Racconto di fantasia La fiducia di mamma

Antonello aveva ancora difficoltà ad immaginare sua madre con Raul, avendo sempre percepito entrambi come ciò che può essere più distante dal sesso, soprattutto Raul.

"Aspettami qui, ora torno e ti spiego meglio" disse la madre.

Dopo qualche minuto la madre entrò in camera del foglio vestita in maniera casta, dei jeans ed una t-shirt gialla larga, che lasciava trasparire poco le proprie forme.

"Ero vestita così" disse la madre, "quando Raul è venuto in casa piangendo avevo questi vestiti. Come vedi nulla di che, Raul non aveva nessun motivo per eccitarsi guardandomi"

"Rimani comunque una donna stupenda" rispose Antonello.

"Grazie, ma Raul non mi ha mai guardata, di questo ne sono certa. Dopo avermi raccontato il fatto ho notato che aveva una erezione, e non poteva essere a causa mia. Quel povero ragazzo si era eccitato vedendo la madre mentre aveva tuo padre che le spingeva il cazzo in gola. Talmente eccitato che anche se piangeva aveva una erezione ben visibile."

"E quindi che hai fatto?" chiese Antonello.

"La tisana la stavamo bevendo in cucina, ho lasciato che si sfogasse un po' e poi gli ho chiesto se voleva riposarsi qualche minuto nel divano del soggiorno, e dopo averglielo chiesto l'ho abbracciato. Li ho sentito tutta la sua erezione premermi contro. Era davvero duro, come il tuo prima, ma più piccolo."

"E poi?"

"Una volta seduto sul divano mi sono messa accanto a lui, e gli ho preso la testa poggiandola nella mia spalla, per fargli un punto comodo, aspettando che finissero di scendere altre lacrime. Appena si è calmato gli ho chiesto se aveva già visto sua madre fare sesso".

"Così? Diretta? E lui?"

"Lui non rispose. Mi guardó soltanto e bastò quello per capire che si, era successo. Quel ragazzo aveva già idealizzato sessualmente la madre, e vederla in un rapporto così sessualmente violento lo aveva spezzato. Decisi di prendere la situazione in mano e gli ho dato un bacio nella guancia".

"E Raul?"

"Niente, ha sorriso ma è rimasto fermo. Allora gliene ho fatto un altro chiedendogli se era da molto che si masturbava pensando a sua madre. Li si è agitato di nuovo, ha alzato la testa dalla mia spalla dicendo che non era vero, che sarebbe una cosa malata. A quel punto gli ho chiesto se secondo lui sua madre andava punita in qualche modo. E lui disse di si, dicendolo a suo padre. Io gli ho risposto che avevo una idea migliore, mi sono alzata ed ho abbassato i jeans lasciandoli cadere per terra, così " e mentre raccontava ripeté l'azione davanti al figlio.

"Sei senza mutande...."

"Anche davanti a Raul ero così. Raul rimase impettito, e diceva che non potevamo, che ero tua madre e ci vuole bene. Che non era giusto. A quel punto gli ho proposto di chiudere gli occhi e mentre toccava me di immaginare sua madre. Anche li aveva rifiutato la proposta dicendo che era una cosa che non voleva fare, che non era attratto dalla madre. A quel punto mi sono girata, mi sono piegata in avanti ed ho divaricato le natiche così" e nel mentre stava allargando le chiappe con le dita avvicinandole alla faccia del figlio. L'odore della vagina era arrivato nelle narici di Antonello, e l'erezione che stava iniziando ad accennarsi divenne sempre più evidente.

"E lui che fece? chiese Antonello.

"Nulla rimase a guardare. Fui io dirgli di chiudere gli occhi e di toccare con un dito la mia vagina. E lo fece, o si che lo fece. Che era inesperto era evidente, ma aveva intuito ed una volta capito cosa mi piaceva si è concentrato in quelle zone. Poco dopo l'inizio del ditalino ho fatto finta di essere sua madre, imitandone anche un po' la voce, cosa che sicuramente gli stava piacendo dato che i movimenti delle sue dita diventavano più vigorosi. Ad un certo l'ho sentito chiamarmi mamma ed ho deciso di passare oltre, mi sono inginocchiata così, e gli ho uscito il cazzo dai pantaloni " mentre lo diceva fece lo stesso con il figlio, che in quel momento aveva una erezione quasi completa.

