Lei all'epoca aveva poco più di 34 anni, fantasticavamo spesso sul fatto di farle avere rapporti con altri mentre io la guardavo e mi facevo una sega...inizialmente non capiva, mi chiedeva se davvero mi avrebbe eccitato l'idea di guardarla mentre succhiava e faceva sborrare cazzi di altri...e - intendiamoci - capisco sia una cosa difficile da digerire per persone "normali"
Sempre più spesso abbiamo cominciato ad avere fantasie durante i nostri rapporti fino a che diventò la principale miccia che accendeva la nostra eccitazione. Io le dicevo che avrei voluto vederla con cazzi giovani, grossi e duri. Cazzi instancabili che con lei avrebbero potuto sfogare la loro voglia di sesso e con cui lei avrebbe potuto godere e sentirsi troia. Mi faceva impazzire l'idea che lei, di fronte ad un cazzo grosso e duro, non sapesse resistere preferendo, di fatto, lui a me. Mi piaceva l'idea che lei scegliesse il suo toro eliminando dalla mente tutte quelle congetture legate ai sentimenti e cose varie: lei avrebbe scelto lui per la sua virilità, per il suo essere uomo. Negando, di fatto, che io fossi all'altezza...
Intanto da semplice fantasia il gioco ha cominciato a diventare, almeno in minima parte, reale. La facevo uscire senza mutandine con la minigonna e con vestiti provocanti. Quando andavamo a bere qualcosa sceglievamo tavoli di fronte a compagnie di ragazzi giovani e lei, accavallando le gambe, più volte ha fatto vedere la figa...avreste dovuto vedere le facce dei ragazzi!!! Le piaceva mostrarsi, farsi guardare e desiderare dagli altri. Iniziava a piacerle quel ruolo... Le piaceva far diventare duri i cazzi di tutti i ragazzi che la osservavano e, se non lo facevano, si metteva in mostra affinché cominciassero a farlo. Lei amava il cazzo,lo cercava dappertutto, lo desiderava e lo avrebbe preso in qualsiasi momento…questa consapevolezza che stava acquisendo le dava sicurezza. Anche con me, durante i nostri rapporti, stava diventando piu autoritaria. Una volta, in un cinema (non ricordo il film ma la sala era semideserta, anche perchè era un ultimo spettacolo in settimana) lei, sempre vestita con minigonna e canottiera, ha cominciato a farmi un pompino. Dietro di noi c'era un ragazzo che (non ho visto ma sentito la lampo) ha cominciato a farsi una sega. Si poteva sentire il suo odore di cazzo eccitato e, man mano che penetrava nelle narici di lei, la sua bocca succhiava e la sua lingua leccava sempre di più come a voler leccare anche l'odore dell'altro cazzo, vicino ma troppo lontano per le sue labbra. Quella sera però, a parte la mia sborrata nella bocca di lei, non successe nulla…
Un giorno, scopando e fantasticando come al solito, le ho detto che quella sera (era un venerdi e noi di solito usciamo ed andiamo a ballare) avrebbe dovuto eseguire tutti i miei ordini; mi sono deciso e le ho detto che avrei scelto un ragazzo e che lei avrebbe dovuto dirgli "ho voglia di farti un pompino". Solo quello, senza aggiungere altre parole.
L'eccitazione, dopo la proposta, è salita alle stelle ed è venuta più volte mentre la scopavo: davvero, non l'avevo mai vista così bagnata ed eccitata, forse perchè in fondo sapevamo entrambi che quella sera avremmo concretizzato le nostre fantasie.
Per fare in modo che queste non rimanessero solo parole le ho chiesto di dirmi "stasera voglio succhiare il cazzo di un altro mentre tu ti farai una sega, cornuto", le ho chiesto di chiedermelo con frasi come "trovami un cazzo da succhiare stasera", fino a quando ha cominciato, di sua iniziativa, a dirmi frasi del tipo "stasera esaudirò i tuoi desideri", "allora me lo troverai un bel cazzone da succhiare?", "sento già il gusto di un altro cazzo in bocca", "stasera potrai farti una sega mentre io farò godere nella mia bocca un altro, conuto!". Io a sentire quelle frasi impazzivo, l'eccitazione saliva sempre di più. Durante tutta la giornata abbiamo continuato a scopare e parlare di questo, fino a quando arrivò finalmente il momento tanto atteso: la sera.
