Racconto di fantasia TRIBUTI a Laura di Ks421

Interessante... soprattutto tenendo conto del fatto che "Laura" ha precedenti di rilievo su laghi alpini e su laghi di campagna.
Sandro mi sembra un bel personaggio, fa le mosse giuste al momento giusto.
Resta da capire se entrerà in competizione con "Andrea" o meno.
Al solito non resta che aspettare...
 
SECONDO ME…..

Intanto che stava aspettando il suo accompagnatore, Laura ripensò alla sera della settimana precedente, la sera in cui tornando a casa da un lungo viaggio di lavoro…ma non solo, ritrovò un comitato d’eccellenza ad attenderla e alla fine di una rapida trattativa aveva detto di si, aveva detto di si all’invito di Sandro per una scampagnata collinare verso un laghetto.

“SECONDO ME ti farebbe bene rilassarti un pochino” le disse l’uomo che aveva conosciuto non più di quattro giorni prima, “ ne ho parlato col tuo uomo e con Andrea prima che il silenzio li avvolgesse….” Ci scherzò con una battuta facendo riferimento alla sbronza che i due si erano presi “ …e anche loro sono d’accordo….quindi ti proporrei quel sentiero che ti ho mandato su WA giusto l’altro ieri…quando vuoi Tu naturalmente…uno qualsiasi dei giorni della prossima settimana…..”.

Ed ecco che, deciso il giorno, adesso stava pazientemente aspettando Sandro che sarebbe passata a prenderla per una giornata, a detta sua, di relax e sano movimento.

Arrivò guidando il suo Defender e le spiegò dopo che data la lontananza del posto il Pandino 4X4 non era il mezzo ideale. Meglio il Made in England, almeno per la prima parte del percorso.

Sandro era un uomo che Laura aveva definito interessante. Non più giovane, in pensione dopo una carriera di Legale presso una banca d’affari in Lussemburgo, era amico di vecchia data del suo giardiniere e da qualche giorno entrato anche nella cerchia amicale sua e di KS.

Il viaggio fino al campo base della partenza a piedi fu piacevole e ricco di risate. Sandro era una persona dalla battuta sempre pronta e dal carattere ben solare. Attento a tanti particolari ma alla mano, semplice e con una vitalità sorprendente per la sua età.

Arrivati al parcheggio, sistemati i piccoli zaini che costituivano il loro materiale presero il sentiero che si apriva fra la fitta vegetazione che si chiamava ‘Il nido del Cuculo’ che poi era lo stesso nome che aveva il lago naturale che si era formato sulle alture ad un paio di ore di camminata.

Dopo pochi passi però, Sandro richiamò l’attenzione di Laura e guardandola in viso le disse queste poche parole: “SECONDO ME se è la prima volta che vieni qui rischi di poterti perdere…” e con sguardo, oltre che parole volutamente provocatorie aggiunse: “ forse è meglio che ci teniamo legati…per non correre rischi….” e cosi dicendo le porse un collare di pelle rossa tempestato di pietre luccicanti e una cordicella….

Laura non fece una piega, da tempo aveva immaginato un gioco dietro a tutto e per questo aveva deciso di giocare. Indossò il collare e legato alla cordicella ripresero il passo, Lei davanti e Sandro di dietro col guinzaglio ben forte e saldo nelle sue mani.

Dopo un’oretta di camminata sostenuta arrivarono finalmente al torrente da cui partiva, costeggiandolo, il sentiero che li avrebbe portati al lago. Avevano incontrato poca gente, forse un paio o tre escursionisti ma da qui in avanti, per via dell’orario, la tarda mattinata, e per via dell’itinerario probabilmente ci sarebbe stato più movimento.

“SECONDO ME avrai caldo da qui in avanti” le disse allora Sandro con tono calmo ma deciso….e subito Laura colse al volo il significato. Si tolse rapidamente maglietta e pantaloncini…ripiegandoli nello zaino….

“Molto caldo…di piu’” aggiunse il vecchietto dopo uno sguardo perplesso al suo abbigliamento…e Laura rispondendo “…forse hai ragione” si liberò anche del reggiseno e delle mutandine….rimanendo completamente nuda tranne le Salomon rosa ai piedi.

Non era la prima volta che si trovava in una situazione del genere, ma era la prima occasione che veniva invitata a farlo da un quasi estraneo in un posto totalmente sconosciuto. E la cosa l’eccitava, l’eccitava parecchio.

Ripresero dunque il percorso, più impervio del tratto appena concluso e leggermente più trafficato del precedente. Incontrarono il senso contrario una decina di escursionisti che all’apparenza chi più chi meno sembravano sorpresi da chi per prima incontravano. Sandro un perfetto gentiluomo sia nei saluti di circostanza che venivano scambiati e sia nei riguardi della stessa Laura con la quale discorreva di tanti argomenti, come di solito si fa nelle occasioni di lunghe camminate in compagnia.

