici le risate si sprecavano e Sandro era davvero bravo a farla ridere... con lei questo vale un buon 50% nel corteggiamento. Lui, poi, sapeva bene come comportarsi con lei e cosa le piacesse, quali limiti non superare e cosa dire e cosa non dire.
Ci portiamo a bordo piscina, le luci soffuse e quelle dentro l'acqua creavano una bella atmosfera. Io mi alzo per dargli un po' di spazio e dico “Vado in bagno” e mi allontano, ma non più di tanto, mi nascondo dietro un ulivo in modo che non mi vedessero.
Sandro avvicina la sua sdraio a Manuela e ci si sdraia sopra. Le sussurra qualcosa, ma non riesco a capire da quella posizione. Lei ride e lui le dice (questa volta sento molto bene) “Dio quanto sei bella” e lei “Scemo” e lui insiste “non è solo un complimento il mio, ma è la verità... vederti ridere rende tutto più bello e allegro, sei una donna meravigliosa e bellissima”. Lei non risponde, ma so bene che quelle erano parole che a lei piaceva tantissimo sentirsi dire.
Lui ovviamente lo sapeva e insiste “Parlando solo per ipotesi ovviamente, se ti avessi incontrata da single ti avrei fatto una corte spietata, non sarei stato contento fino a quando non fossi diventata mia” lei si volta verso di lui “ma non è così” e lui “certo, Massimiliano è come mio fratello e nonostante io desideri sua moglie, non gli farei mai una cosa così” fece una pausa, poi scherzando disse “a meno che non lo voglia anche lui, allora mi sacrificherei volentieri in nome della nostra amicizia!!” e lei rise dicendogli “Sei proprio scemo”. Lui le mise una mano sulla coscia e lei non si ritrasse, ma gli disse “e se torna e ti vede con quella mano sulla mia gamba?” e lui “sono certo che capirebbe il mio folle gesto” lei rise di nuovo, poi aggiunse “Sei sicuro di voler rischiare la vostra amicizia per così poco?” e lui prese la palla al balzo “beh, se vuoi che rischi per qualcosa di più importante lo farò, inizia a spogliarti” e lei rise come una matta. Appena riuscì a parlare gli disse “Cavolo, sei proprio uno scemo”. Lui le rispose immediatamente “no, non sono scemo, sono pazzo... pazzo per la moglie di un mio fratello” e chiuserò la conversazione. Lui ritirò la mano. IO feci finta di rientrare e dissi “o che barzelletta le hai raccontato? L'ho sentita ridere fino all'appartamento” e lui “ma no niente, gli ho detto che ce l'ho più lungo del tuo e si è messa a ridere, poi gliel'ho mostrato ed è diventata subito seria”, Manuela iniziò a ridere di nuovo. Sgranai gli occhi e pensai “sta davvero marciando rapidamente, ci sa fare davvero, ha fatto una battuta del genere, io pensavi ci avrebbe messo molto più tempo”, ma non persi l'occasione e ribattei “Oddio, spero davvero che tu non glielo abbia fatto vedere davvero... mi ricordo ancora le docce delle camerate, ti chiamavano l'uomo cavallo”. Manuela rideva ancora e riuscì a dire “seeeeeee certo” e Sandro fece finta di essere stato punto nell'orgoglio. Si fece quasi serio e le disse “Cara mia, non mi sono guadagnato quel soprannome per nulla... il mio uccello arriva qui e non rideresti se lo vedessi per davvero”.
Rimanemmo un attimo tutti in silenzio. Ovviamente Manuela era diventata curiosa, ma non lo voleva dire, io provai a non perdere il momento “Non avrai intenzione di tirarlo fuori adesso?” e lui “sono stato sfidato e lo devo fare” e lei mi disse “Mah, a me no mi fa ne freddo ne caldo amore, sai bene che non ho visto solo il tuo” ed io “beh sì, lo so, ma è una situazione particolare, e poi lui davvero lo chiamavamo così...” lo dissi apposta per far crescere in lei la curiosità. Lui allora non le permise di chiudere il discorso e non ci pensò più di tanto. SI alzò e tirò giù pantaloncini e mutande con un gesto solo. Ili suo cazzo era ritto e scattò in alto, la sua cappella superò di poco il suo ombelico. Manuela sgranò gli occhi, era colpita. Lui disse “scusate l'erezione, ma l'alcol e la vicinanza di una bellissima donna come Manuela mi hanno abbattuto ogni controllo. Vado a fare un bagno e si tuffò in piscina così, completamente nudo, un corpo ben tornito. Le dissi “te lo avevo detto... però adesso io non ci faccio una bella figura” lei mi sorrise, si avvicinò a me e mi disse “Amore, te l'ho sempre detto che il tuo mi basta, lo sai usare davvero bene”, sentirglielo dire mi fece davvero piacere, lei mi toccò il cazzo e vide che era duro come il marmo anche il mio. Mi guardò con un'aria strana, non capii, ma ci interruppe Sandro “Ragazzi, l'acqua è magnifica, tuffatevi”. Io guardai mia moglie, scrollai le spalle e mi tolsi tutto, anche le mutande e mi tuffai. Lei ci disse “Non entro io, mi si bagnano i capelli” e Sandro “eddai Manu, non farci stare qui dentro nudi come due gay” e lei rise, iniziò a togliersi il vestito leggero e rimase in mutandine e reggiseno di pizzo coordinato, e disse “Non mi tuffo, non voglio bagnarmi i capelli” e noi due maschi rispondemmo in coro “sì, tranquilla” e scoppiammo a ridere. Lei scese dai gradini nella piscina e si accorse che l'acqua era gradevolmente tiepida. Si mise a sedere su uno scalone che le permetteva di stare con il seno appena fuori dalla superficie dell'acqua.
Sandro si avvicinò a lei e si sedette alla sua destra. Notai che lei non riuscì a non buttare un'occhiata sul lungo arnese del mio amico. Anche lui notò la cosa, ma non disse nulla, piuttosto si passò una mano sul cazzo con un gesto disinvolto. Lo aveva ancora bello duro. Io mi avvicinai e mi sedetti alla sinistra di Manuela. Il mio uccello era anche lui ancora ritto, ma la differenza tra i due era ben evidente. Non che io fossi poco dotato, anzi, sopperivo abbastanza in larghezza, ma era palese che lui avesse almeno 4 o 5 centimetri più di me e sapevo bene che a Manuela quei centimetri in più le solleticavano l'appetito.
Dopo un po' Sandro uscì dall'acqua dicendo “Aspettatemi qui che vi prendo due asciugamani”. Uscendo notammo che il suo uccello era diventato moscio, ma la lunghezza era comunque considerevole anche in quel modo. Notai che Manuela lo osservava allontanarsi guardandogli il sedere tornito e probabilmente anche il pezzo di carne che si vedeva penzolare tra le gambe.
