Esperienza reale Come farsi del male… ed essere felici!

Ti capisco, io per un periodo non ho fatto altro che pensare a lei. Poi ho provato a fare mezzo passo ma, sfiga vuole, è andato nel vuoto. E quindi mi sono imposto di non pensarla più.
Se mollerei tutto? Probabilmente si, anche se è davvero tanto film mio mentale, sono ragionevolmente sicuro che di là non ci sia nulla se non una amicizia nata sul lavoro.
Il mio "tvb" ovviamente era con una venatura di qualcosa in più. Sappiamo entrambi i problemi di coppia dell'altro, io credo di averle fatto capire che qua se vuole c'è margine.
Evidentemente i suoi problemi di coppia sono solo ed esclusivamente una richiesta di attenzione dall’esterno. Le donne spesso provano a stuzzicare gli uomini solo per vedere se sono ancora capaci di sedurre, di colpire, di attirare attenzioni, di dimostrare a se stesse che piacciono ancora. Ma per loro è un gioco. Dall’altra parte invece l’uomo ci casca. E rischia seriamente di combinare un guaio per una cazzata.
Tu la tua parte l’hai fatta, non puoi rimproverarti nulla. Ma se la tua Rebecca dovesse presentarsi tra 10 anni scapperesti veramente con lei? Io spero vivamente di no. Nel senso che noi uomini siamo polli, ma non così tanto da aspettare 10 che loro si decidano di fare una mossa.
 
Evidentemente i suoi problemi di coppia sono solo ed esclusivamente una richiesta di attenzione dall’esterno. Le donne spesso provano a stuzzicare gli uomini solo per vedere se sono ancora capaci di sedurre, di colpire, di attirare attenzioni, di dimostrare a se stesse che piacciono ancora. Ma per loro è un gioco. Dall’altra parte invece l’uomo ci casca. E rischia seriamente di combinare un guaio per una cazzata.
Tu la tua parte l’hai fatta, non puoi rimproverarti nulla. Ma se la tua Rebecca dovesse presentarsi tra 10 anni scapperesti veramente con lei? Io spero vivamente di no. Nel senso che noi uomini siamo polli, ma non così tanto da aspettare 10 che loro si decidano di fare una mossa.
No anzi, capace che tra 6 mesi ci sarà una nuova Rebecca 😅
Non so se sia un gioco o cosa, non capisco. Sicuramente questi problemi li avrà esposti anche ad altri amici, questo non lo so.
Potrei dirti che, come la tua Rebecca, sembrava quasi che non vedesse l'ora di sfogarsi. Ma poi al minimo passo di interesse subito chiusura. Boh, valle a capire.
 
No anzi, capace che tra 6 mesi ci sarà una nuova Rebecca 😅
Non so se sia un gioco o cosa, non capisco. Sicuramente questi problemi li avrà esposti anche ad altri amici, questo non lo so.
Potrei dirti che, come la tua Rebecca, sembrava quasi che non vedesse l'ora di sfogarsi. Ma poi al minimo passo di interesse subito chiusura. Boh, valle a capire.
Cercano attenzioni. Vogliono sentirsi desiderate, ricercate, belle. E noi interpretiamo male i loro segni. Capito? Noi…. 😂😂😂😂😂😂😂😂🤣🤣🤣🤣
 
Gran bella storia scritta anche molto bene, io credo che la questione sia che tu a lei piaci ma il fatto che abbia una compagna la frena dal volersi impegnare in un qualcosa che è stata anche la causa del suo divorzio. D'altro canto in casa tu non vivi piu' una situazione che ti fa stare bene e questo è un qualcosa che devi mettere in conto e decidere su come vuoi che sia la tua vita futura nel contesto familiare che ti ritrovi. E' chiaro che con la tua compagna un feeling non ci sia più e che forse lei ha altre priorità o voglie e che a te tutto questo non sta bene.

Credo che devi prendere il coraggio a 4 mani e affrontare il discorso con lei e vedere dove ti porta indipendentemente dal fatto che ci sia una Rebecca che possa interessarti perche la decisione che devi prendere prescinde da tutto.

Spero comunque che la conoscenza con Rebecca ti dia degli stimoli per affrontare meglio la tua situazione.

Lo so è difficile esprimere giudizi perche parlo da terzo che non vive questo momento ma spero che questo mio punto di vista ti possa comunque dare degli spunti.
 
Gran bella storia scritta anche molto bene, io credo che la questione sia che tu a lei piaci ma il fatto che abbia una compagna la frena dal volersi impegnare in un qualcosa che è stata anche la causa del suo divorzio. D'altro canto in casa tu non vivi piu' una situazione che ti fa stare bene e questo è un qualcosa che devi mettere in conto e decidere su come vuoi che sia la tua vita futura nel contesto familiare che ti ritrovi. E' chiaro che con la tua compagna un feeling non ci sia più e che forse lei ha altre priorità o voglie e che a te tutto questo non sta bene.

Credo che devi prendere il coraggio a 4 mani e affrontare il discorso con lei e vedere dove ti porta indipendentemente dal fatto che ci sia una Rebecca che possa interessarti perche la decisione che devi prendere prescinde da tutto.