Dopo un’altra ora di fatica arrivarono finalmente alle limpide e cristalline acque del lago ‘Il nido del cuculo’ e con sorpresa vi trovarono parecchia gente, molta di più di quella che potevano immaginare visti gli incontri lungo il percorso.

Molti si stavano riposando, chi sonnecchiando, chi prendendo il sole anche in nudità e in generale la tranquillità del posto invitava alla tranquillità del corpo e dell’animo.

Sandro decise di proseguire verso la parte più alta del lago, qualche centinaia di metri ancora più su e per arrivare alla meta decisa passarono entrambi fra le decine di persone presenti e fra i loro occhi interessati e curiosi.

Laura li sentiva tutti quegli occhi, tutti addosso, sul suo seno, sul suo culo sulla sua fica liscia liscia per l’occasione. Sandro impassibile, salutava tutti quanti come il camminatore più abituale e come il più abituale accompagnatore con al guinzaglio una sua creatura. Tutto normale…sembrava….

Arrivati alla punta più estrema dello specchio d’acqua, dove un grande masso divideva il sentiero e riparava una piccola spiaggetta di prato, Sandro indicò quello spiazzo come il posto ideale dove fermarsi. Man mano che salivano le persone in riva al lago erano sempre di meno e giusto in quel punto c’erano soltanto tre individui, maschi non più giovanissimi e dediti al naturismo.

Scesero rapidamente il piccolo sentiero che li portò a quella zona e, spaziando con lo sguardo verso la riva e il pelo dell’acqua Sandro le disse: “SECONDO ME questo è un buon punto per rilassarsi come avevamo in programma…” e cosi decise per entrambi di sistemarsi…

Il loro arrivo fu subito notato dai tre, in particolare la tenuta adamitica di Laura che già era pronta allo stile del luogo.

Consumarono un breve pasto chiacchierando del più e del meno fra loro due e al termine Laura chiese di poter fare la pipi….

“SECONDO ME la puoi fare li…” indicò Sandro un alberello poco distante ma esattamente al di la e in buonissima vista dei tre vicini di spiaggia. Insieme andarono in quel posto e, sempre al guinzaglio Laura, sotto lo sguardo a questo punto molto interessato di tutti e quattro gli uomini si accovacciò per liberare il peso e la voglia che la tormentava. Gli sguardi non le erano indifferenti…fin dal primo momento che si erano accampati su quella spiaggetta….I seni turgidi, il pulsare al ventre e una strana voglia da qualche tempo si era impossessata di Laura.

Adesso, mentre si liberava della sua pipi li davanti a tutti, mentre Lei guardava loro e loro la guardavano i pensieri, quelli più eccitanti le scorrevano davanti come un libro aperto.

I tre avevano in comune con Laura due cose e in fin dei conti non sembrava stranissima la cosa: il fatto di essere nudi e il fatto che indossavano anche loro un collare…rosso…come il suo.

Fu cosi, che al termine della minzione, dopo che con uno scrollo fece scendere le ultime goccie, Sandro guardando prima Lei e poi i tre uomini le sussurrò ad uno orecchio “ SECONDO ME vorrebbero giocare con Te” e cosi slacciò il moschettone del guinzaglio al suo collo liberandola per invitarla ad andare loro incontro….come si libera in cane al parco quando gli si fa fare il giretto e rivolgendosi poi ai tre, con tono più alto “SECONDO ME vuole giocare con Voi….” e sedendosi per godersi lo spettacolo aggiunse “…è dolcissima….trattatela bene….”

Laura tolto il legame di corda che la tratteneva a Sandro e spinta dall’eccitazione della situazione percorse i pochi metri che la separavano dai tre. I maschi l’accolsero al centro di un cerchio immaginario fatto dai loro corpi e come prima cosa la annusarono tutta. Fica, culo, ascelle, capelli e mentre Laura si dedicava prontamente ai loro cazzi che si stavano indurendo loro tre si dedicavano al suo corpo con carezze e baci, esplorazioni e leccate…..tutto quanto di animalesco poteva esserci nel conoscere un corpo nuovo che si lasciava conoscere senza remore.

Laura si abbassò per prendere in bocca il primo e con le mani masturbare gli altri. Presto però uno le si mise in mezzo alle gambe e con la lingua le fece quello che un bidè casalingo di solito faceva. Lei, ancora umida dalla pisciata di qualche minuto prima e adesso anche umida dall’eccitazione nel sentire la lingua stuzzicarle la clitoride, le labbra e arrivare fino al culo…esplose nel primo orgasmo e la forza di quel piacere si riflesse con la forza che lei usava per segare i due cazzi che teneva in mano. Il terzo stava bevendo, fortunato, del piacere liquido che Laura produceva.