Siamo andati in un locale milanese, lei era vestita con un abitino nero scollato davanti e sulla schiena ed una gonnellina che poco lasciava all'immaginazione (gli slip li aveva). Dopo qualche drink ho cominciato a guardarmi attorno (in realtà lo stavo facendo dal momento dell'ingresso nel locale...) ed ho visto un ragazzo che continuava a mangiare con gli occhi la mia lei ma che non aveva il coraggio di avvicinarla. Era carino, giovane, con un fisico asciutto ma muscoloso. Si notava nel suo sguardo la voglia di sesso, la voglia di usare la sua lingua su di lei e di farle assaporare il suo cazzo che, guardando il pacco, sembrava bello grosso. Il momento era arrivato. Mi sono avvicinato all'orecchio della mia lei e le ho detto "ho deciso, vedi quel ragazzo in camicia bianca? Va da lui e digli che vuoi fargli un pompino e ricorda, non aggiungere altro...". Notai negli occhi di lei uno sguardo di eccitazione mista a paura. Ma la prima emozione superava di gran lunga la seconda. Lei mi rispose "Ma sei sicuro?". Cominciò a guardarlo meglio e subito dopo aggiunse: "Guarda che lo faccio...mi piace anche, avrà 22 anni…bello giovane". L'eccitazione in lei cresceva fino quando mi disse:"ma dove glielo faccio poi il pompino?", ed io; "digli che la condizione per cui gli succhierai il cazzo è che il tuo ragazzo guardi, digli, se vuoi , che ho perso una scommessa ed è la mia penitenza. Poi portalo alla nostra macchina". Il locale era all'aperto ed il parcheggio, molto grosso, su una superficie sterrata in cui c'erano anche alberi. Io preventivamente avevo parcheggiato l'auto in una delle zone più buie.
Lei bevve un altro cocktail per farsi coraggio, mi guardò e mi disse: "e adesso guarda, cornuto". Io stavo impazzendo, avevo il cuore in gola per la paura ma allo stesso tempo il mio cazzo non era mai stato così duro... Lei cominciò ad avanzare verso di lui, si fermò e cominciò a ballare per qualche minuto. Si muoveva provocante di fronte a lui, approfittava della confusione nel locale per appoggiare il suo bel culo sul pacco del ragazzo. L'erezione si poteva distinguere nei suoi jeans. Le mani di lui cominciavano a cingerle i fianchi ed a scendere sul culo… lei stava godendo, doveva essere tutta bagnata. Oramai la sua eccitazione non si poteva più fermare. Si girò verso il ragazzo e lo guardò. Lui le disse "ciao". Lei mi guardò, e poi gli disse "voglio succhiare il tuo cazzo". Non dimenticherò mail la faccia di lui, non sapeva che dire, se lo stessero prendendo in giro o cos'altro... le disse "come scusa? ho capito bene?" e lei a quel punto sorprese anche me e gli disse "sai il ragazzo con cui sono venuta qui? Vuole vedermi succhiare il cazzo di un altro mentre si fa una sega, gli piace essere cornuto...". Lui si mise a ridere e le disse "parli sul serio?" ed allora lei, li in mezzo alla pista affollata gli diede le spalle e, simulando un ballo gli appoggiò nuovamente il suo culo sul cazzo del ragazzo ma questa volta andò oltre: con una mano cominciò a toccarglielo...
Uscirono dal locale ed io li seguii verso il parcheggio. Arrivati davanti alla macchina si fermarono (avevo io le chiavi) e lei cominciò a baciarlo: io ero eccitato come non mai, stavo per vedere la mia troia alle prese con un altro cazzo, stavo per diventare cornuto.