Sandro tornò dopo pochi minuti, due asciugamani piegati per noi e uno che lui stava usando per asciugarsi il corpo. Il suo uccello in bella vista che penzolava al tempo dei passi che faceva nella nostra direzione. Manuela non fece nemmeno finta di nascondere la sua curiosità sul fisico del mio amico. Lui si avvicinò a Manuela, il suo uccello era a meno di mezzo metro da lei, ma lei non gli diede la soddisfazione di guardarlo. Lui le sorrise e le porse un asciugamano. Il mio lo appoggiò su una sdraio perché ero ancora immerso nell'acqua fino al collo.
Mia moglie uscì dalla piscina, tutta gocciolante. Era una meraviglia entrambi ci imbambolammo a guardarla. Lei se ne accorse e disse “Ragazzi, meglio se ansiamo a dormire che qui si respira un'aria pesante” e indossò di nuovo i suoi sandali neri con il tacco 12. Adesso la sua figura in lingerie era qualcosa di celestiale e infernale allo stesso momento, irresistibile. Anche Sandro non riusciva a staccarle gli occhi di dosso, lei poi si avviò e mi disse “Amore, andiamo a letto?”, io come in trance uscii dall'acqua e la seguii, non mi asciugai, non presi i miei vestiti e completamente nudo la seguii, prima di uscire dall'area della piscina lei disse senza voltarsi “Buonanotte Sandro” e lui “notte” io biascicai qualcosa tipo “'otte sandro”, seguivo il culo di mia moglie ondeggiare mentre camminava, una visione bellissima. Entrammo nei viottolini tra gli ulivi e raggiungemmo il nostro mini appartamento dopo pochi passi. Prima di entrare lei si voltò, mi sorrise, mi prese il cazzo e aprì la portafinestra. Entrammo e si fece dominare da me a lungo. Una volta finito il sesso ci addormentammo.
La mattina dopo ci svegliò la luce del sole. Era un bellissimo sabato mattina e avevamo fame. CI mettemmo un costume da bagno, io senza nemmeno la maglietta, Manuela si mise uno leggero scialle per coprire le spalle e ci avviammo verso la sala comune, dove venivano serviti i pasti.
Sandro era già ben sveglio. Il profumo del caffè e di dolci aleggiava nell'aria Ci vide arrivare e ci disse con un sorriso immenso “Buongiorno amici miei” mi strinse in un amichevole abbraccio, poi prese la mano di mia moglie e le fece il baciamano “Buongiorno meravigliosa creatura” e lei “scemo”... lei risponde così quando i complimenti le piacciono, ma la imbarazzano.
Facemmo colazione tutti e tre insieme. Sandro ci spiegò che lui si alzava tutte le mattine alle 5:30 per fare in modo che i suoi ospiti fossero pronti ad iniziare la giornata nel modo migliore, fare colazione e decidere su cosa fare nella giornata. Ci offrì qualche suggerimento, ma Manuela disse quasi subito “grazie Sandro, ma se non ti offendi vorremmo solo rilassarci tutto il fine settimana, io prenderò tanto tanto tanto sole”. Io pensai “E magari prenderai tanto tanto tanto cazzo di Sandro” successivamente scoprii che Sandro pensò “Oltre al sole ti darò tanto tanto tanto cazzo” a quella stessa frase di mia moglie. Eravamo in sintonia.
Manuela si alzò e mi disse “Amore, vado alla piscina a prendere il sole” io le dissi “io faccio due chiacchiere con Sandro, poi arrivo”. Sandro attese che mia moglie se ne andasse e poi mi disse “cazzo che seghe stanotte mi sono fatto su Manuela, ieri sera in piscina è stato magico” io gli dissi “era eccitatissima, stanotte non è riuscita ad aspettare che rientrassimo nella casetta che mi ha praticamente obbligato a montarla” e lui “cazzoooooooo avrei dovuto farlo io” ed io “lo soooo”. Parlammo di altro, poi dopo un po' mi disse “ho un piano”. Dopo quando sarai in piscina ti chiederò un favore, ti chiederò di andare a comprare le bistecche per stasera che io non ho il tempo per andare in paese. Tu accetta, le bistecche ce le ho già, quindi dovrai solo nasconderti e sperare di goderti lo spettacolo. Appena abbiamo finito tu esci dal cancello e mi chiami al telefono per farti venire ad aprire il cancello. Mi sembrava un buon piano. Andai da mia moglie in piscina. Era già sdraiata a prendere il sole, occhi chiusi e gambe leggermente aperte per prendere bene il sole anche sulle gambe.
Prendo una sdraio e mi metto accanto a lei. Rimanemmo in silenzio, dopo due minuti già mi annoiavo e mi tuffai in piscina. Cazzeggiavo nell'acqua quando arrivò Sandro e mi disse “Massi, mi dispiace tanto, ma devo chiederti un favore” ed io risposi “tranquillo, dimmi pure” e lui “mi sono proprio dimenticato di andare a prendere le bistecche per la grigliata di stasera, purtroppo non ce l faccio proprio ad andare, ci vogliono 25 minuti solo per arrivare in paese” ed io “ma scherzi? Ci vado io” uscendo chiesi a Manuela “Amore, faccio in un attimo, vuoi venire con me?” e lei “no amore, rimango a prendere il sole se non ti dispiace” dentro di me pensai “EDDAI CAZZO”, ma a lei dissi “no no tranquilla, tanto in meno di un'ora sono qui”, passai accanto a Sandro che mi fece l'occhiolino e mi disse “grazie fra, mi salvi il culo” ed io “ma dai, per così poco...”. Andai nell'appartamento, mi cambiai e girai nei vialetti per girare intorno alla piscina senza essere visto. Mi appostai dietro una siepe, impossibile che mi vedessero, ma io vedevo bene loro. Dopo un paio di minuti Sandro tornò da Manuela. Lei gli disse subito “Ci hai messo poco a fregarlo?” e lui “te ne eri accorta?” e lei “come se non lo avessi capito immediatamente che volevi stare da solo con me” e lui “non te la si può fare, vedo” lei sorrise “direi proprio di no” e si mise sui gomiti a guardarlo. Lui allora disse “Allora farò un tuffo” e si tolse di nuovo tutto, ogni indumento e rimase con il cazzo di fuori come la sera precedente. Si fermò però a un paio di metri da mia moglie, senza tuffarsi, le mani sui fianchi e si girò verso Manuela. Lei lo guardò come a dire “e allora? Pensi di impressionarmi?” e lui probabilmente aveva capito e si avvicinò a lei dicendole “Lo so che il mio uccello ti piace, lo vedo come lo guardi, e va bene, in fondo non c'è nulla di male se ti piace qualcosa che vedi” lei fece spallucce, come a dire “più o meno”.
