Esperienza reale In vacanza con la mia amica Arianna

Arriva arriva il seguito.
Fantastica amicizia, il bello dovrebbe essere credo che se ad uno dei due viene voglia di scaricarsi chiama l'altro così come per prendere un caffè, visto il dialogo che avete.
Questa sarebbe una bella amicizia tra uomo e donna.
 
Voglio tornare indietro di qualche anno per raccontarvi quando Arianna mi ha visto nudo per la prima volta.
Arianna ha una casa al mare molto carina, dove è solita abitarci durante la bella stagione, casa al mare di Arianna dista solo qualche chilometro dall’azienda dove lavoro.
D’estate avendo la fortuna di vivere vicino al mare, quando finisco di lavorare è sempre piacevole passare qualche ora in spiaggia per scaricare lo stress e la tensione della giornata di lavoro.
Ero solito cambiarmi in azienda ed andare in spiaggia, poi a fine giornata tornavo a casa doccia, cena e a nanna.
Arianna conosceva questa mia abitudine e quindi appena comprata casa, ha subito approfittato per dirmi
- scusa, invece di cambiarti in bagno, puoi venirti a cambiare da me, sicuramente ti è più comodo e poi ce ne scendiamo in spiaggia insieme.
- Arianna sei troppo gentile approfitto sicuramente di questa opportunità
Scorrono veloci i giorni d’estate fino ad arrivare alle ferie di Agosto, però il mare è bello anche a fine stagione e spesso fino a metà settembre è ancora bello andare al mare, anche perché la folla dei turisti di Luglio e Agosto ormai è scemata.
Si svolge tutto con la medesima routine: esco da lavoro, vado a casa di Arianna, mi accomodo in camera sua, mi cambio mentre mi aspetta in cucina e ce ne scendiamo in spiaggia.
Lei è solita restare in cucina mentre sono in camera a cambiarmi, ma essendo una gran chiacchierona, continua a parlarmi dalla cucina adiacente alla camera da letto anche per quei pochi minuti che non sono con lei. Per evitare di urlare per farmi sentire, col passare dei giorni ho iniziato a tenere la porta semiaperta.
- Arianna, ascolta, lascio la porta metà aperta così evitiamo di sgolarci. Mi raccomando, se devi passare davanti la camera per andare nelle altre stanze, avvisami che la chiudo subito.
- Certo, tranquillo anche se devo passare aspetto.
Così iniziai a lasciarla aperta completamente la porta. Ho sempre avuto una vaga vena esibizionistica, ma allora non avevo ancora realizzato mentalmente quanto poteva essere eccitante mostrarsi, quindi evitavo sempre di farmi vedere se non per situazioni strettamente legate alla sfera sessuale.
Era un mercoledì di fine Agosto, una splendida giornata calda, ancora sui 30 gradi quando suona il telefono.
- Che ne dici di andare in spiaggia come finisci di lavorare? Si sta veramente bene.
- Va bene Arianna per le 17.30 massimo sono da te, mi cambio e andiamo.
- Si, anche un po’ più tardi, devo stirare dovrei finire per quell’orario, al massimo mi aspetti qualche minuto. Intanto mi faccio trovare comunque pronta.
Arrivo puntuale alle 17.30 trovo la porta aperta con la zanzariera entro senza suonare, come faccio sempre non la trovo in cucina era in camera da letto, unica stanza con l’aria condizionata, a stirare.
- Ciao Arianna, ne hai ancora per molto?
- No, 5 minuti ed ho finito, intanto puoi cambiarti in cucina o in bagno.
Descrivo meglio la casetta al mare di Arianna. Dalla porta di ingresso si accede ad un ambiente unico formato da soggiorno e cucina, poi c’è un piccolo disimpegno dove c’è la camera da letto con di fronte il bagno. Penso che non è il caso di cambiarmi in cucina quindi opto per il bagno. Prendo le mie cose e mi dirigo verso il bagno. Vedo a distanza di pochi metri Arianna intenta a stirare. Sono proprio di fronte a lei, quindi chiudo la porta scorrevole del bagno.
- Perché chiudi la porta? Lasciala aperta che almeno parliamo.
Non ce la faccio l’imbarazzo è grande e dico.
- Ascolta, vado in cucina così riusciamo a parlare lo stesso. Mi imbarazza un po’ cambiarmi davanti a te anche se non guardi.
