giopipa
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Non ho mai dato a Chiara della puttana, non lo era di certo ,io non pensavo lo fosse ed ero abbastanza certo che si sarebbe parecchio incazzata se l'avessi chiamata così.
Tranne una sola volta ( e comunque fu colpa sua)
Classica giornata invernale, fredda buia e pure parecchio noiosa, uno di quei giorni dove i pensieri ti riempiono la testa ed un buon bicchierino aiuta a mandarli via ma le due dita abbondanti del mio fidato Maker's Mark non riuscirono a scacciar via nulla, decisi quindi di scrivere a Chiara per chiederle se fosse libera , sperando che il sesso riuscisse dove l'alcool aveva miseramente fallito.
Arrivò poco dopo e appena entrata in casa si tolse quel maledetto piumino lungo (lo odiavo, talmente anti sesso che arrotonderebbe anche il fisico di una modella di Victoria's secret) mostrandomi l'abbigliamento scelto per allietarmi, jeans e felpa della tuta , ballerine ( HELP! ) ed era pure struccata, le premesse per un gran sesso di certo non erano le migliori ,pensai.
Saranno stati i miei pensieri o i preconcetti che mi ero già sparato in mente ma la scopata fu un atto totalmente meccanico, qualche chiacchera , pompino di rito ( quello sempre eccelso devo dire) e poi giù a pecora sul tavolo , adoravo vedere il segno che le sue tette lasciavano sul vetro fumè , un paio di minuti di colpi un po più decisi del solito e via con una bella schizzata su quel suo bel culetto.
Svuotato ma non del tutto soddisfatto, la stessa cosa per lei che mentre si riassettava mi guardava con uno sguardo tra il deluso ed il preoccupato " Tutto bene?" mi chiese.
Lo sconforto forse parlò per me " Guarda Chiara ho i miei cazzi tra lavoro e altro, sono un po' giù, però ad esser sincero oggi non mi è piaciuto poi tanto scopare, mi è sembrata una cosa fatta cosi per farla, senza piacere, se avessimo esaurito le cartucce ?"
Il bello di scopare con lei senza implicazioni sentimentali è sempre stato proprio il totale distacco che ci avvolgeva mentre ci davamo alle gioie del sesso, una pura ricerca del piacere in ogni sua forma , si scopava o altro per il puro gusto di godere.
Quella mia frase turbò non poco Chiara ma i suoi occhioni che spesso parlavano per lei un po confermarono la cosa, " Ma che dici? Dai sarai solo un po' giù , lo rifacciamo ancora così ti rimetto in sesto io" mi disse con fare e movenze abbastanza provocatorie
" Non so Chià , non sono proprio molto dell'umore per ficcarti di nuovo"
" Eddai " avvicinando la lingua al mio orecchio "potrei esser tutta tua, posso fare quello che vuoi"
" Tutto tutto?" dissi incuriosito
" Tutto tutto, sarò la tua puttana!" .
Non mi aveva mai parlato cosi, rimasi stupito , di sasso ma si accesero mille lampadine nella testa e non solo, l'eccitazione mi pervase e la mia mente comincio a volare in miriadi di fantasie, forse per una volta fu il mio sguardo a parlar per me “ vorresti davvero essere una puttana?” Le dissi con un tono che sorprese anche me
“Se me lo chiedi così”.
In un amen le raccontai di ciò che mi capitò di vedere e provare durante i miei soggiorni lavorativi in albergo e le esposi quello che mi passò per la mente in quel momento.
“Tu sei tutto scemo” mi rispose “Scordatelo”
Ma di nuovo i suoi occhi parlarono per lei disattendendo non poco il suo rifiuto, un impulso di desiderio e curiosità fece capolino nel suo sguardo.
“Mi vuoi dire che non ti eccita l’idea di esser pagata per scopare?” Aggiunsi
“Forse”
La mia insistenza sgretolo la sua tenue difesa , i suoi occhi si illuminarono e nonostante qualche tentennamento mi ci volle poco per convincerla ; salimmo in macchina diretti verso casa sua, tappa obbligata per sistemare abbigliamento e look.
Chiara entrò nel bagno di camera sua in versione casalinga disperata e ne usci poco dopo decisamente trasformata, la squadrai da capo a piedi e senza accorgermi mi ritrovai con la mano a massaggiarmi il cazzo , capelli raccolti in una coda di cavallo , ombretto e mascara circondavano ora i suoi occhi regalandole uno sguardo profondo ed accattivante, le labbra rosso fuoco si sposavano alla perfezione con un attillato tubino rosso che fasciava meravigliosamente le sue forme e scendendo lungo le calze nere e molto leggere arrivai fino ad un paio di tronchetti neri con tacco a spillo; dio se mi eccitava , si avvicinò vedendo la mia mano all'opera e mi sbottonò, lo prese in mano e cominciò a segarmi , avvicinandosi al mio volto mi sussurrò " Ti piace porco, Vuoi che continui? " Mugugnai qualcosa che assomigliava ad un si e lei si bloccò di colpo " Son 100€ se vuoi continuare" e scoppiò in una fragorosa risata " Vedo che non hai fatto tanta fatica a calarti nella parte" e sorridendo mi lanciò qualcosa, forse un rossetto, che sfiorò il mio volto.
