Racconto di fantasia Ripetizioni da Elena

Holly10

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Ciao a tutti. La storia che segue diciamo che è uno spin off della storia di elena che racconto qui: Thread 'Elena'
https://www.phica.eu/forums/threads/elena.16731241/

Questo serve a completare il personaggio. Per comprenderne meglio la psicologia e i motivi delle sue azioni. Spero vi piaccia. Buona lettura.

Durante l’anno ebbi il debito di matematica.



Mia madre dopo avermi sgridato per settimane, decise che avrei dovuto prendere delle lezioni private.



Mamma parlò con la vicina di casa che aveva una figlia. Elena. Iscritta all’università al secondo anno di giurisprudenza. Elena aveva già un figlio. Nonostante avesse 21 anni.



Purtroppo con il suo compagno domenico non riuscirono ad evitare la fecondazione, ma nonostante l’eta decisero di tenere il bambino.



Mi pare si chiamasse filippo.



Comunque Elena aveva deciso di continuare gli studi. Con domenico vivevano momentaneamente separati e cercavano di racimolare più soldi possibile per assicurarsi un futuro migliore.



La proposta di mia madre fu quindi ben accolta. Mia madre avrebbe pagato bene e sicuramente elena avrebbe fatto il possibile per farmi recuperare le lacune.



Elena era bellissima. alta 1.70, magrissima, capelli castani, un seno piccolo, ma con due capezzoli molto scuri e grossi, quasi come due ciucci. Le gambe di Elena slanciate una coscia lunghissima che finisce in un culo alto e sodo.



Quando passava elena tutti la guardavano nel condominio. Anche i vecchietti di solito la salutavano con un sorriso smagliante e appena era passata si giravano a guardarle il culo.



Il viso di Elena era come quello di un angelo. Occhi grandi e marroni, labbra carnose e nasino piccolino.



Insomma, non vi nascondo che mi facevo un sacco di seghe pensando a lei.



Per questo motivo, quando mamma mi disse che avrei preso lezioni da Elena. Il mio cuore battè a mille. Ero felicissimo.



Finalmente avrei avuto l’occasione di stare da solo con lei.



Il primo giorno mi recai a casa sua. Elena era imbarazzata, ero il primo ragazzo a cui faceva ripetizioni. Mi fece accomodare nella sala da pranzo, adiacente alla cucina. Mi chiese se avessi sete e mi offrì dell’acqua. La segui in cucina mi diede il bicchiere d’acqua e poi iniziammo.



Ricordo che ogni tanto si fermava perchè filippo si svegliava e quindi doveva allattarlo o coccolarlo. Il bambino aveva un anno e quindi aveva bisogno della costante attenzione della madre.



Quello che mi colpì di Elena fu la voglia con cui faceva le cose. Mentre io facevo i problemi di goniometria, lei studiava diritto e contemporaneamente si prendeva cura di suo figlio.



Assurdo, pensai nella mia testa, questa ragazza è una forza.



Tornando a noi, ogni volta che allattava filippo io cercavo di non farmi beccare, ma secondo me se ne accorgeva. guardavo quei capezzoli duri e scuri. Avrei tanto voluti essere io al posto di filippo.





  • elena: silvio, scusami potresti andarmi a prendere un bicchiere d’acqua sto morendo di sete e con il bambino non riesco ad alzarmi.
  • Io: certo


Mi recai in cucina, avevo il cazzo duro alla vista di quei capezzoli. Mi venne il colpo di genio.



Presi il bicchiere versai l’acqua e inzuppai il cazzo nel bicchiere. Diedi una bella scrollatina. Chiusi tutto e lo portai ad elena.



elena lo buttò giù tutto d’un sorso. Nella mia mente era come se avesse bevuto dal mio cazzo.



Finita la lezione. Tornai a casa e mi feci tre seghe.



L’operazione si ripetè anche nei giorni seguenti. Ormai aspettavo con ansia quel bicchiere d’acqua. Ma il terzo giorno quella richiesta non arrivò.



Non mi preoccupai, continuai a studiare, tanto sicuramente mi sarebbero capitate altre occasioni.



Infatti il giorno seguente elena mi chiese il bicchiere d’acqua. Questa volta ho voluto esagerare. Mi masturbai, li in cucina. Volevo portarle l’acqua con la sborra.



