Kurt Menliff
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Questo è il fedele racconto di quanto avvenuto in un weekend trasgressivo, che mia moglie Lory ed io abbiamo passato in Umbria. Ha la forma di un resoconto che io faccio a lei, come prosieguo dei momenti trascorsi, per riviverli attraverso il racconto. Alcune foto presentano, oltre alla necessaria mascheratura dei visi, anche la cancellazione del sito su cui le avevamo inserite. Ditemi se la vicenda vi è piaciuta e se debbo raccontarne delle altre.
…Arriviamo dopo un lungo viaggio e non c'è nessuno ad accoglierci. siamo in forte anticipo. Finalmente arriva una signora e ci fa entrare. Dobbiamo aspettare un po' per avere la chiave della camera, ma finalmente riusciamo ad andare a riposare. Il luogo è molto bello, silenzioso, immerso nel verde, una vera oasi di piacere. Immaginiamo tutte le gioie e i piaceri che questi giorni ci daranno e la fantasia galoppa a briglia sciolta, facendoci immaginare incontri e viluppi di corpi ardenti nel desiderio. La camera è comoda, bene arredata, il bagno pulitissimo, c'è un televisore che accendiamo subito, mentre i programmi vari si succedono, come il telecomando viene pigiato sui tasti. Sono i programmi soliti, più un programma sul canale hard. Mentre la tele va, noi disfiamo i bagagli e ci sdraiamo a riposare un po'. La cena è prevista per le nove e c'è tutto il tempo di schiacciare un pisolino, recuperare la stanchezza del viaggio e prepararci con comodo alla cena. Dopo le otto, svegliatici, fatta la doccia, ci prepariamo, eleganti e soft come al solito. Ci siamo vestiti con cura e tu sei, al solito, splendida. L'abito che indossi è di foggia cinese, molto aderente, che arriva sopra alle ginocchia e che sta divinamente, mettendo in risalto la figura splendida. C'è gente a cena, persone arrivate dopo di noi. Scambiamo qualche parola con una coppia di Roma, poi ci chiamano a tavola. Si mangia bene, si beve meglio. Sembra proprio l'inizio di una buona vacanza. Dopo cena, alle 10 passate, torniamo in camera per prepararci alla serata. Tu cambi abito, indossi il vestitino nero di Piragino, appena comprato, è stretto, aderente, che arriva massimo all'inguine come respiri, porti tacchi altissimi, calze nere autoreggenti. Sotto indossi la lingerie nera, che ti rende ancora più desiderabile e così ti pavoneggi nello specchio. Non c'è che dire, sei proprio bellissima.
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Appena pronti lasciamo la stanza e usciamo. Arriviamo al club ed entriamo, guardandoci intorno. Molto bello anche questo, ampio con una pista da ballo, però, troppo angusta, il bar, le varie zone dei privè, sia al pian terreno che al piano superiore. Sono di tutti i tipi, dalla gabbia, alle camere con chiave per la privacy, alla dark ecc.