- Va bene, come preferisci, ho altri 4/5 capi da stirare ed ho finito. Ho già il costume sotto, quindi il tempo che ti cambi e andiamo.
Vado in cucina e noto un senso di eccitazione, ero titubante se cambiarmi là o tornare in bagno e farlo davanti ad Arianna, che forse non avrebbe guardato o forse lo avrebbe anche fatto, ho la stessa sensazione che si ha dopo un’occasione persa.
Torno in bagno a prendere t-shirt e costume del mare, li avevo poggiati sulla lavatrice, prima che Arianna mi chiedesse di lasciare la porta aperta. Ragiono ancora una volta se spogliarmi là, ma poi lascio perdere, ormai avevo detto che mi imbarazzava e torno in cucina.
Nelle mie incertezze passano oltre cinque minuti, una volta in cucina, mi siedo sul divano ed inizio a slacciare e togliere le all-star che avevo ai piedi.
Ecco che compare Arianna e mi dice.
- Ho finito di stirare, ma cavolo!!! Sei ancora vestito!!! Che ti prende oggi sei sempre velocissimo.
- Eh, sai le abitudini, non potermi cambiare in camera mi ha spiazzato ma se hai finito ora mi sposto e mi cambio subito.
Mi accorgo di avere i piedi sudati, casa di Arianna ha un pavimento molto lucido ed avrei fatto un sacco di pedate, quindi inizio a rimettere le scarpe per andare in camera da letto.
- Si dai, perdi altro tempo. Ascolta, vado sul balcone a fumare una sigaretta. Intanto cambiati e stai tranquillo non ti guardo imbarazza anche a me guardarti.
Ormai sono là tolgo nuovamente le scarpe e le calze e resto scalzo con i piedi nudi sul pavimento. Guardo sul balcone e vedo Arianna seduta su una sedia con i piedi poggiati sulla ringhiera. Apre il pacchetto di sigarette e vede che sono finite e mi dice.
- E che cavolo sono rimasta senza sigarette
- Scusami non ho sentito bene, hai detto che sei rimasta senza sigarette?
Nel frattempo sono ancora vestito con jeans lungo, boxer e polo. Sbottono la cintura ed inizio a scendere i jeans. Vedo Arianna che tolti i piedi dalla balaustra, rimette le infradito e si alza e viene verso la cucina. Io sono con i pantaloni aperti e mezzi calati. Entra senza guardarmi e mi dice
- Mi siedo dandoti le spalle, almeno parliamo che da fuori mi sentivano i vicini e non tu, non mi va di far sentire i cazzi miei alle persone, stai tranquillo ti do le spalle.
- Va bene ma mi raccomando non guardare.
Tolgo i pantaloni e resto con polo e boxer, tolgo anche i boxer restando per usare un termine da sito porno ‘’bottomless’’. Arianna continua a parlarmi dandomi le spalle. Mi muovo in maniera sbadata e sbatto vicino all’infisso aperto che fa un bel rumore dovuto alla vibrazione del vetro e vedo Arianna girarsi di scatto per capire da dove provenisse il rumore. Provo a coprirmi abbassando la polo ma senza fortuna, non è una t-shirt che cmq ha un minimo di elasticità. Arrossisco e vedo Arianna arrossire e nello stesso tempo abbassare lo sguardo verso le mie parti intime. Resto di ghiaccio e dico.
- Cazzo sono uno sbadato e rido.
- Scusami non volevo guardarti.
- Arianna ormai è successo.
Sento i brividi, brividi eccitanti. Quella situazione di nudità inaspettata mi piace, mi eccita. Sono in dubbio se togliere anche la polo e restare completamente nudo davanti a lei, oppure mettere prima il costume e poi togliere le polo. Il costume, a proposito, il costume è sul tavolo dove è seduta Arianna che continua a guardarmi nelle parti basse. Allora decido di osare, cammino verso il tavolo per andare a prendere il costume, arrivo nudo a meno di un metro da Arianna che guarda attenta. Tolgo la polo, la poggio sul tavolo della cucina, prendo i boxer e li indosso senza fretta. Il pene ha preso consistenza, non è una vera e propria erezione, resta ancora in posizione come se fosse moscio, manca l’ultimo step, l’ultimo afflusso di sangue. Finisco di tirare su il costume, sono pronto.
- Andiamo in spiaggia?
- Si Arianna andiamo in spiaggia.
- Sai, sono imbarazzatissima, ma contenta perché penso che tra me e te imbarazzi non devono essercene
Concordo, ridiamo e andiamo al mare.
 