Neanche il tempo di riprendere fiato che subito le bocche dei tre si avventarono sul suo corpo. I seni a donare e ricevere piacere per due e la bocca, le lingue intrecciate per il terzo.

Erano animali si, ma erano esseri umani. Avevano una voglia primitiva che era quella del maschio verso la femmina ma la esercitavano in modo controllato, coordinato e rispettoso. Non era sicuramente la prima volta che si trovavano in quella situazione.

Sandro era in disparte che osservava tutto quanto, serio ma non serioso, sicuramente attento e vigilante. Si alzò e dopo aver preso un pacchetto dallo zaino si avvicinò a Laura e molto discretamente le sussurrò, ancora una volta” SECONDO ME ti possono servire…” e le diede un pacchetto di profilattici….

Ne fece subito uso. I cazzi che aveva come amici di gioco lo volevano. Anche se non giovanissimi i tre sfoggiavano erezioni belle dure e il mettergli un preservativo fu facile e rapido….rapido perché la voglia era tanta.

Uno si mise a terra e Laura gli fu sopra. Lo stava cavalcando con la foga della voglia. Uno in mano a segarlo e il terzo che si segava di fronte, un po dentro e un po fuori dalla sua bocca. Fu lo stesso Sandro ad invitarlo ad occupare anche il secondo canale libero…di prenderla insieme questa cagnetta che non aspettava altro. E cosi fece….

Adesso Laura si sentiva piena, penetrata in doppia e col terzo che, liberatosi dal condom che per lui era inutile gli si mise davanti al viso, ma di spalle, per farsi leccare il culo. Si muovevano ancora una volta in sintonia, con Laura stretta fra i corpi dei tre. Le sue mani ad allargare i glutei per meglio entrare con lingua e scopare il culo e gli altri due che la scopavano e cercavano di entrare in Lei più in profondità….

E Sandro che si godeva lo spettacolo, bello rilassato a pochi metri….

Arrivo il secondo orgasmo….lo senti prima crescere sotto i colpi sia in culo che in fica e poi esplodere al culmine di spinte forti e riempitive. Provo ad urlare la fu zittita dal terzo cazzo che le riempi quel buco, la bocca, ancora rimasto a disposizione…

Il suo corpo si irrigidì…troppo forte era il piacere, il godimento. Un orgasmo diverso, molto mentale e tanto fisico. Era di fatto scopata dai tre ma si sentiva veramente scopata dallo sguardo di Sandro…

I due dentro di lei si accorsero di questo momento e uscirono…come anche il terzo.

Laura rotolò supina sul prato a godersi quegli istanti di elettricità pura che il suo corpo stava producendo. Prima qualche istante con gli occhi chiusi e poi riaprendoli e puntando lo sguardo dritta sullo sguardo di Sandro che impassibile la puntava aspettò la venuta dei tre che messisi intorno con veloci esercizi di masturbazione le riempirono ventre e seno del loro sperma….

Il tempo sembrava essersi fermato in quei minuti di sesso pieno. Adesso tutti e cinque, i quattro uomini e Laura stavano assaporando quel relax che almeno la stessa laura e Sandro erano andati a cercare. Nessuna parola, solo silenzi e i suoni della natura.

Dopo il giusto riposo e una rapida lavata in riva al lago ecco che Laura e Sandro ripresero il cammino verso il campo base. Laura davanti e lui dietro come all’andata.

Dopo qualche metro però fu Laura che, fissando dritta negli occhi il suo accompagnatore gli disse: “ SECONDO ME rischi di perdermi se non mi allacci….” E cosi dicendo prese il moschettone e lo legò al collare rosso che ancora indossava dando a Sandro la cima della corda per il controllo….
Per restare in tema... SECONDO ME è stato l'ennesimo capitolo coinvolgente e che apre nuove prospettive ed evoluzioni su Laura che sicuramente leggeremo prossimamente e... SECONDO ME ci piacerà leggere e farci coinvolgere.

Troverei molto piacevole la possibilità di un'interazione di @KSbis per donare ancor di più quel senso di realtà con qualche foto della protagonista ad hoc sui racconti
 
Per restare in tema... SECONDO ME è stato l'ennesimo capitolo coinvolgente e che apre nuove prospettive ed evoluzioni su Laura che sicuramente leggeremo prossimamente e... SECONDO ME ci piacerà leggere e farci coinvolgere.

Troverei molto piacevole la possibilità di un'interazione di @KSbis per donare ancor di più quel senso di realtà con qualche foto della protagonista ad hoc sui racconti

Rispondo volentieri sulla questione foto.
Qui sul sito ce ne sono diverse, ma per più motivi ho rallentato parecchio la pubblicazione.
Il lavoro di Grandel è prodigioso, e credo che proprio per questo ciascuno possa e debba immaginarsi "Laura" come meglio preferisce.
Il riferimento è una ultra quarantenne che sembra una trentacinquenne, bruna con occhi scuri molto espressivi perennemente in movimento.
Poco importa che si parli di sesso, lavoro o sport; il punto chiave è che non si ferma mai. Direi che questa è un' immagine che conta più di 100 foto.
 