Il locale comincia a riempirsi, la gente inizia ad andare in giro e tu vai in pista a ballare. Sei splendida, come al solito, e i tuoi coscioni diventano subito l'interesse di sguardi concupiscenti dei maschi che occhieggiano e di gelosia delle altre donne. Non ci sono molti singoli interessanti, anche se la romana conosciuta a cena ha già abbordato due ragazzi molto giovani e se li è portati sopra. Facciamo anche noi qualche giro nei privè ed entriamo nella dark: è il solito nostro modo per valutare le dotazione degli aspiranti. Infatti subito diversi si fanno intorno e cominciano a tampinare, Tu allunghi la mano e tocchi, mentre loro ti palpano. Io guardo intorno, qui c'è luce sufficiente e si riesce a vedere abbastanza e, seguendo la tua mano tasto anche io per un parere di conferma. ci sono i due ragazzotti che erano andati con la signora di Roma, ma non sembrano avere granché. Forse hanno bisogno di tempo per ricaricare, o forse la loro dotazione è minima. Non è certamente quello che ci vuole per te. Insieme a loro c'è uno particolarmente insistente, ti aveva già tampinato abbondantemente in pista, si vede che gli piaci e cerca disperatamente di suscitare il tuo interesse. Mentre lui ti tasta tu hai allungato la tua mano e gli stai toccando il cazzo, che egli ha provveduto a tirar fuori dai pantaloni. Ti chiedo come è e tu dice che non è un gran che. Provo a seguire la tua mano e trovo un uccello non lungo, ma molto grosso, specie alla base. Ti dico allora che potrebbe essere una gran cosa e di non scartarlo a priori. Di solito quelli grossi riescono meglio di quelli lunghi solamente. Lasciamo la dark e torniamo in sala. Tu balli un po', ti muovi sulla pista con grazie e seduzione e questo continua a seguirti, ci prova continuamente, cerca di parlarti e di toccarti nel ballo, fino a quando tu cominci a cedere e parli con lui. Si chiama Marco, dice che ha due ristoranti da gestire, è sposato, ma la moglie è via e lui ne approfitta per distrarsi un po'. Sembra un tipo esperto, anche se piuttosto basso e non un granché avvenente. Parlate in pista, poi quando tu torni al posto, lui si siede vicino a noi, ci presenti e parliamo tutti e tre per un po'. Ci accordiamo per rendere più intima la serata, lui si aspetta di andare nel privè e lì scatenarsi. Noi gli diciamo che se vuole lo ospitiamo in camera nostra. E' subito d'accordo, si vede che ha esperienza e che in precedenza ci deve essere stato altre volte, in compagnia di qualche coppia. Arrivati in camera, io predispongo le luci soffuse, i due faretti rossi, e tutti e tre ci sediamo sul letto, pronti per iniziare, noi ai lati e tu al centro. Qualche carezza, un po' di toccamenti e, poi, tutti e tre ci spogliamo. Tu nuda sei splendida come al solito, la pelle chiara, le forme sinuose, il triangolo nero e intenso che occhieggia tra le cosce. Ti sdrai supina e ti offri ai nostri sguardi e alle mani che iniziano a percorrerti tutta. Lui è nudo e già pieno di desiderio, il cazzo eretto con la testa fuori, rossa e vivace, si alza tra due gambette piuttosto corte e nemmeno molto muscolose. Ma fa la sua figura, non tanto come lunghezza, ha la stessa lunghezza del mio, quanto per la sua circonferenza, soprattutto alla base, che sembra quasi impossibile da cingere con le dita di una mano. Sembra un tronco di cono, non appare mastodontico alla vista, anzi sembra piuttosto normale, ma al tatto cingendone la base, quasi non si riesce a coprirla. Mentre io mi abbasso e immergo la faccia tra le tue cosce per incominciare a baciartela e a leccarla, voi due cominciate ad accarezzarvi e a scoprire i rispettivi corpi. Le mani frugano e le tue cingono il suo membro alla base e iniziano a manipolarlo. Vi toccate in continuità e tu apprezzi le sue dimensioni e le sue voglie, abbandonandoti al tatto e chiudendo ogni tanto gli occhi quasi sognante, mentre le mani esplorano. Lui è deciso, ti percorre i seni, tocca i capezzoli, li sollecita e li bacia o li mordicchia cerca di godere quanto più di te. Quando io mi sono sollevato per guardarvi meglio, lui infila una mano tra le tue cosce e scopre il calore e il bagnato della tua figa, tutta lubrificata e vogliosa di essere riempita. Ad un certo punto gli chiedi se ha il preservativo perché hai voglia di sentirlo dentro. Lui si solleva lo prende dalla tasca dei pantaloni che ha posato lì vicino e in ginocchio tra le tue gambe, cerca di infilarlo su quel coso grosso con estrema difficoltà.
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Tu gli hai afferrato il cazzo, lo hai scappucciato e glielo tieni in tensione perché lui riesca ad indossare il preservativo. Visto così da sdraiata quell'uccello ti sembra imponente e già pregusti il godimento che ti darà nel momento in cui affonderà nel tuo ventre morbido e accogliente- Appena infilato il preservativo sull'uccello tu sollevi le anche e con la mano gli guidi lo strumento verso le labbra che sono aperte e vogliose di essere penetrate. Lui ti allarga le cosce e con la punta comincia a farsi strada nella tua figa fino ad entrarvi completamente. Allora si abbassa su di te, sente i capezzoli duri contro il suo petto e comincia a scopare. Tu senti bene la sua consistenza e come si muove dilatandoti la vagina, cominci ad ansimare, a lanciare urletti non appena lui aumenta le spinte e comincia a sbatterti con forza e continuità.