Spero comunque che la conoscenza con Rebecca ti dia degli stimoli per affrontare meglio la tua situazione.

Lo so è difficile esprimere giudizi perche parlo da terzo che non vive questo momento ma spero che questo mio punto di vista ti possa comunque dare degli spunti.
Quindi non sono io a farmi un film sul fatto che io possa interessarle, che abbia desiderato in qualche modo conoscermi, che sia rimasta colpita sia da quel precipitarmi all’aperitivo, sia dalla sorpresa di attenderla fuori dal lavoro per poi accompagnarla a casa, che abbia apprezzato il pensiero delle bottiglie di vino.. ovvio che a nessuna piace fare l’amante, la terza, solo una senza dignità accetterebbe una situazione del genere.
Sbaglio ad attendere una sua mossa, un suo sms anche solo con scritto “come va?” dal momento che in questi giorni sono in ferie? O dovrei comunque esser io a far la mossa, magari insistendo un po’ per un aperitivo o addirittura una cena?
 
Quindi non sono io a farmi un film sul fatto che io possa interessarle, che abbia desiderato in qualche modo conoscermi, che sia rimasta colpita sia da quel precipitarmi all’aperitivo, sia dalla sorpresa di attenderla fuori dal lavoro per poi accompagnarla a casa, che abbia apprezzato il pensiero delle bottiglie di vino.. ovvio che a nessuna piace fare l’amante, la terza, solo una senza dignità accetterebbe una situazione del genere.
Sbaglio ad attendere una sua mossa, un suo sms anche solo con scritto “come va?” dal momento che in questi giorni sono in ferie? O dovrei comunque esser io a far la mossa, magari insistendo un po’ per un aperitivo o addirittura una cena?
Ciao,mio personale consiglio:aspetta che lei fa il primo passo,starai in ansia ma avrai il gioco nelle tue mani
 
Quindi non sono io a farmi un film sul fatto che io possa interessarle, che abbia desiderato in qualche modo conoscermi, che sia rimasta colpita sia da quel precipitarmi all’aperitivo, sia dalla sorpresa di attenderla fuori dal lavoro per poi accompagnarla a casa, che abbia apprezzato il pensiero delle bottiglie di vino.. ovvio che a nessuna piace fare l’amante, la terza, solo una senza dignità accetterebbe una situazione del genere.
Sbaglio ad attendere una sua mossa, un suo sms anche solo con scritto “come va?” dal momento che in questi giorni sono in ferie? O dovrei comunque esser io a far la mossa, magari insistendo un po’ per un aperitivo o addirittura una cena?
No, non sei tu a farti un film, sicuramente c'e' dell'interesse anche da parte sua ma frenato dalla tua situazione familiare che tra alti e bassi la fa essere cosi strana nei rapporti con te, ti chiama tutti i giorni poi pensa alla tua situazione e cerca di frenare... Io credo tu debba aspettare una sua mossa perche se la farà sarà perche sente di farla e quindi potrebbe esserci più possibilità che si apra a te.

Da quello che ho capito, on mettendo proprio in mezzo l'argomento, non hai nessuna intenzione di modificare la tua situazione familiare per cui lei o ti prende cosi o niente, giusto ?

Tieni comunque conte che la sensazione è che lei vogli auna storia importante con una persona e quindi potrebbe non essere interessata a fare la terza incomoda....
 
Nonostante avevi anticipato che non c'era nulla di erotico per ora, ho letto tutto il racconto con molto interesse. Hai davvero un ottimo modo di scrivere e si sente che ti serviva. Non ho l'età né le esperienze per capire cosa provi, ma comprenda l'esigenza di sfogo, di mettere nero su bianco qualcosa che ti dà quel briciolo di speranza.

Secondo me è interessata ma ha paura di scottarsi, a maggior ragione che sa che hai una compagna. Se guardi la sua situazione, le relazioni che ha passato, non la biasimerei se ci stesse andando coi piedi di piombo.
 
No, non sei tu a farti un film, sicuramente c'e' dell'interesse anche da parte sua ma frenato dalla tua situazione familiare che tra alti e bassi la fa essere cosi strana nei rapporti con te, ti chiama tutti i giorni poi pensa alla tua situazione e cerca di frenare... Io credo tu debba aspettare una sua mossa perche se la farà sarà perche sente di farla e quindi potrebbe esserci più possibilità che si apra a te.

Da quello che ho capito, on mettendo proprio in mezzo l'argomento, non hai nessuna intenzione di modificare la tua situazione familiare per cui lei o ti prende cosi o niente, giusto ?

