Quarta ed ultima parte
Non appena Roberto finì di riempire di sperma la bocca di mia moglie, lei si alzò, mi strinse in un abbraccio quasi soffocante e mi baciò. Sulle prime la cosa mi fece un pò schifo perchè appunto ci stavamo passando da una bocca all'altra la sborra di Roberto, ma lei, appena capì la mia ritrosia mi disse "Fallo! Se mi ami fallo", allora non volli deluderla e le esplorai la cavità orale in profondità con la mia lingua: devo dire che il sapore non era sgradevole e dopo un pò il pensiero della perversione che stavamo raggiungendo mi fece eccitare ancor di più, se possibile.
Ci stavamo ancora baciando quando Gemma ci abbracciò entrambi e chiese di poter partecipare alla festa.
Isabella, stupendomi, mi scansò e rivolse tutte le sue attenzioni a Gemma: le due iniziarono un sensuale gioco con la lingua nel quale ognuno voleva primeggiare, le loro mani correvano lungo i fianchi dell'altra fino ad arrivare alle tette. Isabella era dotata di un seno molto bello, una seconda misura con bei capezzoli morbidi; Gemma per contro aveva un seno piuttosto cadente, dovuto sia all'età ma anche alla misura, una quinta indicativamente. Mi piacevano un sacco queste tette saggy però con il capezzolo che guardava verso l'alto, e sembravano piacere molto anche ad Isabella, che per anni mi aveva spergiurato "Non lo farei mai con una donna, mi fa senso solo pensarci"...
Evidentemente i nostri amici avevano i giusti argomenti per farle cambiare idea dal momento che ora stava succhiando con avidità i capezzoli di Gemma mentre con la mano iniziava ad esplorarle la fica.
Io mi accomodai sul letto, di fianco a Roberto, sdraiato e sfinito, il cui cazzo, pur moscio, restava davvero invidiabile; ero completamente assorto nel guardare Isabella e Gemma protagoniste della più eccitante sessione di petting che avessi mai visto.
Ecco quindi che mi ritrovai ad osservare Isabella che penetrava facilmente Gemma con tutta la mano (Isabella poi ha della mani veramente piccole) mentre la baciava e le leccava le tette.
Gemma, grazie alle abilità, fino a quel momento a me sconosciute, di Isabella giunse velocemente vicina all'orgasmo "Oh sììììì, sto per venire, leccamela ti prego" gridò, e non appena Isabella si avvicinò alla figa di Gemma, lei squirtò abbondantemente sul viso di Isabella: una scena epica poichè completamente inaspettata con Isabella presa assolutamente alla sprovvista.
A quella vista, mi alzai, presi la testa di Isabella tra le mani ed iniziai a leccare dal suo viso lo squirt di Gemma: era super eccitante così ricominciammo a limonare... ormai eravamo pregni dei liquidi seminali dei nostri amici e questo eccitava moltissimo entrambi.
Gemma mi spinse sul letto, prese il mio cazzo, ormai duro come un palo di cemento, lo puntò sull'entrata della sua figa e si impalò con un colpo secco. Così iniziai a scoparla con forza, volevo sbatterla forte, e lei: "Dai Andrea, sbattimi!..L’hai capito che sono una vera troia, vero?...Scopami cazzo, non ti fermare, sborrami dentro!"
Io in silenzio, per il poco ossigeno rimastomi in corpo, continuai ad assestarle colpi forti e profondi quando ad un certo punto lei chiuse gli occhi...sentii una gran quantità di liquido caldo colarmi sul cazzo, io aprii la bocca guardandola negli occhi e lei fece cadere nella mia bocca tutta la sua saliva....fu in questo momento che venni riempendole la fica di calda sborra.
Avevo toccato l'apice dell'estasi del piacere con Gemma ed ero felice di aver condiviso quell'esperienza d'amore con lei. Così appagati delle nostre ardenti passioni, decidemmo di ritirarci nel salotto, desiderosi di immergerci in un momento di puro relax.
La luce soffusa e il dolce suono della musica in sottofondo creavano un'atmosfera piacevole. Nel frattempo, Isabella andò in cucina e ci portò un prosecco con degli spuntini prelibati. Un piccolo break pensato per recuperare le energie perse, mentre ci lasciavamo avvolgere dalla tranquillità del momento e e dal piacere di condividere un momento speciale insieme.
Passammo così alcuni minuti immergendoci nelle emozioni vissute in quegli istanti. Conversavamo tra un sorso di drink e uno spizzico di cibo, felici e contenti di condividere quei momenti insieme. Era un'armonia perfetta di affetti ed emozioni, che ci avvolgeva in una connessione profonda e soddisfacente.
