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Questa è la storia di come io, Leonardo, ho perso la verginità.
Avevo da qualche giorno compiuto 18 anni ed ero, appunto, ancora vergine, mai avuta una fidanzata.
Ero cresciuto da solo con mia mamma, perchè mio padre se n'era andato di casa prima che nascessi.
Vista la situazione, le mie zie, sorelle maggiori di mia mamma, Natascia e Sharon, sono sempre state presenti durante la mia crescita.
Natascia e Sharon, 48 anni di età, sono sorelle gemelle, nessuna delle due si è mai sposata né ha avuto figli; fisicamente sono molto alte (1,85), bionde, gambe lunghe, sedere bello sodo e seno rifatto (terza abbondante).
Quel sabato mattina ero a casa da solo, mia mamma era uscita per alcune commissioni quando ricevo da lei un messaggio al cellulare: "Leonardo, stanno arrivando le zie, hanno per te il regalo del tuo diciottesimo compleanno, fai tutto ciò che ti dicono, le zie vogliono solo il tuo bene". "ok mamma" rispondo.
Poco dopo sento il portone del garage aprirsi e vedo il suv di zia Natascia entrare (viste le numerose visite aveva il telecomando per entrare).
Dopo un paio di minuti entrano in casa zia Natascia e zia Sharon, entrambe con gli stessi vestiti: jeans con cintura, camicia bianca dentro ai pantaloni, il colletto della camicia alzato, capelli raccolti con coda di cavallo, orecchini vistosi, camicia aperta sulla scollatura e stivaloni di pelle col tacco sopra al ginocchio. Un look che, non so il perché, mi ha sempre eccitato.
Natascia mi viene incontro, ci sediamo sul divano, e, dopo avermi baciato sulle guance, mi dice: "Caro nipotino, ti abbiamo visto crescere ma ora non sei più un ragazzino". A quel punto interviene Sharon "infatti, il nostro regalo per la maggiore età è di renderti uomo, sotto ogni aspetto... esatto hai capito bene". Poi Natascia: "naturalmente tutto avverrà sotto il nostro controllo, sei inesperto ed è giusto che tu ti rilassi e ti goda il piacere".
"Allora Leonardo", mi chiede zia Sharon, "accetti il nostro regalo?". Io sono un po' titubante, dico "ecco, mi pare un po' strano" ma mentre dico ciò lo sguardo mi cade sulla scollatura di zia Natascia che se ne accorge subito. Quindi mi risponde "è normale che ti sembri strano, però non ti devi preoccupare, in realtà ti abbiamo già convinto, non riesci a non guardarmi il seno... non opporre resistenza e arrenditi alla nostra seduzione". Quelle ultime parole eccitanti mi convincono definitivamente e allora dico "va bene zie, accetto il vostro regalo".
"Molto bene" dice zia Natascia, "ora alziamoci in piedi... come ti dicevo tutto avverrà sotto il nostro controllo, dettiamo noi le regole, capito?", "certo zia" rispondo.
A quel punto zia Sharon estrae dalla borsetta delle manette in peluche rosa e, dopo essersi piazzata dietro di me, con delicatezza mi prende i polsi, me li posiziona dietro la schiena e li unisce avvolgendoli all'interno delle manette; mentre esegue l'operazione mi rassicura "tranquillo va tutto bene, non fare resistenza".
Ormai sono ammanettato, se anche volessi non potrei più sottrarmi alle grinfie delle zie: "Molto bene, ora voltati e adagiati contro la parete" mi ordina Sharon che si piazza dietro di me, così immobilizzandomi contro il muro; "ora zia Natascia prepara il borsone per la notte, nel frattempo ti sorveglio io".
In quella posizione sento il suo seno rifatto contro la mia schiena e ciò già me lo fa indurire; Sharon, sempre molto dolce, continua a rassicurarmi "tranquillo, va tutto bene, non devi temere nulla, le zie vogliono solo il tuo bene".
Dopo due-tre minuti torna Natascia col borsone dei miei vestiti di ricambio e mi dice "ok Leonardo, è tutto pronto. Da questo momento ti dichiariamo sotto la nostra custodia fino a domani sera, ora ci seguirai a casa dove potremo divertirci senza disturbi. Al tuo ritorno qui, domani, non sarai più un ragazzo ma un uomo vero, perchè ti toglieremo la verginità".
Sharon poi mi perquisisce (con molta sensualità) le tasche dei pantaloni alla ricerca del cellulare che trova quasi subito dicendomi "questo resta qua, fino a domani non avrai contatti con nessuno, io e Natascia saremo più che sufficienti per te".
A quel punto Sharon mi prende sotto braccetto a sinistra, Natascia a braccetto a destra e mi chiedono di seguirle.
Mi ritrovo a camminare ammanettato, trattenuto da due donne esperte con aspetto da milf, so che sto per perdere la verginità ma non so cosa succederà; in più zie vestono quel look, il colletto alzato della camicia, il decolletè prosperoso e quei magnifici stivaloni...
Sia che mi giri verso destra, che a sinistra, vedo la stessa cosa: due cavallone che, con fare autoritario e sensuale, mi hanno ormai del tutto catturato, non posso fare nulla contro di loro, se non abbandonarmi alla loro volontà.
Quella situazione me lo fa diventare duro e lungo come non mai, il che si nota chiaramente anche dall'esterno.
"Pare che tu ormai sia completamente eccitato, d'altronde non c'era nulla che potessi fare per evitarlo" mi dice Natascia con tono soddisfatto.
Continuo a camminare ammanettato e sotto braccetto con le zie, come un prigioniero, e, percorsa la rampa di scale verso il garage, giungiamo al suv di zia.
