Esperienza reale Io e Anna

MROBERTI

"Level 6"
Messaggi
84
Punteggio reazione
2,508
Punti
89
Sono sposato con Anna da molti anni e abbiamo due splendide bambine.

La storia che voglio raccontarvi però riguarda molti anni fa quando io e lei eravamo ancora fidanzati.

Come già raccontato in altre storie, io e Anna oggi viviamo la sessualità in modo molto aperto, abbiamo imparato a distinguere l’amore dal sesso, la passione dalla complicità.

Quando ci siamo conosciuti però eravamo una coppia per così dire “normale”, io e lei, lei e io.

Se non eravamo soli ci piaceva molto uscire con una coppia di amici nostri coetanei anche loro fidanzati, Elisa e Mattia (i nomi naturalmente sono di fantasia).

Elisa era una ragazza carina fisico non esile, con qualche chilo di troppo, un seno importante (avrà avuto una quarta), capelli castano chiaro e occhi azzurri.

Mattia invece era alto, senza un filo di grasso, fisico modellato dalla palestra (non era un fissato ma amava prendersi cura del suo corpo), capelli scuri come i suoi occhi.

Ci vedevamo spesso, facevamo perfino le vacanze tutti assieme.

Dopo pochi mesi di fidanzamento ecco che mi arriva una proposta da parte dell’azienda per cui lavoro, devo trasferirmi per due mesi in Spagna a Barcellona.

Lo stipendio era talmente buono che non potevo dire di no….. anche se Anna non ne fu molto contenta (chi avrebbe mai potuto dire che anni dopo quella scelta avrebbe dato il la alla nostra fortuna economica).

Eravamo molto innamorati, ci sentivamo tutte le sere e quando non ci sentivamo ci vedevamo in videochiamata.

Erano passate due settimane, erano le 22:00 ed ero già in albergo, mi squilla il portatile, era Anna in videochiamata.

Dalla voce non era la stessa Anna, si parlava del più e del meno ma la voce aveva qualcosa di strano.

Anna: “Franco posso dirti una cosa?”

Io: “Dimmi pure, è tutta la sera che sei trana, mi devi dire qualcosa?”

Anna: “Si, ma non so come dirlo”

Io: “Mi devo preoccupare?”

Anna: “No no ma sei scemo, io ti amo lo sai non vorrei mai nessun‘altro vicino a me”

Io: “Meno male…..”

Anna: “Sono due settimane che non stiamo insieme, ho voglia di stare con te”

Io: “A chi lo dici amore, non resisto più”

Anna: “Appunto, ti capisco. Ci ho pensato molto e sono arrivata alla conclusione che se proprio vuoi soddisfare le tue voglie io…… ti capirei via”

Io: “Ma cosa dici, non ci penso nemmeno….. io voglio te. Ho voglia di te”

Anna: “Sicuro?”

Io: “Ma certo…. Per esempio, ora l’unica cosa che vorrei sei tu. Vorrei vedere il tuo corpo, eccitarmi con te”

Piano piano le mie parole fecero breccia nella scorza dura di Anna, che iniziò a giocare con me.

Anna che era in pigiama iniziò un lento spogliarello rimanendo in intimo, un reggiseno di pizzo bianco che faceva risaltare il suo seno (una quarta coppa C) e un perizoma abbinato sempre in pizzo.

Anna: “Dai mi vergogno però”

Io: “Ma no dai, siamo io e te. E’ tanto che non vedo il tuo corpo, sei fantastica amore”

Anna riprese il suo spogliarello, con la mano destra sganciò il reggiseno liberando le tette.

I capezzoli, contrariamente alla voce di anna, titubante, erano già duri come il marmo tanto da far apparire un leggero rossore sulle sue guance.

Ero così eccitato da iniziare a spogliarmi, ero in slip e il mio cazzo sotto era già duro.

Anna: “Ma cosa stai facendo”

Io: “Mi godo lo spettacolo, non posso?”

Anna: “(Sempre più rossa) si si…….”

Anna si libera degli slip, la sua fica è circondata da una leggera peluria, segno che dalla mia partenza non si era più depilata.

Io faccio lo stesso e rimaniamo nudi.

Anna: “E adesso…..”

Io: “Beh, fai come se fossi li con te e io faccio la stessa cosa qui”

Mentre parlo inizio a toccarmi i genitali e poi il cazzo.

Anna chiude gli occhi e con la mano destra percorre tutto il suo corpo, sfiora i seni provocandosi un brivido che noto anche dallo schermo, scende ancora fino a incontrare la peluria della sua vagina.

Guardandola prendo il mio cazzo in mano e inizio a segarmi.

Il medio inizia a giocare con il clitoride, la mano fa su e giù, facendo entrare la punta del dito dentro la fica di Anna già bagnata.

Sono talmente eccitato che devo rallentare se non voglio venire subito.

Io: “Sei fantastica tesoro, vorrei tanto fare l’amore con te”

A quelle parole il dito di Anna entra tutto dentro la fica lasciandole uscire un piccolo gridolino di piacere.

L’altra mano intanto prende il suo seno destro e inizia a giocare con il capezzolo.

Dopo qualche minuto la figa di Anna è un lago, sento il rumore delle dita che entrano e escono (è passata da una a due dita fino ad arrivare a tre).

L’altra mano intanto ha lasciato il seno per prendersi cura del clitoride ormai gonfio.

Sento Anna gemere di piacere, la conosco, sta godendo al massimo, non durerà molto.

Accelero il ritmo…

Io: “Tesoro voglio godere con te”

Anna accelera il ritmo, le dita entrano lella fica che ormai è un lago senza sforzo, il respiro è affannato.