Che bella esperienza, ho avuto trombamiche solo per brevi periodi, si sono sempre innamorate alla lunga, da quanto tempo va avanti?
 
Finita la cena siamo andati a fare un giro in centro, devo dire che questo paesino avvolto dalle cime alpine non è niente male, pieno di negozi con possibilità di shopping. Arianna resta subito contenta ed affascinata e dice

- Che ne dici se domattina veniamo a fare un giro ed un po’ di shopping?

- Neanche se mi paghi! Non ho mai amato fare shopping e lo sai, faccio colazione e vado ad occupare un paio di lettini, magari bordo piscina.

- Come vuoi, avresti potuto darmi consigli ma va bene, andrò da sola, ma mi aspetto di trovare davvero occupati dei lettini a bordo piscina. Che ne dici torniamo in camera che sto per addormentarmi in piedi?

Torniamo in camera, dopo aver lavato i denti, rimetto la sveglia alle 8 in modo da far colazione presto ed attendere l’apertura del centro per mantenere quanto promesso.

Questa sera è abbastanza fresco ed optiamo per dormire con un pigiama leggero.

Apro gli occhi e sono le 7 ho dormito in maniera splendida, fuori è già giorno, potrei prepararmi ed anticipare la colazione ma il buffet apre alle 7.30 quindi ho un po’ di tempo da perdere.

Mi giro verso Arianna e vedo che dorme ancora, quindi provo a fare qualche rumore, apro la finestra, faccio entrare luce ma nulla, continua a dormire.

Come tutte le mattine l’erezione e al massimo, quasi quasi approfitto per masturbarmi un po’, so già che nel centro benessere gli stimoli saranno tanti e quindi è bene allentare preliminarmente la tensione. Mi spoglio completamente e guardo Arianna che dorme a pancia in giù con il pezzo di sotto del pantaloncino del pigiama infilato tra le natiche.

Inizio a lavorare di mano nel modo che più mi piace, colpi secchi, decisi, veloci, fino ad arrivare a sfiorare il punto di non ritorno, per poi fermarmi qualche istante e ricominciare per poi nuovamente fermarmi e ripartire fermandomi ancora per poi ripartire, finché la cappella non diventa di un viola intenso che anche stoppando il movimento della mano non è più possibile ritardare l’eiaculazione.

Dopo una ventina di minuti vengo abbondantemente dentro un fazzoletto di carta, guardando Arianna che dorme e non si accorge di niente. Vado in bagno, faccio una doccia veloce, torno in camera, mi vesto e do un leggero morso ad Arianna sopra ad una natica e finalmente riesco a svegliarla.

- Dove vai? Vedo che sei già vestito.

- Si, sono le 7.30, vado a fare colazione, poi torno, mi cambio e vado a prendere i lettini nella posizione che ti ho promesso.

- Quindi neanche colazione insieme facciamo?

- Se ti dai una mossa ti aspetto, ma devi essere veloce non mi va di sentire lamentele se poi non riesco ad occupare i lettini giusti.

- Dai aspettami, aspettami faccio davvero subito.

- Va bene, ma devi essere davvero un fulmine.

Mi riallungo sul letto ad aspettare ed osservo i suoi movimenti. Prende l’accappatoio e se ne ve in bagno. Dopo neanche 30 secondi sento il rumore della doccia e passati altri 5 minuti sento smettere il rumore dell’acqua.

Eccola che torna in camera avvolta nell’accappatoio

- Hai visto che ho fatto in fretta?

- Devo dire che sei stata davvero brava, muoviti a vestirti che andiamo a fare colazione.

Velocemente toglie l’accappatoio ed inizia a cercare nell’armadio cosa indossare per fare shopping

- Hai fatto caso che sono tutte depilate alla perfezione? Che ne dici dovrei farlo anche io?