Lui mi disse "sei tu il cornuto?" ed io: "si". Si mise a ridere scuotendo la testa. Si era seduto sul sedile posteriore con le gambe fuori dall'auto. Lei era in ginocchio davanti a lui mentre io, in piedi di fianco a loro, li guardavo facendo attenzione che non passasse nessuno. Fortunatamente avevo scelto bene il posto. Il mio cuore batteva a mille. Lei mi guardò e disse "e adesso guarda come succhio il cazzo a questo toro, cornuto. Fatti una sega, tira fuori il tuo cazzo e fatti una sega frocio!" Non riuscivo a credere alle mie orecchie, oramai aveva preso lei l'iniziativa. Mi eccitava sentirla parlare così. Cominciai a tirare fuori il mio cazzo ed a menarmelo. E lei "bravo, fatti una sega! Guarda come ti diventa duro...fai schifo". Mise le mani sui jeans del ragazzo, gli accarezzò il pacco e mentre mi guardava gli abbassò la lampo. Con la lingua cominciò a leccarlo sopra le mutande. Lo annusava e lo desiderava, era come in trance: finalmente poteva venire fuori la sua anima da troia. Con i denti abbassò l'elastico dei boxer e loo tirò fuori: era già duro ed era bello grosso, oltre le nostre aspettative. Era massiccio, di marmo, con una cappella enorme, Le vene pulsavano e lei disse "o mio dio, io non mi stacco più da questo cazzo!" . Poi guardò il mio e si mise a ridere "guarda che cazzetto da sfigato che hai. Giusto le seghe puoi farti! E guarda come ti diventano duri quei 10 centimetri che ti ritrovi...non è che ti piace il cazzo, frocio?". In effetti, alla vista di quel cazzo grosso, bello e duro, il mio cazzetto era diventato di marmo... Cominciò subito a prenderlo in bocca come affamata, lo leccava dalla base fino in punta. Poi passava alle palle senza smettere di fargli una sega con la mano. Lui la guardava con uno sguardo assatanato e le diceva "succhia puttana, ti piace il cazzo eh? succhialo tutto troia!". Finalmente tutti e due avevamo quello che volevamo...lui la guardava e godeva, lei glielo succhiava come mai aveva fatto con me: succhiava ingorda, gli leccava ancora le palle, lo guardava negli occhi e poi guardava me. Poi lui si rivolse a me: "guarda frocio, guarda come la tua troia me lo succhia. Ne aveva bisogno si vede, con un frocio come te" e chiese a lei"vero troia?" e lei rispose "oh si, ne avevo bisogno. Il cazzo di questo cornuto non può competere con il tuo! Ed ora scopro che è pure frocio... Sei frocio, vero? Ti piace il cazzo? ". Io non potevo fare altro che farmi una sega e dire "si, dagli il tuo cazzo, falla godere questa troia!". Lei mi disse " Non provare MAI più a chiamarmi troia, frocio! Io sono la tua padrona, non meriti di chiamarmi troia! Vieni qui subito!". Il ragazzo intanto mi guardava con aria schifata. Io mi avvicinai e lei mi disse "in ginocchio, frocio cornuto!". Avevo capito cosa aveva in mente e la cosa mi faceva schifo e mi eccitava allo stesso momento. " apri la bocca!" e, senza che me ne accorgessi mi spinse la testa sul cazzo del ragazzo...gli stavo facendo un pompino! Lui rideva, prese il cellulare e cominciò a filmarmi...io sentivo quel pezzo di carne in bocca e lo succhiavo. Lo schifo era passato. Mi piaceva... "Ed ora togliti! Volevo solo farti vedere quanto mi fai schifo, quanto sei frocio!". Ridevano entrambi. Non ero mai stato umiliato in quel modo. Ma mi piaceva, cazzo. Lei aveva il suo cazzo ben piantato in gola, lui le prese la testa, la tirò verso di se e le venne in bocca dicendole "ingoia tutto troia! hai voluto il mio cazzo? adesso ingoia!". All'inizio lei fece resistenza ma poi cominciò ad ingoiare tutto. Poi mi baciò. Potevo sentire il sapore della sua sborra nella sua bocca... Poi lei tornò sul cazzo del ragazzo, lo pulì bene, lui si tirò su i jeans, e disse "certo che sei proprio strano! ti lascio il mio numero, se vuoi che me la scopi...". Lo salutammo, lei bevve un po' d'acqua ed entrammo in auto, senza dire nulla. Io mi ero fatto tre seghe durante quel pompino. Arrivati a casa abbiamo fatto la scopata più bella della mia vita.