"Mamma non dureró molto, sono troppo eccitato".

"Da me o dal racconto? Ammettilo che tanto ti capirei ".

"Da te ovviamente... Si, anche dal racconto, un po', immaginarti così è come vedere il porno dei miei sogni."

"Bravo, se continui ad essere onesto succederanno solo cose belle" e dopo aver finito la frese chiuse le labbra nel glande del figlio, succhiandolo rumorosamente.

"Mamma... Ah.... Hai fatto così anche a Raul?"

"Hmmm hmmm" disse la madre facendo su e giù con la testa succhiando il cazzo del figlio, come a dire "si si".

(Continua)
 
Le labbra della madre stavano creando un effetto ventosa sul glande di Antonello, una ventosa molto bagnata. Sigillate le labbra iniziò un risucchio dolce, che serviva solo a creare un effetto vibrante prima di scendere di più con la bocca. Tutto ciò senza mani, quelle le aveva appena appoggiate sulle cosce del figlio. Su e giù su e giù, il risucchio ancora non era finito, si era quasi creato un effetto sottovuoto.

"Mamma se fai così non ho controllo, potrei venirti in bocca per sbaglio".

La madre allora staccò le labbra del cazzo del figlio, e proseguì con il racconto.

"Raul probabilmente non aveva mai ricevuto un pompino, aveva fatto una faccia beata ed intontita, aveva perso ogni controllo delle sue reazioni. Era lì con gli occhi chiusi ed ogni tanto sussurrava a denti stretti MAMMA. Per lui non era la sua vicina di casa ad avere il suo cazzo in bocca, ma sua madre. Il suo cazzo non era molto grande e l'erezione era bella norma, ciò che però era un po' fuori scala erano le palle. Grandi, sode, sicuramente piente. Volevo renderle dipendenti dalla madre, due testicoli pronti al rilascio solo per quella donna. Se aveva ingoiato lo sperma di mio marito avrebbe fatto lo stesso con quello del figlio"

"Mamma fammi venire, non ce la faccio più ".

"Piccolo, ti eccita così tanto immaginarmi mentre spompino un ragazzo appena maggiorenne "

"Si mamma, mi fa impazzire saperti mentre succhi un cazzeggio inesperto".

"Dove vuoi venire?"

"Non lo so mamma, in bocca?"

"Lo stesso posto dove è voluto venire Raul"

"In bocca? C'era un enorme fiotto per terra prima, non è venuto fuori?"

"Diciamo che potrei aver fatto qualcosa che gli facesse produrre quella che probabilmente sarà la più grande eiaculata della sua vita"

"In che senso? Cosa hai fatto".

"Questo". Prese le mani di Antonello e le poggio nella propria testa, pressandole con le proprie mani invitando il figlio ad usarle per spingere la sua testa sempre più giù, facendole arrivare il cazzo in gola. Lo stava invitando a farle ciò che il padre aveva fatto alla madre di Raul.

"Raul ti ha scopato la bocca immaginando di essere lui al posto di papà, a fare quelle cose a sua madre?"

"Si, ne devo dirti che mi ha stupito, non immaginavo potesse avere tutta quella foga, per poco non soffocavo sul serio" finita la frase affondo la bocca fino in profondità. Antonello stava per esplodere, ma la madre e ne accorse e gli disse "chiudi gli occhi e pensa alla mamma di Raul".

(Continua)
 
Ho già avuto modo di esprimere il mio apprezzamento per la qualità dello scritto.
@Nello06 sa come gestire la narrazione, i dialoghi, le scene, senza mai allentare il pathos, la pulsione erotica.
Non mi piace il tema, ma faccio finta di pensare che la mamma non sia la vera mamma e tutto va bene.
Ancora complimenti.
 