Sandro si avvicinò ancora a mia moglie, adesso era a un metro da lei, in piedi, completamente nudo ed il cazzo che iniziava a gonfiarsi e raddrizzarsi. Lei lo guardò ancora, senza pudore. Lui si avvicinò di un altro passo ed il suo cazzo era a pochi centimetri dalla faccia di Manuela e le disse “vedo che ti piace davvero tanto... è da molto che non ne vedi uno così lungo vero?” lei non rispose, ma annuì, alzò la mano e accarezzò il cazzo di Sandro. Stavo per esplodere di gioia, finalmente avevo visto mia moglie toccare il cazzo di un altro uomo.
Sandro si avvicinò un po' di più e la mano di mia moglie agguantò il pene del mio amico iniziando un leggero massaggio. Il cazzo di Sandro divenne duro in un millesimo e Manuela rise “Però, si è indurito così veloce che sembrava lo avessi gonfiato con l'aria compressa” e risero. Lei iniziò a massaggiargli il cazzo con più vigore, lui iniziava a provare il piacere delle mani di mia moglie. “Ma se torna Massi?” e lui “mi deve chiamare per fargli aprire il cancello” e lei “ok”.
Dopo un minuto di sega leggera lui le disse “cazzo Manu, lo so che lo vuoi, so che vuoi essere scopata da me, lo vedo, non tirarti indietro proprio adesso, in fondo a Massi non dispiacerà” e lei “e tu che ne sai?” e lui “beh lo conosco, ha sempre avuto fantasie del genere, anche quando facevamo il militare. Lei allora si sporse in avanti e glielo prese in bocca e lui gemette “ohhh sì, così troia”. A quelle parole mia moglie dimenticò ogni remora e chiudendo gli occhi si appassionò nel succhiare il cazzo del mio amico. Lui le mise una mano sulla tesa tirandole un po' i capelli tra le dita. Sandro si godeva la lingua di mia moglie sul cazzo e nel frattempo le sciolse il reggiseno del bikini, poi chinandosi un ' anche quello dello slip.
Io avevo il cazzo in mano e mi segavo a intermittenza perché solo dopo un paio di colpi già stavo per sbrorrare l'anima, ma volevo che durasse. La scena era bellissima. Il mio amico nudo difronte a mia moglie, anche lei nuda, ma seduta davanti a lui e con il suo cazzo nella bocca dalla quale entrava e usciva. Li massaggiava le palle, Manuela era un'artista nel pompino e Sandro lo stava scoprendo adesso per la prima volta. Il pompino non durò molto, Sandro le venne in bocca e lei ingoiò tutto. Lui quindi la prese, la rigirò sulla sdraio e la mise a pecorina. Da dietro si prese il cazzo in mano, ancora bello duro e lo infilò nella fica di mia moglie. “Cazzo se lo volevi” esclamò lui e lei rise, ma rise per poco, chiuse gli occhi e lanciò un gridolino di piacere “oohhh sììì” disse a voce alta. Lui la stava già scopando con forza e le chiese “Lo senti in profondità vero troia? Lei annuì, non in grado di proferir fiato. Non servirono molti colpi di cazzo per Sandro per far venire Manuela, dopo una decina di colpi si sentì mia moglie dire ad alta voce “vengooooooaaaaaaah” e lui la penetrò con più vigore e il grido di mia moglie fu ben più intenso. Terminato l'orgasmo, Manuela aveva il fiatone e lui le disse “ora te lo metto nel culo” e lei “fai piano però” e lui “tranquilla” e si fermò. Tirò fuori il cazzo e con un dito dilatò l'ano di Manuela. Dopo un po' ci mise il pollice, poi due dita. Si sputò sulla mano, lubrificò il suo cazzo ancora di marmo e penetrò lo sfintere di mia moglie. Lei resistette, lo so che non le piace particolarmente prenderlo nel culo, ma me lo lascia fare, adesso c'era Sandro nel suo culo stretto. Sandro iniziò a entrare e uscire dal culo di mia moglie sempre più veloce, a un certo punto iniziò a goderne parecchio, si sentiva ansimare e godere “oddio sì troia, hai un culo bellissimo e strettissimo” poi “ooohhh cazzo sìììì”. Lei stava solo aspettando che lui venisse, ma le cose non andarono così, lui uscì dal culo di mia moglie e glielo sbatté di nuovo nella fica, lei sorpresa iniziò a godere quasi subito e lui le disse “Veniamo insieme” e lei “sì”. Un paio di minuti e lei “sto per venireee” e lui “sì cazzo, non resisto più” e vennero entrambi in un coro di “aahhhh” e “ooooohhhhh”. Mia moglie tramava per l'intenso orgasmo che stava provando, lui che le dava gli ultimi due colpi possenti mentre si svuotava nell'utero di Manuela. Poi si fermò. Tutto dentro di lei. Mia moglie aveva il fiatone e lui le accarezzava la schiena mentre il suo cazzo era ancora tutto piantato dentro di lei. Io venni tra le mie dita. Sentii lei chiedere “Mi sei venuto dentro?” e lui “ehmmm sì, non avrei dovuto?” e lei “non lo so, penso sia tutto ok”. Lui uscì da dentro mia moglie, lei si mise a sedere e disse qualcosa che non capii bene, probabilmente qualcosa come “Ma quanta ne fai”, infatti lui rispose “Eh, ne facci tanta, mi sorprende che tu l'abbia ingoiata tutta prima” e lei “non sembrava tanta prima”.
Sandro si sedette accanto a Manuela e le disse “Avrei voluto che ci fosse anche Massi” e lei “ti avrebbe spaccato la faccia” e lui “sono sicuro che lo pensi anche tu che avrebbe voluto guardare e partecipare” lei scrollò le spalle. Lui allora disse (cosa che mi ha fatto pensare di lui che fosse un cazzo di genio) “ok, facciamo una scommessa”, lei lo guardò. Lui continuò “Appena torna, così per scherzare, gli dirai che ti ho scopata qui a bordo piscina, se la sua reazione sarà di incazzatura allora gli dirai che era solo uno scherzo ed io ovviamente confermerò. Se al contrario la cosa gli piace, allora mi farai un pompino davanti a lui proprio nel momento in cui realizzeremo che non si è arrabbiato”. Lei lo guardò “ma figurati, non voglio farlo incazzare”, lui insistette “allora glielo dico io e mi prendo tutte le responsabilità ed eventualmente anche un cazzotto”. Lei scrollò le spalle e lo guardò come a dire “Mah, secondo me sei scemo” e si rimise a prendere il sole dopo essersi rivestita.
