Le prime di tante altre corna..

Giovedì mattina Gabriella mi ha chiamato per ricordarmi di effettuare un pagamento e nell’occasione mi ha detto che era dispiaciuta del fatto che, causa i nostri impegni di lavoro, negli ultimi tempi riusciamo a vederci poco ed in fretta. Per questo motivo mi chiedeva se riuscivo a trovare una combinazione last time per andarla a trovarla e passare un pò di tempo insieme. Abbiamo chiuso la telefonata con tanta dolcezza ed un minuto dopo ero lì sul web a cercare un biglietto aereo A/R che non avesse costi proibitivi. Mentre stavo sulla finestra di ricerca della compagnia aerea mi sono ricordato del pagamento da fare e mi sono collegato all’home banking della banca che però stavolta per concedermi l’accesso chiedeva delle coordinate che io non ricordavo. Ho chiamato Gabriella e le ho chiesto se ricordasse le credenziali della banca, lei mi ha risposto che non le ricordava ma che certamente potevamo riprenderle dalla mail che la banca le aveva inviato al momento dell’attivazione del servizio. Prima di chiudere la telefonata mi ha detto, “amore tu sai la password della mia mail, cerca tra quelle più antiche inviate dalla banca e la troverai facile..”. Così, mentre il sito della compagnia aerea continuava a cercare tra i prezzi più disparati, sono entrato nella casella di posta di Gabriella ed ho cercato tra le mail inviate dalla banca e dopo un pò ho trovato quella che riportava le password di accesso al servizio. Mentre stavo per chiudere la finestra della sua mail ho notato due mail di un noto brand di lusso francese inviate a distanza di pochi giorni e per curiosità le ho aperte convinto che avrei potuto trovarci anche qualche idea per un prossimo regalo. La prima, che riportava come mittente un nome e cognome ed il suffisso del brand, non era altro che una fattura di pagamento per l’acquisto di una borsetta molto costosa (che Gabriella aveva preso ad inizio anno) mentre la seconda aveva in allegato un foglio word. Ho pensato che fosse una stranezza e l’ho aperto distrattamente. Sulla carta intestata del noto brand c’erano scritte poche righe: “Gabri, tesoro, piaciuta la pochette? Quanto sei figa quando l’hai addosso come l’altra sera.. Ho voglia di regalarti altro.. Non vedo l’ora di svuotarmi ancora dentro di te. Sono qui a lavoro ma penso solo a quando andremo di nuovo a letto insieme, io e “lui” non sappiamo stare troppo lontani dal tuo culo.. Ti prego scrivimi più tardi sennò impazzisco”.
Dopo aver letto la mail che, conoscendo Gabriella, non capisco come possa aver dimenticato di cancellare, mi sono messo alla ricerca di altre mail da quel contatto. Non ne ho trovate. Allora ho cercato nel cestino ma anche lì niente. Ho guardato ancora qualche altra mail ma non ho trovato nient’altro.
 
Giovedì mattina Gabriella mi ha chiamato per ricordarmi di effettuare un pagamento e nell’occasione mi ha detto che era dispiaciuta del fatto che, causa i nostri impegni di lavoro, negli ultimi tempi riusciamo a vederci poco ed in fretta. Per questo motivo mi chiedeva se riuscivo a trovare una combinazione last time per andarla a trovarla e passare un pò di tempo insieme. Abbiamo chiuso la telefonata con tanta dolcezza ed un minuto dopo ero lì sul web a cercare un biglietto aereo A/R che non avesse costi proibitivi. Mentre stavo sulla finestra di ricerca della compagnia aerea mi sono ricordato del pagamento da fare e mi sono collegato all’home banking della banca che però stavolta per concedermi l’accesso chiedeva delle coordinate che io non ricordavo. Ho chiamato Gabriella e le ho chiesto se ricordasse le credenziali della banca, lei mi ha risposto che non le ricordava ma che certamente potevamo riprenderle dalla mail che la banca le aveva inviato al momento dell’attivazione del servizio. Prima di chiudere la telefonata mi ha detto, “amore tu sai la password della mia mail, cerca tra quelle più antiche inviate dalla banca e la troverai facile..”. Così, mentre il sito della compagnia aerea continuava a cercare tra i prezzi più disparati, sono entrato nella casella di posta di Gabriella ed ho cercato tra le mail inviate dalla banca e dopo un pò ho trovato quella che riportava le password di accesso al servizio. Mentre stavo per chiudere la finestra della sua mail ho notato due mail di un noto brand di lusso francese inviate a distanza di pochi giorni e per curiosità le ho aperte convinto che avrei potuto trovarci anche qualche idea per un prossimo regalo. La prima, che riportava come mittente un nome e cognome ed il suffisso del brand, non era altro che una fattura di pagamento per l’acquisto di una borsetta molto costosa (che Gabriella aveva preso ad inizio anno) mentre la seconda aveva in allegato un foglio word. Ho pensato che fosse una stranezza e l’ho aperto distrattamente. Sulla carta intestata del noto brand c’erano scritte poche righe: “Gabri, tesoro, piaciuta la pochette? Quanto sei figa quando l’hai addosso come l’altra sera.. Ho voglia di regalarti altro.. Non vedo l’ora di svuotarmi ancora dentro di te. Sono qui a lavoro ma penso solo a quando andremo di nuovo a letto insieme, io e “lui” non sappiamo stare troppo lontani dal tuo culo.. Ti prego scrivimi più tardi sennò impazzisco”.