[automerge]1642018994[/automerge]
Sei abbracciata a lui che ormai è tra le tue cosce e con il cazzo esplora il tuo ventre con colpi sempre più forti, che ti fanno sentire piena di un cazzo estraneo e vogliosa di godere, mentre io vicino a voi guardo estasiato e comincio a menarmelo. Io guardo interessato e mi eccito a guardare il vostri corpi così uniti, accarezzo il tuo corpo, controllo che il preservativo sia dentro e non esca fuori. Sento la diversità della tua pelle di seta rispetto alla sua pelosa e ruvida, tocco le tue labbra delicate e tenere e la base del suo uccello dura e pelosa, mentre osservo le balle che, legatissime alla base del membro, si muovano appena nel movimento della scopata. Lui ansima e ti dice sconcezze, eccitato dall'idea di scopare una donna così bella e calda, mentre il marito guarda e si delizia. Tu appari del tutto partita verso l'orgasmo, completamente aperta al tocco dello sconosciuto che ti profana. Non sei più una donna d'affari, una moglie innamorata, una persona di valore, sei solo una femmina in calore che vuole che l'incendio che ha tra le gambe le venga spento nel modo più deciso possibile.
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La monta va avanti per minuti in tutta la varietà dei colpi e delle spinte, con le vostre facce vicinissime, i respiri che si fondono così come sta avvenendo con i corpi nell'amplesso. Poi, lui comincia ad ansimare, i colpi si fanno più violenti, i tuoi ansimi più profondi, fino a quando, con un'ultima spinta, si accascia su di te sfinito ed appagato. Dopo che è venuto si solleva adagio dal tuo corpo, è in ginocchio ed io, allungata una mano, gli soppeso il membro mentre gli tolgo il preservativo e vado a buttarlo nel cestino. Vi porto delle salviettine e vi pulite a vicenda, poi ancora ansimanti ma soddisfatti, vi sdraiate sul letto per riprendere le forze. Io vi guardo una vicino l'altro, con i corpi esposti e con ancora i segni del l'orgasmo recente: vi trovo sexy e belli nel momento dell'abbandono. Vi sorridete, io mi siedo ai piedi del letto e parliamo di tutto, mentre le mani vostre si perdono sui corpi a cercare e frugare i luoghi più intimi, alla ricerca del piacere appena provato, in mezzo alle tenerezze e alle delicatezza di corpi ancora pieni di desiderio.
[automerge]1642019087[/automerge]
Le mani sfiorano i corpi, le sue cercano la densità e il piacere che la tua pelliccia trasmettono, mentre tu mugoli di piacere. Lui ama indulgere accarezzando la tua pelle che trova di seta e il vigore del tuo pelame così folto e ben disegnato., poi apre le labbra della figa, così morbide, calde e già di nuovo bagnate, godendo del suo calore e dell'umidore che mantiene intensi.
Poi, l'uccello ritorna in tiro, così ben puntato contro i tuoi fianchi, mentre le mani tue cercano di misurarlo e di renderlo pronto per una seconda passata. Lui cerca di infilare di nuovo il preservativo, ma questo si rompe e lui sembra non farci caso, ma io lo fermo dicendogli che gli si è rotto ed allora lui se lo toglie, tu cerchi di passargli uno dei tuoi, ma sembra molto piccolo e stretto per la sua dotazione; infatti gli fa male e, alla fine, si spacca. Peccato che non ne ha altri perché voleva proprio farsene una seconda. Sembra esserci rimasto un po' male. Allora sei tu a prendere l'iniziativa e abbassatati all'altezza del suo ventre, cominci a leccargli la punta dell'uccello, mentre la mano lo masturba piano piano.