Sandro tornò alla sala comune ed io lo raggiunsi lì. Dopo un po' mi ripresentai in piscina. Mi misi di nuovo a sedere accanto a mia moglie. Dopo due minuti Sandro venne da noi e mi disse “Fra, mentre non c'eri mi sono scopato tua moglie” io aggrottai la fronte, come se non avessi capito che cazzo stesse dicendo. Manuela si alzò a sedere sconvolta, non credeva che lo avrebbe fatto sul serio evidentemente. Sandro fece il gesto di aspettare con una mano ed io desistetti dal fare domande e mi disse “TI dispiace se l'ho fatto?”. Il cuore mi pulsava anche nelle orecchie. Cosa dovevo fare? Rispondere “Che cazzo hai fatto stronzo!” e picchiarlo oppure dimostrare che la cosa non mi dava fastidio. Optai per la seconda, ma ci voleva tanto coraggio e dissi “Le hai fatto del male?” e lui “mai le fari del male, anzi, l'ho fatta venire due volte” mi voltai verso mia moglie “E' vero che ti ha fatta venire due volte?”. Lei sembrava incredula, poi annuì confermando che era venuta due volte. Io allora mi rivolsi verso il mio amico e gli chiesi “e come l'hai scopata?”, lui tirò fuori il cazzo, di nuovo duro e si avvicinò a mia moglie. Lei quasi incredula per quello che stava succedendo lo lasciò avvicinare e lui le puntò il cazzo sulla bocca. Mia moglie in quel momento spalancò le labbra e fece entrare Sandro nella sua bocca di velluto. “Proprio così troia” disse lui. Manuela chiuse gli occhi e gli offrì di nuovo uno dei suoi magnifici pompini. Lui si spogliò e lo stesso fece con mia moglie. Io mi tirai fuori il cazzo e iniziai a segarmi. Manuela mi guardò, non capii il suo sguardo, però a quel punto il dado era tratto.
Dopo un po' Sandro usci dalla bocca di Manuela e la girò a pecorina. “Massi, mi dai una mano a montare tua moglie?” Io non capii. Mi guardò e mi disse “Dai, vieni qui e infila il mio cazzo nella fica di tua moglie”. Io mi alzai e obbedii. Il cazzo duro di Sandro era bello bagnato della saliva di mia moglie. Glielo presi con tutta la mano e lo puntai sulla fica della donna che amavo alla follia. Appena la punta del cazzo di Sandro sfiorò il buchino di Manuela lui spinse ed entrò, mia moglie ansimò di piacere “E' stato bravo vero?” E lei riuscì solo ad annuire. Mi misi davanti a mia moglie e lei me lo prese volentieri in bocca, ma era spesso distratta dai colpi di cazzo di Sandro.
Lei venne a ripetizione. Io le venni in bocca, ma sapevo che il mio non le piaceva, infatti lo fece cadere tutto sull'asciugamano, poi me lo riprese in bocca. Dopo un'infinità, probabilmente mezz'ora, Sandro venne di nuovo dentro di lei. “Oddio Manu che scopate mi fai fare” le disse e lei sfinita si lasciò cadere sul lettino. Non si rivestì nemmeno. Io la adagiai in modo che prendesse il sole, non avevo nemmeno finito che si era addormentata. Sandro si sedette sul bordo piscina, eravamo entrambi nudi. Io mi sedetti accanto a lui. “Cazzo Massi, è stato un sogno che si avverava” ed io non dissi nulla, non volevo che Manuela scoprisse che avevamo architettato tutto, ma annuii.
Il mio amico si girò verso di me e mi chiese “Ti sei divertito?” ed io “anche per me è stato un sogno che si avverava, e non è stato come quei sogni dove la realtà alla fine ti deluda, anzi!” e lui replicò “sì, hai proprio ragione! Questa volta la realtà è stata davvero incredibilmente simile ad un sogno” si voltò verso di lei, ma ruzzava leggermente “Tua moglie è una donna meravigliosa, una creatura come lei nasce una volta ogni mille anni e noi, amico mio, abbiamo avuto la fortuna di incontrarla. Non lasciarla mai amico mio, sei davvero tanto fortunato” ed io “E chi la lascia? Sono superinnamorato di lei, stracotto direi” e ridemmo. Poi lui fece una cosa strana, mi prese la mano e me la portò sul suo cazzo. Sentivo la sua pelle calda a molliccia sotto le mie dita. Lo guardai e gli chiesi “Cosa significa?” e lui “prima non hai fatto storie per prenderlo in mano, adesso non hai ritratto la mano. Ti piace il mio cazzo?”. Mi sentii in imbarazzo guardai verso mia moglie, che per fortuna dormiva, ritrassi la mano. Lui comprese al volo il mio stato d'animo “ma dai, non dirmi che non ci hai mai pensato? Si può essere bisessuali, non è un reato e nemmeno un peccato mortale” e rise. Mi riprese la mano e di nuovo non la ritrassi... in fondo sì, avevo tanta curiosità e volevo toccarlo di nuovo. “Stringilo” mi disse, ed io obbedii. Sentivo che stava di nuovo diventando duro sotto le mie dita e gli dissi “Ma ce la fai a tenerlo moscio per 20 secondi in una giornata?” lui rise e indicò il mio di cazzo e disse “senti chi parla” abbassai lo sguardo, ce lo avevo duro come il marmo. “Ok, sei bisessuale, anche io lo sono, in questo momento sappi che hai solo ampliato la gamma dei possibili divertimenti” io ritrassi la mano e dissi “sì, ok, ma non qui, non so come la prenderebbe lei. Mi alzai e andai accanto a Manuela a prendere il sole. Lui si avvicinò a me e mi accarezzò il cazzo, penso che sarei venuto se non fosse durato meno di due secondi. Mi guardò e disse “Tutto ok amico mio?” io stavo metabolizzando... ma in fondo... già lo sapevo che mi piaceva il cazzo. Quindi risposi “ma sì, tutto ok” e lui “mi fa piacere, vado a preparare il pranzo. Vengo a svegliarvi verso l'una?” io annuii e lo vidi andare via.
NE parlai la sera stessa con Manuela, sarebbe voluta andare, ma c'era sempre qualcosa che non avrebbe funzionato... i figli tra i piedi.. il cane a chi lo lasciamo... è brutto tempo... insomma, per un motivo o un altro abbiamo sempre declinato il suo invito.
L'anno scorso però tutti i pianeti si sono allineati. Un giorno di fine settembre, bassissima stagione, Sandro mi chiama e gli dico “E' ancora valido l'invito per un fine settimana da te?”, mi parve di sentirlo sorridere come un bambino davanti a un gelato enorme “ma certo! Non ci speravo più... se venite questo fine settimana avremo tutto il resort per me, ho appena chiuso la stagione, per altro è andata benissimo” ed io gli dissi che ero contento per lui. Fissammo per essere lì direttamente quel venerdì prima di cena.