Anna: “Amore non resisto sto per……”

Le cosce di Anna si contraggono sotto gli spasmi di un orgasmo potentissimo, la sua testa, ancora a occhi chiusi, si reclina all’indietro mentre un grido di piacere esce dalla sua bocca.

A quella visione, senza neppure accorgermene, raggiungo il culmine.

Sento l’orgasmo impadronirsi di me.

Il primo schizzo mi finisce sul petto, gli altri imbrattano le coperte del letto dell’hotel.

Anna, che nel frattempo ha riaperto gli occhi, osserva la scena con un misto tra imbarazzo e eccitazione.

Io: “Amore grazie per la splendida serata”

Anna: “Ti amo, per te questo e altro”

Continuiamo a parlare per qualche minuto poi ci salutiamo per una doccia.

Anna: “A domani”

Io: “Ciao a presto. Ti Amo”

I nostri “incontri” proseguirono sempre più frequenti per tutti i due mesi fino al mio ritorno a casa.

Era il 25 Giugno quando scesi dall’aereo che mi riportava in Italia, il giorno dell’inizio di una nuova vita, ma ancora non immaginavo niente di quello che mi sarebbe accaduto da lì a pochi anni.
 
Le premesse sono buonissime!! Continua.
Cmq dai, non tanti anni se c'era già la videochiamata... Ci vuoi fare più vecchi di quello che siamo?!? 🤣🤣🤣
 
Anna mi aspettava all’interno dell’aeroporto.

Appena mi vide mi saltò al collo e dopo un bacio appassionato mi disse:

Anna: “Da quanto tempo aspettavo questo momento. Poterti vedere, toccare”

E mi baciò di nuovo appassionatamente.

Potevo sentire il calore del suo corpo su di me il che non faceva altro che aumentare la gran voglia che già avevo di lei.

Anna: “Andiamo, ti accompagno a casa”

Quelle parole avevano già eccitato la mia fantasia.

Ero andato a vivere da solo un paio di mesi prima di andare in Spagna ma Anna stava ancora con i suoi.

Sono persone all’antica, la convivenza non rientra nei loro standard.

Anna: “Avrai voglia di una doccia e poi tra un ora ci aspettano Elisa e Mattia per cena. Anche loro vogliono salutarti. Ho prenotato da Romeo”

Io: “(Ridendo) Avrei preferito altro stasera sai?”

Anna: “E dai, abbiamo tutta la notte. Ai miei ho detto che rimanevo a dormire da Elisa dopo cena e loro hanno acconsentito”.

Io: “Allora vada per la cena”

Anna mi lasciò sotto casa, io mi preparai e alle 19:30 puntuale era di nuovo da me per andare al ristorante.

Entrammo e eravamo solo io e lei.

Anna: “Quei due sono sempre in ritardo”

Elisa e Mattia entrarono dopo pochi minuti.

Ero di spalle e la prima a vederli fu Anna.

Anna: “Eccovi finalmente”

Mi voltai e rimasi letteralmente a bocca aperta.

Elisa in due mesi era cambiata moltissimo e in meglio. Quel fisico abbondantello era scomparso lasciando il passo a una forma stupenda.

Lei si avvicinò e mi baciò sulle guance. Il contatto con il suo seno sodo e grande non passò per niente inosservato.

“Sono troppo in astinenza devo controllarmi”, pensai.

Elisa: “Bentornato lavoratore”

Da dietro le fece eco Mattia

Mattia: “Finalmente, ti davamo per disperso”

Elisa si spostò e anche Mattia mi abbracciò con affetto.

Quando mi staccai da lui non potei non notare il culo di Elisa (che intanto mi dava le spalle perché parlava con Anna) che era diventato sodo come il marmo.

Era una bomba sexy e la mia astinenza non faceva altro che amplificare le cose.

La cena scorse via veloce, avevamo molte cose da dirci.

Prima di lasciarci, come sempre Elisa sentenziò

Elisa: “Ei domenica andiamo a camminare in collina per sentieri, vi va? Ho scoperto un percorso nella natura fantastico”

Anna: “Per me ok”

Io: “Ma sì, sono due mesi che passo da una sedia all’altra non può che farmi bene toccandomi un piccolo accenno di pancetta.”

Elisa: “Ma va, stai benissimo. Comunque hai ragione fa bene sgranchirsi le gambe”

Io: “Grazie per aver mentito (Rido). Tu invece stai benissimo”

Elisa: “(Girando su sé stessa) Visto? Mattia porta anche me in palestra ora e mi sono fatta proprio un bel bocconcino (Ride)”

Io: “E bravo Mattia”

E scoppiammo tutti a ridere, anche se non potei non pensare a quanto fosse diventata eccitante Elisa.

Tornando a casa fu Anna a rompere il silenzio.

Anna: “Hai notato subito il cambiamento di Elisa è? E a me neppure un complimento”

Io: “Sempre la solita gelosona, tranquilla sono tutto per te”

Anna: “Se lo dici tu (Sorridendo)”

Arrivati a casa non ci demmo molto il tempo di parlare, chiudemmo la porta e ci avvinghiammo l’uno all’altra.

Anna mi baciava con una passione mai vista da quando ci eravamo messi assieme.

Era molto audace e prendeva l’iniziativa.

In poco tempo mi spogliò completamente, io tirai giù la zip del vestitino nero che si era messo che cadde a terra lasciandola in intimo, un reggiseno fantastico tutto in pizzo e un perizoma abbinato che le incastonava quel fantastico culo sodo che aveva.