Dopo aver letto la mail che, conoscendo Gabriella, non capisco come possa aver dimenticato di cancellare, mi sono messo alla ricerca di altre mail da quel contatto. Non ne ho trovate. Allora ho cercato nel cestino ma anche lì niente. Ho guardato ancora qualche altra mail ma non ho trovato nient’altro.
Ma lei quindi non sa che tu sai?
 
Giovedì mattina Gabriella mi ha chiamato per ricordarmi di effettuare un pagamento e nell’occasione mi ha detto che era dispiaciuta del fatto che, causa i nostri impegni di lavoro, negli ultimi tempi riusciamo a vederci poco ed in fretta. Per questo motivo mi chiedeva se riuscivo a trovare una combinazione last time per andarla a trovarla e passare un pò di tempo insieme. Abbiamo chiuso la telefonata con tanta dolcezza ed un minuto dopo ero lì sul web a cercare un biglietto aereo A/R che non avesse costi proibitivi. Mentre stavo sulla finestra di ricerca della compagnia aerea mi sono ricordato del pagamento da fare e mi sono collegato all’home banking della banca che però stavolta per concedermi l’accesso chiedeva delle coordinate che io non ricordavo. Ho chiamato Gabriella e le ho chiesto se ricordasse le credenziali della banca, lei mi ha risposto che non le ricordava ma che certamente potevamo riprenderle dalla mail che la banca le aveva inviato al momento dell’attivazione del servizio. Prima di chiudere la telefonata mi ha detto, “amore tu sai la password della mia mail, cerca tra quelle più antiche inviate dalla banca e la troverai facile..”. Così, mentre il sito della compagnia aerea continuava a cercare tra i prezzi più disparati, sono entrato nella casella di posta di Gabriella ed ho cercato tra le mail inviate dalla banca e dopo un pò ho trovato quella che riportava le password di accesso al servizio. Mentre stavo per chiudere la finestra della sua mail ho notato due mail di un noto brand di lusso francese inviate a distanza di pochi giorni e per curiosità le ho aperte convinto che avrei potuto trovarci anche qualche idea per un prossimo regalo. La prima, che riportava come mittente un nome e cognome ed il suffisso del brand, non era altro che una fattura di pagamento per l’acquisto di una borsetta molto costosa (che Gabriella aveva preso ad inizio anno) mentre la seconda aveva in allegato un foglio word. Ho pensato che fosse una stranezza e l’ho aperto distrattamente. Sulla carta intestata del noto brand c’erano scritte poche righe: “Gabri, tesoro, piaciuta la pochette? Quanto sei figa quando l’hai addosso come l’altra sera.. Ho voglia di regalarti altro.. Non vedo l’ora di svuotarmi ancora dentro di te. Sono qui a lavoro ma penso solo a quando andremo di nuovo a letto insieme, io e “lui” non sappiamo stare troppo lontani dal tuo culo.. Ti prego scrivimi più tardi sennò impazzisco”.
Dopo aver letto la mail che, conoscendo Gabriella, non capisco come possa aver dimenticato di cancellare, mi sono messo alla ricerca di altre mail da quel contatto. Non ne ho trovate. Allora ho cercato nel cestino ma anche lì niente. Ho guardato ancora qualche altra mail ma non ho trovato nient’altro.
Cavolo ma se la scopano tutti
 
@uzzo81... Viene spontanea una domanda facile: sembra da quello che scrivi, che tu e tua moglie stiate continuamente lontani l'un l'altro!
Ma quando la scopi tu con lei? 🤔😁
A parte questo particolare, leggendo i commenti degli altri utenti, vedo che in tanti sono propensi a vederti chiudere con tua moglie con un bel divorzio da lei!
Mi sembra una sciocchezza, perché delle continue corna che tua moglie ti regala costantemente di cui sei a conoscenza, a te è evidente che ti sta bene, perché vivi in quel particolare piacere di sentirti cuck nella sua vera essenza! Perché allora rompere questo "gioco" che state vivendo intensamente sia tu che la tua porno-moglie?
Anche questo è un modo molto piacevole di vivere la sessualità di coppia!