Isabella, con un sorriso malizioso, aveva scelto di posarsi sulle gambe di Roberto, e nell'abbraccio delle sue cosce, iniziò a percepire il ritmo accelerato del suo respiro e la possente verga ingrossarsi sempre di più sotto il calore delle sue cosce. Uno sguardo intenso tra loro si trasformò in un bacio appassionato, i loro labbra che si cercavano con desiderio. Le mani di Roberto, esperte e audaci, cominciarono a esplorare ogni contorno del corpo di Isabella, suscitandole sensazioni profonde.
Nel frattempo, Gemma, seduta accanto a me, avvicinò il suo corpo al mio, stringendomi le braccia sul collo. Il suo abbraccio, carico di desiderio, divenne un preludio ad un languido bacio, dove le nostre labbra si cercarono con passione. Il suo seno, morbido e prosperoso, si avvicinò al mio viso in un gesto audace, creando un contatto intimo che intensificava il desiderio tra noi. Era un momento carico di sensualità e connessione profonda,
La sentivo aderire con tutto il suo corpo che premeva su di me, dalle enorme tette alla pancia, alla sua figa sempre più calda e bagnata. Avvertivo la sua libidine e la sua voglia di scopare. Io ormai ero in preda ad una forte eccitazione. Mi abbandonai completamente a lei, la comunione tra me e Gemma era fortissima in quel momento.
La passione, come un fuoco crescente, ci avvolse tutti quanti, trasformando il salotto in un palcoscenico suggestivo per il nostro desiderio e la complicità condivisa. Quella notte, il calore dell'estate si fuse con il calore dei nostri corpi, tessendo un ricordo sensuale e indimenticabile nell'atmosfera avvolgente della stanza.
La tensione nella stanza si fece irresistibile, un'atmosfera carica di desiderio sensuale. Con un sorriso carico di promesse, Roberto ci invitò con un gesto a seguirlo nella camera da letto. Così lui prese delicatamente Isabella per la mano, la tensione e l'anticipazione danzavano nei nostri sguardi.
Con gesti decisi, ci incamminammo verso la camera, guidati dal magnetismo di Roberto. La porta si chiuse dietro di noi, avvolgendoci in un'atmosfera di intimità. La luce soffusa creava ombre suggestive sulle pareti, mentre il profumo avvolgente della passione del sesso vivo permeava l'aria.
Isabella, ancora stretta a Roberto, lanciò uno sguardo complice, invitandoci tutti a lasciarci andare all'onda di desiderio che si stava formando.
Gemma mi invitò a sdraiarmi sul morbido letto tra Roberto e Isabella. Con uno sguardo carico di malizia, afferrò il mio cazzo con delicatezza per un sontuoso pompino. Lo spettacolo era avvolgente: entrambe le donne si concentravano intensamente nel soddisfare i loro rispettivi amanti, le teste inclinate all'indietro mentre le tette danzavano al ritmo sensuale dei loro movimenti. Roberto mi sorrise complice, i nostri sguardi testimoni di una connessione intima, mentre ci godevamo la visione avvolgente delle nostre donne che esprimevano la passione con ogni movimento.
Era strano trovarsi sullo stesso letto con un’altra coppia, non mi era mai capitato, ma non era imbarazzante, anzi, l’eccitazione sembrava amplificata dalla situazione.
In perfetta sintonia, le nostre donne interruppero il pompino, uno sguardo complice passò tra di loro come una promessa tacita. Lentamente, con una grazia sensuale, avvicinarono le loro labbra, fondendosi in un bacio sensuale, profondo. Le loro lingue, cariche di desiderio, danzavano in un vortice di passione, un duello ardente che amplificava l'intensità del momento. La stanza vibrava di un'energia sensuale, la passione si dipinse nei loro occhi, i loro sguardi erano una sinfonia di desiderio.
Niente era più erotico di due donne che si baciano con passione!
Gemma poi si staccò da lei, fissandomi intensamente negli occhi, e con un movimento lento, avvicinò il suo volto al mio. Sentii il calore del suo respiro sulla mia pelle, le sue labbra trovarono le mie in un bacio profondo e appassionato, un momento in cui il tempo sembrava fermarsi e solo la passione aveva il potere di esistere.
Gemma, con un gesto deciso, mi spinse sul letto. Con determinazione, avvicinandosi, iniziò a darmi baci appassionati al collo. Le sue labbra calde e desiderose di sesso tracciarono percorsi di piacere sulla mia pelle. Le sua sussurra, dolci e seducenti, danzarono nell'aria come una melodia intima, creando un intreccio profondo tra le nostre anime.
