Antonio1010010100101
"Level 1"
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Sono fidanzato con la mia ragazza da poco più di un anno. Lei si chiama chiara, ha 16 anni ed ha un bel culone. Ovviamente molte volte è capitato di scopare e ormai conosce i miei fetish: piedi, rimjob e massaggi prostatici. Tuttavia non sa ancora che uno dei miei recenti fetish è immaginarla scopare o fare bocchini ad altri. Oggi però racconterò quello che è successo recentemente in una giornata di conservatorio. Come ogni martedì aveva lezione di chitarra (questa era la sua prima lezione dell'anno, e le era stato assegnato un maestro che lei ebbe già al primo anno (ora si trova al 3°) e che mi ha sempre detto di "amare" molto.) e decisi di farle una sorpresa andandola a prendere alla fine delle lezioni. La lezione sarebbe dovuta finire alle 19.30 ma vedevo che non mi rispondeva neppure ai messaggi alle 20.15; allora, preoccupato, decisi di entrare e capire cosa fosse successo. Chiesi informazioni al custode del conservatorio che mi indicò a gesti il piano della classe dove la mia fidanzatina stava svolgendo la lezione con il suo amato professore. Allora salgo le scale fino ad arrivare all'piano. Cammino per il corridoio e noto che tutte le stanze erano aperte e buie tranne una: l'ultima. Tra me e me penso che Chiara si sia intrattenuta solo per esercitarsi un po' in santa pace ma arrivato sulla soglia della porta vedo il suo amato professore e lei seduta al primo banco difronte a lui. Lui era un uomo sulla trentina, non palestrato ma con un fisico atletico, occhiali e barba. Lei addirittura avevo visto che per questa lezione si era truccata decorosamente e vestita con pantaloni di pelle, stivaletti e un top scollato. Effettivamente non si era vestita adattamente, essendo che era gennaio e facevano pochissimi gradi fuori. Allora non mi presento e decido di origliare cosa dicevano tra loro e sento dire dal professore:
"Amore quanto mi sei mancata, sei cresciuta un sacco e ti sei fatta donna!"
E lei: "Grazie prof, anche lei la trovo in forma" portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e sorridendo.
" Grazie Chiara, sei la prima a dirlo. "
"Strano prof, allora le altre sue alunne non le avranno prestato molta attenzione come faccio io"
Il prof diventava sempre più rosso e si avvicinava sempre di più al banco della mia fidanzata esperta di bocchini.
"Prof come mai mi chiama amore durante le lezioni" chiese
"Beh perché ci conosciamo da un po', non ci vedo nulla di male"
"Ah beh, peccato."
"Cosa pensavi?"
Intanto si erano fatte le 20.30 e lei non mi aveva ancora risposto al telefono.
"Beh altro."
"Tipo?"
"Magari perché sono la sua alunna preferita"
"Nah... Siete tutti uguali, non faccio distinzioni."
"Non merito distinzioni?"
A questo punto non potevo credere a cosa vedevano i miei occhi: Chiara si slacciò lentamente gli stivaletti e mise i piedi sul banco.
"Prof scusi ma posso? Mi fanno male dopo una intera giornata con gli stivali"
"Certo chiara. Posso fare qualcosa per aiutarti?"
"Magari un massaggio mi farebbe bene "
Il professore impugnò quei piedini che da sempre leccavo, mi segavano e ci sborravo sopra, e iniziò a massaggiarle con le sue manone grosse. Chiara sorrideva a vedere il professore in quelle condizioni e gli disse
"Prof le sono mancati?"
E lui timidamente: "Beh un po' si. Non me li ricordo proprio."
"Io prof invece ricordo come le piacevano"
E afferrando le sua mani e mettendole da parte si tolse dolcemente i calzini che regalò al professore. La puzza di piedi era simile a quella di un formaggio stagionato e si sentiva addirittura dalla mia posizione.
Il professore stava avendo un erezione incredibile sotto i pantaloni e poco ci volette affinché i piedi puzzolenti di Chiara raggiungessero il suo pacco per stuzzicarlo.
"CHIARA QUANTO MI SEI MANCATA" disse il professore afferrando chiara e facendola alzare e ficcandogli la lingua nella sua bocca.
Non potevo credere a cioè che vedevo: la mia timida fidanzata stava limonando il professore che tanto "amava" con i piedi scalzi. Inoltre non potevo credere che il mio più grande fetish si stava avverando, infatti ebbi una grandissima erezione. Decisi di prendere il cazzo in mano e di iniziarmi a segare.
Chiara dopo qualche minuto che si era limonata il suo caro professore, si inginocchia e sbottona i jeans del professore. Esce un bel cazzone di 18 centimetri e lei subito ci si fionda prima baciando la cappella e poi succhiandolo da esperta pompinara che era.
"Ahhh che troia questa alunna"
E chiara con il cazzo ancora in bocca:
"Chi è- glo glo-la sua alunna- glo glo-preferita" disse con difficoltà dovuta al grosso cazzo che stava leccando con passione.
"TU SEI LA MIA ALUNNA PREFERITA! LA PIÙ TROIA DI TUTTE!"
Chiara ovviamente sorrise a quella frase e inizió a spompinarlo molto velocemente.
"Chiara sto per sborrare, dammi i piedi"
Si alzò e si sedette al banco di prima e appoggiò i suoi piedi sporchi e fetenti sul banco. Da lì a poco il professore glieli avrebbe ricoperti di sborra. Quella bocchinara prese con il dito una piccola quantità di liquido e se lo gustò leccandosi le dita. In quel momento io sborrai sul pavimento fuori dalla porta copiosamente.