Aggiungo anche che sottoscrivo in pieno la sensazione che con questo capitolo si aprano "nuove prospettive ed evoluzioni".
Il nuovo personaggio emana sicurezza, carisma e non escluderei che possa essere un comprimario con un passato, e ovviamente un presente sopra le righe.
Se ha avuto a che fare con il Lussemburgo, probabilmente non è uno stinco di santo, e l' affabilità non esclude altro. Lo immagino poliglotta, sportivo ma senza fanatismo e tendenzialmente violento. Violento di una violenza che tiene a freno con facilità, ma ogni tanto...
Ha l' età giusta per giocare a carte scoperte e non vorrei essere nei panni di chi gli mette il bastone tra le ruote. È solo una sensazione, ma non sarei sorpreso di leggere qualcosa dove il lato oscuro del personaggio venisse fuori prepotentemente.
Ovviamente sono solo sensazioni, nessun problema in caso di smentita totale.
 
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L’UOMO CHE GUARDA 2

(vuole essere un omaggio ad un talento della scrittura…alla mia maniera)



Sono eccitato. E’ quasi due ore che lo sono e non è soltanto per quello che ho visto e sentito, lo sono perché quella che ho visto godere e sentito godere è la mia Donna…e io non ho fatto niente, se non rimanere seduto a guardare.

Quattro o cinque orgasmi…forse sei. L’odore del sesso che riempiva l’ufficio, Mr. Wolfe allucinato dal potere che esercitava su Laura e forse molto più probabile vittima del potere che la stessa esercita su di lui. I telecomandi erano in mano sua ma è sempre stata Lei che governava il gioco e che lo ha concluso secondo la sua volontà. Quattro, cinque…sei orgasmi, almeno tre potenti squirtate per segnare poltrona e tappeto e una chiazza ben evidente sul completo del curatore di investimenti che probabilmente lo costringeranno ad un duro lavoro in tintoria…

Prima lush e plug e poi le sue mani…come d’abitudine, hanno portato Laura a vette di godimento non comuni….e insieme a Lei la mia eccitazione…che mi accompagna ancora.

Adesso che stiamo uscendo dallo studio sto pensando a tutto questo. Fisicamente sono tornato “a posto”, la mia erezione adesso è tranquilla…ma l’eccitazione mi prende ancora…per intero…fuori e soprattutto dentro…

La Quai des Bergues in questo secondo pomeriggio di Novembre non è tanto affollata, qualche luce discreta prenatalizia timidamente già compare….sulla sponda opposta del Rodano però….

Laura mi prende sottobraccio e con passo veloce vuole arrivare il prima possibile. Silenziosa ma con lo sguardo che soltanto in alcune occasioni le ho visto comparire in viso. La luce negli occhi è il segnale della cacciatrice che trovata la preda si prepara ad averla.

Lo aveva detto al graffier: “ torneremo…tornerò nel pomeriggio…lo prepari all’uso…”

Il mattino non era stato soltanto tempo dedicato al passeggio. In Rue par Losanne da tempo aveva trovato quello per cui oggi siamo qui a Ginevra. Si, l’ufficio, Mr Wolfe, gli affari, il fatto di volermelo far conoscere….tutti motivi diventati secondari, fino ad un certo punto, ma tutti finalizzati al vero scopo di questo viaggio…

Al numero 40 di questa strada, con vista diretta sul lago e sulla ‘Jet d’eau’ questo atelier della tecnologia da polso svizzera era ed è il suo traguardo. Ecco, lo sguardo è quello che aveva alla sua prima e strabiliante vittoria, quando in soli due chilometri, gli ultimi, ha superato le cinque che aveva davanti e solitaria ha concluso sorprendendo tutti e forse anche se stessa.

L’assegno ricevuto nel pomeriggio si aggiunge a quello lasciato in mattinata…e insieme disegnano forse la pazzia più grande che abbia mai fatto. Un Patek Philippe Perpetual Calendar Chronograph in oro bianco, da uomo, la sta aspettando. E’ un bilocale da polso di cui si è subito innamorata e che ha deciso di far suo.

Nessuna trattativa. Aspetto fuori e la guardo attraverso il vetro blindato. Consegna l’assegno, indossa l’orologio e ritira il pacco con scatola e quant’altro….

Intanto penso al muretto da rifare verso la collina, ripenso alla piscina da sistemare e alla strada le cui buche vanno riempite…se vogliamo tornare a casa ogni giorno in modo civile….E questi pensieri si dissolvono come nebbia del mattino ai primi raggi del sole…Laura è cosi. Quel Patek doveva essere suo e cosi è stato. La casa la sistemeremo in altro modo….

