Era un lunedì pomeriggio, tornavo da un viaggio di lavoro pure se avevo detto a mia moglie che avrei fatto ritorno il giovedì perchè volevo farle una sorpresa.
In aeroporto le avevo comprato un vestito lungo con le spalle scoperte per l’estate che le sarebbe piaciuto tantissimo ed un piccolo girocollo semplice che sarebbe stato perfetto per quell’abito con l’abbronzatura.
Una volta atterrato in città la chiamai e, per dissimulare quello che avevo in mente, le dissi che ero impegnato e che non sarei arrivato prima del giovedì pomeriggio come già lei sapeva.
Lei, per non farmi pesare la cosa, mi parlava di quello che avremmo potuto fare nel fine settimana che stava arrivando e progettavamo di passare delle ore insieme finalmente.
Chiusi la telefonata con lei e andai a prendere l’auto per tornare a casa e farle la sorpresa che tanto avevo studiato.
Una volta entrato a casa, sapendo che lei fosse al lavoro, andai nello studio per nascondere i due pacchetti regalo. A quel punto, andai in camera da letto per togliermi giacca cravatta e mettermi in abiti più casual, accesi il PC per controllare delle mail e vidi che la linea della Wi-Fi si era interrotta.
A quel punto, pur non essendo un tecnico e non essendo espertissimo con la tecnologia, mi recai presso il locale del palazzo dove stanno i contatori elettrici e dove passano i cavi della fibra. Mentre controllavo distrattamente se le luci LED fossero accese sentivo qualcuno fare sesso dall’altra parte del muro e mi misi a ridere oltre che origliare.
Sapevo che il vano contatori fosse adiacente all’ufficio della palestra piuttosto famosa anche per la fama di grande playboy che accompagnava il proprietario.
Mi avvicinai al muro ancora di più poggiando l'orecchio alla parete ma anche senza sentivo distintamente la coppia scopare furiosamente.
Ho riconosciuto subito la voce di lui mentre chiedeva a lei di ripeterle che era una troia. Lei non parlava, godeva. Ad un tratto lui le dice “se non mi dici che sei una troia mi fermo e il mio cazzo te lo puoi scordare, sai quante altre fighe trovo appena esco da qua?” A quel punto, smise per qualche secondo di sfondarla e le chiese di nuovo “allora cosa sei?” E lei, che era in crisi d’astinenza da cazzo già da due secondi gli comincio a bisbigliare “sono una troia, sono una puttana, sono la tua puttana”. Lui a quel punto, disse “sei anche una pompinara?” E lei rispose stavolta ad alta voce “sì sono una pompinara”. Quest’ultima frase la disse talmente più forte e praticamente con la faccia contro il muro perché io, che stavo dall’altra parte del muro, la sentii perfettamente e rimasi gelato perché mi parve di riconoscere quella voce.
Mentre lui le diceva “quanto ti piace prenderlo nel culo da me, eh troia?...te lo sfondo questo culo”, io ancora pensavo alla voce di lei.
Sentivo i loro gemiti e le palle di lui che sbattevano sulle natiche di lei quando si sentì squillare un telefono e la suoneria la riconobbi.
Non volevo crederci finché la donna rispondendo al telefono non disse “Monica posso richiamarti più tardi sono un attimo occupata”. Monica è il nome della migliore amica di mia moglie e la voce che sentivo era proprio quella di mia moglie. Semmai ci fosse stato il dubbio di quello che stava succedendo il palestrato me lo tolse quando scopandola le disse “non godi così con quel cornuto di tuo marito. Non l’ha capito che ti scopiamo da un anno? Quand’è che torna il cornuto? Bene, così ti trova col culo sfondato e capisce di essere un cornuto”.
A quel punto si fermarono perché probabilmente lui stava per venire e infatti si sentì “apri la bocca che ti riempio..ingoia Troia, cosa sei tu?” E lei “una Troia”. Brava disse lui, e cosa piace alla Troia? La tua sborra. A quel punto feci quello che avrei dovuto fare prima, presi il telefono e la chiamai. Dall’altra parte del muro sentivo lo squillo del telefono di mia moglie. Adesso avevo la certezza che fosse lei che si stava facendo scopare in tutti i modi dal palestrato. Il telefono squillava ma lei non rispondeva, sentivo lui che mugolava. Prima ingoi tutta la mia sborra e poi richiami il cornuto, vero Troia? Mia moglie non rispondeva, probabilmente stava leccando il suo cazzo e la sborra che le aveva schizzato addosso.
Dopo un po’ ho sentito del rumore di sedie la serratura della porta aprirsi. Un attimo dopo ricevetti la tua telefonata, “amore scusa ho visto che mi hai chiamato ma ero con Monica che aveva bisogno di parlarmi. Non vedo l’ora di vederti”.