[automerge]1642019150[/automerge]
E' una situazione questa che a te piace particolarmente, non solo perché sei tu che conduci il gioco e senti il maschio in tuo potere, ma anche perché hai avuto sempre un gusto particolare per il pompino. Questo uccello un po' volgare, ma poco usuale ti piace proprio e lo si vede con quanta attenzione gli scopri la cappella e gli mandi la pelle fino alla base, mentre la lingua saetta sulla punta o intorno al glande a cercare i punti più sensibili. i suoi mugolii e le parole senza senso che pronuncia ne sono la conferma.
[automerge]1642019200[/automerge]
Ti piace la sua consistenza e dopo le succhiate iniziali cominci a giocarci usando non solo la lingua , ma entrambi le mani, percorrendolo in tutta la sua grandezza, puntando la sua testa contro il seno e sfregando i capezzoli con la cappella del suo membro. E' un gioco questo che gli piace troppo, perché sì è abbandonato alla tua mercé pensando solo a godere di tutte le sensazioni che gli stai facendo provare. Mentre tu conduci il gioco, lui con la mano sinistra ti sfiora le spalle, la vita, accarezzandole dolcemente, ti immerge le dita tra i capelli o ti fruga nel solco delle natiche, in un crescendo di sensazioni e di emozioni continue e intense.
Ha voglia di continuare a scopare, sente il bisogno di ritornare in quel calore e in quell'umidità così intensi e piacevoli provati prima e, a costo di sforzi e di tentativi dolorosi, riesce infine ad infilarsi il preservativo e con quello innestato è pronto alla seconda scopata. Tu rimani supina e lui si mette ancora una volta tra le tue cosce e con un colpo deciso lo infila dentro.
[automerge]1642019260[/automerge]
Questa volta vuole gustare ogni momento della sua scopata, i colpi sono lenti, profondi, arriva fino alla base con l'asta e poi la ritira piano piano, quasi a fuoriuscirne e, poi, affonda di nuovo nella tua vagina. Tu lo senti bene, la cosa ti piace e cominci a percepire le onde dell'orgasmo che risalgono il tuo corpo. Siete legatissimi, abbracciati in modo così stretto che una mano non riesce ad insinuarsi tra i vostri corpi. I volti così vicini, le bocche che si cercano, le lingue che si frugano: è sesso estremo, gratificante, totale. Le tue gambe si sollevano e si rannicchiano, così le anche avanzano offrendo il ventre aperto alle sue spinte che riprendono forti e decise facendoti sentire fino all'ultimo centimetro tutto il suo membro.
…Arriviamo dopo un lungo viaggio e non c'è nessuno ad accoglierci. siamo in forte anticipo. Finalmente arriva una signora e ci fa entrare. Dobbiamo aspettare un po' per avere la chiave della camera, ma finalmente riusciamo ad andare a riposare. Il luogo è molto bello, silenzioso, immerso nel verde, una vera oasi di piacere. Immaginiamo tutte le gioie e i piaceri che questi giorni ci daranno e la fantasia galoppa a briglia sciolta, facendoci immaginare incontri e viluppi di corpi ardenti nel desiderio. La camera è comoda, bene arredata, il bagno pulitissimo, c'è un televisore che accendiamo subito, mentre i programmi vari si succedono, come il telecomando viene pigiato sui tasti. Sono i programmi soliti, più un programma sul canale hard. Mentre la tele va, noi disfiamo i bagagli e ci sdraiamo a riposare un po'. La cena è prevista per le nove e c'è tutto il tempo di schiacciare un pisolino, recuperare la stanchezza del viaggio e prepararci con comodo alla cena. Dopo le otto, svegliatici, fatta la doccia, ci prepariamo, eleganti e soft come al solito. Ci siamo vestiti con cura e tu sei, al solito, splendida. L'abito che indossi è di foggia cinese, molto aderente, che arriva sopra alle ginocchia e che sta divinamente, mettendo in risalto la figura splendida. C'è gente a cena, persone arrivate dopo di noi. Scambiamo qualche parola con una coppia di Roma, poi ci chiamano a tavola. Si mangia bene, si beve meglio. Sembra proprio l'inizio di una buona vacanza. Dopo cena, alle 10 passate, torniamo in camera per prepararci alla serata. Tu cambi abito, indossi il vestitino nero di Piragino, appena comprato, è stretto, aderente, che arriva massimo all'inguine come respiri, porti tacchi altissimi, calze nere autoreggenti. Sotto indossi la lingerie nera, che ti rende ancora più desiderabile e così ti pavoneggi nello specchio. Non c'è che dire, sei proprio bellissima.