Ho già avuto modo di esprimere il mio apprezzamento per la qualità dello scritto.
@Nello06 sa come gestire la narrazione, i dialoghi, le scene, senza mai allentare il pathos, la pulsione erotica.
Non mi piace il tema, ma faccio finta di pensare che la mamma non sia la vera mamma e tutto va bene.
Ancora complimenti.
Che genere preferisci?
 
Che genere preferisci?
Non amo l'incesto, tutto qui.
Lo ritengo una forma di perversione.
Ma non giudico chi lo pratica.
Io, ad esempio, ho altre perversioni: ad esempio, quella di tifare Roma, quella di sperare di sopravvivere con la magra pensione, quella di credere che ci sia bontà nelle persone.
Poi mi pento... ma le mie perversioni riemergono potenti...:unsure:
 
Non amo l'incesto, tutto qui.
Lo ritengo una forma di perversione.
Ma non giudico chi lo pratica.
Io, ad esempio, ho altre perversioni: ad esempio, quella di tifare Roma, quella di sperare di sopravvivere con la magra pensione, quella di credere che ci sia bontà nelle persone.
Poi mi pento... ma le mie perversioni riemergono potenti...:unsure:
Ok, ed invece sul serio che genere di scrittura zozza preferisci?
 
Antonello rimase sorpreso quando sua madre gli chiese di pensare alla mamma di Raul, però forse stava iniziando a capire meglio le sue intenzioni. Non voleva punire il padre, non in quel momento almeno, ma la donna con cui lo ha tradito. Quelle perversioni non facevano parte della immagine che Antonello ha sempre avuto della madre. Non era una donna bigotta ma comunque rispettosa dei limiti sociali, in quel momento stava vedendo una donna che si era abbandonata ad una condiziona carnale sopra ogni limite, stava succhiando avidamente il suo pene e lo faceva proponendo di pensare ad una donna che quando era piccolo gli ha fatto da babysitter.

"Pensa a quella troia, pensa alle sue tettone, pensa a quanto sperma Raul ha eiaculato dentro di me ed immagina di farlo dentro di lei" disse tra una succhiata e un'alta.

Già, lo sperma dentro la sua vagina. Raul gli era venuto anche dentro.

"Come mai avevi anche dello sperma nella tua vagina?"

"E tu che ne sai?" chiese abbandonando le sue espressioni lussuriose per un momento, tornando nei panni di madre. Effettivamente lei sta a dormendo quando Antonello l'ha osservata nuda in tutta la sua bellezza.

"Prima, quando dormivi, ti ho guardata ed ho notato qualcosa che sporcava il tuo pelo".

"Mi hai guardata nuda? Ma sentilo, e fai pure il puritano che non vuole scoparmi".

"Ma ti senti?!" disse Antonello dopo essersi incazzato per qualche attimo. "Sei mia madre? Sono felice di quello che sta succedendo ma sei mia madre! È normale sentirmi confuso, e sinceramente prima di oggi non ti ho mai vista sotto certi aspetti, non negli ultimi anni almeno, da ragazzino qualche sega me la sono fatta pensando a te, ma poi crescendo ti ho solo vista come mia madre. Se il nostro rapporto deve cambiare così tanto basta così" disse con tono agitato.

"Va bene, calmati. Neanche io ti ho mai visto sotto certi aspetti, anche adesso ho difficoltà, ma aver fatto la zoccola con Raul ha come aperto una porta che non sapevo neanche facesse parte di me. Sono arrabbiata, furiosa, non so cosa farò con tuo padre, ma quello che so è che adesso voglio sfogare la mia rabbia".

"Sono questi per te mamma? Un ragazzo da usare per sfogarti?"

La madre rimase in silenzio, e per qualche attimo realizzò cosa stava succedendo, in cosa si era lasciata andare. Durò poco però, perché chiese quasi subito "E tu come mai stai facendo queste cose con me? Anche tu sei rimasto shockato per tuo papà?"