Arrivammo in un paio d'ore, niente traffico, tempo bellissimo previsto per tutto il fine settimana. Manuela mi diceva che si sarebbe sdraiata sotto il sole per godersi tutti gli ultimi raggi buoni dell'estate. Nella mia testa pensavo “Io spero che non sia solo il sole quello che prenderai amore mio”
Da anni Sandro ed io fantasticavamo su come lui si sarebbe scopato mia moglie mentre io guardavo o partecipavo marginalmente. Lui avrebbe fatto il bull ed io il cuck... Ero nervoso ed emozionato, se fossimo stati bravi il sogno si sarebbe finalmente realizzato.
Ovviamente non dovevo dire nulla a Sandro su come comportarsi con Manuela, lui era esperto con le donne ed aveva anche esperienza con le coppie, mi ero affidato totalmente a lui. La sera arrivammo al suo resort quando il sole iniziava a tramontare e lui ci fece fare un giro alla lluce del tramonto. Effettivamente era davvero un bel posto, romantico e pieno di posticini dove appartarsi. Anche la piscina era un po' nascosta in mezzo a un uliveto. A cena ci divertimmo tantissimo, tra buoni piatti e alcolici le risate si sprecavano e Sandro era davvero bravo a farla ridere... con lei questo vale un buon 50% nel corteggiamento. Lui, poi, sapeva bene come comportarsi con lei e cosa le piacesse, quali limiti non superare e cosa dire e cosa non dire.
Ci portiamo a bordo piscina, le luci soffuse e quelle dentro l'acqua creavano una bella atmosfera. Io mi alzo per dargli un po' di spazio e dico “Vado in bagno” e mi allontano, ma non più di tanto, mi nascondo dietro un ulivo in modo che non mi vedessero.
Sandro avvicina la sua sdraio a Manuela e ci si sdraia sopra. Le sussurra qualcosa, ma non riesco a capire da quella posizione. Lei ride e lui le dice (questa volta sento molto bene) “Dio quanto sei bella” e lei “Scemo” e lui insiste “non è solo un complimento il mio, ma è la verità... vederti ridere rende tutto più bello e allegro, sei una donna meravigliosa e bellissima”. Lei non risponde, ma so bene che quelle erano parole che a lei piaceva tantissimo sentirsi dire.
Lui ovviamente lo sapeva e insiste “Parlando solo per ipotesi ovviamente, se ti avessi incontrata da single ti avrei fatto una corte spietata, non sarei stato contento fino a quando non fossi diventata mia” lei si volta verso di lui “ma non è così” e lui “certo, Massimiliano è come mio fratello e nonostante io desideri sua moglie, non gli farei mai una cosa così” fece una pausa, poi scherzando disse “a meno che non lo voglia anche lui, allora mi sacrificherei volentieri in nome della nostra amicizia!!” e lei rise dicendogli “Sei proprio scemo”. Lui le mise una mano sulla coscia e lei non si ritrasse, ma gli disse “e se torna e ti vede con quella mano sulla mia gamba?” e lui “sono certo che capirebbe il mio folle gesto” lei rise di nuovo, poi aggiunse “Sei sicuro di voler rischiare la vostra amicizia per così poco?” e lui prese la palla al balzo “beh, se vuoi che rischi per qualcosa di più importante lo farò, inizia a spogliarti” e lei rise come una matta. Appena riuscì a parlare gli disse “Cavolo, sei proprio uno scemo”. Lui le rispose immediatamente “no, non sono scemo, sono pazzo... pazzo per la moglie di un mio fratello” e chiuserò la conversazione. Lui ritirò la mano. IO feci finta di rientrare e dissi “o che barzelletta le hai raccontato? L'ho sentita ridere fino all'appartamento” e lui “ma no niente, gli ho detto che ce l'ho più lungo del tuo e si è messa a ridere, poi gliel'ho mostrato ed è diventata subito seria”, Manuela iniziò a ridere di nuovo. Sgranai gli occhi e pensai “sta davvero marciando rapidamente, ci sa fare davvero, ha fatto una battuta del genere, io pensavi ci avrebbe messo molto più tempo”, ma non persi l'occasione e ribattei “Oddio, spero davvero che tu non glielo abbia fatto vedere davvero... mi ricordo ancora le docce delle camerate, ti chiamavano l'uomo cavallo”. Manuela rideva ancora e riuscì a dire “seeeeeee certo” e Sandro fece finta di essere stato punto nell'orgoglio. Si fece quasi serio e le disse “Cara mia, non mi sono guadagnato quel soprannome per nulla... il mio uccello arriva qui e non rideresti se lo vedessi per davvero”.
Rimanemmo un attimo tutti in silenzio. Ovviamente Manuela era diventata curiosa, ma non lo voleva dire, io provai a non perdere il momento “Non avrai intenzione di tirarlo fuori adesso?” e lui “sono stato sfidato e lo devo fare” e lei mi disse “Mah, a me no mi fa ne freddo ne caldo amore, sai bene che non ho visto solo il tuo” ed io “beh sì, lo so, ma è una situazione particolare, e poi lui davvero lo chiamavamo così...” lo dissi apposta per far crescere in lei la curiosità. Lui allora non le permise di chiudere il discorso e non ci pensò più di tanto. SI alzò e tirò giù pantaloncini e mutande con un gesto solo. Ili suo cazzo era ritto e scattò in alto, la sua cappella superò di poco il suo ombelico. Manuela sgranò gli occhi, era colpita. Lui disse “scusate l'erezione, ma l'alcol e la vicinanza di una bellissima donna come Manuela mi hanno abbattuto ogni controllo. Vado a fare un bagno e si tuffò in piscina così, completamente nudo, un corpo ben tornito. Le dissi “te lo avevo detto... però adesso io non ci faccio una bella figura” lei mi sorrise, si avvicinò a me e mi disse “Amore, te l'ho sempre detto che il tuo mi basta, lo sai usare davvero bene”, sentirglielo dire mi fece davvero piacere, lei mi toccò il cazzo e vide che era duro come il marmo anche il mio. Mi guardò con un'aria strana, non capii, ma ci interruppe Sandro “Ragazzi, l'acqua è magnifica, tuffatevi”. Io guardai mia moglie, scrollai le spalle e mi tolsi tutto, anche le mutande e mi tuffai. Lei ci disse “Non entro io, mi si bagnano i capelli” e Sandro “eddai Manu, non farci stare qui dentro nudi come due gay” e lei rise, iniziò a togliersi il vestito leggero e rimase in mutandine e reggiseno di pizzo coordinato, e disse “Non mi tuffo, non voglio bagnarmi i capelli” e noi due maschi rispondemmo in coro “sì, tranquilla” e scoppiammo a ridere. Lei scese dai gradini nella piscina e si accorse che l'acqua era gradevolmente tiepida. Si mise a sedere su uno scalone che le permetteva di stare con il seno appena fuori dalla superficie dell'acqua.