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Appena pronti lasciamo la stanza e usciamo. Arriviamo al club ed entriamo, guardandoci intorno. Molto bello anche questo, ampio con una pista da ballo, però, troppo angusta, il bar, le varie zone dei privè, sia al pian terreno che al piano superiore. Sono di tutti i tipi, dalla gabbia, alle camere con chiave per la privacy, alla dark ecc.
Il locale comincia a riempirsi, la gente inizia ad andare in giro e tu vai in pista a ballare. Sei splendida, come al solito, e i tuoi coscioni diventano subito l'interesse di sguardi concupiscenti dei maschi che occhieggiano e di gelosia delle altre donne. Non ci sono molti singoli interessanti, anche se la romana conosciuta a cena ha già abbordato due ragazzi molto giovani e se li è portati sopra. Facciamo anche noi qualche giro nei privè ed entriamo nella dark: è il solito nostro modo per valutare le dotazione degli aspiranti. Infatti subito diversi si fanno intorno e cominciano a tampinare, Tu allunghi la mano e tocchi, mentre loro ti palpano. Io guardo intorno, qui c'è luce sufficiente e si riesce a vedere abbastanza e, seguendo la tua mano tasto anche io per un parere di conferma. ci sono i due ragazzotti che erano andati con la signora di Roma, ma non sembrano avere granché. Forse hanno bisogno di tempo per ricaricare, o forse la loro dotazione è minima. Non è certamente quello che ci vuole per te. Insieme a loro c'è uno particolarmente insistente, ti aveva già tampinato abbondantemente in pista, si vede che gli piaci e cerca disperatamente di suscitare il tuo interesse. Mentre lui ti tasta tu hai allungato la tua mano e gli stai toccando il cazzo, che egli ha provveduto a tirar fuori dai pantaloni. Ti chiedo come è e tu dice che non è un gran che. Provo a seguire la tua mano e trovo un uccello non lungo, ma molto grosso, specie alla base. Ti dico allora che potrebbe essere una gran cosa e di non scartarlo a priori. Di solito quelli grossi riescono meglio di quelli lunghi solamente. Lasciamo la dark e torniamo in sala. Tu balli un po', ti muovi sulla pista con grazie e seduzione e questo continua a seguirti, ci prova continuamente, cerca di parlarti e di toccarti nel ballo, fino a quando tu cominci a cedere e parli con lui. Si chiama Marco, dice che ha due ristoranti da gestire, è sposato, ma la moglie è via e lui ne approfitta per distrarsi un po'. Sembra un tipo esperto, anche se piuttosto basso e non un granché avvenente. Parlate in pista, poi quando tu torni al posto, lui si siede vicino a noi, ci presenti e parliamo tutti e tre per un po'. Ci accordiamo per rendere più intima la serata, lui si aspetta di andare nel privè e lì scatenarsi. Noi gli diciamo che se vuole lo ospitiamo in camera nostra. E' subito d'accordo, si vede che ha esperienza e che in precedenza ci deve essere stato altre volte, in compagnia di qualche coppia. Arrivati in camera, io predispongo le luci soffuse, i due faretti rossi, e tutti e tre ci sediamo sul letto, pronti per iniziare, noi ai lati e tu al centro. Qualche carezza, un po' di toccamenti e, poi, tutti e tre ci spogliamo. Tu nuda sei splendida come al solito, la pelle chiara, le forme sinuose, il triangolo nero e intenso che occhieggia tra le cosce. Ti sdrai supina e ti offri ai nostri sguardi e alle mani che iniziano a percorrerti tutta. Lui è nudo e già pieno di desiderio, il cazzo eretto con la testa fuori, rossa e vivace, si alza tra due gambette piuttosto corte e nemmeno molto muscolose. Ma fa la sua figura, non tanto come lunghezza, ha la stessa lunghezza del mio, quanto per la sua circonferenza, soprattutto alla base, che sembra quasi impossibile da cingere con le dita di una mano. Sembra un tronco di cono, non appare mastodontico alla vista, anzi sembra piuttosto normale, ma al tatto cingendone la base, quasi non si riesce a coprirla. Mentre io mi abbasso e immergo la faccia tra le tue cosce per incominciare a baciartela e a leccarla, voi due cominciate ad accarezzarvi e a scoprire i rispettivi corpi. Le mani