Le seghe sulle nostre professoresse. Raccontiamocele.

Mi ricordo che in prima superiore mi segavo su tutte le mie professoresse. Facevo anche dei giochini dove fantasticavo, praticamente le ho messe in ordine di bellezza e una notte mi segavo la più brutta poi il giorno dopo segavo l'altra fino ad andare avanti nei giorni dove arrivavo a quella più bella, il sogno proibito... Nella mia fantasia aveva scoperto dalle altre prof quanto fossi dotato e allora voleva provare lei stessa...
 
Ma invece qualche professoressa si è mai 'accorta' o ha saputo in qualche modo che vi piaceva e ve la segavate?
 
Le segavo più o meno tutte. Ora mi sta tornando in mente l'ultima di matematica alle superiori, bassina, belle tette e in primavera/estate sempre a piedi scoperti. Quante seghe immaginando di leccarli, tutti i ditini che sporgevano dalle zeppe mmm
 
Scuole medie la professoressa di matematica, vestiva sempre in modo tranquillo, ma metteva delle magliette a dolcevita attillate e i capezzoloni delle bocce gridavano vendetta e soprattutto una faccia autoritaria e suina come poche, complice anche gli occhiali a punta.
Nelle superiori la professoressa di religione, minigonna fissa e collant, fisico da milf maggiorata e soprattutto non so se lo facesse apposta o non si rendesse conto, ma assumeva pose da farti spruzzare all'istante, il top però era la professoressa di disegno tecnico, fisicamente longilinea, faccia da porca, capelli neri vaporosi alla Carmen Russo tempi d'oro, sempre in gonna con spacco, calze velatissime e accavallata potente dove si vedeva la perfetta tornitura delle gambe.. Per me la migliore
 
Scuole medie la professoressa di matematica, vestiva sempre in modo tranquillo, ma metteva delle magliette a dolcevita attillate e i capezzoloni delle bocce gridavano vendetta e soprattutto una faccia autoritaria e suina come poche, complice anche gli occhiali a punta.
Nelle superiori la professoressa di religione, minigonna fissa e collant, fisico da milf maggiorata e soprattutto non so se lo facesse apposta o non si rendesse conto, ma assumeva pose da farti spruzzare all'istante, il top però era la professoressa di disegno tecnico, fisicamente longilinea, faccia da porca, capelli neri vaporosi alla Carmen Russo tempi d'oro, sempre in gonna con spacco, calze velatissime e accavallata potente dove si vedeva la perfetta tornitura delle gambe.. Per me la migliore
Secondo me alcune lo fanno anche apposta, sapendo di trovarsi di fronte ragazzini arrapati con gli ormoni a palla
 
Scuole medie la professoressa di matematica, vestiva sempre in modo tranquillo, ma metteva delle magliette a dolcevita attillate e i capezzoloni delle bocce gridavano vendetta e soprattutto una faccia autoritaria e suina come poche, complice anche gli occhiali a punta.
Nelle superiori la professoressa di religione, minigonna fissa e collant, fisico da milf maggiorata e soprattutto non so se lo facesse apposta o non si rendesse conto, ma assumeva pose da farti spruzzare all'istante, il top però era la professoressa di disegno tecnico, fisicamente longilinea, faccia da porca, capelli neri vaporosi alla Carmen Russo tempi d'oro, sempre in gonna con spacco, calze velatissime e accavallata potente dove si vedeva la perfetta tornitura delle gambe.. Per me la migliore
magari la prof di religione nel frattempo faceva pure la morale su quanto sia peccaminoso farsi le seghe... ancora più arrapante...
 