Complimenti a voi! 😁 😜😋
 
@uzzo81... Viene spontanea una domanda facile: sembra da quello che scrivi, che tu e tua moglie stiate continuamente lontani l'un l'altro!
Ma quando la scopi tu con lei? 🤔😁
A parte questo particolare, leggendo i commenti degli altri utenti, vedo che in tanti sono propensi a vederti chiudere con tua moglie con un bel divorzio da lei!
Mi sembra una sciocchezza, perché delle continue corna che tua moglie ti regala costantemente di cui sei a conoscenza, a te è evidente che ti sta bene, perché vivi in quel particolare piacere di sentirti cuck nella sua vera essenza! Perché allora rompere questo "gioco" che state vivendo intensamente sia tu che la tua porno-moglie?
Anche questo è un modo molto piacevole di vivere la sessualità di coppia!
Complimenti a voi! 😁 😜😋
Con le bugie?
 
Sono andato a trovare Gabriella a Milano, siamo stati due giorni insieme e siamo stati benissimo. Ci siamo ritagliati un pò di quel tempo che ultimamente non riusciamo ad avere per noi. Siamo andati in giro in centro, ci siamo nascosti nelle stradine poco affollate e ci siamo cercati come non capitava da molto. La mattina, dopo la doccia, tornava nuda da me a far colazione sul letto e bere il suo cappuccino. L’ho abbracciata e le ho detto che mi manca la nostra normalità del vivere insieme. Lei mi ha risposto con un gran sorriso e guardandola così bella non sono riuscito a dirle delle sue esperienze extraconiugali che ho scoperto. Ogni volta, la vista dei suoi seni, del suo sedere o delle sue labbra mi impedivano di dirle quello che avevo dentro. Ad un certo punto però mentre eravamo in centro, non so neanch’io come ma tutto d’un fiato davanti ad un negozio di abbigliamento nel famoso quadrilatero, vedendo lei totalmente rapita da un vestito in vetrina le ho bisbigliato “ehi amore, magari puoi fartelo regalare da uno dei tuoi amanti e fartelo togliere da lui quando ci vai a letto, no? Non è questo che fai??” In un attimo lei cambiò espressione. Mi guardò non sapendo cosa dire ed io le ho bisbigliato “so tutto.. le borsette da migliaia di euro, il capo che ti vuole far fare carriera.. Quanti altri?? Lei ad un certo punto mi ha fermato e mi ha detto “non dirmi che mi hai seguita?”. “No, non ti ho seguita, ho solo raccolto gli indizi che non sei stata brava a cancellare, non sei poi così furba come credevo..”. A quel punto lei mi ha guardato indignata chiesto “cosa sai?”. Ed io, “so tutto”. E lei, d’accordo.. Sai anche dell’Avvocato? Ed io non le ho risposto. Lei: allora sappi che c’è questo Avvocato con cui mi vedo da un paio di mesi, ho provato a chiudere questa relazione ma non ci riesco. Se anche ti dicessi adesso che non lo vedrò più ti mentirei perchè non riesco a chiudere. Ogni volta che mi chiama io gli rispondo ed ogni volta scopiamo. Adesso lo sai. Vuoi lasciarmi? Sei libero di farlo però sappi che io a te ti amo, a lui no. Non voglio mollare tutto e andare a vivere con lui come mi chiede.. Voglio solo che mi possegga sessualmente, che mi faccia sua dove e come vuole. Mi ha scopata nei modi e nei posti più strani e non gli ho mai detto di no. Qualche giorno fa, tornando da un viaggio di lavoro, mi ha raggiunta alle 6 del mattino e siamo stati a letto per ore. Mentre tu mi chiamavi per darmi il buongiorno lui mi chiavava per darmi il buongiorno.. Alcune volte non ti ho risposto al telefono perchè lui non me lo ha permesso schiacciandomi la testa sul suo cazzo mentre glielo succhiavo. Altre sere si è preso il mio culo con forza volendo che gridassi per farmi sentire dai miei vicini. Mi spinge oltre ogni limite. Sono andata a teatro senza intimo con la sua sborra addosso.. Mi ha scopata nel bagno degli uomini di un ristorante stellato e nella sala riunioni del suo studio di domenica pomeriggio. Mi riempie di attenzioni e regali ma non è per quello che mi intriga. Mi eccita questa complicità assurda e pericolosa. Non so che dirti.. E’ una droga ma non vorrei mai essere la sua donna. Io voglio stare con te.