Tieni comunque conte che la sensazione è che lei vogli auna storia importante con una persona e quindi potrebbe non essere interessata a fare la terza incomoda....
Lei mi chiama per motivi di lavoro, poi finiamo a parlare di tutt’altro. Tanto altro. Ma un conto è “dove vai in vacanza”, un altro è dire ad un quasi sconosciuto “non mi scopano da tempo”….
Non so nemmeno io in questo momento cosa voglio. Se provare a risolvere in casa e basta, se rimanere in casa e nel mentre, se trovo qualcosa di fuori via ben venga, o se mollare definitivamente casa.
So solo che Rebecca in questi due mesi abbondanti mi ha regalato tutti quei sorrisi, quelle risatine che mi mancavano da troppo tempo.
Entrambi siamo in situazioni difficili, per di più con figli. Bisogna andarci pianissimo in ogni caso. E lei, dal momento che è stata tradita ed abbandonata dal marito, sa come ci si sente. Quindi a maggior ragione non vuol fare la semplice amante.
 
Nonostante avevi anticipato che non c'era nulla di erotico per ora, ho letto tutto il racconto con molto interesse. Hai davvero un ottimo modo di scrivere e si sente che ti serviva. Non ho l'età né le esperienze per capire cosa provi, ma comprenda l'esigenza di sfogo, di mettere nero su bianco qualcosa che ti dà quel briciolo di speranza.

Secondo me è interessata ma ha paura di scottarsi, a maggior ragione che sa che hai una compagna. Se guardi la sua situazione, le relazioni che ha passato, non la biasimerei se ci stesse andando coi piedi di piombo.
Beh che dire.. se non un grazie per aver letto una storia vera, un momento difficile della mia vita che non so come e quando si risolverà, nè come si evolverà.
D’accordo con te riguardo all’ultima parte
 
Non la sento da quell’apparente gelido messaggio di venerdì sera. Nemmeno uno simile (anche se nei pochi messaggi scambiati non ne ha mai usati), nulla.
Dubbi, altre notti insonni. Non poterne parlare apertamente con nessuno se non con voi che mi state veramente aiutando a restare tranquillo.
La mattina seguente sono abbastanza agitato, spero comunque di trovarmi un suo messaggio magari inviato a tarda notte, ma niente. Sono nel letto con la mia compagna, istintivamente mi viene da muovere la mano verso di lei ed accarezzarle una gamba. Me la sposta e sbuffa. Riprovo poco dopo, di nuovo mi scalcia. Rifletto anche un attimo: ma se non vuole, ma se ogni volta si lamenta, io perché continuo a cercarla? Ho bisogno per forza di sfogarmi con lei? Con una che ultimamente è peggio di una bambola gonfiabile? Decido così di alzarmi, colazione, gazzetta, doccia. Rientro in camera nel giro di un’ora circa, per potermi vestire ed andare a far spesa. È sveglia, mi chiama vicino, quasi mi abbraccia. Fa uscire una tetta dalla maglia, ha una 5, mi ha sempre fatto divertire. Per forza di cose gliela afferrò, non sono fatto di ferro. Gliela palpo un po’, poi nel muoversi leggermente, le sfioro il sedere. “Eh no, non mi sono ancora alzata.. me la faccio addosso!”
Non so cosa mi sia balenato in mente e penso a lei che si piscia addosso nel letto mentre la tocco. Sorrido, ma infilo la mano nelle mutande, le accarezzo la patata. È pelosa, non se la cura da un po’. Come se non le importasse nulla perché tanto non la deve far vedere a nessuno. Altra cosa che comunque a me dà molto fastidio, sa bene che a me piace del russo liscia o comunque con una striscetta sottile. La mano passa sul clitoride, lo accarezza, poi scende tra le labbra che poco a poco si aprono. Inizia a scaldarsi, ad inumidirsi, il dito entra ed esce sempre più velocemente. Le prendo un capezzolo in bocca, lei ansima, chiude gli occhi, inarca la schiena, viene. “Basta”.