frugano e le tue cingono il suo membro alla base e iniziano a manipolarlo. Vi toccate in continuità e tu apprezzi le sue dimensioni e le sue voglie, abbandonandoti al tatto e chiudendo ogni tanto gli occhi quasi sognante, mentre le mani esplorano. Lui è deciso, ti percorre i seni, tocca i capezzoli, li sollecita e li bacia o li mordicchia cerca di godere quanto più di te. Quando io mi sono sollevato per guardarvi meglio, lui infila una mano tra le tue cosce e scopre il calore e il bagnato della tua figa, tutta lubrificata e vogliosa di essere riempita. Ad un certo punto gli chiedi se ha il preservativo perché hai voglia di sentirlo dentro. Lui si solleva lo prende dalla tasca dei pantaloni che ha posato lì vicino e in ginocchio tra le tue gambe, cerca di infilarlo su quel coso grosso con estrema difficoltà.
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Tu gli hai afferrato il cazzo, lo hai scappucciato e glielo tieni in tensione perché lui riesca ad indossare il preservativo. Visto così da sdraiata quell'uccello ti sembra imponente e già pregusti il godimento che ti darà nel momento in cui affonderà nel tuo ventre morbido e accogliente- Appena infilato il preservativo sull'uccello tu sollevi le anche e con la mano gli guidi lo strumento verso le labbra che sono aperte e vogliose di essere penetrate. Lui ti allarga le cosce e con la punta comincia a farsi strada nella tua figa fino ad entrarvi completamente. Allora si abbassa su di te, sente i capezzoli duri contro il suo petto e comincia a scopare. Tu senti bene la sua consistenza e come si muove dilatandoti la vagina, cominci ad ansimare, a lanciare urletti non appena lui aumenta le spinte e comincia a sbatterti con forza e continuità.
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Sei abbracciata a lui che ormai è tra le tue cosce e con il cazzo esplora il tuo ventre con colpi sempre più forti, che ti fanno sentire piena di un cazzo estraneo e vogliosa di godere, mentre io vicino a voi guardo estasiato e comincio a menarmelo. Io guardo interessato e mi eccito a guardare il vostri corpi così uniti, accarezzo il tuo corpo, controllo che il preservativo sia dentro e non esca fuori. Sento la diversità della tua pelle di seta rispetto alla sua pelosa e ruvida, tocco le tue labbra delicate e tenere e la base del suo uccello dura e pelosa, mentre osservo le balle che, legatissime alla base del membro, si muovano appena nel movimento della scopata. Lui ansima e ti dice sconcezze, eccitato dall'idea di scopare una donna così bella e calda, mentre il marito guarda e si delizia. Tu appari del tutto partita verso l'orgasmo, completamente aperta al tocco dello sconosciuto che ti profana. Non sei più una donna d'affari, una moglie innamorata, una persona di valore, sei solo una femmina in calore che vuole che l'incendio che ha tra le gambe le venga spento nel modo più deciso possibile.
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La monta va avanti per minuti in tutta la varietà dei colpi e delle spinte, con le vostre facce vicinissime, i respiri che si fondono così come sta avvenendo con i corpi nell'amplesso. Poi, lui comincia ad ansimare, i colpi si fanno più violenti, i tuoi ansimi più profondi, fino a quando, con un'ultima spinta, si accascia su di te sfinito ed appagato. Dopo che è venuto si solleva adagio dal tuo corpo, è in ginocchio ed io, allungata una mano, gli soppeso il membro mentre gli tolgo il preservativo e vado a buttarlo nel cestino. Vi porto delle salviettine e vi pulite a vicenda, poi ancora ansimanti ma soddisfatti, vi sdraiate sul letto per riprendere le forze. Io vi guardo una vicino l'altro, con i corpi esposti e con ancora i segni del l'orgasmo recente: vi trovo sexy e belli nel momento dell'abbandono. Vi sorridete, io mi siedo ai piedi del letto e parliamo di tutto, mentre le mani vostre si perdono sui corpi a cercare e frugare i luoghi più intimi, alla ricerca del piacere appena provato, in mezzo alle tenerezze e alle delicatezza di corpi ancora pieni di desiderio.