Metà anni '70... Ero al quarto anno delle scuole superiori, per cui avevo 17 anni. In quel periodo, c'erano gli esami di riparazione a Settembre per chi aveva da recuperare un insufficienza in qualche materia. Quell' anno mi toccò con l' inglese e visto che da solo non sarei riuscito a fare niente ,i miei genitori decisero di mandarmi a ripetizione da una professoressa che dava lezioni a casa sua. Dovetti promettere ai miei genitori di impegnarmi, altrimenti ad agosto non mi avrebbero portato al mare. Ho sempre avuto una idiosincrasia per la lingua inglese , probabilmente dovuto al fatto che la mia professoressa al liceo , mi era antipatica e oltretutto brutta come la fame. Quell' anno non mi diede la sufficienza per poter passare l' anno e per tre volte alla settimana avrei dovuto andare dalla prof. Annamaria a fare le ripetizioni. La prima volta che la vidi rimasi folgorato... Una bella donna sui quarant'anni mora, un bel seno, un culetto da paura occhi neri e un accento siciliano che le donava un aria sbarazzina. lei abitava in una villetta , dove c'era una camera al piano adibita a studio e dove teneva le lezioni. Nello studio c'erano una scrivania ,un tavolo con due sedie, un divano e una libreria a tutta parete dove facevano bella mostra centinaia di libri. Essendo il mese di luglio, solitamente mi riceveva con indosso un paio di jeans che le fasciavano il culetto e una maglietta che metteva in mostra il suo bel davanzale. Premetto che dall' età di quattordici anni, avevo già conosciuto il sesso e avuto rapporti intimi completi. Però non nego che alla sera prima di andare a dormire dovevo dedicare una sega alla mia prof. di ripetizione, anche se qualche ora prima avevo saltato la cavallina con qualche mia amica.
Un pomeriggio, puntuale come al solito, suono il campanello e Annamaria mi viene ad aprire in accappatoio, dicendomi che quel giorno aveva troppo caldo e si era dovuta fare una doccia rinfrescante. mi chiese di aspettare un paio di minuti perchè avrebbe dovuto andare a vestirsi. Mi venne un idea malsana e le chiesi se potevo andare in bagno perchè avevo un urgente bisogno da espletare. Mi lascio andare in bagno, e frugai immediatamente nel cesto della biancheria dove trovai le sue mutandine ancora sudate, calde e profumate dai suoi umori. Mi venne un erezione maestosa alchè dovetti farmi immediatamente una sega con quel trofeo tra le mani . Mentre mi masturbavo, annusavo e leccavo il tassello di quelle mutandine. Mi ci volle pochissimo... Ebbi un eiaculazione imponente. Il problema era che nonostante la sega, il mio membro non accennava a diventare molle. Come se non bastasse quel giorno la prof, decise di non mettere il reggiseno e attraverso la sottile stoffa della maglietta si intravedevano i capezzoli. Ero inebetito...Non riuscivo a concentrarmi sulla lezione al punto che lei stessa mi disse che quel giorno era meglio lasciar perdere l' inglese. Mi chiese se volevo qualcosa di fresco da bere, che anche lei era troppo accaldata per continuare la lezione e che sarebbe stato meglio rimandare la lezione per il mattino seguente. Accettai una Lemonsoda fresca, e lei incominciò a farmi delle domande sulla mia vita privata. Mi chiese come passavo il tempo, se avevo la ragazzina, e incominciò a raccontarmi la sua vita...
 
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Sulle prof no perché sia al ITI che all università erano per lo più delle vecchie o delle cesse inchiavabili.🤣
Però in ambito studi c erano 2 maialotte a cui ho dedicato molti pensieri.
Una lavorava in segreteria a scuola. Sempre troppo rigida e sobria nel vestirsi ma aveva un musino delizioso 🥹
L altra era la barista all università. Aria sudamericana e due pere che, mamma mia 🤤🤤🤤
 
anni 70 primo giorno con la prof di inglese,una donnona neppure molto bella con gli occhiali spessi ma molto molto troia,dopo due ore di lezione le sue prorompenti tette erano quasi fuori tutte dalla camicia....e si appoggiava al primo banco per farle uscire meglio. Ai tempi pensammo tutti che non se ne accorgesse ma crescendo e iniziando a conoscere le donne,capii che la troiona lo aveva fatto apposta per farci impazzire. Sono convinto che poi una volta arrivata a casa lei si masturbasse al pensiero di quante seghe ci facevamo pensando a lei....inutile dire che durante l'anno ci regalò molte altre performance,la più eccitante che ricordo era lei seduta e con la scrivania aperta spalancava le gambe con le autoreggenti ed il pelo nerissimo le usciva dai lati delle mutandine bianche. Mai trovata piu una prof così troia.
 