Il sabato trascorre abbastanza tranquillo tra spesa, pulizie, gestione bambina, pisolino sul divano ed ordinaria amministrazione. Il pensiero è comunque a Rebecca. Cosa farà? Dove andrà? Si farà sentire?
Mi addormento, sogno lei. Nulla di che, ma sento la sua presenza accanto a me. Di colpo mi sveglio è Laura, mia figlia che vuole la merenda.
Ritorno ai miei pensieri.
Domenica di Pasqua. Pranzo in famiglia. Fortunatamente non siamo in tanti, non ho cugini, mia sorella tra l’altro non ha figli e poi non si presenta in quanto era ospite da parenti del marito. Non devo sopportare chissà che peso, ma la mia testa è là. Inizio ad aprire delle bottiglie. La prima la vuoto solo nel giro di antipasti. La seconda la finisco tra il primo e gli arrosti, così apro la terza, che mi accompagna sino al dolce. Me le sono praticamente bevute tutte da solo.
Un passaggio veloce da casa a cambiarci e siamo ospiti dai nostri più cari amici per un aperitivo in compagnia. Il gruppo si riunisce finalmente dopo qualche settimana in cui per motivi vari non ci si vedeva tutti. Nonostante non sia il padrone di casa sono comunque capo cerimonia. A me il compito di aprire delle bottiglie.
Causa ennesima influenza mia figlia deve prendere l’antibiotico, alle 21:00. Michela mi rimprovera di esser ancora seduto al tavolo a bere e parlare, così, complice anche i vari bicchieri (anzi bottiglie) bevuti le dico di andare a casa con la macchina e che io mi sarei arrangiato. Subito un’amica si offre di accompagnarmi, ma rifiuto. Torno a piedi. Farò due passi, almeno oltre che a digerire avrò anche il tempo per riflettere.
Rimango In breve tempo l’unico ospite a casa dei padroni di casa.
Lorenzo è quella persona che ride per qualsiasi cosa, ma non perché sia stupido o ignorante, anzi. Ma perché la vita in parte con lui è stata ingiusta. Vittima di una malattia degenerativa, a 26 anni gli avevan preannunciato forse 2 mesi di vita. Ha avuto un netto peggioramento intorno ai 47, ora, tranne qualche attacco sporadico, si è stabilizzato.
Sua moglie invece è più seria e razionale, lei ride alle mie battute e si è innamorata di mia figlia già da quando ha visto il test di gravidanza positivo.
Loro sono i miei più cari amici. Loro sono i miei migliori amici. Quegli amici per i quali a volte non c’è bisogno di raccontare chissà cosa, tanto hanno già capito.
Martina infatti, porgendomi un’altra bottiglia di vino, apre un discorso scomodo. “Le coppie che tradiscono”. Ma che ne sa lei? Ma dove ho sbagliato? Mi hanno visto nel bar, sotto casa di Rebecca o sotto il suo ufficio? Non credo che il titolare dell’enoteca abbia sputtanato qualcosa, manco sa chi sono.. e me ne son guardato bene dal fornire le mie generalità!
Fortunatamente si riferisce ad altri, io non sono coinvolto. Meno male, a loro non posso mentire. Non ne sarei capace, mi uscirebbe la verità. Subito.
Si fa quasi mezzanotte, dopo le tre bottiglie a pranzo da solo, me ne sono aperte altre quattro, sempre da solo, a casa di amici. Sette bottiglie in circa dodici ore.
Inizia a piovere. Insistono affinché chiami un taxi. Rifiuto. Li abbraccio, li ringrazio per la compagnia. Mi incammino. Se so che devo camminare un po’ generalmente mi ascolto la musica con le cuffie, ma non le avevo. Per cui partono riflessioni, pensieri, dubbi.
Si dice che ad un uomo ubriaco si debba impedire di usare il cellulare. Io sono da solo, chi me lo potrebbe impedire? Fortunatamente il mio cervello ogni tanto in quei momenti ha un bagliore di lucidità: non manda l’impulso alla mano di afferrare l’iPhone dalla tasca e di scriverle un messaggio.
Penso. Rifletto. Mi manca. Mi sforzo di immaginare i nostri momenti insieme e le nostre telefonate.
Poi, mentre sto quasi per varcare il cancello di casa, realizzo una cosa importante. E se non fosse Rebecca in sé a mancarmi, ma le attenzioni di cui ho bisogno, sono carente in questi mesi? La fase più bella di un rapporto di coppia è all’inizio: il corteggiamento, i messaggi, lo scoprire pian piano i gusti, il carattere, il modo di fare dell’altro. L’innamoramento. L’attesa di un cenno da parte dell’altro, quel messaggio, quel suono che ti dice “ehi.. sono qui.. ti aspetto”. Quella scintilla che improvvisamente scocca e da lì.. beh, da lì subentra il consiglio di un signore che abitava vicino a me e che è mancato un anno fa. “Ricordati, il rapporto di coppia è come un barattolo. Due dita di nutella e il resto è merda. Devi esser bravo ad arrivare alla fine dei tuoi giorni senza aver finito la Nutella!”.
Colorato ma veritiero! Eppure, riflettendo, due mesi a produrre come mai ho prodotto nella mia vita. I miei migliori due mesi in tanti anni di lavoro.
Entro in casa, doccia, mi butto a letto. Ho bevuto, anche tanto. Per colmare un vuoto. Lo stesso vuoto che solo un paio di settimane prima, per il compleanno di mia figlia, in pizzeria con tutti parenti, avevo cercato di colmare mangiando 3 pizze farcite, 2 birre da 66, una bottiglia di vino ed il dolce. Affogare tutto nel cibo e nel bere. Rovinare mesi di dieta, sacrifici, palestra. L’ho rifatto.
Il lunedì mi ripresento al pranzo di famiglia. Nessuno sa di quel che ho fatto la sera prima, almeno così penso.
Solo lei, mia nonna, 92 anni. Mi prende in disparte. “Ieri sera sei andato avanti a bere, vero? Quando bevi così tanto è perché non stai bene con te stesso.. o hai dei problemi e non puoi parlarne con nessuno”.
Mi ha steso.
Lei, la più anziana, quella praticamente esclusa da ogni dialogo, è l’unica che ha intuito qualcosa.
Nego, dico che ci siam divertiti, che abbiam mangiato e bevuto qualcosa di più, ma solo perché non ci vedevamo tutti da tempo.
Mi addormento sul divano. Sogno. Sogno che sono in un bar con Rebecca e che ad un certo punto mi bacia dolcemente. La sento. Forse muovo anche la bocca e la lingua, mi sveglio di colpo, tutti mi guardano.
In un colpo arriva il martedì, sono a casa in ferie tutta settimana, non c’è nemmeno la scusa del lavoro per sentirla. Mi dedico a lavori di giardinaggio, almeno la mattinata passa. Doccia, pranzo leggero, mi butto sul divano. E se lei fosse in giro col figlio? Se ci fosse occasione di vederla?
Decido di dare ascolto a chi, qualche riga sopra, mi consiglia di star fermo e non scriverle messaggi o chiamarla. Meglio attendere che sia lei a fra la prima mossa, in modo da avere più spazio e campo libero. Però voglio godermi una giornata soleggiata e con 25 gradi! Recupero Laura, la carico in macchina, andiamo a farci due passi in centro. Metti che.. anche solo da lontano..
passiamo davanti al bar dove avevamo bevuto quell’aperitivo, chiuso. Non che pensassi di trovarla lì, per carità, ma volevo rivivere un ricordo piacevole. Giriamo un po’ a vuoto, un po’ a guardare le vetrine. Tanti bar, tanti locali con molte persone sedute ai tavolini, ma di lei ovviamente non c’è traccia, torniamo così verso casa, forse un po’ sollevato dal momento che non avrei saputo gestire la situazione con una bambina piccola e poi non sarei stato libero del tutto. Meglio così ovviamente.
 
