Esperienza reale La mia amica guardona

Arthemisio

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Oggi vi racconto una esperienza reale che risale ai tempi dell’università, circa una ventina di anni fa.
Erano tempi stani, conditi da abbondanti dosi di droghe ed alcol (sono veneto, studente fuori sede in una città veneta, fate voi i conti…)
Dopo un primo e secondo anno in cui l’unico motivo per frequentare le lezioni era una certa signorina destinata a diventare la mia trombamica, mentre frequentavo il terzo anno conobbi una ragazza con cui strinsi una stranissima amicizia.
Tutto iniziò durante una serata di bagordi durante la quale lei mi propose inaspettatamente di andare a vivere insieme dal momento in cui io ero appena stato sfrattato dal mio appartamento (avevo decisamente esagerato e i condomini non ne furono felici, colpa mia lo so).
La sua richiesta mi stupì molto perchè lei condivideva l’appartamento con altre due coinquiline e avevano una camera ciascuna quindi nessun posto letto in più.
Fu così che mi ritrovai per quattro mesi a dividere la camera, il letto e tutto il resto con questa amica, una bella ragazza, non eccezionale ma di aspetto tutto sommato gradevole con belle curve anche se dai modi un po’ maschili.
Da subito decidemmo di comune accordo che tra di noi non ci sarebbe stato niente di fisico perchè a detta sua non le piacevo in quel modo, da parte mia invece avevo la fidanzata a casa che scopavo nei weekend e la scopamica dell’università con cui combinavo porcate inenarrabili gli altri 5 giorni della settimana, per cui il mio uccello era ben più che appagato.
Il fatto divertente di quei mesi però era che la mia ospite si intratteneva quotidianamente a spiarmi quando credeva che non me ne accorgessi.
Mi spiava quando mi cambiavo, quando facevo i miei rituali mattutini, quando mi facevo la doccia e, ovviamente, anche quando mi segavo.
Lo faceva sempre, ogni giorno.
Era arrivata al livello che quando facevamo serata (e credetemi succedeva praticamente ogni sera) e tornavamo sbronzissimi a casa mi faceva domande del tipo “ma voi ragazzi come fate a segarvi?”,“mi fai vedere come fai a venire senza sporcarti?” E io puntualmente lo tiravo fuori e mi segavo sdraiato sul letto con lei sdraiata al mio fianco appiccicata a me.
Sono bei ricordi che mi porto dentro ma ancora adesso mi chiedo perchè non abbia mai voluto scopare, io ci ho provato un paio di volte ma lei non ne ha voluto sapere…
Dal canto mio, ero uno studente senza una lira, ospite di una ragazza molto benestante che pagava la spesa, tutto quello che serviva e che aveva l’aria condizionata in casa, merce davvero rara…mi sentivo un po’ una puttana a farmi usare cosi e sinceramente all’epoca la cosa non mi infastidiva, ad oggi invece ne uscirei pazzo 🙃
 
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