A quel punto l’ho guardata e le ho chiesto: ed il tuo capo? Il tipo del negozio di lusso? E lei.. Ma come fai a sapere??? Non importa come faccio a sapere, lo so e basta. Allora? Rispondi? Gabriella mi ha guardata e mi ha detto “col capo è stata una cosa di poche settimane, abbiamo scopato e, sono onesta, l’ho usato ma non è stato niente di che.. Col tipo di Chanel, non so come tu faccia a saperlo, ci siamo visti poche volte.. Quando è diventato pressante l’ho mollato e gli ho detto di non cercarmi più.. Ecco, questo è tutto. Mentre lei mi scaricava addosso tutta questa melma tutta d’un fiato, sul suo telefono che era appoggiato al tavolino di questo piccolo bar che avevamo scelto per parlare compariva un messaggio da un certo Reywal Srl. L’ho guardata, lei mi ha detto, è una cosa di lavoro, una ditta con cui sono in contatto.. Io a quel punto, tornando al discorso che avevamo interrotto, le ho detto che ero molto deluso e che avevo bisogno di pensarci su perchè in quel momento avrei voluto soltanto mandarla a fanculo e cancellarla dalla mia vita. Mi ha preso la mano ma l’ho ritratta. Allora ha insistito per prendermi la mano ma non gliel’ho permesso. Ho pagato il conto e ci siamo incamminati a piedi verso casa sua dove avrei dovuto riprendere le mie cose e aspettare il taxi per l’aeroporto. Nel silenzio di questa passeggiata, non so come, mi è tornato in mente il messaggio di lavoro che aveva ricevuto. Un messaggio di lavoro di domenica pomeriggio. Mi sono fermato di scatto per la strada. Lei mi ha guardato e dopo minuti in cui non avevamo scambiato una parola mi ha detto “che cos’hai?”. Ed io “dammi il tuo telefono”. Lei: “ perchè dovrei dartelo?” Io: “dammi il tuo telefono o questa è l’ultima volta che mi vedi nella tua vita e da domani parleremo solo in tribunale, giuro”. Lei, conoscendomi, sapendo che l’avrei davvero lasciata per sempre in quella strada, mi ha dato il telefono. In quei minuti che avevamo camminato in silenzio, ripensando al messaggio che aveva ricevuto mentre eravamo al bar ho pensato che il contatto Reywal srl letto al contrario era lawyer srl, cioè avvocato. Srl era solo un modo di far sembrare che il contatto fosse di una società. Le ho detto “sblocca questo telefono e fammi leggere il messaggio che ti è arrivato mentre eravamo al bar” Lei: ma perché? Io, ho un presentimento, se mi sbaglio ti chiederò scusa. Se non me lo fai leggere troverò comunque il modo di leggerlo pure dovessi cancellarlo, sai che se voglio lo faccio.. Sapeva che non scherzavo e sapeva che se voglio una cosa smuovo tutto e tutti ma alla fine ci riesco. Con le lacrime agli occhi mi ha sbloccato il telefono e fatto leggere i messaggi. Era come pensavo, era il suo amante. Nell’ultimo messaggio le chiedeva quand’è che “il maritino” avrebbe preso il taxi per l’aeroporto, ma soprattutto scorrendo nella cronologia ho letto nelle settimane precedenti di appuntamenti tra di loro e pratiche sessuali da film porno e mi sono eccitato un casino. Lei ha cominciato a piangere ed a chiedermi scusa, ha iniziato a dirmi che io le manco, che non sapeva che la distanza tra noi avrebbe avuto questo effetto, che non sapeva cosa fare, che mi amava. A casa sua, nel mio silenzio più assoluto, mentre buttavo le cose in valigia e lei mi chiedeva di ascoltarla, ha afferrato le mie mani che stavano per chiudere la valigia e me le ha portate sul viso chiedendo di essere baciata. All'inizio sono rimasto fermo ed impassibile poi le sue labbra carnose mi hanno fatto crollare. Ha preso le sue mani e le ha posate sui suoi seni. In un’attimo era nuda. Avevo il taxi che mi aspettava sotto casa sua ma, esattamente come mi chiedeva, la scopavo con una foga che non avevo mai avuto, era un’altra donna da quella con cui avevo fatto l’amore nei giorni precedenti, godeva molto di più.. Ci siamo abbracciati e nuda mi ha accompagnato alla porta con ancora in viso i segni del mio orgasmo. Le ho detto di darmi di nuovo il telefono e stavolta non ha esitato. Ho scorso la rubrica dei messaggi e ho risposto al messaggio di Reywal Srl scrivendo “è sul taxi” tanto ero sicuro l’avrebbe fatto lei una volta uscito da casa e mi ha sorriso imbarazzata. Reywal srl, cioè l’Avvocato, che sicuramente stava aspettando da ore una risposta al messaggio inviato, rispondeva con delle emoticon: un faccino che faceva l’occhiolino, un cetriolo, una pesca e delle labbra rosse.
 
Gli dovevi anche dire che l'hai beccata quando si faceva sfondare il culo dai 2 palestrati,dovevi metterla al corrente di tutto,comunque come vedo il vizio non lo perde.