  • elena: allora silvio, quanto ci vuole?
  • Si elena: arrivo


Cazzo non riuscivo a venire, troppo poco tempo



  • Elena: ma che stai facendo?
  • Io: cazzo scusa
 
Silvio non sapeva che dire. Elena si mise ad urlare. Vai via e non tornare mai più!



Silvio scappò a casa in preda al panico e si chiuse in stanza. La paura più grande è che adesso Elena avrebbe raccontato tutto alla madre



Non ci fù un attimo di tregua che infatti squillò subito il telefono.

Silvio si alzò dal letto e si mise ad origliare.



  • pronto
  • Comeeee?
  • Non può essere!


Silvio aveva il cuore in gola



  • elena ti prego è un ragazzino. Ha bisogno delle tue lezioni. Capisco che ci vorrà più tempo ma se è un problemi di soldi, ti pagherò di più.
  • Va bene, grazie


La madre staccò il telefono e tornò a fare quello che stava facendo. Silvio non capiva. Rimase con l’ansia fino all’ora di cena



  • oggi ha chiamato elena, diceva che la tua preparazione è troppo lacunosa. Non basterebbero tre mesi per colmarle.


Silvio tirò un sospiro di sollievo

  • silvio: quindi non devo più andare a ripetizioni?
  • La madre: no al contrario bello mio. Sta volta non te ne esci. Ho chiesto ad elena di intensificare gli incontri


Il giorno seguente silvio dovette affrontare elena. Questa volta non c’era il bambino e silviò capì subito che la donna non si sarebbe più mostrata mentre allattava.



  • silvio: elena scusa. Il fatto è che..
  • Elena: stai zitto. Devi studiare. Se fosse per me ti avrei cancellato dalla faccia della terra. Ma ho bisogno dei soldi. Quindi vediamo di fare il nostro dovere e stop.


Silvio si ammutolì e si mise sui libri.

La giornata prosegui. Silvio rimase per ben otto ore a studiare. Era stremato. I due non avevano più proferito parola se non per spiegazioni di matematica.



Si salutarono con la promessa di vedersi il giorno dopo.



Il giorno dopo arrivò. elena era eccitata e felice.



  • elena: iniziamo?


Si sentiva che era carica, ma silvio non capiva perchè. Una telefonata li interruppe.



  • elena: pronto amore
  • A che ora arrivi?
  • Bene, ti faccio trovare pronto
  • Un bacio


L’arcano era svelato. Il compagno di elena. Domenico, oggi sarebbe tornato dall’università per il weekend e finalmente i due si sarebbero visti dopo una settimana di assenza.



Elena: scusa era domenico. Arriverà per l’ora di pranzo. Tu non preoccuparti mangiamo velocemente poi lui sicuramente andrà a riposare perchè stanco.



Silvio per l’ora di pranzo tornò a casa, mangiò e alle 14, come stabilito da elena tornò nel suo appartamento.



Suonò il campanello, ma la porta non si aprì subito come al solito.

Ci vollero 5 minuti, e la porta si aprì. Elena aprì, visibilmente stanca. Rossa in viso. Aveva addosso una vestaglia nera. Sotto non si vedeva nulla. Ma silvio aveva come l’impressione che fosse nuda.



  • elena: accomodati al solito, dieci minuti e arrivo. Inizia a fare il problema di pagina 30


silvio eseguì gli ordini di elena. Passarono i dieci minuti che aveva promesso elena, ma la ragazza non tornava.



Silvio allora si alzò, avendo capito cosa accadeva, cerco di fare silenziosamente. E si avvicinò alla stanza da letto.



Quello che vide gli fece diventare subito il cazzo di marmo.



Elena era in ginocchio. Stava segando domenico



Elena: dai sbrigati che è di là

Domenico: prendilo in bocca



Domenico si accorse della sagoma del ragazzo e si mise a ridere.



Elena si stacco dal cazzo e chiese

  • che ridi?


Domenico con lo sguardo indicò la porta ed elena vide la sagoma di silvio con le mani nella patta.



Silviò capì e scappó. Passarono altri 5 minuti ed elena arrivò.



  • allora finito il problema?
  • Silvio: si si


Bene oggi ti spiego il seno e il coseno..



