MROBERTI
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Sono sposato con Anna da molti anni e abbiamo due splendide bambine.
La storia che voglio raccontarvi però riguarda molti anni fa quando io e lei eravamo ancora fidanzati.
Come già raccontato in altre storie, io e Anna oggi viviamo la sessualità in modo molto aperto, abbiamo imparato a distinguere l’amore dal sesso, la passione dalla complicità.
Quando ci siamo conosciuti però eravamo una coppia per così dire “normale”, io e lei, lei e io.
Se non eravamo soli ci piaceva molto uscire con una coppia di amici nostri coetanei anche loro fidanzati, Elisa e Mattia (i nomi naturalmente sono di fantasia).
Elisa era una ragazza carina fisico non esile, con qualche chilo di troppo, un seno importante (avrà avuto una quarta), capelli castano chiaro e occhi azzurri.
Mattia invece era alto, senza un filo di grasso, fisico modellato dalla palestra (non era un fissato ma amava prendersi cura del suo corpo), capelli scuri come i suoi occhi.
Ci vedevamo spesso, facevamo perfino le vacanze tutti assieme.
Dopo pochi mesi di fidanzamento ecco che mi arriva una proposta da parte dell’azienda per cui lavoro, devo trasferirmi per due mesi in Spagna a Barcellona.
Lo stipendio era talmente buono che non potevo dire di no….. anche se Anna non ne fu molto contenta (chi avrebbe mai potuto dire che anni dopo quella scelta avrebbe dato il la alla nostra fortuna economica).
Eravamo molto innamorati, ci sentivamo tutte le sere e quando non ci sentivamo ci vedevamo in videochiamata.
Erano passate due settimane, erano le 22:00 ed ero già in albergo, mi squilla il portatile, era Anna in videochiamata.
Dalla voce non era la stessa Anna, si parlava del più e del meno ma la voce aveva qualcosa di strano.
Anna: “Franco posso dirti una cosa?”
Io: “Dimmi pure, è tutta la sera che sei trana, mi devi dire qualcosa?”
Anna: “Si, ma non so come dirlo”
Io: “Mi devo preoccupare?”
Anna: “No no ma sei scemo, io ti amo lo sai non vorrei mai nessun‘altro vicino a me”
Io: “Meno male…..”
Anna: “Sono due settimane che non stiamo insieme, ho voglia di stare con te”
Io: “A chi lo dici amore, non resisto più”
Anna: “Appunto, ti capisco. Ci ho pensato molto e sono arrivata alla conclusione che se proprio vuoi soddisfare le tue voglie io…… ti capirei via”
Io: “Ma cosa dici, non ci penso nemmeno….. io voglio te. Ho voglia di te”
Anna: “Sicuro?”
Io: “Ma certo…. Per esempio, ora l’unica cosa che vorrei sei tu. Vorrei vedere il tuo corpo, eccitarmi con te”
Piano piano le mie parole fecero breccia nella scorza dura di Anna, che iniziò a giocare con me.
Anna che era in pigiama iniziò un lento spogliarello rimanendo in intimo, un reggiseno di pizzo bianco che faceva risaltare il suo seno (una quarta coppa C) e un perizoma abbinato sempre in pizzo.
Anna: “Dai mi vergogno però”
Io: “Ma no dai, siamo io e te. E’ tanto che non vedo il tuo corpo, sei fantastica amore”
Anna riprese il suo spogliarello, con la mano destra sganciò il reggiseno liberando le tette.
I capezzoli, contrariamente alla voce di anna, titubante, erano già duri come il marmo tanto da far apparire un leggero rossore sulle sue guance.
Ero così eccitato da iniziare a spogliarmi, ero in slip e il mio cazzo sotto era già duro.
Anna: “Ma cosa stai facendo”
Io: “Mi godo lo spettacolo, non posso?”
Anna: “(Sempre più rossa) si si…….”
Anna si libera degli slip, la sua fica è circondata da una leggera peluria, segno che dalla mia partenza non si era più depilata.
Io faccio lo stesso e rimaniamo nudi.
Anna: “E adesso…..”
Io: “Beh, fai come se fossi li con te e io faccio la stessa cosa qui”
Mentre parlo inizio a toccarmi i genitali e poi il cazzo.
Anna chiude gli occhi e con la mano destra percorre tutto il suo corpo, sfiora i seni provocandosi un brivido che noto anche dallo schermo, scende ancora fino a incontrare la peluria della sua vagina.