La guardo adesso raggiante che chiacchiera con i commessi, vedo riflessa la fontana che alta spinge con forza il getto ma vedo soprattutto la Donna che ancora, anche questo pomeriggio ha orientato le mie sinapsi, i miei ormoni, la mia pressione…

Esce finalmente sorridente…me lo mostra di sfuggita e subito mi propone un locale per festeggiare l’acquisto. La battuta che le faccio sembra scontata: “ dovrebbero offrircela i tuoi nuovi amici questa cena…visto che il regalo lo hai fatto tu a loro”….ma niente, nulla la distrae mentalmente dall’euforia che l’accompagna…eccitazione sembra addirittura…non sessuale ma pura eccitazione. Forse è solo soddisfazione e consapevolezza…ma di certo ho la sensazione che siano sufficienti ad allontanare tanti pensieri….almeno per questa sera…qui…adesso.

La serata è mite, senza brezza e senza spigolature fastidiose. Arriviamo ancora a piedi in Rue Au jeu de l’Arc e l’omonimo ristorante ci darà l’occasione, finalmente di sederci e riflettere sull’intenso pomeriggio.

Spilucchiamo qualcosina della cucina ginevrina, ma nulla di che. I due calici di Paul Bara Gran Rosè che beve sono forse più sorprendenti del gioiello da polso che indossa….ma oramai nulla mi sorprende più. Me lo gusto anche io, lo assaporo ,con piacere mentre la guardo e penso che come è sottovalutato questo champagne molto spesso è la stessa Laura sottovalutata da chi la incontra…e forse anche da me…qualche volta.

L’alcool agisce, la colpisce ai fianchi come in un match di boxe o come in un incontro di Karate…ma lei non cede, anzi reagisce…crea energia dove non dovrebbe essercene…

Usciamo. La serata sembra ancora più bella del tardo pomeriggio.

Percorriamo Avenue de Frontenex e quando incrociamo Rue dela Chapelle vedo il Venus, un night di cui mi hanno parlato alcuni amici….e vedo qualcosa che ancora deve accadere…

Entriamo…la stanchezza della giornata e della cena diventano ricordi rispetto alla “visione” che la mia mente ha partorito…

L’ambiente è elegante…fin troppo rispetto ai nostri outfit…il mio almeno….ma non ci sono stati problemi all’ingresso. I franchi svizzeri sono passpartout per tutto o quasi….lo sono almeno per questo locale.

La musica in sottofondo non disturba…caratterizza i toni e il locale. Tanti uomini, la maggior parte degli ospiti e qualche ragazza dell’est Europa stanno socializzando…chi discretamente e chi in modo più diretto.

Passo al bar per prendere un Remy Martin liscio e raggiungo Laura al divanetto mentre inizia il gioco di sguardi con un paio di uomini poco distanti da Noi.

Non ci parliamo, ci capiamo o meglio Laura capisce….

Prendo il mio snifter e mi dirigo verso il privè al piano inferiore. Trovo un salottino in stile Louis XV e mi metto comodo sulla poltrona di velluto rosso…

Laura arriva dopo qualche minuto…seguita da tre uomini…due russi, dall’accento del dialogo fra di loro, e un giapponese. Senz’altro banchieri o finanzieri in viaggio d’affari…li riconoscerei ovunque.

L’ultimo serra le tenda per rendere l’ambiente ancora più riservato….e Laura apre le danze. Manteniamo il contatto visivo, i suoi occhi sui miei…solo questo…

I tre si mettono intorno….a disposizione. Con le mani gli estrae letteralmente in cazzo dai pantaloni e inizia a masturbarli. Sono in tre….quello libero dalle sue mani le occupa la bocca. Tutto con calma, con tranquillità….da manuale. Laura mi sta mostrando come riesce a dare piacere. Laura mi sta mostrando come riesce ad eccitarmi, ancora e ancora di più rispetto al pomeriggio…rispetto a ieri…rispetto al primo giorno che è entrata nel mio letto…

La sue mani sui tre…le loro mani su di lei. Le sfilano le mutandine e cercano di accarezzarla. Si lascia toccare, manipolare…lei lo fa con loro e loro con Lei.

Il cognac è buono, molto buono ma il godimento vero arriva dallo spettacolo a cui sto assistendo. Il giapponese è il primo che viene…si sfila dalla bocca e conclude “da solo” sul tappeto.

Il suo posto è preso in tempo zero da uno dei due….Lento il movimento della mano e lento quello della bocca. Il secondo proprio sulla masturbazione manuale si scarica dentro un fazzoletto…..

Rimane il terzo….per poco. Mani e bocca sono una combo non gestibile. Laura accelera…non per chi ha in mano…ma per me. Lo sa, la cosa mi eccita enormemente..

Lascia che concluda da solo…adesso mi guarda…rapisce i miei occhi…mi chiede quello che le darò….