E mentre dice ciò si guarda il pube peloso, ma ben curato. Osservo anche io con attenzione e dico

- Secondo me va bene così, almeno per come la vedo io preferisco un po’ di pelo, è scomodo solo per una cosa.

Mentre parlavamo continuava a prepararsi.

- Per cosa?

- Quando la lecchi, spesso ti trovi peli in bocca. Ma per tutto il resto la preferisco.

- Ah, si concordo! L’altro giorno ti avrei leccato volentieri le palle ed altro, ma mi sono soffermata solo sull’asta per via dei peli. Ascoltami dovresti dare anche tu un’accorciata!!!

Non mi aspettavo questa affermazione che mi imbarazza e non poco.

- Cioè cosa vuoi dire che devo considerarti fuori dalla friendzone ed inserirti in quella delle trombamiche? Dai sappiamo come vanno a finire queste cose! Si finisce per litigare.

- Si, lo so, però lo sai sono molto difficile da quel punto di vista, timida, pudica e le mie trombate si contano ancora sulla punta delle dita. Con te sto bene ma hai ragione pensiamoci su, ma promettimi che se dovessero succedere episodi simili a quelli dell’altro giorno non ti farai indietro.

- Arianna, devo trovarmici non farmi fare promesse strane.

L’idea di saltarle addosso anche in quel preciso istante era enorme, ma in amicizia non si può sempre e solo ragionare col pisello, però considerando che mi ero masturbato poco prima noto che l’erezione è tornata prorompente e si nota.

- Vedi? Stai mentendo! Lui è già pronto per un’altra esperienza!

- Arianna lui è sempre pronto! Sai che mi sono masturbato a fianco a te mentre dormivi prima di andare a fare la doccia?

- Un’altra volta svegliami almeno mi lasci guardare!

Ormai era senza freni. Qualcosa, qualsiasi cosa, qualsiasi risvolto attenente la sfera sessuale poteva avere quella vacanza lo voleva.

- Guardare e non toccare? Ce la faresti?

L’eccitazione sta prendendo il sopravvento, il ragionamento si è spostato nella testa più in basso e la provocazione ha preso il posto della ragione. Poi per me che ho una dannata vena esibizionista equivale ad un invito a nozze il sentirsi dire fatti guardare.

- Certo, sono abituata a non fare sesso, ne faccio talmente poco che forse per la prima volta posso parlare con qualcuno apertamente e dire quello che penso al riguardo, cose che ho sempre pensato anche in altre situazioni ma che non ho mai avuto il coraggio di ammettere, passando per la frigida di turno.

- Ad esempio? In questo momento cosa diresti?

- Che non è il caso che vieni così a fare colazione, col cazzo dritto. Tiralo fuori e masturbati qua davanti a me mentre ti guardo.

Detto questo prende la sedia della scrivania della camera e si siede come se stesse attendendo la prima della scala. Non ce la faccio resistere tiro fuori il cazzo ed inizio a masturbarmi con le stesse modalità descritte prima.

- Perché fai così? Perché ti fermi aspetti e poi riparti più veloce di prima?

- Arianna, faccio così perché è il modo che preferisco, arrivi ad un punto che senza neanche più toccarlo schizza sperma ovunque. Quindi resta lontana se non vuoi sporcarti i vestiti.

Scoppiamo entrambi in una risata liberatoria, perché l’aria era abbastanza tesa e piena di eccitazione.

- Ho una proposta da farti…

- Ti ho detto guardare e non toccare! Questi erano i patti.

- Si, una proposta senza toccare. Ti va di venirmi addosso? Non ho mai avuto il coraggio di dirlo a nessuno, ma ho sempre sognato di sentirmi lo sperma caldo addosso, adoro il sapore dello sperma, il tuo assaggiato l’altro giorno era tra i più buoni mai assaggiati.

Devo fermarmi. Sto per esplodere. Mai mi sarei aspettato questa richiesta.

- Perché ti sei fermato?

Cerco di non far capire che stavo per venire così di botto come uno che soffre di eiaculazione precoce.

- Ascolta, se devo venirti addosso dovresti spogliarti altrimenti non sarebbe addosso ma sui vestiti.

- Hai ragione che stupida che sono.