Caro Nic.....ho qualche anno piu di te.....la nutella nel barattolo mi è finita da un pezzo,anzi di barattoli ne ho consumati una decina.....vuoi un consiglio? manda a cagare tua moglie senza inutili scrupoli ....e nn pensare minimamente se l'altra nn ti vuole il mondo è pieno di donne ....fatti coraggio e buttati.....e nn farti buttare nel cesso dalla tua compagna......nn fare come tanti di noi(troppi ) che x pensare alla famiglia ai figli si sono tarpati l'esistenza .....per chi poi? per cosa dico io??? per una che a casa e nel letto nn ti caga neanche di striscio??? ma vaffanculo va!!!! la parola che io avrei dovuto dire qualche anno fa.....e che purtroppo nn ho detto.......spero che tu nn faccia lo stesso mio errore......con affetto N.......
 
Non la sento da quell’apparente gelido messaggio di venerdì sera. Nemmeno uno simile (anche se nei pochi messaggi scambiati non ne ha mai usati), nulla.
Dubbi, altre notti insonni. Non poterne parlare apertamente con nessuno se non con voi che mi state veramente aiutando a restare tranquillo.
La mattina seguente sono abbastanza agitato, spero comunque di trovarmi un suo messaggio magari inviato a tarda notte, ma niente. Sono nel letto con la mia compagna, istintivamente mi viene da muovere la mano verso di lei ed accarezzarle una gamba. Me la sposta e sbuffa. Riprovo poco dopo, di nuovo mi scalcia. Rifletto anche un attimo: ma se non vuole, ma se ogni volta si lamenta, io perché continuo a cercarla? Ho bisogno per forza di sfogarmi con lei? Con una che ultimamente è peggio di una bambola gonfiabile? Decido così di alzarmi, colazione, gazzetta, doccia. Rientro in camera nel giro di un’ora circa, per potermi vestire ed andare a far spesa. È sveglia, mi chiama vicino, quasi mi abbraccia. Fa uscire una tetta dalla maglia, ha una 5, mi ha sempre fatto divertire. Per forza di cose gliela afferrò, non sono fatto di ferro. Gliela palpo un po’, poi nel muoversi leggermente, le sfioro il sedere. “Eh no, non mi sono ancora alzata.. me la faccio addosso!”
Non so cosa mi sia balenato in mente e penso a lei che si piscia addosso nel letto mentre la tocco. Sorrido, ma infilo la mano nelle mutande, le accarezzo la patata. È pelosa, non se la cura da un po’. Come se non le importasse nulla perché tanto non la deve far vedere a nessuno. Altra cosa che comunque a me dà molto fastidio, sa bene che a me piace del russo liscia o comunque con una striscetta sottile. La mano passa sul clitoride, lo accarezza, poi scende tra le labbra che poco a poco si aprono. Inizia a scaldarsi, ad inumidirsi, il dito entra ed esce sempre più velocemente. Le prendo un capezzolo in bocca, lei ansima, chiude gli occhi, inarca la schiena, viene. “Basta”.

