Donne sposate

gli mandi la tua foto, che problema c'è? non ti obbliga ad avere la fototessera come foto profilo... nessuno è obbligato ad avere foto personali in evidenza dove si vede il viso, solo semmai per la "certificazione".
Invece fino a qualche anno fa era così. Iniziavano ad arrivare degli avvisi dove dicevano che non ti riconoscevano nelle foto.
 
Dopo aver letto tanti vostri messaggi mi sono deciso a creare un profilo FB e uno tinder e mi sono messo attivamente in cerca di donne dai 40 ai 50 anni (è il mio target visto che ne ho quasi 60) senza peraltro ottenere nessun risultato valido. Per ovvi motivi le foto del profilo sono fake, di spalle per non farmi riconoscere, e questo probabilmente è un grosso limite. Qualche consiglio?
 
Complimenti all'autore del thread perché è da anni che mi chiedo se valga la pena aprirne uno identico per "istruire" un po' le masse. Anche io come te ho conquistato in questi ultimi dieci anni tante donne semplicemente usando facebook, lo scrivo e lo ripeto sempre ma nessuno sembra crederci. L'approccio è esattamente il tuo, identico, prima profilo falso, poi confessione, si naviga a vista e si interagisce a seconda della persona che capisci esserci dall'altra parte. MA c'è un MA che non mi sembra sia venuto fuori in tutti questi messaggi... se quando poi si arriva al dunque e mandi la tua foto vera NON le piaci, allora è finita. Cioè: devi essere oggettivamente passabile, nonché simpatico e brillante, nonché nella mia esperienza anche "vincente" (avere un buon lavoro, essere percepito come affidabile, sicuro di sé, etc). Altrimenti non funziona. Quindi per chi chiede perché non sia così fortunato da riuscirci, sappiate che è una cosa che "sembra" facile ma in realtà richiede ottime skills comunicative nonché un profilo umano "interessante" nel momento in cui svelate le carte e provate l'approccio vero. Se sei un cesso a pedali disoccupato difficilmente funzionerà anche se hai le doti comunicative di Fiorello... se sei Brad Pitt ma non sai parlare e intrigare e conquistare invece è già più semplice. Io grazie a facebook ne avrò timbrate credo più di 100.
Concordo in tutto, a parte un punto sul quale ho un'esperienza diversa. Il periodo in cui le rimorchiavo io (quasi vent'anni fa agli albori di fb, non avevo ancora conosciuto mia moglie) era proprio quando avevo letteralmente le pezze al culo: ero rimasto senza lavoro e mi ero avventurato nella libera professione, che oggi dopo aver mangiato tutta la merda di quei tempi mi va molto bene, ma in quei primi anni di gavetta erano appunto mazzate a destra e a manca. Dato che non potevo permettermi di uscire più di una-due sere a settimana (e comunque tutte uscite per un aperitivo o una birretta... insomma mirate a spender poco), in tutte le altre sere in cui restavo a casa cercavo di pescare su internet e mi ritrovavo sempre a chattare con qualche donna. Quindi, di tutti i "requisiti" che giustamente elenchi, per me lascia il tempo che trova quello del "buon lavoro"... O meglio, non è che alla donna sposata non interessi quello che fai nella vita, ma alla fin fine non può mai venire a toccare veramente con mano (a parte toccarti l'uccello 😂) come te la passi, se ci pensi bene: al ristorante con te non può venirci perchè deve agire in segreto, regali particolari non può riceverli perchè poi non saprebbe come giustificarli a casa, ecc... Quindi ciò che nel mio caso faceva la differenza (oltre al fatto che esteticamente mi son sempre difeso discretamente, fin da ragazzino) non era come mi andasse o non mi andasse il lavoro, ma come sapevo presentarlo al riguardo (ovvero direi quelle che tu definisci "skills comunicative"), che non significa raccontare cazzate (quelle hanno sempre le gambe corte) tipo andar bene anzichè andar male, ma dare risposte selettive alle domande, per tenere la negatività lontana dalla conversazione: se per esempio una mi chiedeva com'era andata una giornata in cui di quattro appuntamenti di lavoro me ne erano andati male tre (le medie allora erano quelle 😂), ponevo l'enfasi sull'unico riuscito e partendo da lì mi mostravo pieno di idee e propositi per il futuro... Poi smisi di rimorchiare sui social quando incontrai mia moglie, conosciuta tra l'altro non online ma in una di quelle poche uscite di cui sopra (dato che poi se approcciavo online non era perchè non sapessi approcciare dal vivo), lei addirittura mi propose la convivenza quasi subito pur sapendo che materialmente avevo poco e niente da offrire, ma a suo dire vedeva una certa brillantezza che le ispirava una certa fiducia.
Fatto salvo questo inciso (mi scuso se sono stato prolisso, ma spero di essere di aiuto a chi abbia voglia di leggere), la mia idea torna a convergere con la tua su tutto il resto. Con un'altra unica eccezione, dovuta solo a una differenza di situazione: essendo single in quel periodo in cui rimorchiavo sui social non ho mai usato falsi profili, anzi: nome e cognome veri, foto profilo altrettanto vera... e ben selezionata 😂.
 