Sandro si avvicinò a lei e si sedette alla sua destra. Notai che lei non riuscì a non buttare un'occhiata sul lungo arnese del mio amico. Anche lui notò la cosa, ma non disse nulla, piuttosto si passò una mano sul cazzo con un gesto disinvolto. Lo aveva ancora bello duro. Io mi avvicinai e mi sedetti alla sinistra di Manuela. Il mio uccello era anche lui ancora ritto, ma la differenza tra i due era ben evidente. Non che io fossi poco dotato, anzi, sopperivo abbastanza in larghezza, ma era palese che lui avesse almeno 4 o 5 centimetri più di me e sapevo bene che a Manuela quei centimetri in più le solleticavano l'appetito.
Dopo un po' Sandro uscì dall'acqua dicendo “Aspettatemi qui che vi prendo due asciugamani”. Uscendo notammo che il suo uccello era diventato moscio, ma la lunghezza era comunque considerevole anche in quel modo. Notai che Manuela lo osservava allontanarsi guardandogli il sedere tornito e probabilmente anche il pezzo di carne che si vedeva penzolare tra le gambe.
Sandro tornò dopo pochi minuti, due asciugamani piegati per noi e uno che lui stava usando per asciugarsi il corpo. Il suo uccello in bella vista che penzolava al tempo dei passi che faceva nella nostra direzione. Manuela non fece nemmeno finta di nascondere la sua curiosità sul fisico del mio amico. Lui si avvicinò a Manuela, il suo uccello era a meno di mezzo metro da lei, ma lei non gli diede la soddisfazione di guardarlo. Lui le sorrise e le porse un asciugamano. Il mio lo appoggiò su una sdraio perché ero ancora immerso nell'acqua fino al collo.
Mia moglie uscì dalla piscina, tutta gocciolante. Era una meraviglia entrambi ci imbambolammo a guardarla. Lei se ne accorse e disse “Ragazzi, meglio se ansiamo a dormire che qui si respira un'aria pesante” e indossò di nuovo i suoi sandali neri con il tacco 12. Adesso la sua figura in lingerie era qualcosa di celestiale e infernale allo stesso momento, irresistibile. Anche Sandro non riusciva a staccarle gli occhi di dosso, lei poi si avviò e mi disse “Amore, andiamo a letto?”, io come in trance uscii dall'acqua e la seguii, non mi asciugai, non presi i miei vestiti e completamente nudo la seguii, prima di uscire dall'area della piscina lei disse senza voltarsi “Buonanotte Sandro” e lui “notte” io biascicai qualcosa tipo “'otte sandro”, seguivo il culo di mia moglie ondeggiare mentre camminava, una visione bellissima. Entrammo nei viottolini tra gli ulivi e raggiungemmo il nostro mini appartamento dopo pochi passi. Prima di entrare lei si voltò, mi sorrise, mi prese il cazzo e aprì la portafinestra. Entrammo e si fece dominare da me a lungo. Una volta finito il sesso ci addormentammo.
La mattina dopo ci svegliò la luce del sole. Era un bellissimo sabato mattina e avevamo fame. CI mettemmo un costume da bagno, io senza nemmeno la maglietta, Manuela si mise uno leggero scialle per coprire le spalle e ci avviammo verso la sala comune, dove venivano serviti i pasti.
Sandro era già ben sveglio. Il profumo del caffè e di dolci aleggiava nell'aria Ci vide arrivare e ci disse con un sorriso immenso “Buongiorno amici miei” mi strinse in un amichevole abbraccio, poi prese la mano di mia moglie e le fece il baciamano “Buongiorno meravigliosa creatura” e lei “scemo”... lei risponde così quando i complimenti le piacciono, ma la imbarazzano.
Facemmo colazione tutti e tre insieme. Sandro ci spiegò che lui si alzava tutte le mattine alle 5:30 per fare in modo che i suoi ospiti fossero pronti ad iniziare la giornata nel modo migliore, fare colazione e decidere su cosa fare nella giornata. Ci offrì qualche suggerimento, ma Manuela disse quasi subito “grazie Sandro, ma se non ti offendi vorremmo solo rilassarci tutto il fine settimana, io prenderò tanto tanto tanto sole”. Io pensai “E magari prenderai tanto tanto tanto cazzo di Sandro” successivamente scoprii che Sandro pensò “Oltre al sole ti darò tanto tanto tanto cazzo” a quella stessa frase di mia moglie. Eravamo in sintonia.
Manuela si alzò e mi disse “Amore, vado alla piscina a prendere il sole” io le dissi “io faccio due chiacchiere con Sandro, poi arrivo”. Sandro attese che mia moglie se ne andasse e poi mi disse “cazzo che seghe stanotte mi sono fatto su Manuela, ieri sera in piscina è stato magico” io gli dissi “era eccitatissima, stanotte non è riuscita ad aspettare che rientrassimo nella casetta che mi ha praticamente obbligato a montarla” e lui “cazzoooooooo avrei dovuto farlo io” ed io “lo soooo”. Parlammo di altro, poi dopo un po' mi disse “ho un piano”. Dopo quando sarai in piscina ti chiederò un favore, ti chiederò di andare a comprare le bistecche per stasera che io non ho il tempo per andare in paese. Tu accetta, le bistecche ce le ho già, quindi dovrai solo nasconderti e sperare di goderti lo spettacolo. Appena abbiamo finito tu esci dal cancello e mi chiami al telefono per farti venire ad aprire il cancello. Mi sembrava un buon piano. Andai da mia moglie in piscina. Era già sdraiata a prendere il sole, occhi chiusi e gambe leggermente aperte per prendere bene il sole anche sulle gambe.
Prendo una sdraio e mi metto accanto a lei. Rimanemmo in silenzio, dopo due minuti già mi annoiavo e mi tuffai in piscina. Cazzeggiavo nell'acqua quando arrivò Sandro e mi disse “Massi, mi dispiace tanto, ma devo chiederti un favore” ed io risposi “tranquillo, dimmi pure” e lui “mi sono proprio dimenticato di andare a prendere le bistecche per la grigliata di stasera, purtroppo non ce l faccio proprio ad andare, ci vogliono 25 minuti solo per arrivare in paese” ed io “ma scherzi? Ci vado io” uscendo chiesi a Manuela “Amore, faccio in un attimo, vuoi venire con me?” e lei “no amore, rimango a prendere il sole se non ti dispiace” dentro di me pensai “EDDAI CAZZO”, ma a lei dissi “no no tranquilla, tanto in meno di un'ora sono qui”, passai accanto a Sandro che mi fece l'occhiolino e mi disse “grazie fra, mi salvi il culo” ed io “ma dai, per così poco...”. Andai nell'appartamento, mi cambiai e girai nei vialetti per girare intorno alla piscina senza essere visto. Mi appostai dietro una siepe, impossibile che mi vedessero, ma io vedevo bene loro. Dopo un paio di minuti Sandro tornò da Manuela. Lei gli disse subito “Ci hai messo poco a fregarlo?” e lui “te ne eri accorta?” e lei “come se non lo avessi capito immediatamente che volevi stare da solo con me” e lui “non te la si può fare, vedo” lei sorrise “direi proprio di no” e si mise sui gomiti a guardarlo. Lui allora disse “Allora farò un tuffo” e si tolse di nuovo tutto, ogni indumento e rimase con il cazzo di fuori come la sera precedente. Si fermò però a un paio di metri da mia moglie, senza tuffarsi, le mani sui fianchi e si girò verso Manuela. Lei lo guardò come a dire “e allora? Pensi di impressionarmi?” e lui probabilmente aveva capito e si avvicinò a lei dicendole “Lo so che il mio uccello ti piace, lo vedo come lo guardi, e va bene, in fondo non c'è nulla di male se ti piace qualcosa che vedi” lei fece spallucce, come a dire “più o meno”.
