L'
armadillo comune o
armadillo a nove fasce (
Dasypus novemcinctus Linnaeus, 1757) è un
mammifero appartenente alla
famiglia Dasypodidae, diffuso in
America centro-
meridionale.
[2]
Il
nome comune deriva dalla caratteristica corazza presente sul dorso dell'animale. In spagnolo, infatti,
armadillo è un
diminutivo che significa "munito di armatura e di piccole dimensioni", che gli venne dato nel
XVI secolo dai primi
conquistadores.
Originatisi in
Sudamerica, che ai tempi era una gigantesca
isola-
continente con un'altissima percentuale di
endemismi, gli antenati dell'attuale armadillo a nove fasce beneficiarono della formazione (avvenuta attorno ai 3 milioni di anni fa) dell'
Istmo di Panama, essendo stati fra i pochi animali che migrarono da sud verso nord durante il
Grande Scambio Americano. A tutt'oggi, assieme a poche altre specie (fra le quali l'
opossum della Virginia), l'armadillo a nove fasce continua ad espandere il proprio
areale, in direzione nord-est.
Gli armadilli a nove fasce misurano fra i 40 e i 60 cm di lunghezza, cui se ne sommano all'incirca altrettanti (25–50 cm) spettanti alla coda. Un armadillo può misurare perciò fino a 110 cm di lunghezza, per un peso che oscilla fra i 5 e i 10 kg. L'altezza alla spalla è sempre inferiore ai 30 cm.
Il corpo dell'armadillo appare tozzo e a forma di fagiolo rovesciato: esso è ricoperto da
squame ossificate, ricoperte a loro volta da altre scaglie epidermiche di natura
cheratinica, interconnesse tramite lembi di pelle che garantiscono flessibilità. Le
vertebre dorsali dell'armadillo presentano particolari adattamenti che le predispongono all'ancoraggio della corazza
[3].
Questa armatura ricopre il dorso, i fianchi, la testa, la coda e la superficie esterna delle zampe: il ventre e la parte interna delle zampe sono invece sprovvisti di armatura, al posto della quale presentano però una
pelle molto spessa e un rado pelame ispido. Come suggerisce il nome, l'armadillo a nove fasce presenta nove (ma in alcune popolazioni anche un numero superiore o inferiore) semicerchi cheratinici a metà del corpo, che permettono al corpo sufficiente mobilità in modo tale da far piegare l'animale su sé stesso: a differenza degli armadilli dalle tre fasce del genere
Tolypeutes, tuttavia, questa specie non è in grado di chiudersi a palla.
L'armadillo a nove fasce è di colore grigiastro con chiazze rosate presenti in particolare nelle zone di pelle nuda (muso, guance, ventre) e a livello delle fasce e delle scapole: i peli della regione ventrale sono grigio-giallastro.
Le zampe sono corte e tozze e presentano quattro dita ciascuna le anteriori, cinque le posteriori: esse sono all'incirca della stessa lunghezza. Le zampe anteriori possiedono grosse unghie (in particolare l'unghia del medio) adatte per le operazioni di scavo, mentre le zampe posteriori hanno unghie più piccole, utilizzate per fare presa sul suolo. La coda, molto larga alla base, è di forma conica e ricoperta da anelli di cheratina.
La testa presenta muso allungato e orecchie grandi e di forma romboidale: il senso dell'
udito, tuttavia, è assai meno sviluppato rispetto all'
olfatto, che in questi animali è sopraffino. Gli occhi sono piccoli, posti lateralmente sul capo e protetti da spesse palpebre: la
vista è piuttosto debole e consente all'animale di vedere unicamente oggetti poco distanti. Il lungo muso conico è munito di primitivi
denti di forma conica, privi di
smalto e con radici aperte. Gli armadilli, come osservabile anche negli altri
sdentati, possiedono unicamente
molari: gli
incisivi, sebbene si formino a livello
embrionale, generalmente degenerano durante lo sviluppo. Nelle bocca trova inoltre posto una lunga e robusta lingua, utilizzata per catturare le prede e schiacciarle contro il palato prima di inghiottirle. Il senso del
gusto, tuttavia, appare poco sviluppato, in virtù della scarsa densità di
papille gustative.