Sinceramente mi dispiace molto per te e per quello che stai subendo
Un abbraccio sincero
Giulio
P.S: mi fa così male leggere queste situazioni che purtroppo cancello la sottoscrizione al thread,non averne a male.
 
Gabriella mi ha chiamato ieri per informarmi che per motivi di lavoro andrà due giorni a Parigi con il suo capo per chiudere un accordo. Mi ha detto che starà via pochissimo e che questo accordo è uno dei più importanti a cui ha collaborato e che quindi la sua presenza è necessaria. Mi ha detto che anche dalla riuscita di questo lavoro potrebbe dipendere il suo trasferimento definitivo e quindi il ritorno a casa. Per farmi stare tranquillo mi ha dato i riferimenti per poterla rintracciare, le ho chiesto dove avrebbe alloggiato e lei mi ha risposto che ci aveva pensato come sempre l’azienda e che sicuramente avrebbe scelto il solito albergo cinque stelle due strade dietro Place Vendome. Mi ha anche detto che dopo questo viaggio di lavoro avrebbe fatto i bagagli e sarebbe tornata a casa perchè già aveva messo tutti al corrente che avrebbe preso le ferie. Abbiamo parlato del più e del meno, dell’organizzazione dei nostri giorni insieme e della possibilità di fare tre giorni di vacanza fuori città e di tutti piatti che le mancano e che vorrebbe cucinare una volta tornata a casa. Quella sera stessa mi ha raccontato del bagaglio a mano che aveva riempito fino all’inverosimile e che per chiudere avrebbe dovuto sedercisi sopra e dei souvenirs che avrebbe voluto comprare a Parigi. Io le ho raccontato dei miei impegni di lavoro e familiari e le ho raccomandato di chiamarmi per darmi informazioni. Ci siamo dati la buonanotte ed è finita lì. Il giorno della sua partenza per Parigi, mentre mi mandava il messaggio “spengo” per avvertirmi che stava spegnendo il telefono in vista del decollo, preso da un improvviso impeto ho cercato su internet gli alberghi nelle vicinanze di Place Vendome non sapendo se effettivamente fosse stato lì dove avevano scelto di stare per due notti e ne ho trovato un discreto numero, poi ho ridotto la scelta a quelli a cinque stelle e ne ho riscontrati soltanto due. Ho chiamato il primo di questi chiedendo di una stanza prenotata a nome di Gabriella e il consierge mi ha detto che non risultava nessuna prenotazione. Ho chiesto, facendo finta di essermene dimenticato, se risultasse una prenotazione a nome del suo capo ma anche stavolta niente. Ho ringraziato e messo giù. Un minuto dopo ho ripetuto la stessa cosa per il secondo albergo. Nessuna stanza singola o matrimoniale a nome di Gabriella ma stavolta col cognome del suo capo risultava una grand suite. Ho chiuso la telefonata ed ho cercato nel sito dell’albergo per cercare delle immagini della camera. Bagno con enorme vasca, spa, area massaggi, lettone.. Insomma una di quelle camere che se prendi da solo è un conto ma che se è per due persone diventa uno spettacolo. A quel punto ho sbirciato tra i suoi movimenti per vedere se avesse pagato la camera e se magari gliela avrebbero dovuta rimborsare la sua azienda successivamente ma non ho trovato alcun pagamento verso alberghi a Parigi. In compenso ho trovato un pagamento di due settimane fa ad un noto brand di biancheria sexy per donne ed ho pensato che nei giorni in cui ero stato da lei a Milano certamente non avevo avuto la fortuna di vedere il contenuto di quell’acquisto. Una delle volte che io e Gabriella ci eravamo parlati e chiariti lei mi aveva raccontato dei suoi incontri col capo, mi aveva anche detto che un pò lo aveva usato e che era tutto finito in un paio di settimane. Evidentemente per lui non doveva essere così. A quel punto ho pensato che le mie supposizioni potevano anche essere sbagliate e quindi dovevo trovare un modo per dirmi che che ero stato solo un pazzo, non geloso perchè in fondo l’idea di lei con un altro mi eccitava anche. Allora ho chiesto ad una mia ex compagna di scuola che vive con marito e figli a Parigi da anni e con cui mi scrivo su instagram per commentare le foto dei suoi bimbi se potesse farmi il favore di consegnare un mazzo di fiori che avevo comprato con Interflora. Lei, carinamente (io avrei detto di no) ha creduto alla storia del compleanno e di Interflora che non garantiva la consegna in giornata ed ha ritirato il mazzo di fiori (attenzione, lavora come corrispondente da Parigi per un giornale italiano e la sede è a due passi). Le ho chiesto “Monica, quando consegni a Miss...fatti ricordare il numero della stanza così poi la