Sandro si avvicinò ancora a mia moglie, adesso era a un metro da lei, in piedi, completamente nudo ed il cazzo che iniziava a gonfiarsi e raddrizzarsi. Lei lo guardò ancora, senza pudore. Lui si avvicinò di un altro passo ed il suo cazzo era a pochi centimetri dalla faccia di Manuela e le disse “vedo che ti piace davvero tanto... è da molto che non ne vedi uno così lungo vero?” lei non rispose, ma annuì, alzò la mano e accarezzò il cazzo di Sandro. Stavo per esplodere di gioia, finalmente avevo visto mia moglie toccare il cazzo di un altro uomo.
Sandro si avvicinò un po' di più e la mano di mia moglie agguantò il pene del mio amico iniziando un leggero massaggio. Il cazzo di Sandro divenne duro in un millesimo e Manuela rise “Però, si è indurito così veloce che sembrava lo avessi gonfiato con l'aria compressa” e risero. Lei iniziò a massaggiargli il cazzo con più vigore, lui iniziava a provare il piacere delle mani di mia moglie. “Ma se torna Massi?” e lui “mi deve chiamare per fargli aprire il cancello” e lei “ok”.
Dopo un minuto di sega leggera lui le disse “cazzo Manu, lo so che lo vuoi, so che vuoi essere scopata da me, lo vedo, non tirarti indietro proprio adesso, in fondo a Massi non dispiacerà” e lei “e tu che ne sai?” e lui “beh lo conosco, ha sempre avuto fantasie del genere, anche quando facevamo il militare. Lei allora si sporse in avanti e glielo prese in bocca e lui gemette “ohhh sì, così troia”. A quelle parole mia moglie dimenticò ogni remora e chiudendo gli occhi si appassionò nel succhiare il cazzo del mio amico. Lui le mise una mano sulla tesa tirandole un po' i capelli tra le dita. Sandro si godeva la lingua di mia moglie sul cazzo e nel frattempo le sciolse il reggiseno del bikini, poi chinandosi un ' anche quello dello slip.
Io avevo il cazzo in mano e mi segavo a intermittenza perché solo dopo un paio di colpi già stavo per sbrorrare l'anima, ma volevo che durasse. La scena era bellissima. Il mio amico nudo difronte a mia moglie, anche lei nuda, ma seduta davanti a lui e con il suo cazzo nella bocca dalla quale entrava e usciva. Li massaggiava le palle, Manuela era un'artista nel pompino e Sandro lo stava scoprendo adesso per la prima volta. Il pompino non durò molto, Sandro le venne in bocca e lei ingoiò tutto. Lui quindi la prese, la rigirò sulla sdraio e la mise a pecorina. Da dietro si prese il cazzo in mano, ancora bello duro e lo infilò nella fica di mia moglie. “Cazzo se lo volevi” esclamò lui e lei rise, ma rise per poco, chiuse gli occhi e lanciò un gridolino di piacere “oohhh sììì” disse a voce alta. Lui la stava già scopando con forza e le chiese “Lo senti in profondità vero troia? Lei annuì, non in grado di proferir fiato. Non servirono molti colpi di cazzo per Sandro per far venire Manuela, dopo una decina di colpi si sentì mia moglie dire ad alta voce “vengooooooaaaaaaah” e lui la penetrò con più vigore e il grido di mia moglie fu ben più intenso. Terminato l'orgasmo, Manuela aveva il fiatone e lui le disse “ora te lo metto nel culo” e lei “fai piano però” e lui “tranquilla” e si fermò. Tirò fuori il cazzo e con un dito dilatò l'ano di Manuela. Dopo un po' ci mise il pollice, poi due dita. Si sputò sulla mano, lubrificò il suo cazzo ancora di marmo e penetrò lo sfintere di mia moglie. Lei resistette, lo so che non le piace particolarmente prenderlo nel culo, ma me lo lascia fare, adesso c'era Sandro nel suo culo stretto. Sandro iniziò a entrare e uscire dal culo di mia moglie sempre più veloce, a un certo punto iniziò a goderne parecchio, si sentiva ansimare e godere “oddio sì troia, hai un culo bellissimo e strettissimo” poi “ooohhh cazzo sìììì”. Lei stava solo aspettando che lui venisse, ma le cose non andarono così, lui uscì dal culo di mia moglie e glielo sbatté di nuovo nella fica, lei sorpresa iniziò a godere quasi subito e lui le disse “Veniamo insieme” e lei “sì”. Un paio di minuti e lei “sto per venireee” e lui “sì cazzo, non resisto più” e vennero entrambi in un coro di “aahhhh” e “ooooohhhhh”. Mia moglie tramava per l'intenso orgasmo che stava provando, lui che le dava gli ultimi due colpi possenti mentre si svuotava nell'utero di Manuela. Poi si fermò. Tutto dentro di lei. Mia moglie aveva il fiatone e lui le accarezzava la schiena mentre il suo cazzo era ancora tutto piantato dentro di lei. Io venni tra le mie dita. Sentii lei chiedere “Mi sei venuto dentro?” e lui “ehmmm sì, non avrei dovuto?” e lei “non lo so, penso sia tutto ok”. Lui uscì da dentro mia moglie, lei si mise a sedere e disse qualcosa che non capii bene, probabilmente qualcosa come “Ma quanta ne fai”, infatti lui rispose “Eh, ne facci tanta, mi sorprende che tu l'abbia ingoiata tutta prima” e lei “non sembrava tanta prima”.
