Concordo in tutto, a parte un punto sul quale ho un'esperienza diversa. Il periodo in cui le rimorchiavo io (quasi vent'anni fa agli albori di fb, non avevo ancora conosciuto mia moglie) era proprio quando avevo letteralmente le pezze al culo: ero rimasto senza lavoro e mi ero avventurato nella libera professione, che oggi dopo aver mangiato tutta la merda di quei tempi mi va molto bene, ma in quei primi anni di gavetta erano appunto mazzate a destra e a manca. Dato che non potevo permettermi di uscire più di una-due sere a settimana (e comunque tutte uscite per un aperitivo o una birretta... insomma mirate a spender poco), in tutte le altre sere in cui restavo a casa cercavo di pescare su internet e mi ritrovavo sempre a chattare con qualche donna. Quindi, di tutti i "requisiti" che giustamente elenchi, per me lascia il tempo che trova quello del "buon lavoro"... O meglio, non è che alla donna sposata non interessi quello che fai nella vita, ma alla fin fine non può mai venire a toccare veramente con mano (a parte toccarti l'uccello

) come te la passi, se ci pensi bene: al ristorante con te non può venirci perchè deve agire in segreto, regali particolari non può riceverli perchè poi non saprebbe come giustificarli a casa, ecc... Quindi ciò che nel mio caso faceva la differenza (oltre al fatto che esteticamente mi son sempre difeso discretamente, fin da ragazzino) non era come mi andasse o non mi andasse il lavoro, ma come sapevo presentarlo al riguardo (ovvero direi quelle che tu definisci "skills comunicative"), che non significa raccontare cazzate (quelle hanno sempre le gambe corte) tipo andar bene anzichè andar male, ma dare risposte selettive alle domande, per tenere la negatività lontana dalla conversazione: se per esempio una mi chiedeva com'era andata una giornata in cui di quattro appuntamenti di lavoro me ne erano andati male tre (le medie allora erano quelle

), ponevo l'enfasi sull'unico riuscito e partendo da lì mi mostravo pieno di idee e propositi per il futuro... Poi smisi di rimorchiare sui social quando incontrai mia moglie, conosciuta tra l'altro non online ma in una di quelle poche uscite di cui sopra (dato che poi se approcciavo online non era perchè non sapessi approcciare dal vivo), lei addirittura mi propose la convivenza quasi subito pur sapendo che materialmente avevo poco e niente da offrire, ma a suo dire vedeva una certa brillantezza che le ispirava una certa fiducia.
Fatto salvo questo inciso (mi scuso se sono stato prolisso, ma spero di essere di aiuto a chi abbia voglia di leggere), la mia idea torna a convergere con la tua su tutto il resto. Con un'altra unica eccezione, dovuta solo a una differenza di situazione: essendo single in quel periodo in cui rimorchiavo sui social non ho mai usato falsi profili, anzi: nome e cognome veri, foto profilo altrettanto vera... e ben selezionata

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