Nello06
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Antonello aveva ancora difficoltà ad immaginare sua madre con Raul, avendo sempre percepito entrambi come ciò che può essere più distante dal sesso, soprattutto Raul.
"Aspettami qui, ora torno e ti spiego meglio" disse la madre.
Dopo qualche minuto la madre entrò in camera del foglio vestita in maniera casta, dei jeans ed una t-shirt gialla larga, che lasciava trasparire poco le proprie forme.
"Ero vestita così" disse la madre, "quando Raul è venuto in casa piangendo avevo questi vestiti. Come vedi nulla di che, Raul non aveva nessun motivo per eccitarsi guardandomi"
"Rimani comunque una donna stupenda" rispose Antonello.
"Grazie, ma Raul non mi ha mai guardata, di questo ne sono certa. Dopo avermi raccontato il fatto ho notato che aveva una erezione, e non poteva essere a causa mia. Quel povero ragazzo si era eccitato vedendo la madre mentre aveva tuo padre che le spingeva il cazzo in gola. Talmente eccitato che anche se piangeva aveva una erezione ben visibile."
"E quindi che hai fatto?" chiese Antonello.
"La tisana la stavamo bevendo in cucina, ho lasciato che si sfogasse un po' e poi gli ho chiesto se voleva riposarsi qualche minuto nel divano del soggiorno, e dopo averglielo chiesto l'ho abbracciato. Li ho sentito tutta la sua erezione premermi contro. Era davvero duro, come il tuo prima, ma più piccolo."
"E poi?"
"Una volta seduto sul divano mi sono messa accanto a lui, e gli ho preso la testa poggiandola nella mia spalla, per fargli un punto comodo, aspettando che finissero di scendere altre lacrime. Appena si è calmato gli ho chiesto se aveva già visto sua madre fare sesso".
"Così? Diretta? E lui?"
"Lui non rispose. Mi guardó soltanto e bastò quello per capire che si, era successo. Quel ragazzo aveva già idealizzato sessualmente la madre, e vederla in un rapporto così sessualmente violento lo aveva spezzato. Decisi di prendere la situazione in mano e gli ho dato un bacio nella guancia".
"E Raul?"
"Niente, ha sorriso ma è rimasto fermo. Allora gliene ho fatto un altro chiedendogli se era da molto che si masturbava pensando a sua madre. Li si è agitato di nuovo, ha alzato la testa dalla mia spalla dicendo che non era vero, che sarebbe una cosa malata. A quel punto gli ho chiesto se secondo lui sua madre andava punita in qualche modo. E lui disse di si, dicendolo a suo padre. Io gli ho risposto che avevo una idea migliore, mi sono alzata ed ho abbassato i jeans lasciandoli cadere per terra, così " e mentre raccontava ripeté l'azione davanti al figlio.
"Sei senza mutande...."
"Anche davanti a Raul ero così. Raul rimase impettito, e diceva che non potevamo, che ero tua madre e ci vuole bene. Che non era giusto. A quel punto gli ho proposto di chiudere gli occhi e mentre toccava me di immaginare sua madre. Anche li aveva rifiutato la proposta dicendo che era una cosa che non voleva fare, che non era attratto dalla madre. A quel punto mi sono girata, mi sono piegata in avanti ed ho divaricato le natiche così" e nel mentre stava allargando le chiappe con le dita avvicinandole alla faccia del figlio. L'odore della vagina era arrivato nelle narici di Antonello, e l'erezione che stava iniziando ad accennarsi divenne sempre più evidente.
"E lui che fece? chiese Antonello.
"Nulla rimase a guardare. Fui io dirgli di chiudere gli occhi e di toccare con un dito la mia vagina. E lo fece, o si che lo fece. Che era inesperto era evidente, ma aveva intuito ed una volta capito cosa mi piaceva si è concentrato in quelle zone. Poco dopo l'inizio del ditalino ho fatto finta di essere sua madre, imitandone anche un po' la voce, cosa che sicuramente gli stava piacendo dato che i movimenti delle sue dita diventavano più vigorosi. Ad un certo l'ho sentito chiamarmi mamma ed ho deciso di passare oltre, mi sono inginocchiata così, e gli ho uscito il cazzo dai pantaloni " mentre lo diceva fece lo stesso con il figlio, che in quel momento aveva una erezione quasi completa.
"Mamma non dureró molto, sono troppo eccitato".
"Da me o dal racconto? Ammettilo che tanto ti capirei ".
"Da te ovviamente... Si, anche dal racconto, un po', immaginarti così è come vedere il porno dei miei sogni."
"Bravo, se continui ad essere onesto succederanno solo cose belle" e dopo aver finito la frese chiuse le labbra nel glande del figlio, succhiandolo rumorosamente.
"Mamma... Ah.... Hai fatto così anche a Raul?"