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Le mani sfiorano i corpi, le sue cercano la densità e il piacere che la tua pelliccia trasmettono, mentre tu mugoli di piacere. Lui ama indulgere accarezzando la tua pelle che trova di seta e il vigore del tuo pelame così folto e ben disegnato., poi apre le labbra della figa, così morbide, calde e già di nuovo bagnate, godendo del suo calore e dell'umidore che mantiene intensi.
Poi, l'uccello ritorna in tiro, così ben puntato contro i tuoi fianchi, mentre le mani tue cercano di misurarlo e di renderlo pronto per una seconda passata. Lui cerca di infilare di nuovo il preservativo, ma questo si rompe e lui sembra non farci caso, ma io lo fermo dicendogli che gli si è rotto ed allora lui se lo toglie, tu cerchi di passargli uno dei tuoi, ma sembra molto piccolo e stretto per la sua dotazione; infatti gli fa male e, alla fine, si spacca. Peccato che non ne ha altri perché voleva proprio farsene una seconda. Sembra esserci rimasto un po' male. Allora sei tu a prendere l'iniziativa e abbassatati all'altezza del suo ventre, cominci a leccargli la punta dell'uccello, mentre la mano lo masturba piano piano.
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E' una situazione questa che a te piace particolarmente, non solo perché sei tu che conduci il gioco e senti il maschio in tuo potere, ma anche perché hai avuto sempre un gusto particolare per il pompino. Questo uccello un po' volgare, ma poco usuale ti piace proprio e lo si vede con quanta attenzione gli scopri la cappella e gli mandi la pelle fino alla base, mentre la lingua saetta sulla punta o intorno al glande a cercare i punti più sensibili. i suoi mugolii e le parole senza senso che pronuncia ne sono la conferma.
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Ti piace la sua consistenza e dopo le succhiate iniziali cominci a giocarci usando non solo la lingua , ma entrambi le mani, percorrendolo in tutta la sua grandezza, puntando la sua testa contro il seno e sfregando i capezzoli con la cappella del suo membro. E' un gioco questo che gli piace troppo, perché sì è abbandonato alla tua mercé pensando solo a godere di tutte le sensazioni che gli stai facendo provare. Mentre tu conduci il gioco, lui con la mano sinistra ti sfiora le spalle, la vita, accarezzandole dolcemente, ti immerge le dita tra i capelli o ti fruga nel solco delle natiche, in un crescendo di sensazioni e di emozioni continue e intense.
Ha voglia di continuare a scopare, sente il bisogno di ritornare in quel calore e in quell'umidità così intensi e piacevoli provati prima e, a costo di sforzi e di tentativi dolorosi, riesce infine ad infilarsi il preservativo e con quello innestato è pronto alla seconda scopata. Tu rimani supina e lui si mette ancora una volta tra le tue cosce e con un colpo deciso lo infila dentro.
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Questa volta vuole gustare ogni momento della sua scopata, i colpi sono lenti, profondi, arriva fino alla base con l'asta e poi la ritira piano piano, quasi a fuoriuscirne e, poi, affonda di nuovo nella tua vagina. Tu lo senti bene, la cosa ti piace e cominci a percepire le onde dell'orgasmo che risalgono il tuo corpo. Siete legatissimi, abbracciati in modo così stretto che una mano non riesce ad insinuarsi tra i vostri corpi. I volti così vicini, le bocche che si cercano, le lingue che si frugano: è sesso estremo, gratificante, totale. Le tue gambe si sollevano e si rannicchiano, così le anche avanzano offrendo il ventre aperto alle sue spinte che riprendono forti e decise facendoti sentire fino all'ultimo centimetro tutto il suo membro.
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