Gemma sussurrò dolci e seducenti parole, creando un'atmosfera avvolgente come una melodia intima: “Adesso ti voglio tutto mio, ti voglio scopare davanti alla tua cara mogliettina, mentre Roberto se la impala nuovamente!...dai, fammi godere come una vacca!..fammi gustare il tuo cazzo dentro la mia bocca!” disse.
Lei presa da un desiderio irrefrenabile si chinò sopra il mio cazzo avvolgendolo con le sue morbide labbra. Lo fece scivolare lentamente lungo la sua bocca fino a spingerlo tutto in gola. Con una mano poi mi afferrò una natica, e maliziosamente iniziò a stuzzicarmi l’ano con le dita. Improvvisamente esplosi in un estasi di goduria: sentire un dito violare il mio buchetto mi faceva impazzire di piacere.
Le nostre mogli si muovevano con una sintonia perfetta, creando un'armonia di movimenti e gesti sensuali. Ogni tanto, interrompevo lo sguardo su Gemma per osservare Isabella e Roberto accanto a noi, catturando l'intensità dei loro momenti con sguardi complici e languidi.
Non potevo staccare gli occhi da Isabella, affascinato dalla sua sensualità. Era in ginocchio sul letto, a cavalcioni di Roberto, mentre impugnava la sua grossa verga con una gestualità carica di intensità, e la faceva scorrere avanti e indietro fra le labbra grondanti di saliva. L’intento era quello di lubrificarlo bene con i propri umori, ma quel contatto stava evidentemente portando l’eccitazione di Isabella alle stelle.
Anche Gemma si era fermata ad ammirare la scena. Isabella mi fissava intensamente quando, finalmente, tenendo quel palo con una mano ben dritto e puntato all'imboccatura, si calò avvolgendolo completamente e facendolo sparire dentro di sé. Era una visione sconvolgente, eccitante e molto sensuale.
Ogni tanto lei alzava gli occhi verso di me come per sincerarsi che era tutto ok, per poi tornare ad impegnarsi con le labbra e la lingua a succhiare e leccare voluttuosamente. Osservai la sua testa che saliva e scendeva ritmicamente, facendo sparire ogni volta sempre più in profondità quel membro pulsante.
Anche Gemma era bravissima con la bocca e temevo di venire troppo presto, ma quello che vedi mi eccitò: Roberto ha allargato le cosce di mia moglie ed era pronto a penetrarla.
Isabella alternava lo sguardo tra me e lui con una sorta di intensità provocante. Lei posò su di me uno sguardo penetrante quando, finalmente, impugnò saldamente quel palo, tenendolo dritto e puntato all'imboccatura. Si abbassò con grazia, avvolgendolo completamente e facendolo scomparire dentro di sé. L'atmosfera era carica di desiderio e la connessione viscerale tra loro era palpabile.
È stato un momento sconvolgente, un turbine di emozioni erotiche e fortemente intriso di sensualità.
Isabella mi stava ancora fissando, immobile, completamente riempita, come se si dovesse abituare al diametro che la stava dilatando più del normale. Roberto era paziente, lasciava che lei si prendesse il tempo necessario, quindi, appoggiando le due grandi mani sulle natiche di lei, la invitò a muoversi su e giù. Ero ipnotizzato da mia moglie che, sorreggendosi con le braccia appoggiate ai muscolosi pettorali di lui, si alzava e si abbassava ritmicamente, sfilando quasi completamente la verga per poi lasciarsi cadere e accoglierla tutta dentro fino all’utero.
Ero talmente rapito da tutto questo che quasi non mi accorgevo che Gemma nel frattempo si era messa a cavalcioni sopra di me...si stava impalando sul mio cazzo mai così duro. Chi l’avrebbe mai immaginato: le nostre mogli si stavano scopando l’una il marito dell’altra e stavano godendo intensamente.
Roberto prese allora l’iniziativa, fece ruotare Isabella mettendola a quattro zampe con il viso a pochi centimetri dal mio e, con le mani le allargò le natiche, e la penetrò da dietro nella posizione che più ricordava un film pornografico.
Mentre Gemma ondeggiava ancora su di me, respirai lo stesso respiro profondo di mia moglie. L'aria intorno a noi sembrava satura di una connessione condivisa, come se quel momento avesse intrecciato le nostre anime. Una smorfia di dolore aveva alterato il viso di Isabella nel momento in cui Roberto aveva affondato il colpo da dietro.