"Si, forse.. Non lo so, quella vestaglia, averti vista nuda, lo sperma nella tua vagina e per terra in camera mia, ti ho visto sotto altri occhi ed anche per me è come se si fosse aperta una porta che non credevo esistere."

"Per oggi lasciamole aperte allora. Preferisci guardare me o pensare alla mamma di Raul se continuiamo".

"Un po' e un po' " rispose Antonello, un po' più calmo. Si avvicinarono e si baciarono per la prima volta in modo completo, dolce, appassionato. Un bacio da innamorati condito dalla dolcezza che esiste solo tra madre e figlio.

"Raul mi ha scopato la bocca così forte da lasciarmi senza fiato, non era più in se".

"Succhia anche me mamma, fallo come hai fatto con lui."

La madre non se lo lasciò ripetere due volte e si inginocchiò davanti a lui, prendendo di nuovo il cazzo in bocca. Stavolta fu proprio il figlio a prenderle la nuca spingendole il cazzo in gola.

"Ahhh, signora Anna, ti piace il cazzo di mio padre eh. Ed allora adesso prendi anche il mio"

La madre non capì più nulla, entrò in un transfert ed immagino realmente di essere la sua vicina di casa, un corpo da abusare, e si lasciò fare dal figlio tutto ciò che sarebbe accaduto poco dopo.

(Continua).
 
Antonello rimase sorpreso quando sua madre gli chiese di pensare alla mamma di Raul, però forse stava iniziando a capire meglio le sue intenzioni. Non voleva punire il padre, non in quel momento almeno, ma la donna con cui lo ha tradito. Quelle perversioni non facevano parte della immagine che Antonello ha sempre avuto della madre. Non era una donna bigotta ma comunque rispettosa dei limiti sociali, in quel momento stava vedendo una donna che si era abbandonata ad una condiziona carnale sopra ogni limite, stava succhiando avidamente il suo pene e lo faceva proponendo di pensare ad una donna che quando era piccolo gli ha fatto da babysitter.

"Pensa a quella troia, pensa alle sue tettone, pensa a quanto sperma Raul ha eiaculato dentro di me ed immagina di farlo dentro di lei" disse tra una succhiata e un'alta.

Già, lo sperma dentro la sua vagina. Raul gli era venuto anche dentro.

"Come mai avevi anche dello sperma nella tua vagina?"

"E tu che ne sai?" chiese abbandonando le sue espressioni lussuriose per un momento, tornando nei panni di madre. Effettivamente lei sta a dormendo quando Antonello l'ha osservata nuda in tutta la sua bellezza.

"Prima, quando dormivi, ti ho guardata ed ho notato qualcosa che sporcava il tuo pelo".

"Mi hai guardata nuda? Ma sentilo, e fai pure il puritano che non vuole scoparmi".

"Ma ti senti?!" disse Antonello dopo essersi incazzato per qualche attimo. "Sei mia madre? Sono felice di quello che sta succedendo ma sei mia madre! È normale sentirmi confuso, e sinceramente prima di oggi non ti ho mai vista sotto certi aspetti, non negli ultimi anni almeno, da ragazzino qualche sega me la sono fatta pensando a te, ma poi crescendo ti ho solo vista come mia madre. Se il nostro rapporto deve cambiare così tanto basta così" disse con tono agitato.

"Va bene, calmati. Neanche io ti ho mai visto sotto certi aspetti, anche adesso ho difficoltà, ma aver fatto la zoccola con Raul ha come aperto una porta che non sapevo neanche facesse parte di me. Sono arrabbiata, furiosa, non so cosa farò con tuo padre, ma quello che so è che adesso voglio sfogare la mia rabbia".

"Sono questi per te mamma? Un ragazzo da usare per sfogarti?"

La madre rimase in silenzio, e per qualche attimo realizzò cosa stava succedendo, in cosa si era lasciata andare. Durò poco però, perché chiese quasi subito "E tu come mai stai facendo queste cose con me? Anche tu sei rimasto shockato per tuo papà?"