Detto questo si spoglia velocemente dei vestiti leggeri che aveva addosso e si inginocchia nuda davanti a me.

- Dai forza fai subito che così andiamo a fare colazione.

Tre colpi tre ed inizio a tirar fuori fiotti densi di sperma che la colpiscono i primi due sul seno, un altro sul viso, quando le vedo aprire la bocca e tirare fuori la lingua. Capisco la sua richiesta e le ultime gocce di sborra sono per la sua bocca. Quando vede che ho finito, chiude la bocca, ingoia tutto e si riveste senza pulirsi.

- Ma cosa fai?

- Nulla! Mi vesto per andare a fare colazione.

- Ma senza pulirti?

- Certo! Così ti porto con me a fare shopping.

Ridiamo, che bello quando si ride. Ci diamo un abbraccio e ci incamminiamo verso la sala dove viene servita la colazione.
è venuto il cazzo duro a me immaginando la scena....immagino te ad averla vissuta! tanta roba!
 
Voglio tornare indietro di qualche anno per raccontarvi quando Arianna mi ha visto nudo per la prima volta.
Arianna ha una casa al mare molto carina, dove è solita abitarci durante la bella stagione, casa al mare di Arianna dista solo qualche chilometro dall’azienda dove lavoro.
D’estate avendo la fortuna di vivere vicino al mare, quando finisco di lavorare è sempre piacevole passare qualche ora in spiaggia per scaricare lo stress e la tensione della giornata di lavoro.
Ero solito cambiarmi in azienda ed andare in spiaggia, poi a fine giornata tornavo a casa doccia, cena e a nanna.
Arianna conosceva questa mia abitudine e quindi appena comprata casa, ha subito approfittato per dirmi
- scusa, invece di cambiarti in bagno, puoi venirti a cambiare da me, sicuramente ti è più comodo e poi ce ne scendiamo in spiaggia insieme.
- Arianna sei troppo gentile approfitto sicuramente di questa opportunità
Scorrono veloci i giorni d’estate fino ad arrivare alle ferie di Agosto, però il mare è bello anche a fine stagione e spesso fino a metà settembre è ancora bello andare al mare, anche perché la folla dei turisti di Luglio e Agosto ormai è scemata.
Si svolge tutto con la medesima routine: esco da lavoro, vado a casa di Arianna, mi accomodo in camera sua, mi cambio mentre mi aspetta in cucina e ce ne scendiamo in spiaggia.
Lei è solita restare in cucina mentre sono in camera a cambiarmi, ma essendo una gran chiacchierona, continua a parlarmi dalla cucina adiacente alla camera da letto anche per quei pochi minuti che non sono con lei. Per evitare di urlare per farmi sentire, col passare dei giorni ho iniziato a tenere la porta semiaperta.
- Arianna, ascolta, lascio la porta metà aperta così evitiamo di sgolarci. Mi raccomando, se devi passare davanti la camera per andare nelle altre stanze, avvisami che la chiudo subito.
- Certo, tranquillo anche se devo passare aspetto.
Così iniziai a lasciarla aperta completamente la porta. Ho sempre avuto una vaga vena esibizionistica, ma allora non avevo ancora realizzato mentalmente quanto poteva essere eccitante mostrarsi, quindi evitavo sempre di farmi vedere se non per situazioni strettamente legate alla sfera sessuale.
Era un mercoledì di fine Agosto, una splendida giornata calda, ancora sui 30 gradi quando suona il telefono.
- Che ne dici di andare in spiaggia come finisci di lavorare? Si sta veramente bene.
- Va bene Arianna per le 17.30 massimo sono da te, mi cambio e andiamo.
- Si, anche un po’ più tardi, devo stirare dovrei finire per quell’orario, al massimo mi aspetti qualche minuto. Intanto mi faccio trovare comunque pronta.
Arrivo puntuale alle 17.30 trovo la porta aperta con la zanzariera entro senza suonare, come faccio sempre non la trovo in cucina era in camera da letto, unica stanza con l’aria condizionata, a stirare.
- Ciao Arianna, ne hai ancora per molto?
- No, 5 minuti ed ho finito, intanto puoi cambiarti in cucina o in bagno.
Descrivo meglio la casetta al mare di Arianna. Dalla porta di ingresso si accede ad un ambiente unico formato da soggiorno e cucina, poi c’è un piccolo disimpegno dove c’è la camera da letto con di fronte il bagno. Penso che non è il caso di cambiarmi in cucina quindi opto per il bagno. Prendo le mie cose e mi dirigo verso il bagno. Vedo a distanza di pochi metri Arianna intenta a stirare. Sono proprio di fronte a lei, quindi chiudo la porta scorrevole del bagno.
- Perché chiudi la porta? Lasciala aperta che almeno parliamo.