Il reggiseno volò via immediatamente subito dopo seguito dal perizoma.

Andammo in camera così, nudi mentre le nostre lingue si incrociavano in modo voglioso.

In camera Anna mi buttò sul letto e mi salì sopra

Io: “Ei ma chi sei tu. Dove hai messo la mia ragazza”

Anna: “(Con sguardo eccitatissimo) Stasera è fuori, con te rimango io se vuoi”

Io: “Beh, se a lei va bene chi sono io per rifiutare?”

Non riuscii neppure a proseguire la frase, Anna prese il mio cazzo (sono ben messo sotto, 19cm con un discreto spessore) e lo puntò dritto alla sua fica.

Appena la cappella sfiorò le sue labbra le sfuggì un gemito di piacere.

Immediatamente dopo iniziò letteralmente a impalarsi.

Sentivo il calore della sia fica avvolgere pian piano il mio cazzo.

Anna: “Oh si quanto mi è mancato….. è bellissimo. Fa un po’ male ma è bellissimo”

Iniziò un lento su e giù, le sue tette grandi e sode si muovevano davanti alla mia faccia, non potevo non prenderle in mano e iniziare a succhiarle.

I capezzoli erano durissimi sotto i colpi della mia lingua e i gemiti di Anna si facevano sempre più intensi.

Lasciai le tette e presi in mano il suo culo, lo palpavo e lo allargavo.

Era sodo ed era l’unica cosa che non mi aveva mai voluto concedere prima di allora ma la Anna di oggi sembrava proprio un'altra persona.

La sua fica era un lago, adesso il mio cazzo entrava dentro fino alle palle con apparente facilità.

Raccolsi un po’ dei suoi umori alla base del cazzo con le dita e iniziai a massaggiarle il buchetto posteriore.

Anna: “Ei, la tua ragazza non mi ha detto che hai anche di queste voglie”

Voleva continuare a giocare, era il momento per provare ad andare oltre.

Io: “Beh e allora non glielo diciamo”

Piano piano iniziai ad entrare con un polpastrello.

Anna si fermò, con il mio cazzo tutto dentro di lei si appoggiò al mio petto, io continuavo a giocare con il suo buchetto.

Dopo qualche giochetto utile ad abituarla decisi che era arrivato il momento di invertire le posizioni.

Prendendola per le natiche e con un movimento rapido la girai sul letto pancia in su.

In ginocchio tra le sue gambe mi misi ad osservarla, era bellissima e mi eccitava molto.

Iniziai a baciarle il seno, scendendo poi pian piano sul ventre fino giù al linguine.

L’odore dei suoi umori mi penetrava il naso mandandomi fuori di testa.

Iniziai a giocare con il clitoride, la mia lingua ci girava intorno, era duro come un piccolo cazzo.

Lo presi in bocca e iniziai a succhiarlo godendo a pieno del sapore della sua fica.

Anna ansimava e gemeva, improvvisamente le sue mani mi presero la testa in modo che non potessi fermarmi.

Anna: “Si così ti prego daiiiii….”

Il corpo di Anna si irrigidì, le gambe si serrarono intorno alla mia faccia e un potete orgasmo la travolse lasciando la mia faccia e il letto inzuppati dei suoi umori.

Di contro, preso dall’eccitazione non smisi mai di giocare con il suo clitoride avido come ero di lei.

Senza fermarsi, dopo un attimo tirò su la mia testa e iniziò a baciarmi avidamente.

Mai vista così sembrava davvero un’altra persona.

In mezzo a tutti quegli umori il mio cazzo scivolava con facilità nella sua fica.

Anna si fermò, si staccò da me e mi guardò negli occhi.

Anna: “Ancora ti prego”

A quelle parole iniziai a pomparla con forza, sul suo volto oltre all’eccitazione tornò anche qualche smorfia di dolore ma nell’enfasi del momento non sembrava darle troppo fastidio.

Non potei resistere molto, ancora pochi colpi e esplosi dentro di lei.

Sapevo che Anna prendeva la pillola e questo ci dava molta libertà nei nostri rapporti.

Complice l’astinenza la sborrata fu molto abbondante e prolungata.

Contemporaneamente anche Anna esplose in un secondo potente orgasmo a distanza di pochi minuti mentre con le gambe incrociate sopra di me mi teneva serrato a lei.

Ci abbandonammo così uno sull’altro fino a quando fu lei a parlare per prima

Anna: “Ei ma è una mia impressione o il nostro amico è ancora pronto”

Complice l’orgasmo non mi ero accorto di essere ancora con una potente erezione dentro di lei.

Esco dalla sua fica, il letto era zuppo dei nostri umori e non solo quello.

La fica di Anna era lucida e bagnata e c’erano rivoli che andavano a finire…. Proprio li.

La presi per i fianchi e la feci girare a pecorina.

La penetrai di nuovo, lasciandole sfuggire un grido di piacere misto a dolore….. complice l’eccitazione non mi ero molto controllato.

Iniziai a sbatterla tenendola per i fianchi, le tette sbattendo insieme fecero un rumore eccitantissimo.

Con una mano mi avvicinai al buchino che era bagnatissimo visti gli umori dovuti ai due orgasmi.

Senza sforzo entrai con un dito, Anna si irrigidì

Io: “Calma non è niente, se non vuoi smetto”

A queste parole non disse niente anzi sentii che dopo un po’ iniziava a rilassarsi, così rimasi fermo per farla abituare e poi iniziai di nuovo a muovermi con le dita avanti e indietro simulando una penetrazione.