Sandro si sedette accanto a Manuela e le disse “Avrei voluto che ci fosse anche Massi” e lei “ti avrebbe spaccato la faccia” e lui “sono sicuro che lo pensi anche tu che avrebbe voluto guardare e partecipare” lei scrollò le spalle. Lui allora disse (cosa che mi ha fatto pensare di lui che fosse un cazzo di genio) “ok, facciamo una scommessa”, lei lo guardò. Lui continuò “Appena torna, così per scherzare, gli dirai che ti ho scopata qui a bordo piscina, se la sua reazione sarà di incazzatura allora gli dirai che era solo uno scherzo ed io ovviamente confermerò. Se al contrario la cosa gli piace, allora mi farai un pompino davanti a lui proprio nel momento in cui realizzeremo che non si è arrabbiato”. Lei lo guardò “ma figurati, non voglio farlo incazzare”, lui insistette “allora glielo dico io e mi prendo tutte le responsabilità ed eventualmente anche un cazzotto”. Lei scrollò le spalle e lo guardò come a dire “Mah, secondo me sei scemo” e si rimise a prendere il sole dopo essersi rivestita.
Sandro tornò alla sala comune ed io lo raggiunsi lì. Dopo un po' mi ripresentai in piscina. Mi misi di nuovo a sedere accanto a mia moglie. Dopo due minuti Sandro venne da noi e mi disse “Fra, mentre non c'eri mi sono scopato tua moglie” io aggrottai la fronte, come se non avessi capito che cazzo stesse dicendo. Manuela si alzò a sedere sconvolta, non credeva che lo avrebbe fatto sul serio evidentemente. Sandro fece il gesto di aspettare con una mano ed io desistetti dal fare domande e mi disse “TI dispiace se l'ho fatto?”. Il cuore mi pulsava anche nelle orecchie. Cosa dovevo fare? Rispondere “Che cazzo hai fatto stronzo!” e picchiarlo oppure dimostrare che la cosa non mi dava fastidio. Optai per la seconda, ma ci voleva tanto coraggio e dissi “Le hai fatto del male?” e lui “mai le fari del male, anzi, l'ho fatta venire due volte” mi voltai verso mia moglie “E' vero che ti ha fatta venire due volte?”. Lei sembrava incredula, poi annuì confermando che era venuta due volte. Io allora mi rivolsi verso il mio amico e gli chiesi “e come l'hai scopata?”, lui tirò fuori il cazzo, di nuovo duro e si avvicinò a mia moglie. Lei quasi incredula per quello che stava succedendo lo lasciò avvicinare e lui le puntò il cazzo sulla bocca. Mia moglie in quel momento spalancò le labbra e fece entrare Sandro nella sua bocca di velluto. “Proprio così troia” disse lui. Manuela chiuse gli occhi e gli offrì di nuovo uno dei suoi magnifici pompini. Lui si spogliò e lo stesso fece con mia moglie. Io mi tirai fuori il cazzo e iniziai a segarmi. Manuela mi guardò, non capii il suo sguardo, però a quel punto il dado era tratto.
Dopo un po' Sandro usci dalla bocca di Manuela e la girò a pecorina. “Massi, mi dai una mano a montare tua moglie?” Io non capii. Mi guardò e mi disse “Dai, vieni qui e infila il mio cazzo nella fica di tua moglie”. Io mi alzai e obbedii. Il cazzo duro di Sandro era bello bagnato della saliva di mia moglie. Glielo presi con tutta la mano e lo puntai sulla fica della donna che amavo alla follia. Appena la punta del cazzo di Sandro sfiorò il buchino di Manuela lui spinse ed entrò, mia moglie ansimò di piacere “E' stato bravo vero?” E lei riuscì solo ad annuire. Mi misi davanti a mia moglie e lei me lo prese volentieri in bocca, ma era spesso distratta dai colpi di cazzo di Sandro.
Lei venne a ripetizione. Io le venni in bocca, ma sapevo che il mio non le piaceva, infatti lo fece cadere tutto sull'asciugamano, poi me lo riprese in bocca. Dopo un'infinità, probabilmente mezz'ora, Sandro venne di nuovo dentro di lei. “Oddio Manu che scopate mi fai fare” le disse e lei sfinita si lasciò cadere sul lettino. Non si rivestì nemmeno. Io la adagiai in modo che prendesse il sole, non avevo nemmeno finito che si era addormentata. Sandro si sedette sul bordo piscina, eravamo entrambi nudi. Io mi sedetti accanto a lui. “Cazzo Massi, è stato un sogno che si avverava” ed io non dissi nulla, non volevo che Manuela scoprisse che avevamo architettato tutto, ma annuii.
Il mio amico si girò verso di me e mi chiese “Ti sei divertito?” ed io “anche per me è stato un sogno che si avverava, e non è stato come quei sogni dove la realtà alla fine ti deluda, anzi!” e lui replicò “sì, hai proprio ragione! Questa volta la realtà è stata davvero incredibilmente simile ad un sogno” si voltò verso di lei, ma ruzzava leggermente “Tua moglie è una donna meravigliosa, una creatura come lei nasce una volta ogni mille anni e noi, amico mio, abbiamo avuto la fortuna di incontrarla. Non lasciarla mai amico mio, sei davvero tanto fortunato” ed io “E chi la lascia? Sono superinnamorato di lei, stracotto direi” e ridemmo. Poi lui fece una cosa strana, mi prese la mano e me la portò sul suo cazzo. Sentivo la sua pelle calda a molliccia sotto le mie dita. Lo guardai e gli chiesi “Cosa significa?” e lui “prima non hai fatto storie per prenderlo in mano, adesso non hai ritratto la mano. Ti piace il mio cazzo?”. Mi sentii in imbarazzo guardai verso mia moglie, che per fortuna dormiva, ritrassi la mano. Lui comprese al volo il mio stato d'animo “ma dai, non dirmi che non ci hai mai pensato? Si può essere bisessuali, non è un reato e nemmeno un peccato mortale” e rise. Mi riprese la mano e di nuovo non la ritrassi... in fondo sì, avevo tanta curiosità e volevo toccarlo di nuovo. “Stringilo” mi disse, ed io obbedii. Sentivo che stava di nuovo diventando duro sotto le mie dita e gli dissi “Ma ce la fai a tenerlo moscio per 20 secondi in una giornata?” lui rise e indicò il mio di cazzo e disse “senti chi parla” abbassai lo sguardo, ce lo avevo duro come il marmo. “Ok, sei bisessuale, anche io lo sono, in questo momento sappi che hai solo ampliato la gamma dei possibili divertimenti” io ritrassi la mano e dissi “sì, ok, ma non qui, non so come la prenderebbe lei. Mi alzai e andai accanto a Manuela a prendere il sole. Lui si avvicinò a me e mi accarezzò il cazzo, penso che sarei venuto se non fosse durato meno di due secondi. Mi guardò e disse “Tutto ok amico mio?” io stavo metabolizzando... ma in fondo... già lo sapevo che mi piaceva il cazzo. Quindi risposi “ma sì, tutto ok” e lui “mi fa piacere, vado a preparare il pranzo. Vengo a svegliarvi verso l'una?” io annuii e lo vidi andare via.