Prima di uscire le chiesi nuovamente se per lei fosse ok questa situazione , mi rispose di muovermi, era adrenalinica .
Ci dirigemmo verso un business hotel appena fuori città frequentato per lo più da manager e lavoratori in trasferta e nel tragitto le spiegai come avrebbe dovuto comportarsi , quali limiti doveva imporre , quanto avrebbe potuto chiedere e soprattutto le raccomandai di fare attenzione sia ai personaggi che l'avrebbero avvicinata sia ad altre ragazze che probabilmente non sarebbero state molto felici di vederla a caccia nel loro stesso posto.
Arrivati ci dirigemmo verso il bancone del bar della hall, ordinai un whiskey , fui sorpreso di trovare un favoloso Macallan invecchiato 15 anni, e mi accomodai nel salottino vicino avendo cura di avere in bella vista Chiara che sorseggiava il suo martini al bancone.
Non vi dico il fuoco che mi sentivo dentro a vederla in quella situazione, con quel vestitino rosso risaltava decisamente nel grigiume della hall e non passò molto che un primo personaggio si avvicinò a lei, un omone alto e rotondetto sulla sessantina in giacca e cravatta.
La conversazione durò qualche minuto finchè il , probabile, manager non si allontanò visibilmente deluso per la mancata conclusione dell'affare, Chiara mi lancio un occhiata che mi fece capire subito che l'omino aveva invano sperato di abbordarla senza sganciare un soldo.
Dieci minuti dopo un uomo sulla cinquantina si avvicinò a lei, jeans e camicia, alto circa 1.75 con occhiali da vista tondi che gli davano un tocco da intellettuale un po sfigatello, attaccò bottone con Chiara che dopo qualche minuto si dipinse un sorriso sul viso. Conoscendola sapevo che quello era un buon segnale.
L'uomo ordinò due cocktail e lo scambio di chiacchiericcio ricominciò fin quando sul suo volto fece capolino un'espressione tra il deluso ed il sorpreso, sicuramente Chiara gli aveva comunicato la sua tariffa, si passò una mano sulla testa e le si avvicinò prendendola per mano. Era fatta.
Mentre salirono verso le camere Chiara mi salutò con un occhiolino di soddisfazione. Era raggiante.
Ordinai un altro whiskey ed attesi in preda ad un misto di eccitazione e curiosità.
Era passata circa un ora e mezza quando vidi Chiara uscire dalle porte dell'ascensore, un sorriso splendente e due occhi luccicanti, mi si avvicinò e mi sventolò sotto il naso il mazzetto di banconote. Le chiesi come fosse andata e lei iniziò a raccontarmi tutto .
" Guarda mi faceva quasi tenerezza, mi spiace quasi mi abbia pagato, gli ho fatto un pompino ma mi ha fermato presto perchè non voleva sborrare subito allora l'ho steso sul letto e gli ho massaggiato delicatamente la schiena mentre appoggiavo le mie tette sul suo viso. " vedendo che tutto questo raccontare accendeva un fuoco in me, Chiara entrò più nel dettaglio " ad un certo punto gli ho infilato una mano in mezzo alle gambe accarezzandogli le palle, con l'altra gli ho preso in mano il cazzo da sotto la pancia, non era grande ma era piuttosto largo e lo sentivo pulsare nelle mie mani, con la lingua intanto lui mi stava stuzzicando i capezzoli e teneva le sue mani sul mio culo; poi ha voluto che gli mettessi il profilattico con la bocca e mentre lo facevo lo sentivo gemere in modo strano , gli ho preso la testa e me la sono messa in mezzo alle gambe per farmi leccare altrimenti avrebbe finito in tre secondi. Gli sono saltata sopra e ho iniziato a scoparlo ma dopo poco mi ha messa a pecora e son bastati pochi colpi per farlo venire, mi sono girata gli ho tolto il goldone ho prearato la faccia, poi......"
Non ce la feci più, la presi per mano e la portai verso la porta " Andiamo a casa ,ho una voglia di scoparti che non ti dico"
Chiara si bloccò di colpo strattonando la mia mano, mi voltai e la trovai sorridente " Dici che 200€ non bastano per una camera qui?"