"Grazie Chiara. Hai dei bei piedi, e ti ricordavi pure quanto mi piacessero puzzolenti. Per la tua età sei già esperta nei bocchini. Complimenti"
"Grazie a lei prof. Mi ha fatto molto bagnare. Ah comunque i piedi non li lavo da 5 giorni solo per lei. So come farla godere " disse sorridendo e con i piedi ancora ricoperti di sborra sul banco.
" Professore si tenga i calzini e si seghi pensandomi. Vorrei tanto che quando lo fa me lo scriva in chat"
" Lo farò"
Detto ciò si mise le scarpe a piedi scalzi, ma sempre imbiancati, prese le sue cose e salutò il professore con un bacio sulle labbra. Io subito me ne andai per non farmi vedere e tornai a casa. Dopo tutto questo mi scrisse che si era addormentata dopo essere tornata a casa perché era troppo stanca e si scusó.
"Amore quanto mi sei mancata, sei cresciuta un sacco e ti sei fatta donna!"
E lei: "Grazie prof, anche lei la trovo in forma" portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e sorridendo.
" Grazie Chiara, sei la prima a dirlo. "
"Strano prof, allora le altre sue alunne non le avranno prestato molta attenzione come faccio io"
Il prof diventava sempre più rosso e si avvicinava sempre di più al banco della mia fidanzata esperta di bocchini.
"Prof come mai mi chiama amore durante le lezioni" chiese
"Beh perché ci conosciamo da un po', non ci vedo nulla di male"
"Ah beh, peccato."
"Cosa pensavi?"
Intanto si erano fatte le 20.30 e lei non mi aveva ancora risposto al telefono.
"Beh altro."
"Tipo?"
"Magari perché sono la sua alunna preferita"
"Nah... Siete tutti uguali, non faccio distinzioni."
"Non merito distinzioni?"
A questo punto non potevo credere a cosa vedevano i miei occhi: Chiara si slacciò lentamente gli stivaletti e mise i piedi sul banco.
"Prof scusi ma posso? Mi fanno male dopo una intera giornata con gli stivali"
"Certo chiara. Posso fare qualcosa per aiutarti?"
"Magari un massaggio mi farebbe bene "
Il professore impugnò quei piedini che da sempre leccavo, mi segavano e ci sborravo sopra, e iniziò a massaggiarle con le sue manone grosse. Chiara sorrideva a vedere il professore in quelle condizioni e gli disse
"Prof le sono mancati?"
E lui timidamente: "Beh un po' si. Non me li ricordo proprio."
"Io prof invece ricordo come le piacevano"
E afferrando le sua mani e mettendole da parte si tolse dolcemente i calzini che regalò al professore. La puzza di piedi era simile a quella di un formaggio stagionato e si sentiva addirittura dalla mia posizione.
Il professore stava avendo un erezione incredibile sotto i pantaloni e poco ci volette affinché i piedi puzzolenti di Chiara raggiungessero il suo pacco per stuzzicarlo.
"CHIARA QUANTO MI SEI MANCATA" disse il professore afferrando chiara e facendola alzare e ficcandogli la lingua nella sua bocca.
Non potevo credere a cioè che vedevo: la mia timida fidanzata stava limonando il professore che tanto "amava" con i piedi scalzi. Inoltre non potevo credere che il mio più grande fetish si stava avverando, infatti ebbi una grandissima erezione. Decisi di prendere il cazzo in mano e di iniziarmi a segare.
Chiara dopo qualche minuto che si era limonata il suo caro professore, si inginocchia e sbottona i jeans del professore. Esce un bel cazzone di 18 centimetri e lei subito ci si fionda prima baciando la cappella e poi succhiandolo da esperta pompinara che era.
"Ahhh che troia questa alunna"
E chiara con il cazzo ancora in bocca:
"Chi è- glo glo-la sua alunna- glo glo-preferita" disse con difficoltà dovuta al grosso cazzo che stava leccando con passione.
"TU SEI LA MIA ALUNNA PREFERITA! LA PIÙ TROIA DI TUTTE!"
Chiara ovviamente sorrise a quella frase e inizió a spompinarlo molto velocemente.
"Chiara sto per sborrare, dammi i piedi"
Si alzò e si sedette al banco di prima e appoggiò i suoi piedi sporchi e fetenti sul banco. Da lì a poco il professore glieli avrebbe ricoperti di sborra. Quella bocchinara prese con il dito una piccola quantità di liquido e se lo gustò leccandosi le dita. In quel momento io sborrai sul pavimento fuori dalla porta copiosamente.
"Grazie Chiara. Hai dei bei piedi, e ti ricordavi pure quanto mi piacessero puzzolenti. Per la tua età sei già esperta nei bocchini. Complimenti"
"Grazie a lei prof. Mi ha fatto molto bagnare. Ah comunque i piedi non li lavo da 5 giorni solo per lei. So come farla godere " disse sorridendo e con i piedi ancora ricoperti di sborra sul banco.
" Professore si tenga i calzini e si seghi pensandomi. Vorrei tanto che quando lo fa me lo scriva in chat"
" Lo farò"
Detto ciò si mise le scarpe a piedi scalzi, ma sempre imbiancati, prese le sue cose e salutò il professore con un bacio sulle labbra. Io subito me ne andai per non farmi vedere e tornai a casa. Dopo tutto questo mi scrisse che si era addormentata dopo essere tornata a casa perché era troppo stanca e si scusó.