Sempre più spesso abbiamo cominciato ad avere fantasie durante i nostri rapporti fino a che diventò la principale miccia che accendeva la nostra eccitazione. Io le dicevo che avrei voluto vederla con cazzi giovani, grossi e duri. Cazzi instancabili che con lei avrebbero potuto sfogare la loro voglia di sesso e con cui lei avrebbe potuto godere e sentirsi troia. Mi faceva impazzire l'idea che lei, di fronte ad un cazzo grosso e duro, non sapesse resistere preferendo, di fatto, lui a me. Mi piaceva l'idea che lei scegliesse il suo toro eliminando dalla mente tutte quelle congetture legate ai sentimenti e cose varie: lei avrebbe scelto lui per la sua virilità, per il suo essere uomo. Negando, di fatto, che io fossi all'altezza...
Intanto da semplice fantasia il gioco ha cominciato a diventare, almeno in minima parte, reale. La facevo uscire senza mutandine con la minigonna e con vestiti provocanti. Quando andavamo a bere qualcosa sceglievamo tavoli di fronte a compagnie di ragazzi giovani e lei, accavallando le gambe, più volte ha fatto vedere la figa...avreste dovuto vedere le facce dei ragazzi!!! Le piaceva mostrarsi, farsi guardare e desiderare dagli altri. Iniziava a piacerle quel ruolo... Le piaceva far diventare duri i cazzi di tutti i ragazzi che la osservavano e, se non lo facevano, si metteva in mostra affinché cominciassero a farlo. Lei amava il cazzo,lo cercava dappertutto, lo desiderava e lo avrebbe preso in qualsiasi momento…questa consapevolezza che stava acquisendo le dava sicurezza. Anche con me, durante i nostri rapporti, stava diventando piu autoritaria. Una volta, in un cinema (non ricordo il film ma la sala era semideserta, anche perchè era un ultimo spettacolo in settimana) lei, sempre vestita con minigonna e canottiera, ha cominciato a farmi un pompino. Dietro di noi c'era un ragazzo che (non ho visto ma sentito la lampo) ha cominciato a farsi una sega. Si poteva sentire il suo odore di cazzo eccitato e, man mano che penetrava nelle narici di lei, la sua bocca succhiava e la sua lingua leccava sempre di più come a voler leccare anche l'odore dell'altro cazzo, vicino ma troppo lontano per le sue labbra. Quella sera però, a parte la mia sborrata nella bocca di lei, non successe nulla…
Un giorno, scopando e fantasticando come al solito, le ho detto che quella sera (era un venerdi e noi di solito usciamo ed andiamo a ballare) avrebbe dovuto eseguire tutti i miei ordini; mi sono deciso e le ho detto che avrei scelto un ragazzo e che lei avrebbe dovuto dirgli "ho voglia di farti un pompino". Solo quello, senza aggiungere altre parole.
L'eccitazione, dopo la proposta, è salita alle stelle ed è venuta più volte mentre la scopavo: davvero, non l'avevo mai vista così bagnata ed eccitata, forse perchè in fondo sapevamo entrambi che quella sera avremmo concretizzato le nostre fantasie.
Per fare in modo che queste non rimanessero solo parole le ho chiesto di dirmi "stasera voglio succhiare il cazzo di un altro mentre tu ti farai una sega, cornuto", le ho chiesto di chiedermelo con frasi come "trovami un cazzo da succhiare stasera", fino a quando ha cominciato, di sua iniziativa, a dirmi frasi del tipo "stasera esaudirò i tuoi desideri", "allora me lo troverai un bel cazzone da succhiare?", "sento già il gusto di un altro cazzo in bocca", "stasera potrai farti una sega mentre io farò godere nella mia bocca un altro, conuto!". Io a sentire quelle frasi impazzivo, l'eccitazione saliva sempre di più. Durante tutta la giornata abbiamo continuato a scopare e parlare di questo, fino a quando arrivò finalmente il momento tanto atteso: la sera.