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Dopo aver letto tanti vostri messaggi mi sono deciso a creare un profilo FB e uno tinder e mi sono messo attivamente in cerca di donne dai 40 ai 50 anni (è il mio target visto che ne ho quasi 60) senza peraltro ottenere nessun risultato valido. Per ovvi motivi le foto del profilo sono fake, di spalle per non farmi riconoscere, e questo probabilmente è un grosso limite. Qualche consiglio?
Fa sorridere che noi under 30 cerchiamo le 50/60 enni e quelli più grandi le cercano più giovani
 
Concordo in tutto, a parte un punto sul quale ho un'esperienza diversa. Il periodo in cui le rimorchiavo io (quasi vent'anni fa agli albori di fb, non avevo ancora conosciuto mia moglie) era proprio quando avevo letteralmente le pezze al culo: ero rimasto senza lavoro e mi ero avventurato nella libera professione, che oggi dopo aver mangiato tutta la merda di quei tempi mi va molto bene, ma in quei primi anni di gavetta erano appunto mazzate a destra e a manca. Dato che non potevo permettermi di uscire più di una-due sere a settimana (e comunque tutte uscite per un aperitivo o una birretta... insomma mirate a spender poco), in tutte le altre sere in cui restavo a casa cercavo di pescare su internet e mi ritrovavo sempre a chattare con qualche donna. Quindi, di tutti i "requisiti" che giustamente elenchi, per me lascia il tempo che trova quello del "buon lavoro"... O meglio, non è che alla donna sposata non interessi quello che fai nella vita, ma alla fin fine non può mai venire a toccare veramente con mano (a parte toccarti l'uccello 😂) come te la passi, se ci pensi bene: al ristorante con te non può venirci perchè deve agire in segreto, regali particolari non può riceverli perchè poi non saprebbe come giustificarli a casa, ecc... Quindi ciò che nel mio caso faceva la differenza (oltre al fatto che esteticamente mi son sempre difeso discretamente, fin da ragazzino) non era come mi andasse o non mi andasse il lavoro, ma come sapevo presentarlo al riguardo (ovvero direi quelle che tu definisci "skills comunicative"), che non significa raccontare cazzate (quelle hanno sempre le gambe corte) tipo andar bene anzichè andar male, ma dare risposte selettive alle domande, per tenere la negatività lontana dalla conversazione: se per esempio una mi chiedeva com'era andata una giornata in cui di quattro appuntamenti di lavoro me ne erano andati male tre (le medie allora erano quelle 😂), ponevo l'enfasi sull'unico riuscito e partendo da lì mi mostravo pieno di idee e propositi per il futuro... Poi smisi di rimorchiare sui social quando incontrai mia moglie, conosciuta tra l'altro non online ma in una di quelle poche uscite di cui sopra (dato che poi se approcciavo online non era perchè non sapessi approcciare dal vivo), lei addirittura mi propose la convivenza quasi subito pur sapendo che materialmente avevo poco e niente da offrire, ma a suo dire vedeva una certa brillantezza che le ispirava una certa fiducia.
Fatto salvo questo inciso (mi scuso se sono stato prolisso, ma spero di essere di aiuto a chi abbia voglia di leggere), la mia idea torna a convergere con la tua su tutto il resto. Con un'altra unica eccezione, dovuta solo a una differenza di situazione: essendo single in quel periodo in cui rimorchiavo sui social non ho mai usato falsi profili, anzi: nome e cognome veri, foto profilo altrettanto vera... e ben selezionata 😂.
Probabilmente mi trovo nelle tue stesse condizioni dell'epoca, senza lavoro e sulle piattaforme di dating orientato solo agli incontri sessuali, mentre quando ero impegnato con la ragazza uscivo di sera 1/2 volte a settimana, andando a risparmio. Però rispetto a te skippo tutta la parte conoscitiva, aperitivi, cene ecc. andando bello diretto e devo dire che mi è andata anche bene, riuscendo persino a far prendere una camera a spese loro, ovviamente senza forzare, ma avendo una buona presenza fisica la cosa è venuta anche naturale.
 
