Quando ero piccolo e frequentavo l ultimo anno di scuola elementare, mia madre era molto amica della mia maestra di storia, che si chiamava Pina. La mia maestra era di Mondragone, mentre io ho sempre abitato a Portici. Mi ricordo che aveva pure una figlia della mia età che si chiamava Anna e un giorno d'estate, dopo la fine dell' esame e della scuola elementare, mi portò al mare con lei dalle parti tra Pineta a Mare e Mondragone, e mia madre mi lasciò andare al mare con la maestra, perché loro erano molto amiche. Ogni volta che arrivavamo in spiaggia la maestra Pina si cambiava il costume da bagno e faceva entrare me e sua figlia nella cabina con lei, e si cambiava davanti a noi. Ero piccolo e ricordo benissimo l'adrenalina e i tremori che mi prendevano quando vedevo il cespuglio peloso della maestra Pina, ricordo che aveva una bella vagina selvaggia e accattivante, ma era molto curata ai lati dell'inguine, e ogni volta che la guardavo nuda mi emozionavo tanto, al punto che mi mancava il fiato ogni volta che vedevo la sua vagina, e il mio pene si alzava e rimaneva duro, per tutto il tempo che lei non finiva di mettersi il costume da bagno. Più tardi, mi mancò il fiato anche quando lei si girò e potei vedere il suo sedere, mentre si abbassava per mettersi il costume da bagno, perchè notai molto bene anche se ero piccolo, dei i peli neri all'interno del suo sedere e quando vedevo i suoi peli, il mio pene diventava di nuovo eretto e rimaneva duro per tutto il tempo fino a quando lei non finiva di cambiarsi. Quando finiva di cambiarsi e si girava e vedeva che il mio pene era duro, mi faceva una smorfia guardando il mio pene e mi diceva che ero come Priapo degli Antichi Greci. Io ancora non capivo chi era Priapo. Ricordo che un giorno, quando andai di nuovo in spiaggia con lei, mi fece entrare solo a me nella cabina del lido, e quando si spogliò per mettersi il costume da bagno, il mio pene si indurì immediatamente e lei si girò verso di me e fece una smorfia guardando il mio pene e disse: “Stai facendo di nuovo il cattivo? Poi fece un'altra smorfia guardando il mio pene e disse: “Sei il solito monello? Tua madre non ti ha mai detto che sei maleducato a stare così davanti a una signora? Poi prese la sua borsa e mi mostrò la foto di un dipinto greco di un uomo che aveva una lunga cosa in mezzo alle gambe e stava in piedi con le mani alzate. (solo quando fui più grande capii cosa rappresentava) e mi disse che quando mi succedeva, dovevo mettere la gamba destra dietro e la sinistra avanti e dovevo alzare le mani in alto, e così facendo Priapo mi ascoltava e io diventavo forte e potente, come lui. Un giorno accadde che, quando arrivammo in spiaggia, la mia maestra non si cambiò il costume, e io ero molto preoccupato, perché aspettavo e non vedevo l'ora che si cambiasse come al solito, e lei mi lasciava entrare con lei nella cabina come le altre volte. Fortunatamente mi portò a casa sua perché stavo giocando con sua figlia Anna, e quando arrivammo a casa ci disse di fare una doccia, e disse a sua figlia Anna di entrare per prima, e di fare la doccia, e poi l'avrei fatta io, e appena finì di lavare sua figlia Anna, mi chiamò e mi disse, di entrare, e fece uscire sua figlia dal bagno, e nella doccia c'eravamo solo io e la maestra Pina. Appena ho visto la maestra nuda ho avuto un'erezione ed ero tutto pieno di adrenalina, ho iniziato a balbettare, non riuscivo a parlare bene, e guardavo sempre il cespuglio peloso della sua vagina. A un certo punto la maestra se ne accorse che mi ero indurito e si girò di lato nella doccia, si abbassò piegando la schiena in avanti, e mise il piede sul bordo della vasca con la gamba piegata, e mi fece una smorfia ancora più divertente; guardava il mio pene facendo la smorfia con la sua faccia, e alzò le sue braccia rimanendo così per un pò di tempo, mentre io ridevo e tremavo ancora di più per l'eccitazione. All'improvviso fece uno strano urlo che pensai mi avesse rimproverato, ma invece mi disse, fai come sto facendo io, e facciamo come gli antichi greci: Alza le tue mani verso l'alto, e metti la tua gamba destra all'indietro e la sinistra in avanti e dici Priapo, Priapo, Priapo fammi forte come te!!!! Poi mi ha fatto uscire dalla doccia e mi ha detto di andare a giocare con Anna che devo finire di lavarmi. Non sono mai riuscito a capire il significato perchè la maestra Pina mi faceva quella smorfia strana, e si piegava in avanti, e rimaneva sempre con la sua smorfia guardando il mio pene. So soltanto che ogni volta che lo faceva soprattutto quando si curvava con la sua schiena e alzava le braccia in alto, a me piaceva tanto, e mi rimaneva sempre impressa la sua smorfia che mi faceva. Logicamente, non si è mai permessa di toccarmi, anche se quando mi trovai in doccia con lei, volevo tanto toccarla, ma non ebbi il coraggio per paura poi che lo diceva a mia mamma. Ma la mia maestra, stava forse cercando di dirmi qualcosa di bello quando mi diceva come dovevo alzare le mani al cielo e imitare quell'uomo che mi aveva mostrato nel dipinto greco?