Entrò nella stanza domenico. Mise una mano sui capelli del ragazzo e lo salutò



  • ciao giovanotto


Elena, come dicevo: il seno è la lunghezza del catet…



Interruppe domenico:

Il seno è quello che fa impazzire gli uomini



I due maschi della stanza si misero a ridere, anche elena accennò un sorriso e disse



Smettetela cretini, qui c’è un debito da colmare



Domenico: suvvia elena, tanto la madre ti paga lo stesso e poi se al ragazzo dai lezioni di seno sempre lezioni sono.



Domenico guardò il ragazzo e gli schiacciò un occhio.



Elena: sai che ha fatto l’altro giorno questo maialino?



Domenico si girò e silvio sgranò gli occhi e non poteva credere a quello che stava per dire elena.



Elena: l’ho trovato in cucina con il cazzetto in mano e voleva sborrare nel bicchiere d’acqua che gli avevo chiesto. Ti rendi conto che porco?



Domenico si mise a ridere. Silvio voleva sprofondare. Ma non capiva la reazione di domenico. Perchè non ha fatto una scenata



Domenico: tesoro mio. Tu non ci credi, ma fai questo effetto a noi uomini. Ti vediamo e sentiamo l’irrefrenabile voglia di sco…



Elena: stai zitto! E lasciaci studiare



Domenico si mise a ridere e torno nella stanza da letto



Silvio riprendiamo



Silvio: scusa elena posso farti una domanda?

Elena: dimmi

Silvio: perchè non hai raccontato nulla a mia madre e invece a domenico si



Elena: vedi io e domenico ci conosciamo profondamente. Ci raccontiamo tutto e non abbiamo nessun taboo. Invece se avessi raccontato tutto a tua madre. Sono sicura che in un modo o nell’altro qualcuno avrebbe dato la colpa a me. Tu sei fortunato. Sei nato maschio. Per noi donne è diverso. Dobbiamo lottare per qualsiasi cosa. Più di voi. La mentalità odierna assoggetta la donna. Quasi a costringerla e farle credere di essere inferiore all’uomo. Le donne in questo ci credono. Quindi se avessi raccontato tutto ad una donna come tua madre, nata negli anni 50, sicuramente avrebbe trovato il modo di incolpare me di qualcosa. Che ne so, forse mi hai visto allattare e ti sei eccitato?



Silvio non sapeva che dire: bhe si ma no, è che sei bellissima

Elena: ti ringrazio, ma siamo qui per studiare. Continuiamo!
 
Racconto molto intrigante..suscita in me ricordi di tempi lontani quando da ragazzo si fantasticava sulla prof di turno..
Spero che continuerai a deliziarci con le avventure della giovane Elena!!
 
Il giorno seguente. Silvio alle 9 si presentò a casa di elena. Elena era visibilmente riposata e di buon umore. Accolse silvio con un sorriso.



Elena: vuoi qualcosa?

Silvio: un bicchiere d’acqua grazie

Elena volle scherzare con il ragazzo: eh ma io non ho l’acqua ai gusti che cerchi tu

Silvio imbarazzato chinò il capo

Elena rise e disse: sto scherzando



Domenico uscì dalla camera in boxer molto larghi. Aveva il cazzo in erezione. Salutò silvio e diede una pacca sul culo ad elena.



  • buongiorno amore
  • Elena dai amore c’è il ragazzino qui. Non puoi metterti qualcosa?
  • Domenico: ma va, quello mica guarda me e te che vuole
  • Elena rassegnata: è senza speranze quello


Quella conversazione ovviamente aveva eccitato silvio. Avrebbe voluto dire qualcosa, ma non sapeva che cosa



  • domenico: senti silvio. Oggi vado a fare un giro con la moto. Ti va di venire?
  • Silvio: mi piacerebbe tanto ma devo studiare qui con elena
  • Domenico: lo so che non vuoi lasciare questa dea da sola. Ma vedraiti divertirai e staremo via solo mezz’ora


Elena acconsentì. Un po di svago non avrebbe fatto male al ragazzo. Da buona ragazza. Chiamo subito dal madre di silvio chiese il permesso e le disse che silvio poteva anche rimanere a pranzo così non avrebbero perso tempo.



