Esperienza reale La milf ed un massaggio ... particolare

cicciogtrt

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Il racconto risale a quando i nostri attimi di libertà erano decisi da colori, DPCM e coprifuoco. La situazione attuale, grazie ai vaccini, sembra essere più incoraggiante anche se, come dimostrano i casi nelle altre nazioni europee, il covid è tutt’altro che un ricordo ed è necessario che l’attenzione resti altissima.
In quei mesi invernali avevo ripreso a scrivere ad una milf con la quale mi ero visto in occasione di un “movimentato” 31 dicembre (come narrato in un altro racconto) e le avevo riproposto di rivederci. Mi disse che non si fidava ad andare in giro e da lei non si potevamo incontrarci in quanto c’era sempre la figlia. Le dissi che volendo potevamo vederci da me già il sabato successivo, di primo pomeriggio. Nelle nostre conversazioni precisò che probabilmente non sarebbe successo nulla ma le sarebbe piaciuto vedere un film e sorseggiare un buon vino. Il mio premio, al massimo, sarebbe stato un massaggio che, a sua detta, “non è comune ma potrebbe piacerti”. Il mio stato d’animo era a metà tra l’incuriosito ed il diffidente. Ero diffidente in quanto mi sarebbe piaciuto nuovamente perdermi tra le curve della mia amica milf, come avvenuto mesi fa, passando di nuovo un pomeriggio di passione ma avevo paura che questo sogno non si sarebbe concretizzato facendo aumentare ancora di più il mio stato di eccitazione perenne. Arrivato il fatidico sabato, trascorsi la mattina nel preparare il campo di battaglia: olio per massaggi, candele profumate per creare una ambientazione romantica, spritz (non sono un gran conoscitore del vino) e, come richiesto, scaricato qualche film carino.
Nel primo pomeriggio la milf arrivò, scese dalla macchina, ed immediatamente il mio sguardo fu catturato dalle sue forme. Non è magra: è una donna alta, con un bel seno (una quarta), capelli lunghi. Insomma una donna con qualche chilo in più che non guasta ma anzi aumenta il desiderio. Aveva dei pantaloni in pelle ed un maglione con una scollatura un’po’ pronunciata che non faceva altro che mettere in evidenza le sue sinuosità. Siccome fuori pioveva, era freddo e tirava anche un’po’ di vento, entrammo direttamente in casa e dopo un rapido tour la portai in camera da letto dicendo che per vedere il film e bere qualcosa saremmo stati più comodi distesi che sul divano. Il suo sguardo inizialmente mi fulminò ma poi divenne intrigante e mi disse: “Ricordati che oggi decido io caro, potrebbe anche non accadere nulla”. Si distese sul letto ed iniziò a scrutare ogni angolo della stanza sussurrandomi “hai pensato a tutto: olii, candele, luci soffuse. Bravo ragazzo!”. Come finì questa frase le nostre bocche si avvicinarono ed iniziò un bacio travolgente dove mi persi tra le sue labbra carnose. Le mie mani iniziarono a toccarla ovunque e lei mi fermò: “Stop, cosa avevamo detto? Vediamo il film e beviamo qualcosa”. Le servii lo spritz ed iniziammo a vedere 50 sfumature di grigio. Decidemmo di metterci sotto le coperte e lei appoggiò la sua testa sul mio petto. Non appena iniziò qualche scena più “interessante” ne approfittai per iniziare ad accarezzarla sul collo, sul braccio. Da qualche bacino casto ci trovammo completamente avvinghiati con la voglia l’uno dell’altro. Da una situazione di calma apparente i nostri corpi iniziarono ad agitarsi ed ora i vestiti divennero soltanto un inutile ingombro. Sempre da sotto le coperte iniziammo a spogliarci. La passione ci travolse. Tolto il maglione mi fiondai sulle sue tette leccandole. Appena i capezzoli divennero turgidi, con la mano, lei spinse la mia testa verso il basso e capii che dovevo dedicarmi al suo clitoride. La sua vagina era completamente depilata ed iniziai a leccarla prima piano piano e poi sempre più profondamente. Sentivo il suo corpo contorcersi, vibrare, sino a quando un urlo liberatorio che indicò il raggiungimento dell’orgasmo. La milf, con una mano, prese di nuovo la mia testa ma questa volta voleva baciarmi in modo da assaporare, tramite la mia bocca, i suoi umori. Mentre la baciavo, essendo