Non ce la faccio l’imbarazzo è grande e dico.
- Ascolta, vado in cucina così riusciamo a parlare lo stesso. Mi imbarazza un po’ cambiarmi davanti a te anche se non guardi.
- Va bene, come preferisci, ho altri 4/5 capi da stirare ed ho finito. Ho già il costume sotto, quindi il tempo che ti cambi e andiamo.
Vado in cucina e noto un senso di eccitazione, ero titubante se cambiarmi là o tornare in bagno e farlo davanti ad Arianna, che forse non avrebbe guardato o forse lo avrebbe anche fatto, ho la stessa sensazione che si ha dopo un’occasione persa.
Torno in bagno a prendere t-shirt e costume del mare, li avevo poggiati sulla lavatrice, prima che Arianna mi chiedesse di lasciare la porta aperta. Ragiono ancora una volta se spogliarmi là, ma poi lascio perdere, ormai avevo detto che mi imbarazzava e torno in cucina.
Nelle mie incertezze passano oltre cinque minuti, una volta in cucina, mi siedo sul divano ed inizio a slacciare e togliere le all-star che avevo ai piedi.
Ecco che compare Arianna e mi dice.
- Ho finito di stirare, ma cavolo!!! Sei ancora vestito!!! Che ti prende oggi sei sempre velocissimo.
- Eh, sai le abitudini, non potermi cambiare in camera mi ha spiazzato ma se hai finito ora mi sposto e mi cambio subito.
Mi accorgo di avere i piedi sudati, casa di Arianna ha un pavimento molto lucido ed avrei fatto un sacco di pedate, quindi inizio a rimettere le scarpe per andare in camera da letto.
- Si dai, perdi altro tempo. Ascolta, vado sul balcone a fumare una sigaretta. Intanto cambiati e stai tranquillo non ti guardo imbarazza anche a me guardarti.
Ormai sono là tolgo nuovamente le scarpe e le calze e resto scalzo con i piedi nudi sul pavimento. Guardo sul balcone e vedo Arianna seduta su una sedia con i piedi poggiati sulla ringhiera. Apre il pacchetto di sigarette e vede che sono finite e mi dice.
- E che cavolo sono rimasta senza sigarette
- Scusami non ho sentito bene, hai detto che sei rimasta senza sigarette?
Nel frattempo sono ancora vestito con jeans lungo, boxer e polo. Sbottono la cintura ed inizio a scendere i jeans. Vedo Arianna che tolti i piedi dalla balaustra, rimette le infradito e si alza e viene verso la cucina. Io sono con i pantaloni aperti e mezzi calati. Entra senza guardarmi e mi dice
- Mi siedo dandoti le spalle, almeno parliamo che da fuori mi sentivano i vicini e non tu, non mi va di far sentire i cazzi miei alle persone, stai tranquillo ti do le spalle.
- Va bene ma mi raccomando non guardare.
Tolgo i pantaloni e resto con polo e boxer, tolgo anche i boxer restando per usare un termine da sito porno ‘’bottomless’’. Arianna continua a parlarmi dandomi le spalle. Mi muovo in maniera sbadata e sbatto vicino all’infisso aperto che fa un bel rumore dovuto alla vibrazione del vetro e vedo Arianna girarsi di scatto per capire da dove provenisse il rumore. Provo a coprirmi abbassando la polo ma senza fortuna, non è una t-shirt che cmq ha un minimo di elasticità. Arrossisco e vedo Arianna arrossire e nello stesso tempo abbassare lo sguardo verso le mie parti intime. Resto di ghiaccio e dico.
- Cazzo sono uno sbadato e rido.
- Scusami non volevo guardarti.
- Arianna ormai è successo.
Sento i brividi, brividi eccitanti. Quella situazione di nudità inaspettata mi piace, mi eccita. Sono in dubbio se togliere anche la polo e restare completamente nudo davanti a lei, oppure mettere prima il costume e poi togliere le polo. Il costume, a proposito, il costume è sul tavolo dove è seduta Arianna che continua a guardarmi nelle parti basse. Allora decido di osare, cammino verso il tavolo per andare a prendere il costume, arrivo nudo a meno di un metro da Arianna che guarda attenta. Tolgo la polo, la poggio sul tavolo della cucina, prendo i boxer e li indosso senza fretta. Il pene ha preso consistenza, non è una vera e propria erezione, resta ancora in posizione come se fosse moscio, manca l’ultimo step, l’ultimo afflusso di sangue. Finisco di tirare su il costume, sono pronto.
- Andiamo in spiaggia?
- Si Arianna andiamo in spiaggia.
- Sai, sono imbarazzatissima, ma contenta perché penso che tra me e te imbarazzi non devono essercene
Concordo, ridiamo e andiamo al mare.
io ho di nuovo il cazzo duro immaginando di essere stato al tuo posto...e credo che avrei fatto la stessa cosa! Complimenti!
 