Intanto tolsi il mio cazzo dalla sua fica, lo appoggiai al culo togliendo il dito. Vidi un brivido percorrere la pelle di Anna.

Anna: “Amore ti prego fai piano”

Raccolsi altri umori dalla sua fica che era ancora un lago e li spalmai come un lubrificante tutto intorno al buchetto.

Appoggiai la cappella, era strettissimo, feci fatica a fare anche solo un centimetro.

Mi appoggiai a lei

Io: “(Sussurrando all’orecchio) Rilassati non ti farò male”

Sentii piano piano il corpo di Anna rilassarsi e la cappella iniziò a procedere molto lentamente.

Preso dal momento e dalle sensazioni che stavo provando feci un movimento brusco e in un colpo tutta la cappella scivolò dentro.

Anna: “Ahh fa male tantissimo. Mi sento spaccare in due”

Mi fermai, lasciando che si abituasse.

Io: “Scusa amore, mi spiace”

Con la mano sinistra scivolai sotto e iniziai a massaggiarle il clitoride.

Sentii subito che complice l’eccitazione provocata dalle mie dita piano piano si stava rilassando di nuovo, il resto lo fecero i suoi umori, il cazzo piano piano iniziò a scivolare fino a entrare completamente dentro di lei

Anna: “Oh sì così mi piace, mi sento completamente riempita, non ti fermare ti prego”

Continuai il mio frenetico massaggio alla sua fica e contemporaneamente iniziai a muovermi dentro di lei, sempre più veloce.

Anna si accasciò sul cuscino, la faccia rivolta sul lato destro era stravolta dal piacere, non c’era più traccia di dolore.

Il suo culo era strettissimo, continuando così non avrei potuto resistere molto, le pareti avvolgevano il mio cazzo come un guanto.

Anche lei però era di nuovo al limite, sentii la mia mano completamente bagnata.

Venimmo praticamente insieme.

Lei, stringendo forte i cuscini del letto con le mani affondandoci la testa, io, che ormai avevo abbandonato la sua fica, la presi per i fianchi e con gli ultimi colpi le venni dentro in modo inaspettatamente abbondante considerando che era la seconda in poco tempo.

Ci lasciammo andare sul letto uno vicino all’altra stremati.

Anna: “E’ stato bellissimo amore….. stupendo”

Io: “Mi sei mancata, ti amo”

Ci abbandonammo ad un lungo bacio.

Dentro di me però pensavo….

“Ho lasciato una donna classica a letto e mi ritrovo una che ha voglia di osare……. Che fortuna.

O ci sarà altro?”
 
Anna mi aspettava all’interno dell’aeroporto.

Appena mi vide mi saltò al collo e dopo un bacio appassionato mi disse:

Anna: “Da quanto tempo aspettavo questo momento. Poterti vedere, toccare”

E mi baciò di nuovo appassionatamente.

Potevo sentire il calore del suo corpo su di me il che non faceva altro che aumentare la gran voglia che già avevo di lei.

Anna: “Andiamo, ti accompagno a casa”

Quelle parole avevano già eccitato la mia fantasia.

Ero andato a vivere da solo un paio di mesi prima di andare in Spagna ma Anna stava ancora con i suoi.

Sono persone all’antica, la convivenza non rientra nei loro standard.

Anna: “Avrai voglia di una doccia e poi tra un ora ci aspettano Elisa e Mattia per cena. Anche loro vogliono salutarti. Ho prenotato da Romeo”

Io: “(Ridendo) Avrei preferito altro stasera sai?”

Anna: “E dai, abbiamo tutta la notte. Ai miei ho detto che rimanevo a dormire da Elisa dopo cena e loro hanno acconsentito”.

Io: “Allora vada per la cena”

Anna mi lasciò sotto casa, io mi preparai e alle 19:30 puntuale era di nuovo da me per andare al ristorante.

Entrammo e eravamo solo io e lei.

Anna: “Quei due sono sempre in ritardo”

Elisa e Mattia entrarono dopo pochi minuti.

Ero di spalle e la prima a vederli fu Anna.

Anna: “Eccovi finalmente”

Mi voltai e rimasi letteralmente a bocca aperta.

Elisa in due mesi era cambiata moltissimo e in meglio. Quel fisico abbondantello era scomparso lasciando il passo a una forma stupenda.

Lei si avvicinò e mi baciò sulle guance. Il contatto con il suo seno sodo e grande non passò per niente inosservato.

“Sono troppo in astinenza devo controllarmi”, pensai.

Elisa: “Bentornato lavoratore”

Da dietro le fece eco Mattia

Mattia: “Finalmente, ti davamo per disperso”

Elisa si spostò e anche Mattia mi abbracciò con affetto.

Quando mi staccai da lui non potei non notare il culo di Elisa (che intanto mi dava le spalle perché parlava con Anna) che era diventato sodo come il marmo.

Era una bomba sexy e la mia astinenza non faceva altro che amplificare le cose.

La cena scorse via veloce, avevamo molte cose da dirci.

Prima di lasciarci, come sempre Elisa sentenziò

Elisa: “Ei domenica andiamo a camminare in collina per sentieri, vi va? Ho scoperto un percorso nella natura fantastico”

Anna: “Per me ok”

Io: “Ma sì, sono due mesi che passo da una sedia all’altra non può che farmi bene toccandomi un piccolo accenno di pancetta.”

Elisa: “Ma va, stai benissimo. Comunque hai ragione fa bene sgranchirsi le gambe”

Io: “Grazie per aver mentito (Rido). Tu invece stai benissimo”

Elisa: “(Girando su sé stessa) Visto? Mattia porta anche me in palestra ora e mi sono fatta proprio un bel bocconcino (Ride)”

Io: “E bravo Mattia”

E scoppiammo tutti a ridere, anche se non potei non pensare a quanto fosse diventata eccitante Elisa.