"Si, forse.. Non lo so, quella vestaglia, averti vista nuda, lo sperma nella tua vagina e per terra in camera mia, ti ho visto sotto altri occhi ed anche per me è come se si fosse aperta una porta che non credevo esistere."

"Per oggi lasciamole aperte allora. Preferisci guardare me o pensare alla mamma di Raul se continuiamo".

"Un po' e un po' " rispose Antonello, un po' più calmo. Si avvicinarono e si baciarono per la prima volta in modo completo, dolce, appassionato. Un bacio da innamorati condito dalla dolcezza che esiste solo tra madre e figlio.

"Raul mi ha scopato la bocca così forte da lasciarmi senza fiato, non era più in se".

"Succhia anche me mamma, fallo come hai fatto con lui."

La madre non se lo lasciò ripetere due volte e si inginocchiò davanti a lui, prendendo di nuovo il cazzo in bocca. Stavolta fu proprio il figlio a prenderle la nuca spingendole il cazzo in gola.

"Ahhh, signora Anna, ti piace il cazzo di mio padre eh. Ed allora adesso prendi anche il mio"

La madre non capì più nulla, entrò in un transfert ed immagino realmente di essere la sua vicina di casa, un corpo da abusare, e si lasciò fare dal figlio tutto ciò che sarebbe accaduto poco dopo.

(Continua).
complimenti ma lo fai per lavoro, scrivere intendo, sei bravo
 
A me il tuo racconto piace mlt, è scritto mlt bene, infatti m son eccitato, non vedo l'ora d leggere il seguito, bravo, continua
 
Avevo interrotto dato lo scarsissimo interesse
Il racconto è bello, il genere mi piace molto.

Scarso interesse? Qui va così, se scrivi 'racconto di fantasia' non ti considera quasi nessuno e se metti 'esperienza reale' leggono tutti salvo poi accusarti di averla inventata...sta a te decidere se continuare o meno.

Io personalmente ho deciso di non scrivere più racconti sul forum perché, seppure mi piaccia scriverli, mi sono stufato di fare le guerre per cavolate. Ho altro da fare nella vita, per fortuna.
 
Il racconto è bello, il genere mi piace molto.

Scarso interesse? Qui va così, se scrivi 'racconto di fantasia' non ti considera quasi nessuno e se metti 'esperienza reale' leggono tutti salvo poi accusarti di averla inventata...sta a te decidere se continuare o meno.

Io personalmente ho deciso di non scrivere più racconti sul forum perché, seppure mi piaccia scriverli, mi sono stufato di fare le guerre per cavolate. Ho altro da fare nella vita, per fortuna.
Vabè ma le tue sono difficili da credere. Non dico siano false, ma sono molto simili a storie palesemente fake.
 
Avevo interrotto dato lo scarsissimo interesse
Racconto magistrale per contenuto e come è scritto
[automerge]1692268912[/automerge]
Il racconto è bello, il genere mi piace molto.

Scarso interesse? Qui va così, se scrivi 'racconto di fantasia' non ti considera quasi nessuno e se metti 'esperienza reale' leggono tutti salvo poi accusarti di averla inventata...sta a te decidere se continuare o meno.

Io personalmente ho deciso di non scrivere più racconti sul forum perché, seppure mi piaccia scriverli, mi sono stufato di fare le guerre per cavolate. Ho altro da fare nella vita, per fortuna.
no dai torna a scrivere, i tuoi racconti son sempre tra i più eccitanti
 
Il racconto è bello, il genere mi piace molto.

Scarso interesse? Qui va così, se scrivi 'racconto di fantasia' non ti considera quasi nessuno e se metti 'esperienza reale' leggono tutti salvo poi accusarti di averla inventata...sta a te decidere se continuare o meno.

Io personalmente ho deciso di non scrivere più racconti sul forum perché, seppure mi piaccia scriverli, mi sono stufato di fare le guerre per cavolate. Ho altro da fare nella vita, per fortuna.
Noooo, ti prego non mollare ho sempre letto con piacere i tuoi racconti 😪
 
Back
Top Bottom