Siamo andati in un locale milanese, lei era vestita con un abitino nero scollato davanti e sulla schiena ed una gonnellina che poco lasciava all'immaginazione (gli slip li aveva). Dopo qualche drink ho cominciato a guardarmi attorno (in realtà lo stavo facendo dal momento dell'ingresso nel locale...) ed ho visto un ragazzo che continuava a mangiare con gli occhi la mia lei ma che non aveva il coraggio di avvicinarla. Era carino, giovane, con un fisico asciutto ma muscoloso. Si notava nel suo sguardo la voglia di sesso, la voglia di usare la sua lingua su di lei e di farle assaporare il suo cazzo che, guardando il pacco, sembrava bello grosso. Il momento era arrivato. Mi sono avvicinato all'orecchio della mia lei e le ho detto "ho deciso, vedi quel ragazzo in camicia bianca? Va da lui e digli che vuoi fargli un pompino e ricorda, non aggiungere altro...". Notai negli occhi di lei uno sguardo di eccitazione mista a paura. Ma la prima emozione superava di gran lunga la seconda. Lei mi rispose "Ma sei sicuro?". Cominciò a guardarlo meglio e subito dopo aggiunse: "Guarda che lo faccio...mi piace anche, avrà 22 anni…bello giovane". L'eccitazione in lei cresceva fino quando mi disse:"ma dove glielo faccio poi il pompino?", ed io; "digli che la condizione per cui gli succhierai il cazzo è che il tuo ragazzo guardi, digli, se vuoi , che ho perso una scommessa ed è la mia penitenza. Poi portalo alla nostra macchina". Il locale era all'aperto ed il parcheggio, molto grosso, su una superficie sterrata in cui c'erano anche alberi. Io preventivamente avevo parcheggiato l'auto in una delle zone più buie.
Lei bevve un altro cocktail per farsi coraggio, mi guardò e mi disse: "e adesso guarda, cornuto". Io stavo impazzendo, avevo il cuore in gola per la paura ma allo stesso tempo il mio cazzo non era mai stato così duro... Lei cominciò ad avanzare verso di lui, si fermò e cominciò a ballare per qualche minuto. Si muoveva provocante di fronte a lui, approfittava della confusione nel locale per appoggiare il suo bel culo sul pacco del ragazzo. L'erezione si poteva distinguere nei suoi jeans. Le mani di lui cominciavano a cingerle i fianchi ed a scendere sul culo… lei stava godendo, doveva essere tutta bagnata. Oramai la sua eccitazione non si poteva più fermare. Si girò verso il ragazzo e lo guardò. Lui le disse "ciao". Lei mi guardò, e poi gli disse "voglio succhiare il tuo cazzo". Non dimenticherò mail la faccia di lui, non sapeva che dire, se lo stessero prendendo in giro o cos'altro... le disse "come scusa? ho capito bene?" e lei a quel punto sorprese anche me e gli disse "sai il ragazzo con cui sono venuta qui? Vuole vedermi succhiare il cazzo di un altro mentre si fa una sega, gli piace essere cornuto...". Lui si mise a ridere e le disse "parli sul serio?" ed allora lei, li in mezzo alla pista affollata gli diede le spalle e, simulando un ballo gli appoggiò nuovamente il suo culo sul cazzo del ragazzo ma questa volta andò oltre: con una mano cominciò a toccarglielo...
Uscirono dal locale ed io li seguii verso il parcheggio. Arrivati davanti alla macchina si fermarono (avevo io le chiavi) e lei cominciò a baciarlo: io ero eccitato come non mai, stavo per vedere la mia troia alle prese con un altro cazzo, stavo per diventare cornuto.