Usciamo e con la fretta dei bisognosi ci rifugiamo in hotel…poco distante.

La camera sarà il nostro ring…

Le sollevo la gonna del tailleur e lego le sue mani al letto e cosi, da dietro e piegata la preparo. La trovo bagnata al tatto, tanto bagnata e profumata, tanto profumata dell’odore di Femmina, di Donna, di creatura votata al sesso. Uso i suoi umori e un poco di saliva per cercare di lubrificarla e poi entro in Lei. La inculo senza tentennamenti, senza preamboli, senza discussioni….come le piace e come mi piace. E’ calda, stretta come al solito. Risponde ai miei colpi con i suoi colpi. Io la sodomizzo e lei si fa sodomizzare. E’ sempre cosi. Gode nel farmi godere. Godo nel farla godere.

La giornata mi ha caricato tantissimo e ha caricato anche Lei. Viene ancora prima di me…senza toccarsi…solo con la penetrazione. E’ un orgasmo diverso da quelli del pomeriggio…molto più animale…intenso. Le tremano le gambe, trema tutta. La tengo per i fianchi mentre spingo più forte e più velocemente. Sono colpi duri, intensi e quando la pelle d’oca che precede la sborrata mi assale ecco che sento esplodere tutto il carico accumulato. Lei mi favorisce, aspetta questi ultimi colpi per goderne insieme a me…Una goduria estrema come solo Laura riesce a regalare…a regalarmi…a regalarsi…

Adesso sono ancora qui, sulla poltrona che la guardo. Si è buttata sul letto…a pancia sotto….la gonna sui fianchi lascia il culo scoperto…nudo. Il reggicalze disegna linee scure sulla pelle chiara…

Sono seduto, con i pantaloni calati alle caviglie, seduto nudo con cazzo che si è momentaneamente spento e la guardo…e non vedo una Donna , vedo puro piacere.

Chiamatemi Ismaele o KS…come volete. Sono l’uomo che guarda…guarda il piacere fatto Donna…Laura è il suo nome….
 
Altro capitolo decisamente "lauresco"; ci sono un paio di passaggi, di suggestioni perfettamente sovrapponibili alla realtà.
La capacità di interpretare il "personaggio" o meglio la capacità di leggere e analizzare quella che qui è chiamata "Laura" è prodigiosa.
Non nascondo che questa aderenza della 2.0 all' originale non finisce mai di stupirmi.
So bene di averlo scritto altre volte ma questo è quanto.
 
Ho cercato quelli che mi hanno commentato e ho visto che alcuni avevano scritto dei racconti, così eccomi qui.. ho DI-VO-RA-TO i primi due capitoli e adesso il tuo complimento sul mio misero racconto assume una consistenza ben diversa.
Sei INCREDIBILMENTE bravo!! Le tue parole, ciò che descrivono, sono super eccitanti e le storie non sono banali e scontate (come altre che mi è capitato di leggere) e, soprattutto, non sono un copione da film, fatti solo di battute...
Complimenti davvero
 
Ho cercato quelli che mi hanno commentato e ho visto che alcuni avevano scritto dei racconti, così eccomi qui.. ho DI-VO-RA-TO i primi due capitoli e adesso il tuo complimento sul mio misero racconto assume una consistenza ben diversa.
Sei INCREDIBILMENTE bravo!! Le tue parole, ciò che descrivono, sono super eccitanti e le storie non sono banali e scontate (come altre che mi è capitato di leggere) e, soprattutto, non sono un copione da film, fatti solo di battute...
Complimenti davvero
Grazie, i veri complimenti vanno alla Donna che stimola tutto questo, Laura, e al suo cantore che ce la fatta scoprire nel tempo e che nel tempo rimane...
Grazie anche a Te, gli scambi di complimenti non sono mai cose da poco.
 
Me lo aveva preannunciato, @KSbis ha lasciato il sito...come tale.....
Lo ricorderò poi in un thread apposito creato per ricordare, per ricordare le idee che mi ero fatto sugli utenti...
Qui non resta che scrivere, almeno da parte mia, il capitolo finale....
Ci provo....
 
Me lo aveva preannunciato, @KSbis ha lasciato il sito...come tale.....
Lo ricorderò poi in un thread apposito creato per ricordare, per ricordare le idee che mi ero fatto sugli utenti...
Qui non resta che scrivere, almeno da parte mia, il capitolo finale....
Ci provo....
Siamo giunti alla fine quindi, per quanto mi riguarda....di questo bellissimo percorso. Ho pensato come farlo, come rendere omaggio a questa lunga storia che personalmente mi ha preso, mi ha preso e appassionato tanto...
E allora ho deciso di mettere non l'ultimo mattone...ma il primo, quello che doveva essere il primo capitolo di tutta questa saga. Lo proposi tempo fa a chi conosce la Laura dei racconti...e adesso lo propongo qui...una fine che è un inizio....