Tornando a casa fu Anna a rompere il silenzio.

Anna: “Hai notato subito il cambiamento di Elisa è? E a me neppure un complimento”

Io: “Sempre la solita gelosona, tranquilla sono tutto per te”

Anna: “Se lo dici tu (Sorridendo)”

Arrivati a casa non ci demmo molto il tempo di parlare, chiudemmo la porta e ci avvinghiammo l’uno all’altra.

Anna mi baciava con una passione mai vista da quando ci eravamo messi assieme.

Era molto audace e prendeva l’iniziativa.

In poco tempo mi spogliò completamente, io tirai giù la zip del vestitino nero che si era messo che cadde a terra lasciandola in intimo, un reggiseno fantastico tutto in pizzo e un perizoma abbinato che le incastonava quel fantastico culo sodo che aveva.

Il reggiseno volò via immediatamente subito dopo seguito dal perizoma.

Andammo in camera così, nudi mentre le nostre lingue si incrociavano in modo voglioso.

In camera Anna mi buttò sul letto e mi salì sopra

Io: “Ei ma chi sei tu. Dove hai messo la mia ragazza”

Anna: “(Con sguardo eccitatissimo) Stasera è fuori, con te rimango io se vuoi”

Io: “Beh, se a lei va bene chi sono io per rifiutare?”

Non riuscii neppure a proseguire la frase, Anna prese il mio cazzo (sono ben messo sotto, 19cm con un discreto spessore) e lo puntò dritto alla sua fica.

Appena la cappella sfiorò le sue labbra le sfuggì un gemito di piacere.

Immediatamente dopo iniziò letteralmente a impalarsi.

Sentivo il calore della sia fica avvolgere pian piano il mio cazzo.

Anna: “Oh si quanto mi è mancato….. è bellissimo. Fa un po’ male ma è bellissimo”

Iniziò un lento su e giù, le sue tette grandi e sode si muovevano davanti alla mia faccia, non potevo non prenderle in mano e iniziare a succhiarle.

I capezzoli erano durissimi sotto i colpi della mia lingua e i gemiti di Anna si facevano sempre più intensi.

Lasciai le tette e presi in mano il suo culo, lo palpavo e lo allargavo.

Era sodo ed era l’unica cosa che non mi aveva mai voluto concedere prima di allora ma la Anna di oggi sembrava proprio un'altra persona.

La sua fica era un lago, adesso il mio cazzo entrava dentro fino alle palle con apparente facilità.

Raccolsi un po’ dei suoi umori alla base del cazzo con le dita e iniziai a massaggiarle il buchetto posteriore.

Anna: “Ei, la tua ragazza non mi ha detto che hai anche di queste voglie”

Voleva continuare a giocare, era il momento per provare ad andare oltre.

Io: “Beh e allora non glielo diciamo”

Piano piano iniziai ad entrare con un polpastrello.

Anna si fermò, con il mio cazzo tutto dentro di lei si appoggiò al mio petto, io continuavo a giocare con il suo buchetto.

Dopo qualche giochetto utile ad abituarla decisi che era arrivato il momento di invertire le posizioni.

Prendendola per le natiche e con un movimento rapido la girai sul letto pancia in su.

In ginocchio tra le sue gambe mi misi ad osservarla, era bellissima e mi eccitava molto.

Iniziai a baciarle il seno, scendendo poi pian piano sul ventre fino giù al linguine.

L’odore dei suoi umori mi penetrava il naso mandandomi fuori di testa.

Iniziai a giocare con il clitoride, la mia lingua ci girava intorno, era duro come un piccolo cazzo.

Lo presi in bocca e iniziai a succhiarlo godendo a pieno del sapore della sua fica.

Anna ansimava e gemeva, improvvisamente le sue mani mi presero la testa in modo che non potessi fermarmi.

Anna: “Si così ti prego daiiiii….”

Il corpo di Anna si irrigidì, le gambe si serrarono intorno alla mia faccia e un potete orgasmo la travolse lasciando la mia faccia e il letto inzuppati dei suoi umori.

Di contro, preso dall’eccitazione non smisi mai di giocare con il suo clitoride avido come ero di lei.

Senza fermarsi, dopo un attimo tirò su la mia testa e iniziò a baciarmi avidamente.

Mai vista così sembrava davvero un’altra persona.

In mezzo a tutti quegli umori il mio cazzo scivolava con facilità nella sua fica.

Anna si fermò, si staccò da me e mi guardò negli occhi.

Anna: “Ancora ti prego”

A quelle parole iniziai a pomparla con forza, sul suo volto oltre all’eccitazione tornò anche qualche smorfia di dolore ma nell’enfasi del momento non sembrava darle troppo fastidio.

Non potei resistere molto, ancora pochi colpi e esplosi dentro di lei.

Sapevo che Anna prendeva la pillola e questo ci dava molta libertà nei nostri rapporti.

Complice l’astinenza la sborrata fu molto abbondante e prolungata.

Contemporaneamente anche Anna esplose in un secondo potente orgasmo a distanza di pochi minuti mentre con le gambe incrociate sopra di me mi teneva serrato a lei.

Ci abbandonammo così uno sull’altro fino a quando fu lei a parlare per prima

Anna: “Ei ma è una mia impressione o il nostro amico è ancora pronto”

Complice l’orgasmo non mi ero accorto di essere ancora con una potente erezione dentro di lei.