Il sabato trascorre abbastanza tranquillo tra spesa, pulizie, gestione bambina, pisolino sul divano ed ordinaria amministrazione. Il pensiero è comunque a Rebecca. Cosa farà? Dove andrà? Si farà sentire?
Mi addormento, sogno lei. Nulla di che, ma sento la sua presenza accanto a me. Di colpo mi sveglio è Laura, mia figlia che vuole la merenda.
Ritorno ai miei pensieri.
Domenica di Pasqua. Pranzo in famiglia. Fortunatamente non siamo in tanti, non ho cugini, mia sorella tra l’altro non ha figli e poi non si presenta in quanto era ospite da parenti del marito. Non devo sopportare chissà che peso, ma la mia testa è là. Inizio ad aprire delle bottiglie. La prima la vuoto solo nel giro di antipasti. La seconda la finisco tra il primo e gli arrosti, così apro la terza, che mi accompagna sino al dolce. Me le sono praticamente bevute tutte da solo.
Un passaggio veloce da casa a cambiarci e siamo ospiti dai nostri più cari amici per un aperitivo in compagnia. Il gruppo si riunisce finalmente dopo qualche settimana in cui per motivi vari non ci si vedeva tutti. Nonostante non sia il padrone di casa sono comunque capo cerimonia. A me il compito di aprire delle bottiglie.
Causa ennesima influenza mia figlia deve prendere l’antibiotico, alle 21:00. Michela mi rimprovera di esser ancora seduto al tavolo a bere e parlare, così, complice anche i vari bicchieri (anzi bottiglie) bevuti le dico di andare a casa con la macchina e che io mi sarei arrangiato. Subito un’amica si offre di accompagnarmi, ma rifiuto. Torno a piedi. Farò due passi, almeno oltre che a digerire avrò anche il tempo per riflettere.
Rimango In breve tempo l’unico ospite a casa dei padroni di casa.
Lorenzo è quella persona che ride per qualsiasi cosa, ma non perché sia stupido o ignorante, anzi. Ma perché la vita in parte con lui è stata ingiusta. Vittima di una malattia degenerativa, a 26 anni gli avevan preannunciato forse 2 mesi di vita. Ha avuto un netto peggioramento intorno ai 47, ora, tranne qualche attacco sporadico, si è stabilizzato.
Sua moglie invece è più seria e razionale, lei ride alle mie battute e si è innamorata di mia figlia già da quando ha visto il test di gravidanza positivo.
Loro sono i miei più cari amici. Loro sono i miei migliori amici. Quegli amici per i quali a volte non c’è bisogno di raccontare chissà cosa, tanto hanno già capito.
Martina infatti, porgendomi un’altra bottiglia di vino, apre un discorso scomodo. “Le coppie che tradiscono”. Ma che ne sa lei? Ma dove ho sbagliato? Mi hanno visto nel bar, sotto casa di Rebecca o sotto il suo ufficio? Non credo che il titolare dell’enoteca abbia sputtanato qualcosa, manco sa chi sono.. e me ne son guardato bene dal fornire le mie generalità!
Fortunatamente si riferisce ad altri, io non sono coinvolto. Meno male, a loro non posso mentire. Non ne sarei capace, mi uscirebbe la verità. Subito.
Si fa quasi mezzanotte, dopo le tre bottiglie a pranzo da solo, me ne sono aperte altre quattro, sempre da solo, a casa di amici. Sette bottiglie in circa dodici ore.
Inizia a piovere. Insistono affinché chiami un taxi. Rifiuto. Li abbraccio, li ringrazio per la compagnia. Mi incammino. Se so che devo camminare un po’ generalmente mi ascolto la musica con le cuffie, ma non le avevo. Per cui partono riflessioni, pensieri, dubbi.
Si dice che ad un uomo ubriaco si debba impedire di usare il cellulare. Io sono da solo, chi me lo potrebbe impedire? Fortunatamente il mio cervello ogni tanto in quei momenti ha un bagliore di lucidità: non manda l’impulso alla mano di afferrare l’iPhone dalla tasca e di scriverle un messaggio.
Penso. Rifletto. Mi manca. Mi sforzo di immaginare i nostri momenti insieme e le nostre telefonate.
Poi, mentre sto quasi per varcare il cancello di casa, realizzo una cosa importante. E se non fosse Rebecca in sé a mancarmi, ma le attenzioni di cui ho bisogno, sono carente in questi mesi? La fase più bella di un rapporto di coppia è all’inizio: il corteggiamento, i messaggi, lo scoprire pian piano i gusti, il carattere, il modo di fare dell’altro. L’innamoramento. L’attesa di un cenno da parte dell’altro, quel messaggio, quel suono che ti dice “ehi.. sono qui.. ti aspetto”. Quella scintilla che improvvisamente scocca e da lì.. beh, da lì subentra il consiglio di un signore che abitava vicino a me e che è mancato un anno fa. “Ricordati, il rapporto di coppia è come un barattolo. Due dita di nutella e il resto è merda. Devi esser bravo ad arrivare alla fine dei tuoi giorni senza aver finito la Nutella!”.