Così percepivo il suo respiro farsi sempre più affannato, segno che il piacere stava prendendo il sopravvento. Isabella aveva gli occhi chiusi, e da quella bocca socchiusa sfuggivano gemiti profondi, in sintonia con gli affondi di lui che stavano aumentando in intensità e frequenza. L'atmosfera era carica di una passione palpabile, nel grande letto, le nostre effusioni continuarono con una eccitazione crescente. I nostri gemiti e sospiri si intrecciavano, formando una melodia avvolgente che accompagnava il nostro intenso desiderio e piacere.
Gemma e io, avvolti nella passione reciproca, ci lasciammo trasportare dalla magia di quell'istante. Facevamo l’amore con un ardore senza fine, una passione che divorava ogni pensiero nella mia mente. Lei, consapevole del fuoco che bruciava tra noi, guidava il ritmo con una sensualità che amplificava il nostro desiderio. Sentivo la sua vagina bagnata aprirsi sempre di più, un intenso calore avvolgeva la mia verga, e gli umori che colavano giù bagnandomi i testicoli.
Lei cominciò a muoversi su e giù, roteava abilmente il suo bacino facendosi accarezzare tutti gli angoli interni della vulva dalla mia cappella. In quella posizione vedevo le maestose mammelle roteare minacciose sopra il mio viso. Con rapidità, Gemma afferrò le mie mani e le portò delicatamente alle sue tette, invitandomi a toccarle con desiderio. Poi, in un gesto audace, inclinandosi verso di me, mi offrì una delle sue tette da baciare. Nel mentre lei continuava il suo movimento su e giù sul mio cazzo, creando un mix avvolgente di passione e eccitazione.
In quel momento sentivo che Gemma stava per toccare l'apice dell'estasi, il suo volto trasudava di piacere, la tensione tra noi stava per esplodere in un orgasmo imminente.
Con gli occhi serrati e la bocca aperta, Gemma esplose in un orgasmo sorprendente. “Vengo sii, cazzo, vengooo!”
Il suo corpo si irrigidii in preda a spasmi che la scuotevano da capo a piedi, le gambe che tremavano incontrollabilmente non la sorreggevano più, e si lasciò così cadere addosso a me.
Anch’io non resistevo più, nello stesso momento in cui Gemma si abbandonava all’orgasmo, esplosi dentro Gemma riempiendola con ripetuti fiotti di sperma caldo. Non credevo di essere mai venuto così abbondantemente.
La sua espressione, permeata di appagamento, rendeva il suo volto un ritratto di piacere. L'intensa scopata ci aveva lasciato entrambi immersi in un vortice di desiderio appagato.
Nel frattempo, Roberto e Isabella si erano avvinghiati in un abbraccio appassionato, i loro corpi erano intrecciati mentre Roberto la penetrava con forte passione. La passione risplendeva nei loro occhi. Isabella inarcò allora la schiena ancora di più e si protese un po’ in avanti. Ora vedevo Roberto in faccia, e lui nemmeno mi guardava. Era concentratissimo a scoparsi quella femmina fortemente eccitata che aveva tra le sue mani, come un leone tiene la sua preda.
Isabella si era messa in posizione a pecorina per farsi sbattere, anzi per prenderselo ancora meglio. Con decisione, lei spingeva con forza le sue chiappe verso Roberto, con colpi decisi e potenti. Ogni movimento era alternato da uno sguardo sfidante verso di me, mentre la sua testa e gli occhi si voltavano all'indietro, creando un'atmosfera carica di intensità e provocazione.
“Sei proprio una gran troia! Sei meravigliosa!” esclamai.
“Si, sono una troia che vuole il cazzo. Te l’ho sempre detto: per me un cazzo vale l’altro!” lei esclamò.
“Questo però è un gran cazzone!”
“Si, lo vuoi vedere? Non ci rimanere male però...E’ bello grosso!” lei disse eccitata.
“Si.”
“Sei arrivato per il gran finale allora!” disse.
Improvvisamente si bloccarono tutti e due. Mia moglie si girò verso Roberto e lo guardò mentre con pollice e indice aveva circondato la base del cazzo di Roberto, poco sopra il suo scroto che era pure bello gonfio. Si sfilò quel cazzo che pareva non finire mai.
Appena fuori, glielo prese più sopra per masturbarlo un po’ mentre mi diceva: “Adesso il gran finale è nel culo!”
Loro due continuavano a guardarsi, con un’intesa che non era evidentemente improvvisata. Appena mia moglie indirizzò la cappella di Roberto sul suo buco del culo, poggiò tutti e due i palmi aperti sulle nostre lenzuola, rimanendo su un fianco.
