Alle 20:25 ero già sotto casa sua che l’aspettavo. Si presenta puntuale vestita con degli shorts e maglietta bianca che faceva intravedere il fatto che era senza reggiseno…
La feci accomodare in casa, si sistemò e mi chiese se poteva andare un secondo in bagno a cambiarsi.
Uscì 5 minuti dopo con indosso una leggera camicia da notte. Era praticamente trasparente e sotto aveva solo un perizoma rosso.
Lo sguardo di lei diceva tutto, dovevo prenderla in quel preciso istante.
La presi in braccio, il mio pene ormai non capiva più niente, era già durissimo e pronto all’azione la portai in camera da letto. La misi sul letto e mi spogliai completamente. L’aiutai a togliere la camicia da notte, ma le lasciai il perizoma. Cominciai a baciarla mentre lei mi prendeva in mano il pisello cominciando una lenta sega. Come sempre alternava movimenti lenti a movimenti più veloci.
Poco dopo si staccò per cominciare a succhiarlo. La sua lingua lavorava in modo maestrale mandandomi in paradiso. Quando riprese fiato la spogliai dell’ultimo indumento rimasto. Anche lei era completamente nuda, sul mio letto. La feci sdraiare e cominciai un cunnilingus durato un paio di minuti. Quando fui certo che fosse ben bagnata mi staccai presi un preservativo e lo indossai. Lei mi guardava con desiderio crescente, mi sdraiai su di lei è cominciai a strisciare la mia cappella sulle sue labbra e sul suo clitoride. Lei godeva da matti, decisi allora di penetrarla. Iniziai lentamente, poco alla volta, finché vinsi la resistenza iniziale. Cominciai a quel punto a dare colpi sempre più forti. Aveva un lago in mezzo alle gambe.
Lei gemeva ad ogni colpo, si avvinghiò a me con le gambe mentre io continuavo a scoparla.
Rallentai il ritmo, il suo corpo fremeva di piacere, ne voleva ancora e io pure. Uscii da lei e la misi a pecorina. Avevo davanti il suo culo, bello e sodo con il segno dell’abbronzatura, la mia eccitazione aumentò ancora di più. Cominciai a scoparla, questa volta assestando subito dei bei colpi. Rimasi impressionato da come teneva la posizione. Cominciai a stuzzicarle l’ano mentre continuavo a scoparla. Dei gridolini presero il posto dei gemiti, si coprì la bocca con il cuscino per non fare troppo rumore. Il cambio nel respiro mi suggerì che stesse per raggiungere l’orgasmo. Continuavo ad aumentare i colpi. Mancava poco anche a me ma ero determinato a durare il più a lungo possibile.
Gli ultimi colpi furono intensissimi
-Non resisto
Le parole che aspettavo. Continuai finché un suo grido non mi avvertì che aveva finalmente raggiunto l’orgasmo. Ne avevo ancora da dare, rallentai per farla riprendere un attimo. Dopodiché la girai di nuovo le alzai le gambe per scoparla “gambe in spalla” ci vollero pochi minuti prima di venire anche io.
Quando ormai ero al limite tirai fuori il pene, tolsi il preservativo e Roberta intuendo le mie intenzioni lo prese in mano segandolo finché non cominciai a schizzare parecchio sperma su di lei. I primi schizzi, essendo più potenti le finirono quasi in viso. Tutto il resto lo prese tra seno e pancia.
Non credo di aver mai avuto un’eiaculazione così abbondante, anche lei si stupì. Si tirò su e si leccò via dalle mani il mio sperma. Il suo sguardo era come il mio. Felice e soddisfatto. Restammo alcuni minuti sdraiati, lei ancora sporca io ansimante. Decidemmo di farci una doccia assieme prima di ordinare la cena.
Entrati in doccia mi risvegliai lì sotto. Con fare ammiccante lo prese in mano masturbandomi mentre la baciavo. Nonostante la fresca scopata venni dopo poco tempo.
-Hai delle mani d’oro!
-Sistemati che ho fame!
-Va bene va bene
-Io vado a scegliere la cena mentre finisci.
Mi diede un bacio e uscì dal bagno in accappatoio.
Mi vestii con un paio di boxer larghi e uscii anche io.
Ordinammo una pizza che mangiammo sul divano guardando la tv. Non mi interessava niente se non Roberta. Appena finita la pizza sistemai e rimettendomi sul divano presi la sua mano guidandola sul mio pene che ormai stava tornando duro…
-Non ti ferma niente!
-Adesso che ti ho a mia disposizione col cavolo che spreco l’occasione!
La serata era ancora lunga, la scatola dei preservativi quasi piena. Non serviva altro che seguire l’istinto.