Guardandola prendo il mio cazzo in mano e inizio a segarmi.
Il medio inizia a giocare con il clitoride, la mano fa su e giù, facendo entrare la punta del dito dentro la fica di Anna già bagnata.
Sono talmente eccitato che devo rallentare se non voglio venire subito.
Io: “Sei fantastica tesoro, vorrei tanto fare l’amore con te”
A quelle parole il dito di Anna entra tutto dentro la fica lasciandole uscire un piccolo gridolino di piacere.
L’altra mano intanto prende il suo seno destro e inizia a giocare con il capezzolo.
Dopo qualche minuto la figa di Anna è un lago, sento il rumore delle dita che entrano e escono (è passata da una a due dita fino ad arrivare a tre).
L’altra mano intanto ha lasciato il seno per prendersi cura del clitoride ormai gonfio.
Sento Anna gemere di piacere, la conosco, sta godendo al massimo, non durerà molto.
Accelero il ritmo…
Io: “Tesoro voglio godere con te”
Anna accelera il ritmo, le dita entrano lella fica che ormai è un lago senza sforzo, il respiro è affannato.
Anna: “Amore non resisto sto per……”
Le cosce di Anna si contraggono sotto gli spasmi di un orgasmo potentissimo, la sua testa, ancora a occhi chiusi, si reclina all’indietro mentre un grido di piacere esce dalla sua bocca.
A quella visione, senza neppure accorgermene, raggiungo il culmine.
Sento l’orgasmo impadronirsi di me.
Il primo schizzo mi finisce sul petto, gli altri imbrattano le coperte del letto dell’hotel.
Anna, che nel frattempo ha riaperto gli occhi, osserva la scena con un misto tra imbarazzo e eccitazione.
Io: “Amore grazie per la splendida serata”
Anna: “Ti amo, per te questo e altro”
Continuiamo a parlare per qualche minuto poi ci salutiamo per una doccia.
Anna: “A domani”
Io: “Ciao a presto. Ti Amo”
I nostri “incontri” proseguirono sempre più frequenti per tutti i due mesi fino al mio ritorno a casa.
Era il 25 Giugno quando scesi dall’aereo che mi riportava in Italia, il giorno dell’inizio di una nuova vita, ma ancora non immaginavo niente di quello che mi sarebbe accaduto da lì a pochi anni.
La storia che voglio raccontarvi però riguarda molti anni fa quando io e lei eravamo ancora fidanzati.
Come già raccontato in altre storie, io e Anna oggi viviamo la sessualità in modo molto aperto, abbiamo imparato a distinguere l’amore dal sesso, la passione dalla complicità.
Quando ci siamo conosciuti però eravamo una coppia per così dire “normale”, io e lei, lei e io.
Se non eravamo soli ci piaceva molto uscire con una coppia di amici nostri coetanei anche loro fidanzati, Elisa e Mattia (i nomi naturalmente sono di fantasia).
Elisa era una ragazza carina fisico non esile, con qualche chilo di troppo, un seno importante (avrà avuto una quarta), capelli castano chiaro e occhi azzurri.
Mattia invece era alto, senza un filo di grasso, fisico modellato dalla palestra (non era un fissato ma amava prendersi cura del suo corpo), capelli scuri come i suoi occhi.
Ci vedevamo spesso, facevamo perfino le vacanze tutti assieme.
Dopo pochi mesi di fidanzamento ecco che mi arriva una proposta da parte dell’azienda per cui lavoro, devo trasferirmi per due mesi in Spagna a Barcellona.
Lo stipendio era talmente buono che non potevo dire di no….. anche se Anna non ne fu molto contenta (chi avrebbe mai potuto dire che anni dopo quella scelta avrebbe dato il la alla nostra fortuna economica).
Eravamo molto innamorati, ci sentivamo tutte le sere e quando non ci sentivamo ci vedevamo in videochiamata.
Erano passate due settimane, erano le 22:00 ed ero già in albergo, mi squilla il portatile, era Anna in videochiamata.
Dalla voce non era la stessa Anna, si parlava del più e del meno ma la voce aveva qualcosa di strano.
Anna: “Franco posso dirti una cosa?”
Io: “Dimmi pure, è tutta la sera che sei trana, mi devi dire qualcosa?”
Anna: “Si, ma non so come dirlo”
Io: “Mi devo preoccupare?”
Anna: “No no ma sei scemo, io ti amo lo sai non vorrei mai nessun‘altro vicino a me”
Io: “Meno male…..”