chiamo in stanza per sapere se le hanno consegnato i fiori”. Monica, dopo aver scritto un bell’articolo sulla crisi del governo nominato da Macron, ha preso il mazzo di fiori e girando l’angolo è andata all’albergo di lusso. Qualche minuto dopo mi ha scritto “Però, si tratta bene tua moglie.. Mica come noi che abbiamo fatto le scuole pubbliche.. Ps: tutto fatto, suite 507”. Ho aspettato un paio d’ore anche perchè, pure se avevo organizzato tutto sto casino, mi sentivo un folle.. Alle 18,30 ho chiamato all’albergo ed ho chiesto di farmi passare la suite 507 dicendo di essere “Bonaccorsi” da Milano (il nome di uno del suo gruppo). Passato un minuto all’attesa..bingo!!!! Mi risponde il capo di Gabriella in perfetto milanese “Bonaccorsi, pure qui..cosa l’è questa urgenza??”. A quel punto ho messo giù. Due più due fa quattro. Gabriella ha ricevuto i fiori alla suite 507. La stessa che aveva preso il suo capo. Tradotto: due notti di vasche idromassaggio, massaggi, spa e lettone. Tradotto ancora: due giorni di scopate in tutta comodità. Ho ripensato al biglietto che le avevo scritto per accompagnare i fiori che recitava solo due parole “Eh brava!!!!” ed ho sorriso. Di sera al telefono ha ammesso tutto. Mi ha detto che era con il suo capo e che lui la stava aspettando nella vasca. A quel punto è successo che mi sono eccitato e al posto di dirle stronza le ho detto brava, torna da lui. Scopatelo. Penso di essere diventato un po’ cuck e l’idea di lei con un altro mi eccita da impazzire. Mi ha raccontato i dettagli. Ho avuto una tremenda erezione.
 
Gabriella mi ha chiamato ieri per informarmi che per motivi di lavoro andrà due giorni a Parigi con il suo capo per chiudere un accordo. Mi ha detto che starà via pochissimo e che questo accordo è uno dei più importanti a cui ha collaborato e che quindi la sua presenza è necessaria. Mi ha detto che anche dalla riuscita di questo lavoro potrebbe dipendere il suo trasferimento definitivo e quindi il ritorno a casa. Per farmi stare tranquillo mi ha dato i riferimenti per poterla rintracciare, le ho chiesto dove avrebbe alloggiato e lei mi ha risposto che ci aveva pensato come sempre l’azienda e che sicuramente avrebbe scelto il solito albergo cinque stelle due strade dietro Place Vendome. Mi ha anche detto che dopo questo viaggio di lavoro avrebbe fatto i bagagli e sarebbe tornata a casa perchè già aveva messo tutti al corrente che avrebbe preso le ferie. Abbiamo parlato del più e del meno, dell’organizzazione dei nostri giorni insieme e della possibilità di fare tre giorni di vacanza fuori città e di tutti piatti che le mancano e che vorrebbe cucinare una volta tornata a casa. Quella sera stessa mi ha raccontato del bagaglio a mano che aveva riempito fino all’inverosimile e che per chiudere avrebbe dovuto sedercisi sopra e dei souvenirs che avrebbe voluto comprare a Parigi. Io le ho raccontato dei miei impegni di lavoro e familiari e le ho raccomandato di chiamarmi per darmi informazioni. Ci siamo dati la buonanotte ed è finita lì. Il giorno della sua partenza per Parigi, mentre mi mandava il messaggio “spengo” per avvertirmi che stava spegnendo il telefono in vista del decollo, preso da un improvviso impeto ho cercato su internet gli alberghi nelle vicinanze di Place Vendome non sapendo se effettivamente fosse stato lì dove avevano scelto di stare per due notti e ne ho trovato un discreto numero, poi ho ridotto la scelta a quelli a cinque stelle e ne ho riscontrati soltanto due. Ho chiamato il primo di questi chiedendo di una stanza prenotata a nome di Gabriella e il consierge mi ha detto che non risultava nessuna prenotazione. Ho chiesto, facendo finta di essermene dimenticato, se risultasse una prenotazione a nome del suo capo ma anche stavolta niente. Ho ringraziato e messo giù. Un minuto dopo ho ripetuto la stessa cosa per il secondo albergo. Nessuna stanza singola o matrimoniale a nome di Gabriella ma stavolta col cognome del suo capo risultava una grand suite. Ho chiuso la telefonata ed ho cercato nel sito dell’albergo per cercare delle immagini della camera. Bagno con enorme vasca, spa, area massaggi, lettone.. Insomma una di quelle camere che se prendi da solo è un conto ma che se è per due persone diventa uno spettacolo. A quel punto ho sbirciato tra i suoi movimenti per vedere se avesse pagato la camera e se magari gliela avrebbero dovuta rimborsare la sua azienda successivamente ma non ho trovato alcun pagamento verso alberghi a Parigi. In compenso