Quella è stata la prima di tante altre volte..
Lei è figa ma anche tanto troia, credetemi.
In aeroporto le avevo comprato un vestito lungo con le spalle scoperte per l’estate che le sarebbe piaciuto tantissimo ed un piccolo girocollo semplice che sarebbe stato perfetto per quell’abito con l’abbronzatura.
Una volta atterrato in città la chiamai e, per dissimulare quello che avevo in mente, le dissi che ero impegnato e che non sarei arrivato prima del giovedì pomeriggio come già lei sapeva.
Lei, per non farmi pesare la cosa, mi parlava di quello che avremmo potuto fare nel fine settimana che stava arrivando e progettavamo di passare delle ore insieme finalmente.
Chiusi la telefonata con lei e andai a prendere l’auto per tornare a casa e farle la sorpresa che tanto avevo studiato.
Una volta entrato a casa, sapendo che lei fosse al lavoro, andai nello studio per nascondere i due pacchetti regalo. A quel punto, andai in camera da letto per togliermi giacca cravatta e mettermi in abiti più casual, accesi il PC per controllare delle mail e vidi che la linea della Wi-Fi si era interrotta.
A quel punto, pur non essendo un tecnico e non essendo espertissimo con la tecnologia, mi recai presso il locale del palazzo dove stanno i contatori elettrici e dove passano i cavi della fibra. Mentre controllavo distrattamente se le luci LED fossero accese sentivo qualcuno fare sesso dall’altra parte del muro e mi misi a ridere oltre che origliare.
Sapevo che il vano contatori fosse adiacente all’ufficio della palestra piuttosto famosa anche per la fama di grande playboy che accompagnava il proprietario.
Mi avvicinai al muro ancora di più poggiando l'orecchio alla parete ma anche senza sentivo distintamente la coppia scopare furiosamente.
Ho riconosciuto subito la voce di lui mentre chiedeva a lei di ripeterle che era una troia. Lei non parlava, godeva. Ad un tratto lui le dice “se non mi dici che sei una troia mi fermo e il mio cazzo te lo puoi scordare, sai quante altre fighe trovo appena esco da qua?” A quel punto, smise per qualche secondo di sfondarla e le chiese di nuovo “allora cosa sei?” E lei, che era in crisi d’astinenza da cazzo già da due secondi gli comincio a bisbigliare “sono una troia, sono una puttana, sono la tua puttana”. Lui a quel punto, disse “sei anche una pompinara?” E lei rispose stavolta ad alta voce “sì sono una pompinara”. Quest’ultima frase la disse talmente più forte e praticamente con la faccia contro il muro perché io, che stavo dall’altra parte del muro, la sentii perfettamente e rimasi gelato perché mi parve di riconoscere quella voce.
Mentre lui le diceva “quanto ti piace prenderlo nel culo da me, eh troia?...te lo sfondo questo culo”, io ancora pensavo alla voce di lei.
Sentivo i loro gemiti e le palle di lui che sbattevano sulle natiche di lei quando si sentì squillare un telefono e la suoneria la riconobbi.
Non volevo crederci finché la donna rispondendo al telefono non disse “Monica posso richiamarti più tardi sono un attimo occupata”. Monica è il nome della migliore amica di mia moglie e la voce che sentivo era proprio quella di mia moglie. Semmai ci fosse stato il dubbio di quello che stava succedendo il palestrato me lo tolse quando scopandola le disse “non godi così con quel cornuto di tuo marito. Non l’ha capito che ti scopiamo da un anno? Quand’è che torna il cornuto? Bene, così ti trova col culo sfondato e capisce di essere un cornuto”.
A quel punto si fermarono perché probabilmente lui stava per venire e infatti si sentì “apri la bocca che ti riempio..ingoia Troia, cosa sei tu?” E lei “una Troia”. Brava disse lui, e cosa piace alla Troia? La tua sborra. A quel punto feci quello che avrei dovuto fare prima, presi il telefono e la chiamai. Dall’altra parte del muro sentivo lo squillo del telefono di mia moglie. Adesso avevo la certezza che fosse lei che si stava facendo scopare in tutti i modi dal palestrato. Il telefono squillava ma lei non rispondeva, sentivo lui che mugolava. Prima ingoi tutta la mia sborra e poi richiami il cornuto, vero Troia? Mia moglie non rispondeva, probabilmente stava leccando il suo cazzo e la sborra che le aveva schizzato addosso.
Dopo un po’ ho sentito del rumore di sedie la serratura della porta aprirsi. Un attimo dopo ricevetti la tua telefonata, “amore scusa ho visto che mi hai chiamato ma ero con Monica che aveva bisogno di parlarmi. Non vedo l’ora di vederti”.
Quella è stata la prima di tante altre volte..
Lei è figa ma anche tanto troia, credetemi.