Anna: “Sono due settimane che non stiamo insieme, ho voglia di stare con te”
Io: “A chi lo dici amore, non resisto più”
Anna: “Appunto, ti capisco. Ci ho pensato molto e sono arrivata alla conclusione che se proprio vuoi soddisfare le tue voglie io…… ti capirei via”
Io: “Ma cosa dici, non ci penso nemmeno….. io voglio te. Ho voglia di te”
Anna: “Sicuro?”
Io: “Ma certo…. Per esempio, ora l’unica cosa che vorrei sei tu. Vorrei vedere il tuo corpo, eccitarmi con te”
Piano piano le mie parole fecero breccia nella scorza dura di Anna, che iniziò a giocare con me.
Anna che era in pigiama iniziò un lento spogliarello rimanendo in intimo, un reggiseno di pizzo bianco che faceva risaltare il suo seno (una quarta coppa C) e un perizoma abbinato sempre in pizzo.
Anna: “Dai mi vergogno però”
Io: “Ma no dai, siamo io e te. E’ tanto che non vedo il tuo corpo, sei fantastica amore”
Anna riprese il suo spogliarello, con la mano destra sganciò il reggiseno liberando le tette.
I capezzoli, contrariamente alla voce di anna, titubante, erano già duri come il marmo tanto da far apparire un leggero rossore sulle sue guance.
Ero così eccitato da iniziare a spogliarmi, ero in slip e il mio cazzo sotto era già duro.
Anna: “Ma cosa stai facendo”
Io: “Mi godo lo spettacolo, non posso?”
Anna: “(Sempre più rossa) si si…….”
Anna si libera degli slip, la sua fica è circondata da una leggera peluria, segno che dalla mia partenza non si era più depilata.
Io faccio lo stesso e rimaniamo nudi.
Anna: “E adesso…..”
Io: “Beh, fai come se fossi li con te e io faccio la stessa cosa qui”
Mentre parlo inizio a toccarmi i genitali e poi il cazzo.
Anna chiude gli occhi e con la mano destra percorre tutto il suo corpo, sfiora i seni provocandosi un brivido che noto anche dallo schermo, scende ancora fino a incontrare la peluria della sua vagina.
Guardandola prendo il mio cazzo in mano e inizio a segarmi.
Il medio inizia a giocare con il clitoride, la mano fa su e giù, facendo entrare la punta del dito dentro la fica di Anna già bagnata.
Sono talmente eccitato che devo rallentare se non voglio venire subito.
Io: “Sei fantastica tesoro, vorrei tanto fare l’amore con te”
A quelle parole il dito di Anna entra tutto dentro la fica lasciandole uscire un piccolo gridolino di piacere.
L’altra mano intanto prende il suo seno destro e inizia a giocare con il capezzolo.
Dopo qualche minuto la figa di Anna è un lago, sento il rumore delle dita che entrano e escono (è passata da una a due dita fino ad arrivare a tre).
L’altra mano intanto ha lasciato il seno per prendersi cura del clitoride ormai gonfio.
Sento Anna gemere di piacere, la conosco, sta godendo al massimo, non durerà molto.
Accelero il ritmo…
Io: “Tesoro voglio godere con te”
Anna accelera il ritmo, le dita entrano lella fica che ormai è un lago senza sforzo, il respiro è affannato.
Anna: “Amore non resisto sto per……”
Le cosce di Anna si contraggono sotto gli spasmi di un orgasmo potentissimo, la sua testa, ancora a occhi chiusi, si reclina all’indietro mentre un grido di piacere esce dalla sua bocca.
A quella visione, senza neppure accorgermene, raggiungo il culmine.
Sento l’orgasmo impadronirsi di me.
Il primo schizzo mi finisce sul petto, gli altri imbrattano le coperte del letto dell’hotel.
Anna, che nel frattempo ha riaperto gli occhi, osserva la scena con un misto tra imbarazzo e eccitazione.
Io: “Amore grazie per la splendida serata”
Anna: “Ti amo, per te questo e altro”
Continuiamo a parlare per qualche minuto poi ci salutiamo per una doccia.
Anna: “A domani”
Io: “Ciao a presto. Ti Amo”
I nostri “incontri” proseguirono sempre più frequenti per tutti i due mesi fino al mio ritorno a casa.
Era il 25 Giugno quando scesi dall’aereo che mi riportava in Italia, il giorno dell’inizio di una nuova vita, ma ancora non immaginavo niente di quello che mi sarebbe accaduto da lì a pochi anni.