IL MIO SENSO UNICO

Mi chiamano Laura e questa è la mia storia se avessi voglia di raccontarla, è la mia biografia se qualcuno avesse voglia di scriverla, è la cronaca della mia vita se foste così curiosi di conoscerla.

Il mio senso unico, l’unica direzione che conosco…sempre avanti. Guido una macchina chiamata esistenza, senza specchietti e senza retromarcia, la guido lungo la strada che ha un’unica direzione, quella del senso unico. Non posso e non voglio guardare cosa c’è e cosa c’è stato prima, un secondo, un giorno, un anno o un decennio fa. Non posso, non voglio e non ho tempo….e non ha neanche senso. Devo guardare avanti, sempre avanti. Quello che è stato è stato, una via a senso unico in cui fermarsi e tornare indietro non è possibile…

Sono cosi perché la vita, la mia vita è cosi. Dalla nascita in poi l’esistenza è sempre a senso unico….la mia di più. Infanzia, adolescenza...maturità sono incroci lungo questa via, tappe da superare e da raggiungere il prima possibile…

Amicizie, affetti, amori, avventure sono strumenti e compagni in questo viaggio…non devono essere zavorre. Sono e devono essere in sintonia col mio percorso perché sono io che l’ho deciso…

Da sempre mi muovo in questa direzione, in ogni cosa che faccio.

Nel lavoro, nel divertimento, nello sport, nel piacere.

Nel lavoro, sono stata prima fotografa e poi segretaria. Ora sono una Consulente. Guardo avanti usando l’esperienza come trampolino non come rifugio. Non lo cerco e non mi serve…..

Nel divertimento, vivo la vita al massimo perché soltanto questo mi permette di ottenerlo. Non conosco la noia…se la incontro la supero…senza pensarci….

Nello sport, in tutto quello che pratico e ho praticato. Le arti marziali con lo sguardo sempre in avanti, la corsa con il traguardo come unico obiettivo, il paracadutismo dove il tornare con i piedi per Terra è più di un modo di dire…con il tiro con l’arco dove lo scoccare della freccia prevede un’unica direzione…

Nel piacere, in tutto quello che ho fatto, faccio, mi fanno fare e hanno fatto fare. Uomini e non solo. Io sono il piacere di chi mi da piacere….

Perché raccontarmi? Perché farmi raccontare? Perché descrivere la mia vita. Perchè?

Perché chi mi è vicino sostiene che non sia convenzionale, sostiene che è pressochè unica, sostiene che merita di essere presentata.

E allora ho deciso di presentarvela…percorrendo quella direzione, il mio senso unico che è l’unico che conosco.

Sarà un po storia, un po biografia un po cronaca…dipende da chi la scriverà.
 
Siamo giunti alla fine quindi, per quanto mi riguarda....di questo bellissimo percorso. Ho pensato come farlo, come rendere omaggio a questa lunga storia che personalmente mi ha preso, mi ha preso e appassionato tanto...
E allora ho deciso di mettere non l'ultimo mattone...ma il primo, quello che doveva essere il primo capitolo di tutta questa saga. Lo proposi tempo fa a chi conosce la Laura dei racconti...e adesso lo propongo qui...una fine che è un inizio....

IL MIO SENSO UNICO

Mi chiamano Laura e questa è la mia storia se avessi voglia di raccontarla, è la mia biografia se qualcuno avesse voglia di scriverla, è la cronaca della mia vita se foste così curiosi di conoscerla.

Il mio senso unico, l’unica direzione che conosco…sempre avanti. Guido una macchina chiamata esistenza, senza specchietti e senza retromarcia, la guido lungo la strada che ha un’unica direzione, quella del senso unico. Non posso e non voglio guardare cosa c’è e cosa c’è stato prima, un secondo, un giorno, un anno o un decennio fa. Non posso, non voglio e non ho tempo….e non ha neanche senso. Devo guardare avanti, sempre avanti. Quello che è stato è stato, una via a senso unico in cui fermarsi e tornare indietro non è possibile…

Sono cosi perché la vita, la mia vita è cosi. Dalla nascita in poi l’esistenza è sempre a senso unico….la mia di più. Infanzia, adolescenza...maturità sono incroci lungo questa via, tappe da superare e da raggiungere il prima possibile…

Amicizie, affetti, amori, avventure sono strumenti e compagni in questo viaggio…non devono essere zavorre. Sono e devono essere in sintonia col mio percorso perché sono io che l’ho deciso…

Da sempre mi muovo in questa direzione, in ogni cosa che faccio.

Nel lavoro, nel divertimento, nello sport, nel piacere.

Nel lavoro, sono stata prima fotografa e poi segretaria. Ora sono una Consulente. Guardo avanti usando l’esperienza come trampolino non come rifugio. Non lo cerco e non mi serve…..