Colorato ma veritiero! Eppure, riflettendo, due mesi a produrre come mai ho prodotto nella mia vita. I miei migliori due mesi in tanti anni di lavoro.
Entro in casa, doccia, mi butto a letto. Ho bevuto, anche tanto. Per colmare un vuoto. Lo stesso vuoto che solo un paio di settimane prima, per il compleanno di mia figlia, in pizzeria con tutti parenti, avevo cercato di colmare mangiando 3 pizze farcite, 2 birre da 66, una bottiglia di vino ed il dolce. Affogare tutto nel cibo e nel bere. Rovinare mesi di dieta, sacrifici, palestra. L’ho rifatto.
Il lunedì mi ripresento al pranzo di famiglia. Nessuno sa di quel che ho fatto la sera prima, almeno così penso.
Solo lei, mia nonna, 92 anni. Mi prende in disparte. “Ieri sera sei andato avanti a bere, vero? Quando bevi così tanto è perché non stai bene con te stesso.. o hai dei problemi e non puoi parlarne con nessuno”.
Mi ha steso.
Lei, la più anziana, quella praticamente esclusa da ogni dialogo, è l’unica che ha intuito qualcosa.
Nego, dico che ci siam divertiti, che abbiam mangiato e bevuto qualcosa di più, ma solo perché non ci vedevamo tutti da tempo.
Mi addormento sul divano. Sogno. Sogno che sono in un bar con Rebecca e che ad un certo punto mi bacia dolcemente. La sento. Forse muovo anche la bocca e la lingua, mi sveglio di colpo, tutti mi guardano.
In un colpo arriva il martedì, sono a casa in ferie tutta settimana, non c’è nemmeno la scusa del lavoro per sentirla. Mi dedico a lavori di giardinaggio, almeno la mattinata passa. Doccia, pranzo leggero, mi butto sul divano. E se lei fosse in giro col figlio? Se ci fosse occasione di vederla?
Decido di dare ascolto a chi, qualche riga sopra, mi consiglia di star fermo e non scriverle messaggi o chiamarla. Meglio attendere che sia lei a fra la prima mossa, in modo da avere più spazio e campo libero. Però voglio godermi una giornata soleggiata e con 25 gradi! Recupero Laura, la carico in macchina, andiamo a farci due passi in centro. Metti che.. anche solo da lontano..
passiamo davanti al bar dove avevamo bevuto quell’aperitivo, chiuso. Non che pensassi di trovarla lì, per carità, ma volevo rivivere un ricordo piacevole. Giriamo un po’ a vuoto, un po’ a guardare le vetrine. Tanti bar, tanti locali con molte persone sedute ai tavolini, ma di lei ovviamente non c’è traccia, torniamo così verso casa, forse un po’ sollevato dal momento che non avrei saputo gestire la situazione con una bambina piccola e poi non sarei stato libero del tutto. Meglio così ovviamente.
"Subito un’amica si offre di accompagnarmi, ma rifiuto"
Ecco secondo me dovevi accettare, soprattutto se la tua amica è single... 😉😏
Cmq credo che tu abbia ragione, stai cercando più le sensazioni che la persona in sé.
Ti manca quel brivido dell'innamoramento, quelle farfalle nello stomaco. Quei sentimenti quasi adolescenziali, e che Rebecca ha riacceso. È stata lei, ma poteva essere chiunque.
Come mai? Perché come dici tu il barattolo si è svuotato, e la coppia non è stata in grado di riempirlo (dico coppia perché non è un discorso di colpe tue o sue).
Cosa fare ora? Come dicono anche altri utenti, ora puoi prendere il coraggio e buttarti, ma è una via oscura e da cui non si torna indietro: non è un posto di lavoro da cui puoi dimetterti e tornare indietro come quasi nulla fosse. Magari tua moglie potrebbe capirti e perdonarti, ma c'è una figlia di mezzo.
Oppure puoi trovare una Rebecca che accetti di vivere "in clandestinità", magari una Rebecca nella tua stessa situazione. Certo sarebbe la cosa migliore, ma per quanto può durare? Magari con una Rebecca single anche per molti anni, ma sei pronto a guardare in faccia la tua famiglia dopo ogni "tradimento" ?
Infine puoi accettare il fatto che il tuo matrimonio è andato diversamente da come ti aspettavi, smettere di cercare le tue Rebecche e stare nel cerchio familiare, vivendo dell'amore per tua figlia e sperando che magari le cose con tua moglie migliorino
Ogni scelta (e magari ne esistono anche altre) ha i suoi vantaggi e svantaggi....
 