Sorrisi " Eccome, ci scappa anche la bottiglia in camera cara "
Salimmo e scopammo.
Hola , Gio.
Tranne una sola volta ( e comunque fu colpa sua)
Classica giornata invernale, fredda buia e pure parecchio noiosa, uno di quei giorni dove i pensieri ti riempiono la testa ed un buon bicchierino aiuta a mandarli via ma le due dita abbondanti del mio fidato Maker's Mark non riuscirono a scacciar via nulla, decisi quindi di scrivere a Chiara per chiederle se fosse libera , sperando che il sesso riuscisse dove l'alcool aveva miseramente fallito.
Arrivò poco dopo e appena entrata in casa si tolse quel maledetto piumino lungo (lo odiavo, talmente anti sesso che arrotonderebbe anche il fisico di una modella di Victoria's secret) mostrandomi l'abbigliamento scelto per allietarmi, jeans e felpa della tuta , ballerine ( HELP! ) ed era pure struccata, le premesse per un gran sesso di certo non erano le migliori ,pensai.
Saranno stati i miei pensieri o i preconcetti che mi ero già sparato in mente ma la scopata fu un atto totalmente meccanico, qualche chiacchera , pompino di rito ( quello sempre eccelso devo dire) e poi giù a pecora sul tavolo , adoravo vedere il segno che le sue tette lasciavano sul vetro fumè , un paio di minuti di colpi un po più decisi del solito e via con una bella schizzata su quel suo bel culetto.
Svuotato ma non del tutto soddisfatto, la stessa cosa per lei che mentre si riassettava mi guardava con uno sguardo tra il deluso ed il preoccupato " Tutto bene?" mi chiese.
Lo sconforto forse parlò per me " Guarda Chiara ho i miei cazzi tra lavoro e altro, sono un po' giù, però ad esser sincero oggi non mi è piaciuto poi tanto scopare, mi è sembrata una cosa fatta cosi per farla, senza piacere, se avessimo esaurito le cartucce ?"
Il bello di scopare con lei senza implicazioni sentimentali è sempre stato proprio il totale distacco che ci avvolgeva mentre ci davamo alle gioie del sesso, una pura ricerca del piacere in ogni sua forma , si scopava o altro per il puro gusto di godere.
Quella mia frase turbò non poco Chiara ma i suoi occhioni che spesso parlavano per lei un po confermarono la cosa, " Ma che dici? Dai sarai solo un po' giù , lo rifacciamo ancora così ti rimetto in sesto io" mi disse con fare e movenze abbastanza provocatorie
" Non so Chià , non sono proprio molto dell'umore per ficcarti di nuovo"
" Eddai " avvicinando la lingua al mio orecchio "potrei esser tutta tua, posso fare quello che vuoi"
" Tutto tutto?" dissi incuriosito
" Tutto tutto, sarò la tua puttana!" .
Non mi aveva mai parlato cosi, rimasi stupito , di sasso ma si accesero mille lampadine nella testa e non solo, l'eccitazione mi pervase e la mia mente comincio a volare in miriadi di fantasie, forse per una volta fu il mio sguardo a parlar per me “ vorresti davvero essere una puttana?” Le dissi con un tono che sorprese anche me
“Se me lo chiedi così”.
In un amen le raccontai di ciò che mi capitò di vedere e provare durante i miei soggiorni lavorativi in albergo e le esposi quello che mi passò per la mente in quel momento.
“Tu sei tutto scemo” mi rispose “Scordatelo”
Ma di nuovo i suoi occhi parlarono per lei disattendendo non poco il suo rifiuto, un impulso di desiderio e curiosità fece capolino nel suo sguardo.
“Mi vuoi dire che non ti eccita l’idea di esser pagata per scopare?” Aggiunsi
“Forse”
La mia insistenza sgretolo la sua tenue difesa , i suoi occhi si illuminarono e nonostante qualche tentennamento mi ci volle poco per convincerla ; salimmo in macchina diretti verso casa sua, tappa obbligata per sistemare abbigliamento e look.
Chiara entrò nel bagno di camera sua in versione casalinga disperata e ne usci poco dopo decisamente trasformata, la squadrai da capo a piedi e senza accorgermi mi ritrovai con la mano a massaggiarmi il cazzo , capelli raccolti in una coda di cavallo , ombretto e mascara circondavano ora i suoi occhi regalandole uno sguardo profondo ed accattivante, le labbra rosso fuoco si sposavano alla perfezione con un attillato tubino rosso che fasciava meravigliosamente le sue forme e scendendo lungo le calze nere e molto leggere arrivai fino ad un paio di tronchetti neri con tacco a spillo; dio se mi eccitava , si avvicinò vedendo la mia mano all'opera e mi sbottonò, lo prese in mano e cominciò a segarmi , avvicinandosi al mio volto mi sussurrò " Ti piace porco, Vuoi che continui? " Mugugnai qualcosa che assomigliava ad un si e lei si bloccò di colpo " Son 100€ se vuoi continuare" e scoppiò in una fragorosa risata " Vedo che non hai fatto tanta fatica a calarti nella parte" e sorridendo mi lanciò qualcosa, forse un rossetto, che sfiorò il mio volto.
