Sono andato a trovare Gabriella a Milano, siamo stati due giorni insieme e siamo stati benissimo. Ci siamo ritagliati un pò di quel tempo che ultimamente non riusciamo ad avere per noi. Siamo andati in giro in centro, ci siamo nascosti nelle stradine poco affollate e ci siamo cercati come non capitava da molto. La mattina, dopo la doccia, tornava nuda da me a far colazione sul letto e bere il suo cappuccino. L’ho abbracciata e le ho detto che mi manca la nostra normalità del vivere insieme. Lei mi ha risposto con un gran sorriso e guardandola così bella non sono riuscito a dirle delle sue esperienze extraconiugali che ho scoperto. Ogni volta, la vista dei suoi seni, del suo sedere o delle sue labbra mi impedivano di dirle quello che avevo dentro. Ad un certo punto però mentre eravamo in centro, non so neanch’io come ma tutto d’un fiato davanti ad un negozio di abbigliamento nel famoso quadrilatero, vedendo lei totalmente rapita da un vestito in vetrina le ho bisbigliato “ehi amore, magari puoi fartelo regalare da uno dei tuoi amanti e fartelo togliere da lui quando ci vai a letto, no? Non è questo che fai??” In un attimo lei cambiò espressione. Mi guardò non sapendo cosa dire ed io le ho bisbigliato “so tutto.. le borsette da migliaia di euro, il capo che ti vuole far fare carriera.. Quanti altri?? Lei ad un certo punto mi ha fermato e mi ha detto “non dirmi che mi hai seguita?”. “No, non ti ho seguita, ho solo raccolto gli indizi che non sei stata brava a cancellare, non sei poi così furba come credevo..”. A quel punto lei mi ha guardato indignata chiesto “cosa sai?”. Ed io, “so tutto”. E lei, d’accordo.. Sai anche dell’Avvocato? Ed io non le ho risposto. Lei: allora sappi che c’è questo Avvocato con cui mi vedo da un paio di mesi, ho provato a chiudere questa relazione ma non ci riesco. Se anche ti dicessi adesso che non lo vedrò più ti mentirei perchè non riesco a chiudere. Ogni volta che mi chiama io gli rispondo ed ogni volta scopiamo. Adesso lo sai. Vuoi lasciarmi? Sei libero di farlo però sappi che io a te ti amo, a lui no. Non voglio mollare tutto e andare a vivere con lui come mi chiede.. Voglio solo che mi possegga sessualmente, che mi faccia sua dove e come vuole. Mi ha scopata nei modi e nei posti più strani e non gli ho mai detto di no. Qualche giorno fa, tornando da un viaggio di lavoro, mi ha raggiunta alle 6 del mattino e siamo stati a letto per ore. Mentre tu mi chiamavi per darmi il buongiorno lui mi chiavava per darmi il buongiorno.. Alcune volte non ti ho risposto al telefono perchè lui non me lo ha permesso schiacciandomi la testa sul suo cazzo mentre glielo succhiavo. Altre sere si è preso il mio culo con forza volendo che gridassi per farmi sentire dai miei vicini. Mi spinge oltre ogni limite. Sono andata a teatro senza intimo con la sua sborra addosso.. Mi ha scopata nel bagno degli uomini di un ristorante stellato e nella sala riunioni del suo studio di domenica pomeriggio. Mi riempie di attenzioni e regali ma non è per quello che mi intriga. Mi eccita questa complicità assurda e pericolosa. Non so che dirti.. E’ una droga ma non vorrei mai essere la sua donna. Io voglio stare con te.