Esco dalla sua fica, il letto era zuppo dei nostri umori e non solo quello.

La fica di Anna era lucida e bagnata e c’erano rivoli che andavano a finire…. Proprio li.

La presi per i fianchi e la feci girare a pecorina.

La penetrai di nuovo, lasciandole sfuggire un grido di piacere misto a dolore….. complice l’eccitazione non mi ero molto controllato.

Iniziai a sbatterla tenendola per i fianchi, le tette sbattendo insieme fecero un rumore eccitantissimo.

Con una mano mi avvicinai al buchino che era bagnatissimo visti gli umori dovuti ai due orgasmi.

Senza sforzo entrai con un dito, Anna si irrigidì

Io: “Calma non è niente, se non vuoi smetto”

A queste parole non disse niente anzi sentii che dopo un po’ iniziava a rilassarsi, così rimasi fermo per farla abituare e poi iniziai di nuovo a muovermi con le dita avanti e indietro simulando una penetrazione.

Intanto tolsi il mio cazzo dalla sua fica, lo appoggiai al culo togliendo il dito. Vidi un brivido percorrere la pelle di Anna.

Anna: “Amore ti prego fai piano”

Raccolsi altri umori dalla sua fica che era ancora un lago e li spalmai come un lubrificante tutto intorno al buchetto.

Appoggiai la cappella, era strettissimo, feci fatica a fare anche solo un centimetro.

Mi appoggiai a lei

Io: “(Sussurrando all’orecchio) Rilassati non ti farò male”

Sentii piano piano il corpo di Anna rilassarsi e la cappella iniziò a procedere molto lentamente.

Preso dal momento e dalle sensazioni che stavo provando feci un movimento brusco e in un colpo tutta la cappella scivolò dentro.

Anna: “Ahh fa male tantissimo. Mi sento spaccare in due”

Mi fermai, lasciando che si abituasse.

Io: “Scusa amore, mi spiace”

Con la mano sinistra scivolai sotto e iniziai a massaggiarle il clitoride.

Sentii subito che complice l’eccitazione provocata dalle mie dita piano piano si stava rilassando di nuovo, il resto lo fecero i suoi umori, il cazzo piano piano iniziò a scivolare fino a entrare completamente dentro di lei

Anna: “Oh sì così mi piace, mi sento completamente riempita, non ti fermare ti prego”

Continuai il mio frenetico massaggio alla sua fica e contemporaneamente iniziai a muovermi dentro di lei, sempre più veloce.

Anna si accasciò sul cuscino, la faccia rivolta sul lato destro era stravolta dal piacere, non c’era più traccia di dolore.

Il suo culo era strettissimo, continuando così non avrei potuto resistere molto, le pareti avvolgevano il mio cazzo come un guanto.

Anche lei però era di nuovo al limite, sentii la mia mano completamente bagnata.

Venimmo praticamente insieme.

Lei, stringendo forte i cuscini del letto con le mani affondandoci la testa, io, che ormai avevo abbandonato la sua fica, la presi per i fianchi e con gli ultimi colpi le venni dentro in modo inaspettatamente abbondante considerando che era la seconda in poco tempo.

Ci lasciammo andare sul letto uno vicino all’altra stremati.

Anna: “E’ stato bellissimo amore….. stupendo”

Io: “Mi sei mancata, ti amo”

Ci abbandonammo ad un lungo bacio.

Dentro di me però pensavo….

“Ho lasciato una donna classica a letto e mi ritrovo una che ha voglia di osare……. Che fortuna.

O ci sarà altro?”
Complimenti il racconto procede bene, rimane però il discorso del motivo di questo cambiamento in lei...quale sarà? Qualcosa di non detto fatto da lei in sua assenza?
 
La mattina dopo parlammo a lungo con Anna.

Scoprii che si era ingelosita molto nel sentire i miei apprezzamenti nei confronti di Elisa, ma soprattutto aveva visto quanto ero rimasto incantato nel vedere il suo culo.

La cosa però in breve si era trasformata da gelosia a eccitazione e da li era esploso qualcosa di incontrollabile che neppure lei sapeva spiegarsi.

Le feci notare che la nuova versione di lei mi piaceva molto ma lei mi stoppò subito

Anna: “Non ti ci abituare, è stato un attimo, non so se capiterà di nuovo”

Dentro di me speravo che fosse solo l’inizio di un nuovo rapporto con Anna, meno canonico e molto più eccitante.

Passarono i giorni, io e Anna non perdevamo occasione per recuperare il tempo perso ma i nostri rapporti erano tornati quelli di un tempo.

Il sesso era quello di sempre, canonico.

Una missionaria condita con qualche bacio appassionato ma niente di più.

Iniziavo a pensare che avesse ragione lei, era stato bello ma breve.

Arrivò la domenica e la “gita” a quattro con Elisa e Mattia.

Partiamo di buon’ora, la giornata era splendida, il sole cuoceva anche se l’estate non era ancora arrivata.

Alle 08:00 eravamo già sul posto….. io e Anna.

Anna: “Sono dei ritardatari cronici, non si smentiscono mai”

Aspettammo solo pochi minuti e li vedemmo arrivare.

Mattia parcheggiò vicino a noi e scese tutto trafelato.

Mattia: “Scusate scusate, abbiamo fatto tardi”

Mi voltai dall’altro lato della macchina e vidi scendere Elisa.

Appena la vidi il cuore ebbe un sussulto.

Shorts neri che le calzavano come un guanto e mettevano in risalto quel gran culo che aveva messo su con tanta palestra, top abbinato che fasciava perfettamente il seno e lasciava scoperta la pancia piatta e definita.