ho trovato un pagamento di due settimane fa ad un noto brand di biancheria sexy per donne ed ho pensato che nei giorni in cui ero stato da lei a Milano certamente non avevo avuto la fortuna di vedere il contenuto di quell’acquisto. Una delle volte che io e Gabriella ci eravamo parlati e chiariti lei mi aveva raccontato dei suoi incontri col capo, mi aveva anche detto che un pò lo aveva usato e che era tutto finito in un paio di settimane. Evidentemente per lui non doveva essere così. A quel punto ho pensato che le mie supposizioni potevano anche essere sbagliate e quindi dovevo trovare un modo per dirmi che che ero stato solo un pazzo, non geloso perchè in fondo l’idea di lei con un altro mi eccitava anche. Allora ho chiesto ad una mia ex compagna di scuola che vive con marito e figli a Parigi da anni e con cui mi scrivo su instagram per commentare le foto dei suoi bimbi se potesse farmi il favore di consegnare un mazzo di fiori che avevo comprato con Interflora. Lei, carinamente (io avrei detto di no) ha creduto alla storia del compleanno e di Interflora che non garantiva la consegna in giornata ed ha ritirato il mazzo di fiori (attenzione, lavora come corrispondente da Parigi per un giornale italiano e la sede è a due passi). Le ho chiesto “Monica, quando consegni a Miss...fatti ricordare il numero della stanza così poi la chiamo in stanza per sapere se le hanno consegnato i fiori”. Monica, dopo aver scritto un bell’articolo sulla crisi del governo nominato da Macron, ha preso il mazzo di fiori e girando l’angolo è andata all’albergo di lusso. Qualche minuto dopo mi ha scritto “Però, si tratta bene tua moglie.. Mica come noi che abbiamo fatto le scuole pubbliche.. Ps: tutto fatto, suite 507”. Ho aspettato un paio d’ore anche perchè, pure se avevo organizzato tutto sto casino, mi sentivo un folle.. Alle 18,30 ho chiamato all’albergo ed ho chiesto di farmi passare la suite 507 dicendo di essere “Bonaccorsi” da Milano (il nome di uno del suo gruppo). Passato un minuto all’attesa..bingo!!!! Mi risponde il capo di Gabriella in perfetto milanese “Bonaccorsi, pure qui..cosa l’è questa urgenza??”. A quel punto ho messo giù. Due più due fa quattro. Gabriella ha ricevuto i fiori alla suite 507. La stessa che aveva preso il suo capo. Tradotto: due notti di vasche idromassaggio, massaggi, spa e lettone. Tradotto ancora: due giorni di scopate in tutta comodità. Ho ripensato al biglietto che le avevo scritto per accompagnare i fiori che recitava solo due parole “Eh brava!!!!” ed ho sorriso. Di sera al telefono ha ammesso tutto. Mi ha detto che era con il suo capo e che lui la stava aspettando nella vasca. A quel punto è successo che mi sono eccitato e al posto di dirle stronza le ho detto brava, torna da lui. Scopatelo. Penso di essere diventato un po’ cuck e l’idea di lei con un altro mi eccita da impazzire. Mi ha raccontato i dettagli. Ho avuto una tremenda erezione.
Togli il penso sei un cuck lei senza offesa è una gran p…. che ti prende solo in giro
 
Gabriella mi ha chiamato ieri per informarmi che per motivi di lavoro andrà due giorni a Parigi con il suo capo per chiudere un accordo. Mi ha detto che starà via pochissimo e che questo accordo è uno dei più importanti a cui ha collaborato e che quindi la sua presenza è necessaria. Mi ha detto che anche dalla riuscita di questo lavoro potrebbe dipendere il suo trasferimento definitivo e quindi il ritorno a casa. Per farmi stare tranquillo mi ha dato i riferimenti per poterla rintracciare, le ho chiesto dove avrebbe alloggiato e lei mi ha risposto che ci aveva pensato come sempre l’azienda e che sicuramente avrebbe scelto il solito albergo cinque stelle due strade dietro Place Vendome. Mi ha anche detto che dopo questo viaggio di lavoro avrebbe fatto i bagagli e sarebbe tornata a casa perchè già aveva messo tutti al corrente che avrebbe preso le ferie. Abbiamo parlato del più e del meno, dell’organizzazione dei nostri giorni insieme e della possibilità di fare tre giorni di vacanza fuori città e di tutti piatti che le mancano e che vorrebbe cucinare una volta tornata a casa. Quella sera stessa mi ha raccontato del bagaglio a mano che aveva riempito fino all’inverosimile e che per chiudere avrebbe dovuto sedercisi sopra e dei souvenirs che avrebbe voluto comprare a Parigi. Io le ho raccontato dei miei impegni di lavoro e familiari e le ho raccomandato di chiamarmi per darmi informazioni. Ci siamo dati la buonanotte ed è finita lì. Il giorno della sua