A quel punto l’ho guardata e le ho chiesto: ed il tuo capo? Il tipo del negozio di lusso? E lei.. Ma come fai a sapere??? Non importa come faccio a sapere, lo so e basta. Allora? Rispondi? Gabriella mi ha guardata e mi ha detto “col capo è stata una cosa di poche settimane, abbiamo scopato e, sono onesta, l’ho usato ma non è stato niente di che.. Col tipo di Chanel, non so come tu faccia a saperlo, ci siamo visti poche volte.. Quando è diventato pressante l’ho mollato e gli ho detto di non cercarmi più.. Ecco, questo è tutto. Mentre lei mi scaricava addosso tutta questa melma tutta d’un fiato, sul suo telefono che era appoggiato al tavolino di questo piccolo bar che avevamo scelto per parlare compariva un messaggio da un certo Reywal Srl. L’ho guardata, lei mi ha detto, è una cosa di lavoro, una ditta con cui sono in contatto.. Io a quel punto, tornando al discorso che avevamo interrotto, le ho detto che ero molto deluso e che avevo bisogno di pensarci su perchè in quel momento avrei voluto soltanto mandarla a fanculo e cancellarla dalla mia vita. Mi ha preso la mano ma l’ho ritratta. Allora ha insistito per prendermi la mano ma non gliel’ho permesso. Ho pagato il conto e ci siamo incamminati a piedi verso casa sua dove avrei dovuto riprendere le mie cose e aspettare il taxi per l’aeroporto. Nel silenzio di questa passeggiata, non so come, mi è tornato in mente il messaggio di lavoro che aveva ricevuto. Un messaggio di lavoro di domenica pomeriggio. Mi sono fermato di scatto per la strada. Lei mi ha guardato e dopo minuti in cui non avevamo scambiato una parola mi ha detto “che cos’hai?”. Ed io “dammi il tuo telefono”. Lei: “ perchè dovrei dartelo?” Io: “dammi il tuo telefono o questa è l’ultima volta che mi vedi nella tua vita e da domani parleremo solo in tribunale, giuro”. Lei, conoscendomi, sapendo che l’avrei davvero lasciata per sempre in quella strada, mi ha dato il telefono. In quei minuti che avevamo camminato in silenzio, ripensando al messaggio che aveva ricevuto mentre eravamo al bar ho pensato che il contatto Reywal srl letto al contrario era lawyer srl, cioè avvocato. Srl era solo un modo di far sembrare che il contatto fosse di una società. Le ho detto “sblocca questo telefono e fammi leggere il messaggio che ti è arrivato mentre eravamo al bar” Lei: ma perché? Io, ho un presentimento, se mi sbaglio ti chiederò scusa. Se non me lo fai leggere troverò comunque il modo di leggerlo pure dovessi cancellarlo, sai che se voglio lo faccio.. Sapeva che non scherzavo e sapeva che se voglio una cosa smuovo tutto e tutti ma alla fine ci riesco. Con le lacrime agli occhi mi ha sbloccato il telefono e fatto leggere i messaggi. Era come pensavo, era il suo amante. Nell’ultimo messaggio le chiedeva quand’è che “il maritino” avrebbe preso il taxi per l’aeroporto, ma soprattutto scorrendo nella cronologia ho letto nelle settimane precedenti di appuntamenti tra di loro e pratiche sessuali da film porno e mi sono eccitato un casino. Lei ha cominciato a piangere ed a chiedermi scusa, ha iniziato a dirmi che io le manco, che non sapeva che la distanza tra noi avrebbe avuto questo effetto, che non sapeva cosa fare, che mi amava. A casa sua, nel mio silenzio più assoluto, mentre buttavo le cose in valigia e lei mi chiedeva di ascoltarla, ha afferrato le mie mani che stavano per chiudere la valigia e me le ha portate sul viso chiedendo di essere baciata. All'inizio sono rimasto fermo ed impassibile poi le sue labbra carnose mi hanno fatto crollare. Ha preso le sue mani e le ha posate sui suoi seni. In un’attimo era nuda. Avevo il taxi che mi aspettava sotto casa sua ma, esattamente come mi chiedeva, la scopavo con una foga che non avevo mai avuto, era un’altra donna da quella con cui avevo fatto l’amore nei giorni precedenti, godeva molto di più.. Ci siamo abbracciati e nuda mi ha accompagnato alla porta con ancora in viso i segni del mio orgasmo. Le ho detto di darmi di nuovo il telefono e stavolta non ha esitato. Ho scorso la rubrica dei messaggi e ho risposto al messaggio di Reywal Srl scrivendo “è sul taxi” tanto ero sicuro l’avrebbe fatto lei una volta uscito da casa e mi ha sorriso imbarazzata. Reywal srl, cioè l’Avvocato, che sicuramente stava aspettando da ore una risposta al messaggio inviato, rispondeva con delle emoticon: un faccino che faceva l’occhiolino, un cetriolo, una pesca e delle labbra rosse.