Era veramente eccitante.

Notai che Anna mi guardava così distolsi lo sguardo.

Io: “Ok visto che siamo tutti direi di partire…… Fate strada voi donne?”

Elisa: “Si ci pensiamo noi, vi porto in un posto bellissimo. Almeno, così mi hanno detto”

Io: “Cominciamo bene….”

Tutti si misero a ridere.

Iniziammo il cammino, Anna e Elisa davanti a noi, io e Mattia dietro.

Mattia si mise a raccontarmi qualcosa ma devo essere onesto non lo ascoltavo.

Ero ipnotizzato da quello che vedevo di fronte a me.

Il culo di Elisa mentre lei camminava aveva un movimento che ipnotizzava, in breve tempo mi resi conto di essere eccitato.

Non che quello di Anna fosse brutto, anzi, ma visti da dietro non c’era paragone.

Quello di Anna era bellissimo, tondo, bello sodo, ma quello di Elisa era sesso allo stato puro.

Dopo un ora di cammino nel bosco davanti a noi si aprì uno spettacolo meraviglioso.

Un fiume di acqua cristallina che scorreva nel bosco e davanti a noi una spiaggetta di sassolini bianchi.

Anna: “Ma che spettacolo”

Elisa: “Mi avevano detto che c’era una spiaggetta e che d’estate le persone vengono a farci il bagno ma non credevo fosse così”

Io: “Io passerei qui la giornata, che dite, abbiamo i teli su cui stenderci e il posto è fantastico.

Tutti furono d’accordo così ci accampammo.

La mattinata passò tra una chiacchera a l’altra.

Verso le 11 il sole era veramente caldo

Elisa: “Peccato che non abbiamo portato i costumi, sennò potevamo anche fare il bagno”

Anna: “Hai ragione”

Mattia: “Possiamo farlo ugualmente, non ditemi che vi vergognate a mostrarvi in intimo”

Io: “Io non ho problemi”

Le donne rimasero un po’ in silenzio poi fu Elisa a parlare

Elisa: “Per me nessun problema”

Anna: “Ok anche per me”

La faccia di Anna non era molto convinta ma non poteva dire di no, sarebbe stata l’unica.

Io e Mattia ci spogliammo velocemente e ci tuffammo.

Le donne furono un pochino più lente, quando furono pronte rimasi di stucco.

Anna aveva un intimo tranquillo, culotte nere e reggiseno abbinato che niente lasciavano intravedere.

Elisa era uno spettacolo, perizoma nero semi trasparente e reggiseno abbinato che lasciava intravedere le areole del seno e i capezzoli.

Era una dea.

Man mano che si avvicinavano mi resi conto di essere eccitatissimo il che abbinato agli slip che indossavo non lasciava niente all’immaginazione.

Notai che Elisa mi stava guardando, proprio sotto il pelo dell’acqua.

Non disse niente e si tuffò mentre Anna mi raggiungeva.

Anna: (sottovoce) “Non te lo vorrei dire ma la stai spogliando con gli occhi”

Io: “Ma che dici”

Anna: “E questo allora?”

Mise una mano sotto il pelo dell’acqua e mi strinse il cazzo

Io: “Sei tu che mi fai questo effetto amore”

Con le mani le strinsi le chiappe per rafforzare la cosa non sapendo se ci fosse cascata.

Anna: “Se lo dici tu.”

Si mise a ridere e si allontanò immergendosi fino al collo.

Il fiume era largo 5/6 metri e nel punto più alto l’acqua raggiungeva i 2 mt di altezza.

Alla nostra sinistra, verso monte, passava tra due grandi formazioni rocciose.

Io: “Io faccio una nuotata dalla parte di la, voglio vedere cosa c’è lato monte”

Anna e Mattia rifiutarono subito di seguirmi, non sapevano nuotare e in mezzo l’acqua era alta.

Elisa: “Posso venire anche io o vuoi restare solo”

Io: (ridendo) “Se loro non sono gelosi per me ok”

Anna e Mattia si guardarono e dissero che per loro potevamo andare, loro sarebbero tornati a riva per prendere un po’ di sole.

Io e Elisa partimmo e in pochi minuti eravamo dall’altro lato.

Li l’acqua pian piano diventava bassa fino ad arrivarci al ginocchio.

Decidemmo di proseguire a piedi.

Mi voltai, la spiaggetta non si vedeva più.

Elisa: “(sorridendo) Ma l’acqua fredda a voi uomini non lo fa rimpicciolire?”

Io: “E’ si, lo sbalzo termico”

Elisa: “Ma a te prima non mi sembrava facesse questo effetto”

Non sapevo che dirle, ero tra l’imbarazzo e l’eccitato.

Io: “ Beh sai……”

Elisa: “Perso le parole? Sappi che con Anna parliamo spesso e mi aveva accennato al fatto che eri ben messo ma non credevo così”

Io: “Parlate spesso….. di me?”

Elisa: “Non è che lo diciamo in giro, sono confidenze tra amiche molto intime. Ti spiace?”

Io: “No ma…. Un po’ mi imbarazza”

Elisa con un sorrisetto malizioso si stava avvicinando a me che ero seduto sulla riva sinistra del fiume.

Si fermò proprio di fronte a me, potevo vedere le grandi labbra sotto il pizzo nero della sua fica completamente depilata.