Riprendo il racconto sulla mia prof di ripetizioni. Come già detto ,quel pomeriggio di luglio era impossibile poter continuare la lezione d' inglese un pò per la calura e sopra tutto per il mio rimbambolimento dovuto alla vista dei suoi capezzoli sotto la maglietta sottile. Avevo ancora il suo profumo di donna nelle narici avendo sniffato il tassello delle sue mutandine. E il mio membro non accennava a scendere. Sorseggiando la limonata fresca ,Annamaria mi raccontò alcuni episodi della sua vita... Mi disse che era stata fidanzata diversi anni con un suo collega e pochi mesi prima delle nozze ,lui le confesso di essere attratto dagli uomini. Per lei fu un colpo durissimo, anche perchè in quei tempi l' omosessualità non era accettata molto bene. Disse che lei aveva sospettato qualcosa , ma pensava che fossero solo delle sue fisime. Finchè un giorno, arrivando prima del previsto a casa del fidanzato, lo trovo in atteggiamenti inequivocabili con un altro loro collega notoriamente gay. A quel punto lui non potè fare a meno di ammettere la cosa . Si lasciarono e lei non volle più legarsi sentimentalmente con nessuno. Non capivo perchè si confidava e mi raccontava queste cose... Oltretutto ad un ragazzo di 17 anni. Fù lei a darmi in qualche modo la risposta. Mi disse che fin dal primo momento che mi aveva visto e che aveva scambiato qualche parola con me, le ero sembrato abbastanza maturo e che le veniva naturale parlare di cose da adulti. Mi chiese se avessi una ragazza e la mia risposta la lasciò perplessa e allo stesso tempo divertita. Le risposi che avevo una serie di amiche che soddisfacevano i miei bisogni fisici, ma niente di serio perchè volevo divertirmi senza promettere niente a nessuna. Sorrise e mi disse che facevo bene a fare così, fin quando non avrei trovato la persona giusta che mi avrebbe fatto battere il cuore, alla quale dovevo dedicare i miei pensieri e i miei bisogni fisici solamente a lei. Poi a bruciapelo mi chiese quali potessero essere i bisogni fisici di un ragazzo della mia età. Io, imbarazzatissimo, le risposi che al posto di soddisfare il piacere fisico da soli, lo si cercava con una ragazza. E lei mi fece notare che quando si cerca di soddisfare il piacere fisico, bisogna sempre ricordarsi che il sesso si fà in due e di non cercare il piacere fisico solo per se stessi ma cercare di soddisfare anche il proprio partner. Mi chiese altresì se avevo già avuto dei rapporti sessuali completi. Alla mia risposta affermativa mi disse che lo aveva immaginato visto che secondo lei ero un tipo abbastanza sveglio per la mia età. Notai che durante la nostra discussione i suoi capezzoli si erano inturgiditi e svettavano sotto alla maglietta. Ovviamente la mia erezione alla vista di quello spettacolo si faceva sempre più tesa e non vedevo l' ora di poter sfogare quella tensione che incominciava a farmi male ai testicoli. Mi congedò ricordandomi che la mattina successiva la lezione sarebbe iniziata alle 9,00 . Quando arrivai a casa ,sega. Dopo un' ora ,sega. Dopo cena ,Patrizia pompa e trombata. Rientro, sega con l' immagine di quei capezzoli turgidi di Annamaria. (continua)
 
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Già alle elementari c'era la maestra di sostegno che praticamente era sempre vestita da tangenziale e non sto scherzando, tant'è che i genitori protestavano per questo. Alle medie la prof di matematica, che era bruttina ma stava sempre in gonna e collant, quella di Inglese che era una bella bionda che qualche volta di notte mi ha fatto sborrare nel sonno. All itis ho fatto qualche pensiero su quella di italiano ma era veramente vecchia, solo che si truccava pesantemente e si metteva sempre gonne, e quella di informatica che aveva delle gambe bellissime e spesso in gonna.
 
Nessuna esperienza purtroppo. Solo qualche pensiero sulla mia docente di lettere del primo anno di ITI, era indefinibile, viso a cavallo, ma grandi gambe sempre ben esposte (mai vista in pantaloni) e la cosa divertente è che la mia era una sezione totalmente maschile. Non lesinava qualche battuta e doppio senso, ma penso che si sia fermata lì, visto che eravamo del primo anno, però penso di poter affermare che uno del quinto magari ripetente con qualche salamelecco avrebbe potuto farla
Cedere
io anche conservo con immenso piacere le infinite seghe sulla mia prof di francese, chi vuol parlarne in prv
 
Io mi sono distrutto di seghe sulla mia prof di italiano alle superiori. Una cavallona assurda, sempre gonne corte e calze, aveva delle cosce micidiali e due tettone assurde. Inoltre era una stronza assurda severa ma questo mi faceva segare ancora di più. Ricordo a volte si metteva a spiegare seduta sopra la cattedra con le cosce accavallate, tornavo a casa e mi sfinivo di pugnette.

Adesso ho mia moglie una bella bionda occhi azzurri che fa l’insegnante alle superiori e posso confermare che ora i ragazzi sono molto più spudorati
 
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