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stephenorlan
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L'esperienza in Egitto mi aveva messo addosso una voglia immensa di riprovarci. Il problema, chiaramente, era che in Italia le cose sarebbero state diverse. Anzitutto, vivendo in un piccolo paese, non è che potevo mettermi ad avere erezioni di fronte a massaggiatrici che magari conoscevano mia moglie o in generale sapevano chi fossi o avrebbero rischiato di parlarne in giro. Inoltre, sapevo che Nadia - essendo egiziana e non essendo propriamente una modella - probabilmente era stata stuzzicata dal provocare un ragazzo straniero più giovane di lei e aveva magari provato piacere nel vedermi eccitato per merito suo. Dovevo, quindi, agire con molta attenzione, senza rischiare di finire sulla bocca di tutti. Per tutta la rimanente parte del 2018, quindi, non ebbi coraggio e neppure modo di provare altre esperienze. Il 2019, invece, fu l'anno della consacrazione. Cui seguirono 2 anni di merda per colpa del Covid. Ma parliamo del 2019, decisamente più intrigante. L'occasione mi si presentò su un piatto d'argento a San Valentino. Come tutte le coppie siamo soliti regalarci qualcosa di carino e in più di un'occasione questi regali avevano avuto oggetto pacchetti benessere o week end termali ecc. Tra l'altro, il 14 febbraio sarebbe capitato di giovedì e quindi, volendo, ci si palesava l'opportunità di un'altra sorta di "ponte" propizio per un piccolo viaggio. Per non rischiare che mia moglie mi facesse altri tipi di regali, le proposi di farci come dono condiviso un bel centro benessere con piscine riscaldate, saune, massaggi ecc. Ovviamente accettò all'istante, visto il freddo di quei giorni. Consigliati dalla stessa agenzia viaggi dell'anno prima, optammo per una struttura ad Abano Terme (come sempre, posso fornire il nome, ma anche stavolta non credo proprio sarà utile alla causa, visto che sono passati 5 anni ormai). Senza eccedere nelle mie richieste, manifestai a mia moglie il desiderio di usufruire di un bel pacchetto massaggi, volendo anche di coppia (proposi per sviare l'attenzione), anche se - si sa - "quelli di coppia costano sempre di più e ti danno le massaggiatrici meno esperte", aggiunsi. "Hai ragione, quando l'abbiamo fatto sul Garda è stato una cagata", fu la sua risposta. Prenotammo allora, già tramite agenzia, un percorso benessere molto ampio, caratterizzato da un massaggio rilassante di benvenuto all'arrivo e il giorno prima di ripartire un ulteriore massaggio a nostra scelta tra quelli proposti dalla struttura. Non avevo scelto a caso: la mia intenzione, parliamoci chiaro, era quella di fare due massaggi con la stessa operatrice, così da potermi comportare similmente a come avevo fatto con Nadia in Egitto. D'altra parte, pensare che in una sola occasione una massaggiatrice te lo prenda in mano mi sembrava impossibile (poi, invece, in quell'anno mi capitò anche quello!). Dopo il check in andammo nelle camere, ci cambiammo mettendo accappatoi e ciabattine fornite dall'hotel e raggiungemmo il centro benessere. Stavolta eravamo dovuti scendere insieme, quindi sapevo che il mio solito "piano" di non far capire alle massaggiatrici che eravamo marito e moglie sarebbe saltato. Ma non tutti i mali vengono per nuocere. Sì, perché le due massaggiatrici che ci aspettavano erano completamente diverse tra loro: una era una grandissima pezza di figa, slanciata, magra e giovane; l'altra era, invece, "di esperienza", quindi una donna almeno sulla 50ina portati molto bene, con capelli grigi molto lunghi e raccolti da un grande elastico rosso, mani curate, fisico nascosto dalla divisa ma che si vedeva fosse ancora tenuto bene. Mia moglie si voltò verso di me, mi fece una linguaccia e andò, ovviamente, verso la ragazza giovane per non rischiare che fosse lei a massaggiarmi, così io mi dovetti "accontentare" della massaggiatrice più adulta. Accontentare una ceppa, come vedrete.. Seguii Anna (vero nome) verso la nostra cabina e notai subito un atteggiamento completamente diverso da quello delle solite massaggiatrici dei centri termali: Anna mi fece molte domande, chiese come mi chiamavo, voleva "conoscermi" e sapere quale zona del corpo sentissi più affaticata, se avevo già fatto altri massaggi in vita mia e se c'erano cose che non mi piacesse sentire mentre