Elisa: “Sai mi ha confessato che molte volte quando ti vede che guardi le altre non prova un moto di gelosia ma un qualcosa che non riesce a definire. La spaventa un po’ la cosa perché in lei cresce una parte che non conosce e non riesce a controllare”

Io: “Effettivamente dal mio ritorno ho notato qualche cambiamento il lei anche se per ora è accaduto solo una volta”

Elisa: “Lo so, mi ha raccontato tutto. E mi ha detto che ha paura perché la cosa le piace molto e non se lo aspettava”

Parlando Elisa si stava sempre più avvicinando a me, adesso si era seduta al mio fianco rivolta verso di me.

Elisa: “Chissà cosa proverebbe adesso se ci vedesse così vicini”

Con la mano destra iniziò a carezzarmi la gamba.

Io: “Elisa non mi pare il caso, non voglio fare queste cose”

Elisa: “Ma dai cosa vuoi che sia e poi da tutto quello che mi ha detto adesso sono curiosa”

Io: “E Mattia?”

Elisa: “Ma non sai proprio niente tu di noi, allora è proprio vero che Anna mantiene i segreti. Io e Mattia siamo una di quelle che si possono definire una coppia aperta. Io faccio cosa voglio e lui idem. E’ solo sesso, l’amore è un'altra cosa. Non sei d’accordo?”

Io: “E Anna sa tutto?”

Elisa: “Certo, chi pensi che le abbia suggerito di lasciarsi andare e lasciar fluire le emozioni”

La mano di Elisa era ormai al bordo dei miei slip, sotto l’eccitazione per il suo massaggio e per quello che mi stava raccontando era ormai importante.

Con un dito sollevò un lembo dei miei slip, e piano piano lasciò scorrere la mano

Io: “TI prego non lo fare”

Elisa: “Tranquillo non le dirò niente. Sarà il nostro piccolo segreto. Per oggi niente sesso, voglio solo vedere se quello che si dice è vero”

La mano era ormai dentro le mie mutande, aveva impugnato il mio cazzo e lo aveva tirato fuori.

Elisa: “Cavolo è proprio vero, lo impugno e quasi le mie dita non si toccano.”

Elisa iniziò lentamente a segarmi, sentivo la sua mano scorrere sul mio cazzo mentre l’altra si stava occupando delle mie palle.

Ero in balia di un’emozione mai provata.

Stavo tradendo Anna?

Assorto nei miei pensieri non mi ero accorto che Elisa si stava sempre più avvicinando.

Il contatto delle sue labbra sulla mia cappella fu come prendere la scossa.

Socchiuse le labbra lasciando uscire la lingua con la quale iniziò a leccare da prima il frenulo, poi piano piano salì verso il buchino e inizio a giocarci quasi provando a penetrarlo.

Io: “Fermiamoci, siamo ancora in tempo”

Non finii la frase, Elisa iniziò pian piano ad accogliere nella sua bocca la cappella.

Faticava a prenderlo tutto ma la sua bocca calda e la sua lingua in continuo movimento mi stavano facendo impazzire.

In un attimo persi il controllo e mi lasciai andare

Io: “mmmm si mi piace….”

Con la mano sinistra afferrai le sue tette, tirai su il reggiseno e iniziai a toccare i capezzoli duri come il marmo.

Passavo dalle tette al culo sodo freneticamente, esploravo ogni singolo centimetro della sua figura.

Elisa si faceva ancor più intraprendente.

Con un ulteriore sforzo riuscì a prendere più di metà del mio cazzo iniziando un pompino fantastico aiutata dalle mani che si occupavano dell’asta e delle mie palle.

Io: “Mi fai impazzire, sto per venire”

A quelle parole invece di fermarsi aumentò il ritmo, e quando fui sul punto di venire estrasse il cazzo dalla sua bocca.

Il primo schizzo la colpì in faccia come il secondo, gli altri finirono tra i capelli, sul seno e sui sassi della spiaggetta.

Anna: “(urlando) Eiiiii ma ci siete”

Elisa: “(Urlando a sua volta) Si siamo dalla parte opposta. E’ stata una faticaccia, due minuti di riposo e torniamo indietro”

Anna: “Ok, vi aspettiamo”

Elisa: “(rivolta a me) E’ stata proprio una faticaccia ma ne valeva proprio la pena. La prossima volta però vorrei goderne a pieno”

Io: “Non so se ci sarà una prossima volta, è stato bello ma surreale, non voglio rovinare tutto”

Elisa: (Alzandosi ancora piena della mia sborra) Tranquillo non rovinerai niente e poi mi sottovaluti, da Anna ci penso io, vedrai……”

Finita la frase si gettò in acqua, si sistemò, si ripulì e iniziò a nuotare in direzione dei nostri fidanzati.

Elisa: (Voltandosi verso di me) “Che fai stai li da solo? Non vieni”

Mi ripresi come da un sogno, mi ricomposi e mi gettai in acqua

Le bracciate che mi separavano da Anna erano sempre meno.

In me un misto tra rimorso, eccitazione e impazienza per quello che sarebbe potuto succedere da lì a qualche giorno.

Elisa: “Arrivati. Non era granché meglio qui”

Io: “Vero, la spiaggetta di là è sì e no un metro quadrato. Giusto il posto per riposarsi”

Anna mi fissava come se stesse leggendo la mia faccia.

Io: “Non ci credi, vuoi che ti ci porti?”

Anna: (Sorridendo) “No no, saresti capace di farmi affogare”

Tutti iniziarono a ridere.

Guardai Elisa sulle ginocchia di Mattia, forse era davvero tutto ok.

Poi di colpo mi tornarono in mente le parole di Elisa quando eravamo soli “per oggi niente sesso”

Forse non era tutto OK……
 
Back
Top Bottom