"Hmmm hmmm" disse la madre facendo su e giù con la testa succhiando il cazzo del figlio, come a dire "si si".
(Continua)
"Aspettami qui, ora torno e ti spiego meglio" disse la madre.
Dopo qualche minuto la madre entrò in camera del foglio vestita in maniera casta, dei jeans ed una t-shirt gialla larga, che lasciava trasparire poco le proprie forme.
"Ero vestita così" disse la madre, "quando Raul è venuto in casa piangendo avevo questi vestiti. Come vedi nulla di che, Raul non aveva nessun motivo per eccitarsi guardandomi"
"Rimani comunque una donna stupenda" rispose Antonello.
"Grazie, ma Raul non mi ha mai guardata, di questo ne sono certa. Dopo avermi raccontato il fatto ho notato che aveva una erezione, e non poteva essere a causa mia. Quel povero ragazzo si era eccitato vedendo la madre mentre aveva tuo padre che le spingeva il cazzo in gola. Talmente eccitato che anche se piangeva aveva una erezione ben visibile."
"E quindi che hai fatto?" chiese Antonello.
"La tisana la stavamo bevendo in cucina, ho lasciato che si sfogasse un po' e poi gli ho chiesto se voleva riposarsi qualche minuto nel divano del soggiorno, e dopo averglielo chiesto l'ho abbracciato. Li ho sentito tutta la sua erezione premermi contro. Era davvero duro, come il tuo prima, ma più piccolo."
"E poi?"
"Una volta seduto sul divano mi sono messa accanto a lui, e gli ho preso la testa poggiandola nella mia spalla, per fargli un punto comodo, aspettando che finissero di scendere altre lacrime. Appena si è calmato gli ho chiesto se aveva già visto sua madre fare sesso".
"Così? Diretta? E lui?"
"Lui non rispose. Mi guardó soltanto e bastò quello per capire che si, era successo. Quel ragazzo aveva già idealizzato sessualmente la madre, e vederla in un rapporto così sessualmente violento lo aveva spezzato. Decisi di prendere la situazione in mano e gli ho dato un bacio nella guancia".
"E Raul?"
"Niente, ha sorriso ma è rimasto fermo. Allora gliene ho fatto un altro chiedendogli se era da molto che si masturbava pensando a sua madre. Li si è agitato di nuovo, ha alzato la testa dalla mia spalla dicendo che non era vero, che sarebbe una cosa malata. A quel punto gli ho chiesto se secondo lui sua madre andava punita in qualche modo. E lui disse di si, dicendolo a suo padre. Io gli ho risposto che avevo una idea migliore, mi sono alzata ed ho abbassato i jeans lasciandoli cadere per terra, così " e mentre raccontava ripeté l'azione davanti al figlio.
"Sei senza mutande...."
"Anche davanti a Raul ero così. Raul rimase impettito, e diceva che non potevamo, che ero tua madre e ci vuole bene. Che non era giusto. A quel punto gli ho proposto di chiudere gli occhi e mentre toccava me di immaginare sua madre. Anche li aveva rifiutato la proposta dicendo che era una cosa che non voleva fare, che non era attratto dalla madre. A quel punto mi sono girata, mi sono piegata in avanti ed ho divaricato le natiche così" e nel mentre stava allargando le chiappe con le dita avvicinandole alla faccia del figlio. L'odore della vagina era arrivato nelle narici di Antonello, e l'erezione che stava iniziando ad accennarsi divenne sempre più evidente.
"E lui che fece? chiese Antonello.
"Nulla rimase a guardare. Fui io dirgli di chiudere gli occhi e di toccare con un dito la mia vagina. E lo fece, o si che lo fece. Che era inesperto era evidente, ma aveva intuito ed una volta capito cosa mi piaceva si è concentrato in quelle zone. Poco dopo l'inizio del ditalino ho fatto finta di essere sua madre, imitandone anche un po' la voce, cosa che sicuramente gli stava piacendo dato che i movimenti delle sue dita diventavano più vigorosi. Ad un certo l'ho sentito chiamarmi mamma ed ho deciso di passare oltre, mi sono inginocchiata così, e gli ho uscito il cazzo dai pantaloni " mentre lo diceva fece lo stesso con il figlio, che in quel momento aveva una erezione quasi completa.
"Mamma non dureró molto, sono troppo eccitato".
"Da me o dal racconto? Ammettilo che tanto ti capirei ".
"Da te ovviamente... Si, anche dal racconto, un po', immaginarti così è come vedere il porno dei miei sogni."
"Bravo, se continui ad essere onesto succederanno solo cose belle" e dopo aver finito la frese chiuse le labbra nel glande del figlio, succhiandolo rumorosamente.
"Mamma... Ah.... Hai fatto così anche a Raul?"
"Hmmm hmmm" disse la madre facendo su e giù con la testa succhiando il cazzo del figlio, come a dire "si si".
(Continua)