praticamente sopra di lei, iniziai a penetrarla con molto vigore. Per la stanza i suoni dei nostri corpi che si desideravano coprirono completamente le note provenienti dalla tv. Sentivo che non sarei riuscito a durare ancora molto cosi, per prendere tempo, decisi di volerla possedere a pecora. La visione di lei prona davanti a me, mi mandò in estati. La penetrai con forza dandole spesso anche dei sonori e vigorosi schiaffi su quelle chiappe invitanti. Era completamente aperta e notai che il suo buchino posteriore non era cosi stretto e secondo me, qualche uomo fortunato, sarà riuscito almeno una volta ad attraversarlo. Il pensiero di possederla anche analmente mi fece eccitare ancora di più e aggrappandomi alle sue tette l’ho fatta quasi mettere in piedi mentre imperterrito continuavo a penetrarla. All’orecchio le ricordai che avendo 15 anni di meno, potevo quasi essere il figlio invece ero li a possederla. Lei iniziò a gemere ed un nuovo orgasmo la scosse completamente. In viso era completamente paonazza, capelli totalmente spettinati e, dopo un sorso d’acqua, si distese sul letto. “Devo dire che mi piaci tanto, avessi qualche anno in meno non ti darei tregua” mi disse. Io ero ancora in erezione quando mi disse: “distenditi e rilassati, ora tocca a te, ecco il mio massaggio speciale”. Ero disteso a gambe divaricate perfettamente a metà sul mio letto. Lei si posizionò tra le mie gambe e guardandomi iniziò a prendere in bocca il mio pene. Si mise in bocca tutta la mia cappella. Sentii la sua lingua giocare sul mio prepuzio per poi andare a percorrere la mia asta come se fosse un gelato. Mentre con una mano piegò il mio pene la sua bocca si impossessò, a turno, delle mie palle. Con maestria, in maniera delicata, mi fece completamente uscire fuori di testa. Ad un tratto però si fermò. Il mio sguardo, che vagava perso nel soffitto, cercò di capire il perché di tale pausa e notai che aveva preso una boccetta d’olio per cospargerlo sul mio pene. L’olio tuttavia non andò solo sul mio pene ma iniziò a metterlo anche sui suoi piedi. “Ecco il tuo regalo, vediamo se hai mai provato qualcosa di simile”. In effetti mai nessuna mi aveva segato con i piedi, era una fantasia che avevo ma non l’avevo mai chiesta a nessuna partner. Iniziò con grande cura, con entrambi i piedi a segarmi. E’ una sensazione diversa rispetto alle mani perché avendo meno sensibilità e controllo, i movimenti sono più bruschi e diretti. A quel punto sollevai leggermente il busto per godermi la scena del mio cazzo tra i suoi piedi super curati con, nello sfondo, la sua fica. “Schizzameli tutti ti prego” esclamò. Posizionò il mio pene tra i suoi due piedi e simulando una penetrazione iniziò a fare un movimento su e giù abbastanza veloce da provarmi un violento orgasmo. Il primo schizzo finì sulle sue caviglie e poi sulla parte superiore del piede. In pochi secondi i suoi piedi e le sue dita furono piene del mio liquido bianco. Ridendo guardo i suoi piedi pieni di sperma che intanto si era sparso un’po’ ovunque. 
Stanco mi distesi sul letto per godermi quel bellissimo ma breve lasso di tempo in cui il nostro corpo è assuefatto da uno stato di pace assoluta post orgasmo. Mentre la mia mentre era in qualche universo parallelo viene riportata sulla Terra da alcuni baci che stavano percorrendo la mia gamba sino ad arrivare al mio pube. La milf, questa volta con grande fervore, prese in bocca di nuova il mio cazzo. Appena il pene prese vigore inizio a segarmi ed a sbattersi il mio cazzo sul suo viso. Io era come se non esistessi: mentre nel pompino precedente cercava il mio sguardo ora no. Ora le interessava il mio cazzo e basta. Succhiava in modo forsennato, voleva il mio sperma anche in bocca. Non le bastava quello sui piedi. Dopo pochi minuti riuscii nuovamente a venire e come schizzai lei mormorò “mmmmm”. Non tolse il mio cazzo dalla bocca finché non rilasci anche l’ultima goccia. Ingoiò tutto senza fiatare e poi mi bacio le labbra. Ci abbracciammo come due fidanzati e continuammo a vedere il film per poi salutarci a causa dell’imminente coprifuoco.
 
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