Roberto si tenne il cazzo con una mano, quel tanto che bastava per far iniziare ad allargare il culo di mia moglie.
Pochi affondi e quel mostro era quasi completamente dentro. Mia moglie non ansimava più. Ad ogni colpo di Roberto che si faceva largo , emetteva delle piccole urla. Per quanto potesse già essere eccitata e desiderosa di riceverlo, era evidente che quel cazzo che le entrava in culo così velocemente, non le dava il tempo di decontrarsi completamente e le faceva male. E godeva…
Continuò ad incularsela così per un po’. Ad un certo punto lo sfilò, all’improvviso. Gli occhi di mia moglie roteavano increduli, come se si stesse risvegliando da un sogno. Roberto scese dal letto. La prese per i fianchi e la trascinò verso il bordo. Roberto l’aveva fatta mettere in ginocchio al bordo del letto. Lui dietro in piedi. Con una mano indirizzò di nuovo il suo cazzo verso mia moglie e con l’altra la spinse tra le scapole e lei ubbidì come una schiava ammaestrata.
Lei mi guardava con un ghigno soddisfatto. Ormai completamente sudata e sconvolta. La riconoscevo, ma non l’avevo mai vista con quello sguardo che cambiò ancora non appena, di nuovo, Roberto era dentro di lei.
Roberto con una gamba era in piedi dritta appoggiata al pavimento, l’altra sopra il letto per prendere bene le misure. Non appena la cappella era dentro il culo di mia moglie, salì con tutte e due le gambe sul letto con mia moglie a pecora e il culo totalmente spalancato. Il cazzo di Roberto entrò dentro completamente e ora sembravano due animali. Lui si stava sfondando mia moglie nel culo e lei ormai urlava senza ritegno.
“Tua moglie me la inculo così...Guarda è così che va inculata!” Esclamò in modo provocatorio, come una sfida sottintesa.
Davanti a quella provocazione e osservando il piacere evidente di mia moglie, il mio cazzo si riaccese con intensità. Era uno spettacolo di puro godimento, guardare quei due amanti che si abbandonavano con passione e fervore.
Lui continuò a sbatterla...lei era sfinita, soddisfatta, era ormai era in trance: “Roberto sto per venire...dai vienimi dentro. Riempimi il culo!” Lei esclamò nel colmo del desiderio.
Roberto non se lo fece ripetere due volte. Ormai lei era al limite. Affondò con qualche colpo, per quanto possibile, ancora più veloce e più a fondo. Isabella urlava contorcendo le mani tra le lenzuola, con la faccia completamente sul letto spinta da una mano di Roberto.
Roberto si fermò, assaporando il corso del suo sperma che si stava riversando completamente nel culo di mia moglie. Appena qualche secondo ed uscì appena in tempo per far cadere qualche goccia di sperma densissimo sulla sua schiena.
Mia moglie ormai era stravolta nel letto, sudata come una puledra dopo una lunga galoppata. Io in ginocchio, davanti a lei ascoltavo il suo respiro che adesso tornava alla normalità.
Gemma accarezzò con delicatezza la testa di Isabella, le diede un bacio affettuoso e con voce dolce le sussurrò: "Adesso vai con tuo marito, è il dolce momento delle coccole".
Intanto, Gemma si avvicinò a Roberto, avvolta dalla bellezza dell'amore che tutti condividevamo, creando un momento di profonda intimità e connessione tra di noi.
Isabella, distesa accanto a me, stava recuperando un po' di lucidità, accoccolata sul mio petto. Nel mentre, io le accarezzavo dolcemente la schiena e le riempivo la testa di baci affettuosi.
In quel frangente, il mio cuore batteva con un amore ancora più profondo, avvolto nella dolcezza di quell'istante condiviso con Isabella e l'altra coppia. E’ stata un'esperienza che ci legava in modo unico, un intreccio di emozioni che rendeva quel momento ancora più speciale e indimenticabile.
Per me Isabella rimane la donna più desiderabile e più sexy che esista e sono contento di aver affrontato questa esperienza insieme a lei. Sono sicuro che la nostra complicità sarà ancora più forte e il nostro amore più saldo.
FINE
PS: Il mio racconto è un invito a viaggiare con la fantasia e a immergersi in un mondo di emozioni. Spero che vi abbia fatto sognare un po'. Lasciate un commento per farmi sapere se vi è piaciuto, se avete trovato qualche errore o se avete suggerimenti per migliorarlo.
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