Lui mi disse "sei tu il cornuto?" ed io: "si". Si mise a ridere scuotendo la testa. Si era seduto sul sedile posteriore con le gambe fuori dall'auto. Lei era in ginocchio davanti a lui mentre io, in piedi di fianco a loro, li guardavo facendo attenzione che non passasse nessuno. Fortunatamente avevo scelto bene il posto. Il mio cuore batteva a mille. Lei mi guardò e disse "e adesso guarda come succhio il cazzo a questo toro, cornuto. Fatti una sega, tira fuori il tuo cazzo e fatti una sega frocio!" Non riuscivo a credere alle mie orecchie, oramai aveva preso lei l'iniziativa. Mi eccitava sentirla parlare così. Cominciai a tirare fuori il mio cazzo ed a menarmelo. E lei "bravo, fatti una sega! Guarda come ti diventa duro...fai schifo". Mise le mani sui jeans del ragazzo, gli accarezzò il pacco e mentre mi guardava gli abbassò la lampo. Con la lingua cominciò a leccarlo sopra le mutande. Lo annusava e lo desiderava, era come in trance: finalmente poteva venire fuori la sua anima da troia. Con i denti abbassò l'elastico dei boxer e loo tirò fuori: era già duro ed era bello grosso, oltre le nostre aspettative. Era massiccio, di marmo, con una cappella enorme, Le vene pulsavano e lei disse "o mio dio, io non mi stacco più da questo cazzo!" . Poi guardò il mio e si mise a ridere "guarda che cazzetto da sfigato che hai. Giusto le seghe puoi farti! E guarda come ti diventano duri quei 10 centimetri che ti ritrovi...non è che ti piace il cazzo, frocio?". In effetti, alla vista di quel cazzo grosso, bello e duro, il mio cazzetto era diventato di marmo... Cominciò subito a prenderlo in bocca come affamata, lo leccava dalla base fino in punta. Poi passava alle palle senza smettere di fargli una sega con la mano. Lui la guardava con uno sguardo assatanato e le diceva "succhia puttana, ti piace il cazzo eh? succhialo tutto troia!". Finalmente tutti e due avevamo quello che volevamo...lui la guardava e godeva, lei glielo succhiava come mai aveva fatto con me: succhiava ingorda, gli leccava ancora le palle, lo guardava negli occhi e poi guardava me. Poi lui si rivolse a me: "guarda frocio, guarda come la tua troia me lo succhia. Ne aveva bisogno si vede, con un frocio come te" e chiese a lei"vero troia?" e lei rispose "oh si, ne avevo bisogno. Il cazzo di questo cornuto non può competere con il tuo! Ed ora scopro che è pure frocio... Sei frocio, vero? Ti piace il cazzo? ". Io non potevo fare altro che farmi una sega e dire "si, dagli il tuo cazzo, falla godere questa troia!". Lei mi disse " Non provare MAI più a chiamarmi troia, frocio! Io sono la tua padrona, non meriti di chiamarmi troia! Vieni qui subito!". Il ragazzo intanto mi guardava con aria schifata. Io mi avvicinai e lei mi disse "in ginocchio, frocio cornuto!". Avevo capito cosa aveva in mente e la cosa mi faceva schifo e mi eccitava allo stesso momento. " apri la bocca!" e, senza che me ne accorgessi mi spinse la testa sul cazzo del ragazzo...gli stavo facendo un pompino! Lui rideva, prese il cellulare e cominciò a filmarmi...io sentivo quel pezzo di carne in bocca e lo succhiavo. Lo schifo era passato. Mi piaceva... "Ed ora togliti! Volevo solo farti vedere quanto mi fai schifo, quanto sei frocio!". Ridevano entrambi. Non ero mai stato umiliato in quel modo. Ma mi piaceva, cazzo. Lei aveva il suo cazzo ben piantato in gola, lui le prese la testa, la tirò verso di se e le venne in bocca dicendole "ingoia tutto troia! hai voluto il mio cazzo? adesso ingoia!". All'inizio lei fece resistenza ma poi cominciò ad ingoiare tutto. Poi mi baciò. Potevo sentire il sapore della sua sborra nella sua bocca... Poi lei tornò sul cazzo del ragazzo, lo pulì bene, lui si tirò su i jeans, e disse "certo che sei proprio strano! ti lascio il mio numero, se vuoi che me la scopi...". Lo salutammo, lei bevve un po' d'acqua ed entrammo in auto, senza dire nulla. Io mi ero fatto tre seghe durante quel pompino. Arrivati a casa abbiamo fatto la scopata più bella della mia vita.