La madre acconsentì. Silvio era felice.



Passò la mattinata studiando. Elena preparò il pranzo. Una pasta fredda per non perdere tempo e non appesantirsi. Alle 15 domenico e silvio uscirono a fare un giro.



Il caso fu cattivo con silvio. Durante un sorpasso domenico perse il controllo della moto. Entrambi caddero. Nessuna grave conseguenza. Una gamba rotta per domenico e il braccio destro per silvio. Qualche escoriazione ma nulla che non si risolve con un mese di gesso.



Passarono il pomeriggio in ospedale. Ovviamente sia la madre sia elena si recarono in ospedale per sincerarsi delle condizioni dei due. Elena si scusò piu volte con la madre di silvio. Ma la signora fece soallucce e disse ad elena di non preoccuparsi importante che entrambi non avevano riportato conseguenze gravi. Nella tarda serata rientrarono tutti a casa.



Passarono alcuni giorni. Silvio aveva difficoltà a scrivere. Quindi elena si era sposta più vicina al ragazzo e insieme cercavano di fare le lezioni. Elena faceva le domande silvio rispondeva ed elena scriveva al suo posto.



Questa vicinanza non faceva bene al cazzo di silvio. Il ragazzo infatti non riusciva neanche a segarsi. Quindi per tutti quei giorni accumulò erezioni ed eccitazioni senza potersi sfogare.



Una mattina silvio fu sempre puntuale. Ma sentiva che quel giorno non stava bene. Aveva dolore al basso ventre. Elena lo vedeva strano e più volte si sincerò delle condizioni del ragazzo. Ma lui tutte le volte rispose che stava bene.



Silvio si alzava a cadenza di mezz’ora per andare in bagno.



La quarta volta elena preoccupata lo fermò davanti la porta del bagno e gli chiese piccolo ma tutto bene.



Si si è che mi fa male qui. Con il braccio sinistro indico il basso ventre. Elena da madre apprensiva, si avvicinò al ragazzo ed entrò nel bagno. Fammi vedere



Tocco il ventre del ragazzo ed era durissimo. Mentre lo tocco anche il pene di silvio si indurì.

Tesoro forse devi sfogarti

E come faccio ho il gesso

Elena si voltò verso la porta. Chiuse a chiave e fece cenno al ragazzo di fare silenzio.



Abbasso i pantaloni del ragazzo e comincio a toccarlo



Lentamente iniziò una sega

Silvio chiuse gli occhi non le pareva vero. Non ci volle molto e butto via un quantitativo enorme di sborra sul lavandino. Elena non ne aveva vista cosi tanta.



Aprì l’acqua del bidè sciacquò il ragazzo lo asciugò e lo fece uscire.



Elena rimase in bagno con il braccio sborrato e il lavandino stracolmo.



Non resistette. Ne prese un po e lo portò in bocca.
 
Giusto, anche se severo! Ottimo controllo! Inutile andare oltre, sennò non ci sarebbe la curiosità di sapere cosa farà dopo!
 
Racconto interessante
Posso solo farti due piccole osservazioni? I racconti anche se di fantasia è sempre meglio renderli credibili
1) hai scritto che Silvio non poteva segarsi avendo il braccio braccio destro ingessato... Ma poteva farlo benissimo con la sinistra
2) la motivazione data da Elena sul perché non abbia detto niente alla madre non regge , inutile appesantire il racconto con questioni che riguardano la visione patriarcale della donna ecc.ecc.... Bastava scrivere che Elena non ha voluto far punire Silvio dalla mamma

Scusa se mi sono permesso

.... mi aspettavo un finale di Domenico che scopava Elena mentre spompinava Silvio .... 😉😉😉😉
 
un bello spin-off! Elena porcellina già da ragazza fa capire quello che farà da grande… Hai fatto bene a non farla andare troppo oltre, così è più credibile. E scopriamo anche che Domenico non è un tipo geloso, il che apre prospettive interessanti
 
un bello spin-off! Elena porcellina già da ragazza fa capire quello che farà da grande… Hai fatto bene a non farla andare troppo oltre, così è più credibile. E scopriamo anche che Domenico non è un tipo geloso, il che apre prospettive interessanti
Esattamente. Ti ringrazio
 
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