Caro Nic.....ho qualche anno piu di te.....la nutella nel barattolo mi è finita da un pezzo,anzi di barattoli ne ho consumati una decina.....vuoi un consiglio? manda a cagare tua moglie senza inutili scrupoli ....e nn pensare minimamente se l'altra nn ti vuole il mondo è pieno di donne ....fatti coraggio e buttati.....e nn farti buttare nel cesso dalla tua compagna......nn fare come tanti di noi(troppi ) che x pensare alla famiglia ai figli si sono tarpati l'esistenza .....per chi poi? per cosa dico io??? per una che a casa e nel letto nn ti caga neanche di striscio??? ma vaffanculo va!!!! la parola che io avrei dovuto dire qualche anno fa.....e che purtroppo nn ho detto.......spero che tu nn faccia lo stesso mio errore......con affetto N.......
Siamo in molti a quanto pare ad essere infelici in casa e con una Rebecca che gira intorno.
Qualche vaffanculo in casa è volato nelle ultime settimane, anzi, mi sento proprio come un leone in gabbia. La mia paura però è quella di sfanculare Michela col pensiero di stare con Rebecca, per poi magari ritrovarmi solo e non poter più tornare indietro.
 
"Subito un’amica si offre di accompagnarmi, ma rifiuto"
Ecco secondo me dovevi accettare, soprattutto se la tua amica è single... 😉😏
Cmq credo che tu abbia ragione, stai cercando più le sensazioni che la persona in sé.
Ti manca quel brivido dell'innamoramento, quelle farfalle nello stomaco. Quei sentimenti quasi adolescenziali, e che Rebecca ha riacceso. È stata lei, ma poteva essere chiunque.
Come mai? Perché come dici tu il barattolo si è svuotato, e la coppia non è stata in grado di riempirlo (dico coppia perché non è un discorso di colpe tue o sue).
Cosa fare ora? Come dicono anche altri utenti, ora puoi prendere il coraggio e buttarti, ma è una via oscura e da cui non si torna indietro: non è un posto di lavoro da cui puoi dimetterti e tornare indietro come quasi nulla fosse. Magari tua moglie potrebbe capirti e perdonarti, ma c'è una figlia di mezzo.
Oppure puoi trovare una Rebecca che accetti di vivere "in clandestinità", magari una Rebecca nella tua stessa situazione. Certo sarebbe la cosa migliore, ma per quanto può durare? Magari con una Rebecca single anche per molti anni, ma sei pronto a guardare in faccia la tua famiglia dopo ogni "tradimento" ?
Infine puoi accettare il fatto che il tuo matrimonio è andato diversamente da come ti aspettavi, smettere di cercare le tue Rebecche e stare nel cerchio familiare, vivendo dell'amore per tua figlia e sperando che magari le cose con tua moglie migliorino
Ogni scelta (e magari ne esistono anche altre) ha i suoi vantaggi e svantaggi....
Amica single, ma era solo un gesto di carineria, non per secondi fini.
In più ho un altro pensiero: il birillo fa fatica funzionare causa età o problemi di cui sono ignaro, o è solo perché ho voglia di sesso, ma con la mia compagna non funziona, non mi stimola e di conseguenza lo sforzo per cercare di gonfiarlo sfocia inesorabilmente in una venuta in pochi secondi?
Temo di conseguenza una figuraccia nel caso dovessi andare con un’altra donna qualsiasi
 
Siamo in molti a quanto pare ad essere infelici in casa e con una Rebecca che gira intorno.
Qualche vaffanculo in casa è volato nelle ultime settimane, anzi, mi sento proprio come un leone in gabbia. La mia paura però è quella di sfanculare Michela col pensiero di stare con Rebecca, per poi magari ritrovarmi solo e non poter più tornare indietro.
Il rischio è quello, ma se non lo provi resti solo col rimpianto...
Porcatroia se è dura
Amica single, ma era solo un gesto di carineria, non per secondi fini.
In più ho un altro pensiero: il birillo fa fatica funzionare causa età o problemi di cui sono ignaro, o è solo perché ho voglia di sesso, ma con la mia compagna non funziona, non mi stimola e di conseguenza lo sforzo per cercare di gonfiarlo sfocia inesorabilmente in una venuta in pochi secondi?
Temo di conseguenza una figuraccia nel caso dovessi andare con un’altra donna qualsiasi
Se lei non ti stimola difficile che ti diventi di marmo.
Provato con l'autoerotismo? Li funzioni?
 
Siamo in molti a quanto pare ad essere infelici in casa e con una Rebecca che gira intorno.
Qualche vaffanculo in casa è volato nelle ultime settimane, anzi, mi sento proprio come un leone in gabbia. La mia paura però è quella di sfanculare Michela col pensiero di stare con Rebecca, per poi magari ritrovarmi solo e non poter più tornare indietro.
caro NIC di Michela cè nè una (per fortuna tua) di Rebecca quante ne vuoi.....
 
Il rischio è quello, ma se non lo provi resti solo col rimpianto...
Porcatroia se è dura

Se lei non ti stimola difficile che ti diventi di marmo.
Provato con l'autoerotismo? Li funzioni?
Ho talmente tanta voglia che anche lì non è che duri chissà quanto
 
Secondo me devi trovare il modo di durare di più e dare piu' soddisfazione a tua moglie. E' vero che lei ti ha fatto capire che le importa solo di godere lei pero magari se riesci a scoparla per piu' tempo e le fai girare le orbite, che credo per come ho capito sia abbastanza normale per una che ha orgasmi multipli, sia una cosa che magari la potrà fare riappacificare col sesso e con la voglia di scopare.

Un cialis o un viagra e magari....
 
Secondo me devi trovare il modo di durare di più e dare piu' soddisfazione a tua moglie. E' vero che lei ti ha fatto capire che le importa solo di godere lei pero magari se riesci a scoparla per piu' tempo e le fai girare le orbite, che credo per come ho capito sia abbastanza normale per una che ha orgasmi multipli, sia una cosa che magari la potrà fare riappacificare col sesso e con la voglia di scopare.

Un cialis o un viagra e magari....
Ancora meglio paghi una sessuologa e ti rimette in sesto
 
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