Probabilmente mi trovo nelle tue stesse condizioni dell'epoca, senza lavoro e sulle piattaforme di dating orientato solo agli incontri sessuali, mentre quando ero impegnato con la ragazza uscivo di sera 1/2 volte a settimana, andando a risparmio. Però rispetto a te skippo tutta la parte conoscitiva, aperitivi, cene ecc. andando bello diretto e devo dire che mi è andata anche bene, riuscendo persino a far prendere una camera a spese loro, ovviamente senza forzare, ma avendo una buona presenza fisica la cosa è venuta anche naturale.
Fondamentalmente la skippavo anch'io, le poche uscite settimanali da single a cui mi riferisco erano più che altro con gli amici e quando conoscevo donne sui social il gioco del farle capitolare si svolgeva tutto online, di modo che poi al primo incontro le trovassi già pronte a passare ai fatti. Portarle a cena non avrei potuto per la situazione mia di allora, ma il problema non si poneva perchè tanto erano impossibilitate anche loro, per l'esigenza di riservatezza...
 
Fondamentalmente la skippavo anch'io, le poche uscite settimanali da single a cui mi riferisco erano più che altro con gli amici e quando conoscevo donne sui social il gioco del farle capitolare si svolgeva tutto online, di modo che poi al primo incontro le trovassi già pronte a passare ai fatti. Portarle a cena non avrei potuto per la situazione mia di allora, ma il problema non si poneva perchè tanto erano impossibilitate anche loro, per l'esigenza di riservatezza...
Esatto, meglio lavorarsele bene in chat per arrivare all'eventuale incontro belli diretti.
 
Concordo in tutto, a parte un punto sul quale ho un'esperienza diversa. Il periodo in cui le rimorchiavo io (quasi vent'anni fa agli albori di fb, non avevo ancora conosciuto mia moglie) era proprio quando avevo letteralmente le pezze al culo: ero rimasto senza lavoro e mi ero avventurato nella libera professione, che oggi dopo aver mangiato tutta la merda di quei tempi mi va molto bene, ma in quei primi anni di gavetta erano appunto mazzate a destra e a manca. Dato che non potevo permettermi di uscire più di una-due sere a settimana (e comunque tutte uscite per un aperitivo o una birretta... insomma mirate a spender poco), in tutte le altre sere in cui restavo a casa cercavo di pescare su internet e mi ritrovavo sempre a chattare con qualche donna. Quindi, di tutti i "requisiti" che giustamente elenchi, per me lascia il tempo che trova quello del "buon lavoro"... O meglio, non è che alla donna sposata non interessi quello che fai nella vita, ma alla fin fine non può mai venire a toccare veramente con mano (a parte toccarti l'uccello 😂) come te la passi, se ci pensi bene: al ristorante con te non può venirci perchè deve agire in segreto, regali particolari non può riceverli perchè poi non saprebbe come giustificarli a casa, ecc... Quindi ciò che nel mio caso faceva la differenza (oltre al fatto che esteticamente mi son sempre difeso discretamente, fin da ragazzino) non era come mi andasse o non mi andasse il lavoro, ma come sapevo presentarlo al riguardo (ovvero direi quelle che tu definisci "skills comunicative"), che non significa raccontare cazzate (quelle hanno sempre le gambe corte) tipo andar bene anzichè andar male, ma dare risposte selettive alle domande, per tenere la negatività lontana dalla conversazione: se per esempio una mi chiedeva com'era andata una giornata in cui di quattro appuntamenti di lavoro me ne erano andati male tre (le medie allora erano quelle 😂), ponevo l'enfasi sull'unico riuscito e partendo da lì mi mostravo pieno di idee e propositi per il futuro... Poi smisi di rimorchiare sui social quando incontrai mia moglie, conosciuta tra l'altro non online ma in una di quelle poche uscite di cui sopra (dato che poi se approcciavo online non era perchè non sapessi approcciare dal vivo), lei addirittura mi propose la convivenza quasi subito pur sapendo che materialmente avevo poco e niente da offrire, ma a suo dire vedeva una certa brillantezza che le ispirava una certa fiducia.
Fatto salvo questo inciso (mi scuso se sono stato prolisso, ma spero di essere di aiuto a chi abbia voglia di leggere), la mia idea torna a convergere con la tua su tutto il resto. Con un'altra unica eccezione, dovuta solo a una differenza di situazione: essendo single in quel periodo in cui rimorchiavo sui social non ho mai usato falsi profili, anzi: nome e cognome veri, foto profilo altrettanto vera... e ben selezionata 😂.
Condivido tutto. Compresa la chiosa finale, se uno può è sempre ovviamente meglio presentarsi con nome cognome e foto reali! E riguardo il lavoro, il mio concetto, espresso "terra terra" è lo stesso sul quale ponevi l'enfasi tu: bisogna comunicare positivamente, dando l'impressione di essere un "vincente". Poi che sia vero o meno, quello dipende dalla contingenza :)
 
Su facebook, come ho scritto e come hanno scritto altri. Si parte con una battuta e in pochissimo, quando trovi quelle giuste, si arriva a parlare di tutto.
Sì, anche a me è successo però chiaramente non capita tutti i giorni... Tu come le ricerchi? Come procedi dopo? Gli mandi prima la richiesta di amicizia e aspetti che accettano?
 
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