Prima di uscire le chiesi nuovamente se per lei fosse ok questa situazione , mi rispose di muovermi, era adrenalinica .
Ci dirigemmo verso un business hotel appena fuori città frequentato per lo più da manager e lavoratori in trasferta e nel tragitto le spiegai come avrebbe dovuto comportarsi , quali limiti doveva imporre , quanto avrebbe potuto chiedere e soprattutto le raccomandai di fare attenzione sia ai personaggi che l'avrebbero avvicinata sia ad altre ragazze che probabilmente non sarebbero state molto felici di vederla a caccia nel loro stesso posto.
Arrivati ci dirigemmo verso il bancone del bar della hall, ordinai un whiskey , fui sorpreso di trovare un favoloso Macallan invecchiato 15 anni, e mi accomodai nel salottino vicino avendo cura di avere in bella vista Chiara che sorseggiava il suo martini al bancone.
Non vi dico il fuoco che mi sentivo dentro a vederla in quella situazione, con quel vestitino rosso risaltava decisamente nel grigiume della hall e non passò molto che un primo personaggio si avvicinò a lei, un omone alto e rotondetto sulla sessantina in giacca e cravatta.
La conversazione durò qualche minuto finchè il , probabile, manager non si allontanò visibilmente deluso per la mancata conclusione dell'affare, Chiara mi lancio un occhiata che mi fece capire subito che l'omino aveva invano sperato di abbordarla senza sganciare un soldo.
Dieci minuti dopo un uomo sulla cinquantina si avvicinò a lei, jeans e camicia, alto circa 1.75 con occhiali da vista tondi che gli davano un tocco da intellettuale un po sfigatello, attaccò bottone con Chiara che dopo qualche minuto si dipinse un sorriso sul viso. Conoscendola sapevo che quello era un buon segnale.
L'uomo ordinò due cocktail e lo scambio di chiacchiericcio ricominciò fin quando sul suo volto fece capolino un'espressione tra il deluso ed il sorpreso, sicuramente Chiara gli aveva comunicato la sua tariffa, si passò una mano sulla testa e le si avvicinò prendendola per mano. Era fatta.
Mentre salirono verso le camere Chiara mi salutò con un occhiolino di soddisfazione. Era raggiante.
Ordinai un altro whiskey ed attesi in preda ad un misto di eccitazione e curiosità.
Era passata circa un ora e mezza quando vidi Chiara uscire dalle porte dell'ascensore, un sorriso splendente e due occhi luccicanti, mi si avvicinò e mi sventolò sotto il naso il mazzetto di banconote. Le chiesi come fosse andata e lei iniziò a raccontarmi tutto .
" Guarda mi faceva quasi tenerezza, mi spiace quasi mi abbia pagato, gli ho fatto un pompino ma mi ha fermato presto perchè non voleva sborrare subito allora l'ho steso sul letto e gli ho massaggiato delicatamente la schiena mentre appoggiavo le mie tette sul suo viso. " vedendo che tutto questo raccontare accendeva un fuoco in me, Chiara entrò più nel dettaglio " ad un certo punto gli ho infilato una mano in mezzo alle gambe accarezzandogli le palle, con l'altra gli ho preso in mano il cazzo da sotto la pancia, non era grande ma era piuttosto largo e lo sentivo pulsare nelle mie mani, con la lingua intanto lui mi stava stuzzicando i capezzoli e teneva le sue mani sul mio culo; poi ha voluto che gli mettessi il profilattico con la bocca e mentre lo facevo lo sentivo gemere in modo strano , gli ho preso la testa e me la sono messa in mezzo alle gambe per farmi leccare altrimenti avrebbe finito in tre secondi. Gli sono saltata sopra e ho iniziato a scoparlo ma dopo poco mi ha messa a pecora e son bastati pochi colpi per farlo venire, mi sono girata gli ho tolto il goldone ho prearato la faccia, poi......"
Non ce la feci più, la presi per mano e la portai verso la porta " Andiamo a casa ,ho una voglia di scoparti che non ti dico"
Chiara si bloccò di colpo strattonando la mia mano, mi voltai e la trovai sorridente " Dici che 200€ non bastano per una camera qui?"
Sorrisi " Eccome, ci scappa anche la bottiglia in camera cara "
Salimmo e scopammo.
Hola , Gio.