Un rapporto di amicizia simile dove ci si può vedere nudi può esistere veramente solo se non c'è nessun tipo di attrazione, altrimenti è inevitabile finire a scopare!
 
Le giornate successive sono passate in pieno relax e in nudità godendo del centro. Finita la nostra settimana di vacanza siamo ripartiti.
FINE.

ecco il racconto concluso come richiesto.
l'ennesimo esempio di far passare la voglia di convididere su questo forum. grazie ai sapientoni di turno
 
Racconto molto intrigante e scritto veramente bene...mi è sembrato di vedere diverse scene e complimenti a te che hai avuto la fortuna di vivere qsta esperienza ... se avrai piacere di scrivere ancora sarà bellissimo leggerti ...🔝
 
Le giornate successive sono passate in pieno relax e in nudità godendo del centro. Finita la nostra settimana di vacanza siamo ripartiti.
FINE.

ecco il racconto concluso come richiesto.
peccato, avevo appena scoperto il racconto e mi aveva incuriosito, sia perché scritto bene, sia per la situazione simile a qualcosa che ho vissuto un paio di decenni fa (anche se a me non è poi successo nulla di sessuale ma c'era un'enorme complicità su tutto il resto).
 
Le giornate successive sono passate in pieno relax e in nudità godendo del centro. Finita la nostra settimana di vacanza siamo ripartiti.
FINE.

ecco il racconto concluso come richiesto.
The winner Is rompicoglioni con il risultato
Rompicoglioni vs scrittore educato 99 a 0
Bisognerebbe avere cura di non rispondere, dal titolare a noi lettori così da non farli sentire calcolati e via andare come non ci fossero. Tanto ne cacci uno si registra con altro Nik e ricomincia daccapo
 
@cappellone76 Un vero peccato non poter continuare a leggere un intrigante racconto e ben scritto. Mi hai fatto tornare alla mente un'esperienza analoga capitatami ormai una quindicina di anni fa (solo per una notte però).
Spero tu possa ripensarci e continuare.
 
Le giornate successive sono passate in pieno relax e in nudità godendo del centro. Finita la nostra settimana di vacanza siamo ripartiti.
FINE.

ecco il racconto concluso come richiesto.
Se posso permettermi...
Premesso che hai assolutamente ragione, non devi nulla a nessuno e il tuo tempo lo gestisci come vuoi, però potresti semplicemente fregartene di quel tipo di commenti, metti in ignora quei 4-5 soliti e fine 😉
È un peccato perdere una penna gradevole.
 
Se posso permettermi...
Premesso che hai assolutamente ragione, non devi nulla a nessuno e il tuo tempo lo gestisci come vuoi, però potresti semplicemente fregartene di quel tipo di commenti, metti in ignora quei 4-5 soliti e fine 😉
È un peccato perdere una penna gradevole.
Concordo, suggerisco agli scrittori ed agli amici interessati di mettere tutti ignora ai cagacazzo così si può seguire in tranquillità
 
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