Nel divertimento, vivo la vita al massimo perché soltanto questo mi permette di ottenerlo. Non conosco la noia…se la incontro la supero…senza pensarci….

Nello sport, in tutto quello che pratico e ho praticato. Le arti marziali con lo sguardo sempre in avanti, la corsa con il traguardo come unico obiettivo, il paracadutismo dove il tornare con i piedi per Terra è più di un modo di dire…con il tiro con l’arco dove lo scoccare della freccia prevede un’unica direzione…

Nel piacere, in tutto quello che ho fatto, faccio, mi fanno fare e hanno fatto fare. Uomini e non solo. Io sono il piacere di chi mi da piacere….

Perché raccontarmi? Perché farmi raccontare? Perché descrivere la mia vita. Perchè?

Perché chi mi è vicino sostiene che non sia convenzionale, sostiene che è pressochè unica, sostiene che merita di essere presentata.

E allora ho deciso di presentarvela…percorrendo quella direzione, il mio senso unico che è l’unico che conosco.

Sarà un po storia, un po biografia un po cronaca…dipende da chi la scriverà.
Sempre gran belle parole caro @Grandel, sensate e con quel pizzico di razionalità che ti fa riflettere.
Posso dire e confermare, per quanto mi riguarda, che è stato un bel cammino percorso insieme.. inizialmente con Laura e Ts, poi proseguito grazie a te ed alla tua capacità di conciliare i due percorsi in uno unico.. il senso unico che ho seguito con molto piacere.
 
Siamo giunti alla fine quindi, per quanto mi riguarda....di questo bellissimo percorso. Ho pensato come farlo, come rendere omaggio a questa lunga storia che personalmente mi ha preso, mi ha preso e appassionato tanto...
E allora ho deciso di mettere non l'ultimo mattone...ma il primo, quello che doveva essere il primo capitolo di tutta questa saga. Lo proposi tempo fa a chi conosce la Laura dei racconti...e adesso lo propongo qui...una fine che è un inizio....

IL MIO SENSO UNICO

Mi chiamano Laura e questa è la mia storia se avessi voglia di raccontarla, è la mia biografia se qualcuno avesse voglia di scriverla, è la cronaca della mia vita se foste così curiosi di conoscerla.

Il mio senso unico, l’unica direzione che conosco…sempre avanti. Guido una macchina chiamata esistenza, senza specchietti e senza retromarcia, la guido lungo la strada che ha un’unica direzione, quella del senso unico. Non posso e non voglio guardare cosa c’è e cosa c’è stato prima, un secondo, un giorno, un anno o un decennio fa. Non posso, non voglio e non ho tempo….e non ha neanche senso. Devo guardare avanti, sempre avanti. Quello che è stato è stato, una via a senso unico in cui fermarsi e tornare indietro non è possibile…

Sono cosi perché la vita, la mia vita è cosi. Dalla nascita in poi l’esistenza è sempre a senso unico….la mia di più. Infanzia, adolescenza...maturità sono incroci lungo questa via, tappe da superare e da raggiungere il prima possibile…

Amicizie, affetti, amori, avventure sono strumenti e compagni in questo viaggio…non devono essere zavorre. Sono e devono essere in sintonia col mio percorso perché sono io che l’ho deciso…

Da sempre mi muovo in questa direzione, in ogni cosa che faccio.

Nel lavoro, nel divertimento, nello sport, nel piacere.

Nel lavoro, sono stata prima fotografa e poi segretaria. Ora sono una Consulente. Guardo avanti usando l’esperienza come trampolino non come rifugio. Non lo cerco e non mi serve…..

Nel divertimento, vivo la vita al massimo perché soltanto questo mi permette di ottenerlo. Non conosco la noia…se la incontro la supero…senza pensarci….

Nello sport, in tutto quello che pratico e ho praticato. Le arti marziali con lo sguardo sempre in avanti, la corsa con il traguardo come unico obiettivo, il paracadutismo dove il tornare con i piedi per Terra è più di un modo di dire…con il tiro con l’arco dove lo scoccare della freccia prevede un’unica direzione…

Nel piacere, in tutto quello che ho fatto, faccio, mi fanno fare e hanno fatto fare. Uomini e non solo. Io sono il piacere di chi mi da piacere….

Perché raccontarmi? Perché farmi raccontare? Perché descrivere la mia vita. Perchè?

Perché chi mi è vicino sostiene che non sia convenzionale, sostiene che è pressochè unica, sostiene che merita di essere presentata.

E allora ho deciso di presentarvela…percorrendo quella direzione, il mio senso unico che è l’unico che conosco.

Sarà un po storia, un po biografia un po cronaca…dipende da chi la scriverà.
Come tutte le belle cose, anche questa ha un termine...purtroppo.

Grazie a @Grandel per averla condivisa con noi...
 
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