partenza per Parigi, mentre mi mandava il messaggio “spengo” per avvertirmi che stava spegnendo il telefono in vista del decollo, preso da un improvviso impeto ho cercato su internet gli alberghi nelle vicinanze di Place Vendome non sapendo se effettivamente fosse stato lì dove avevano scelto di stare per due notti e ne ho trovato un discreto numero, poi ho ridotto la scelta a quelli a cinque stelle e ne ho riscontrati soltanto due. Ho chiamato il primo di questi chiedendo di una stanza prenotata a nome di Gabriella e il consierge mi ha detto che non risultava nessuna prenotazione. Ho chiesto, facendo finta di essermene dimenticato, se risultasse una prenotazione a nome del suo capo ma anche stavolta niente. Ho ringraziato e messo giù. Un minuto dopo ho ripetuto la stessa cosa per il secondo albergo. Nessuna stanza singola o matrimoniale a nome di Gabriella ma stavolta col cognome del suo capo risultava una grand suite. Ho chiuso la telefonata ed ho cercato nel sito dell’albergo per cercare delle immagini della camera. Bagno con enorme vasca, spa, area massaggi, lettone.. Insomma una di quelle camere che se prendi da solo è un conto ma che se è per due persone diventa uno spettacolo. A quel punto ho sbirciato tra i suoi movimenti per vedere se avesse pagato la camera e se magari gliela avrebbero dovuta rimborsare la sua azienda successivamente ma non ho trovato alcun pagamento verso alberghi a Parigi. In compenso ho trovato un pagamento di due settimane fa ad un noto brand di biancheria sexy per donne ed ho pensato che nei giorni in cui ero stato da lei a Milano certamente non avevo avuto la fortuna di vedere il contenuto di quell’acquisto. Una delle volte che io e Gabriella ci eravamo parlati e chiariti lei mi aveva raccontato dei suoi incontri col capo, mi aveva anche detto che un pò lo aveva usato e che era tutto finito in un paio di settimane. Evidentemente per lui non doveva essere così. A quel punto ho pensato che le mie supposizioni potevano anche essere sbagliate e quindi dovevo trovare un modo per dirmi che che ero stato solo un pazzo, non geloso perchè in fondo l’idea di lei con un altro mi eccitava anche. Allora ho chiesto ad una mia ex compagna di scuola che vive con marito e figli a Parigi da anni e con cui mi scrivo su instagram per commentare le foto dei suoi bimbi se potesse farmi il favore di consegnare un mazzo di fiori che avevo comprato con Interflora. Lei, carinamente (io avrei detto di no) ha creduto alla storia del compleanno e di Interflora che non garantiva la consegna in giornata ed ha ritirato il mazzo di fiori (attenzione, lavora come corrispondente da Parigi per un giornale italiano e la sede è a due passi). Le ho chiesto “Monica, quando consegni a Miss...fatti ricordare il numero della stanza così poi la chiamo in stanza per sapere se le hanno consegnato i fiori”. Monica, dopo aver scritto un bell’articolo sulla crisi del governo nominato da Macron, ha preso il mazzo di fiori e girando l’angolo è andata all’albergo di lusso. Qualche minuto dopo mi ha scritto “Però, si tratta bene tua moglie.. Mica come noi che abbiamo fatto le scuole pubbliche.. Ps: tutto fatto, suite 507”. Ho aspettato un paio d’ore anche perchè, pure se avevo organizzato tutto sto casino, mi sentivo un folle.. Alle 18,30 ho chiamato all’albergo ed ho chiesto di farmi passare la suite 507 dicendo di essere “Bonaccorsi” da Milano (il nome di uno del suo gruppo). Passato un minuto all’attesa..bingo!!!! Mi risponde il capo di Gabriella in perfetto milanese “Bonaccorsi, pure qui..cosa l’è questa urgenza??”. A quel punto ho messo giù. Due più due fa quattro. Gabriella ha ricevuto i fiori alla suite 507. La stessa che aveva preso il suo capo. Tradotto: due notti di vasche idromassaggio, massaggi, spa e lettone. Tradotto ancora: due giorni di scopate in tutta comodità. Ho ripensato al biglietto che le avevo scritto per accompagnare i fiori che recitava solo due parole “Eh brava!!!!” ed ho sorriso. Di sera al telefono ha ammesso tutto. Mi ha detto che era con il suo capo e che lui la stava aspettando nella vasca. A quel punto è successo che mi sono eccitato e al posto di dirle stronza le ho detto brava, torna da lui. Scopatelo. Penso di essere diventato un po’ cuck e l’idea di lei con un altro mi eccita da impazzire. Mi ha raccontato i dettagli. Ho avuto una tremenda erezione.
Arrivati a questo punto, puoi chiederle di partecipare o di farsi filmare...
 
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