ricevevo un trattamento. Aveva una voce calda e matura, si muoveva con molta calma e naturalezza mentre preparava la stanza e, trattandosi solo di un massaggio rilassante di benvenuto, mi chiese se avessi prenotato anche altri trattamenti nei giorni a venire. Le risposi di sì, ma dentro di me non sapevo se avevo voglia di confermare con lei anche il successivo massaggio. Ripeto, era una bella donna tutto sommato, ma poteva essere mia madre... Mi indicò un piccolo sacchettino posto ai bordi del lettino con la mutanda mono-uso e mi disse di mettermi "a pancia in su", mentre lei si finiva di preparare. Mentre lo diceva, iniziò a sbottonarsi la parte alta del camice nero e potei constatare - grazie alla sua maglietta abbastanza larga - che aveva un seno non grandissimo, ma tenuto su da un bel push up. La cosa mi intrigò e ammetto che mentre indossavo quella micromutanda me lo iniziavo già a sentire barzotto. Non potevo, però, farmi trovare già a cazzo duro al suo ingresso, sarebbe stato assolutamente anti-sgamo, così cercai di calmarmi. Appena rientrata, iniziò a massaggiarmi con un guanto linfodrenante indossato sulla sua mano destra e, dopo aver fatto una sorta di "scrub" lungo la parte avanti del mio corpo, mi fece mettere seduto sul ciglio del lettino e iniziò a trattare alla stessa maniera anche la schiena, le spalle e il collo. In sè la pratica non aveva nulla di erotico, ovviamente, ma in quella posizione da seduto la mutanda mono-uso si accartocciava un po' e faceva intravedere senza problemi la parte alta del mio cazzo, che sembrava voler fuoriuscire in particolare con la cappella. Da seduto, poi, potevo nuovamente ammirare la scollatura di Anna e fu lì che nella mia testa venne in mente un immagine "terribile": Anna somigliava molto all'attrice porno Leilani Lei, sulla quale più volte avevo sborrato quando faceva la camgirl e che poi avevo ovviamente tributato anche nei suoi video tipici da stepmom. Il pensiero era "terribile" perché mi avrebbe costretto a fare l'intero massaggio da barzotto se non a cazzo duro, senza una reale giustificazione da fornire alla massaggiatrice! Non mi aveva praticamente toccato, ma già la mia testa da maiale era partita per la sua strada. Quando mi fece distendere di nuovo, andò alle mie spalle a togliersi il guanto linfodrenante e ne approfittai per sistemare meglio il cazzo nella micromutanda. Era barzotto, non potevo farci niente. Anna iniziò il massaggio dalla gamba sinistra e ogni volta che risaliva, col suo gomito non poteva far altro che sfiorare il cazzo un po' gonfio dentro lo slip mono-uso. Dal lato destro, invece, non riusciva ad avere contatti (a me pende verso sinistra e stava dunque dal lato opposto rispetto a dove mi stava massaggiando in quel momento), però notavo che affondava senza problemi le sue mani fin nell'incavo dell'inguine, in un costante sfiorare le palle e l'interno coscia. Per questo, non riuscivo a calmarmi del tutto, ero sempre barzotto, ma comunque senza un'erezione totale. Passò a lavorare sulla pancia e ancora una volta, quando arrivava al basso ventre verso sinistra, le sue mani andavano a sfiorare il mio cazzzo barzotto che iniziava a faticare a rimanere "fermo", si gonfiava e pulsava ogni volta che veniva sfiorato. Ero un po' indeciso sul da farsi, volevo iniziare a fare quei respiri profondi dal naso che avevo già usato in Egitto, ma la vedevo muoversi con naturalezza sul mio corpo e non sembrava ci stesse mettendo alcun tipo di malizia, anche se me lo continuava a sfiorare ogni volta che passava da quelle parti. Assurdo come quel massaggio doveva rilassarmi e invece nella mia testa ero un vortice di pensieri e di sensazioni contrastanti che tutto facevano tranne che calmarmi. Mentre mi scervellavo se lasciarmi andare completamente o se piantarmela e pensare solo a rilassarmi, mi fece girare e il trattamento proseguì solamente sulla schiena e sul collo. D'altra parte era un massaggio di benvenuto, non poteva essere certo completo. A quel punto allora mi calmai e mi provai a godere del semplice relax. Finito il trattamento, mi sussurrò all'orecchio "Grazie Stefano" e fu a quel punto che presi la mia decisione: volevo assolutamente fosse Anna a massaggiarmi anche il giorno prima della partenza e stavolta non avrei messo freno al mio cazzo, che avrei lasciato diventare molto più che barzotto per lei...