Natascia apre la portiera posteriore destra e, ponendomi la sua mano destra sopra la mia testa, mi dice "accomodati in auto, stai attento alla testa, ti ricordo che sei sotto la nostra custodia, devi obbedire".
Salgo in auto e zia Sharon prende la cintura di sicurezza per agganciarla; per fare ciò si piega sopra di me così che il mio sguardo, inevitabilmente, ricade nuovamente sulla sua splendida scollatura dentro quella camicetta...
Lei se ne rende immediatamente conto e, assicuratomi al sedile con la cintura, mi dice con sguardo provocante "ma allora il mio bambinone è diventato proprio un bel porcellone"; detto questo, con mossa repentina, mi prende il retro del capo con una mano, mi avvicina alla sua faccia e in un istante mi caccia la sua lingua nella mia bocca.
In realtà quel limone dura pochi secondi ma a me pare interminabile e, al termine, Sharon mi guarda dritto negli occhi dicendomi "hai visto cosa sappiamo farti? Sappi che questo non è che un minimo assaggio, ti faremo impazzire, godrai come non mai, fino a domani sera sarà molto ma molto lunga per te!".
Detto ciò chiude la portiera e sale sul sedile anteriore assieme a Natascia che si mette alla guida.
Zia Natascia apre il garage, mette in moto l'auto e ci avviamo verso la sua casa.
Inizia così il mio ultimo viaggio in auto da vergine.
Continua...
Avevo da qualche giorno compiuto 18 anni ed ero, appunto, ancora vergine, mai avuta una fidanzata.
Ero cresciuto da solo con mia mamma, perchè mio padre se n'era andato di casa prima che nascessi.
Vista la situazione, le mie zie, sorelle maggiori di mia mamma, Natascia e Sharon, sono sempre state presenti durante la mia crescita.
Natascia e Sharon, 48 anni di età, sono sorelle gemelle, nessuna delle due si è mai sposata né ha avuto figli; fisicamente sono molto alte (1,85), bionde, gambe lunghe, sedere bello sodo e seno rifatto (terza abbondante).
Quel sabato mattina ero a casa da solo, mia mamma era uscita per alcune commissioni quando ricevo da lei un messaggio al cellulare: "Leonardo, stanno arrivando le zie, hanno per te il regalo del tuo diciottesimo compleanno, fai tutto ciò che ti dicono, le zie vogliono solo il tuo bene". "ok mamma" rispondo.
Poco dopo sento il portone del garage aprirsi e vedo il suv di zia Natascia entrare (viste le numerose visite aveva il telecomando per entrare).
Dopo un paio di minuti entrano in casa zia Natascia e zia Sharon, entrambe con gli stessi vestiti: jeans con cintura, camicia bianca dentro ai pantaloni, il colletto della camicia alzato, capelli raccolti con coda di cavallo, orecchini vistosi, camicia aperta sulla scollatura e stivaloni di pelle col tacco sopra al ginocchio. Un look che, non so il perché, mi ha sempre eccitato.
Natascia mi viene incontro, ci sediamo sul divano, e, dopo avermi baciato sulle guance, mi dice: "Caro nipotino, ti abbiamo visto crescere ma ora non sei più un ragazzino". A quel punto interviene Sharon "infatti, il nostro regalo per la maggiore età è di renderti uomo, sotto ogni aspetto... esatto hai capito bene". Poi Natascia: "naturalmente tutto avverrà sotto il nostro controllo, sei inesperto ed è giusto che tu ti rilassi e ti goda il piacere".
"Allora Leonardo", mi chiede zia Sharon, "accetti il nostro regalo?". Io sono un po' titubante, dico "ecco, mi pare un po' strano" ma mentre dico ciò lo sguardo mi cade sulla scollatura di zia Natascia che se ne accorge subito. Quindi mi risponde "è normale che ti sembri strano, però non ti devi preoccupare, in realtà ti abbiamo già convinto, non riesci a non guardarmi il seno... non opporre resistenza e arrenditi alla nostra seduzione". Quelle ultime parole eccitanti mi convincono definitivamente e allora dico "va bene zie, accetto il vostro regalo".
"Molto bene" dice zia Natascia, "ora alziamoci in piedi... come ti dicevo tutto avverrà sotto il nostro controllo, dettiamo noi le regole, capito?", "certo zia" rispondo.
A quel punto zia Sharon estrae dalla borsetta delle manette in peluche rosa e, dopo essersi piazzata dietro di me, con delicatezza mi prende i polsi, me li posiziona dietro la schiena e li unisce avvolgendoli all'interno delle manette; mentre esegue l'operazione mi rassicura "tranquillo va tutto bene, non fare resistenza".
Ormai sono ammanettato, se anche volessi non potrei più sottrarmi alle grinfie delle zie: "Molto bene, ora voltati e adagiati contro la parete" mi ordina Sharon che si piazza dietro di me, così immobilizzandomi contro il muro; "ora zia Natascia prepara il borsone per la notte, nel frattempo ti sorveglio io".
In quella posizione sento il suo seno rifatto contro la mia schiena e ciò già me lo fa indurire; Sharon, sempre molto dolce, continua a rassicurarmi "tranquillo, va tutto bene, non devi temere nulla, le zie vogliono solo il tuo bene".
Dopo due-tre minuti torna Natascia col borsone dei miei vestiti di ricambio e mi dice "ok Leonardo, è tutto pronto. Da questo momento ti dichiariamo sotto la nostra custodia fino a domani sera, ora ci seguirai a casa dove potremo divertirci senza disturbi. Al tuo ritorno qui, domani, non sarai più un ragazzo ma un uomo vero, perchè ti toglieremo la verginità".
Sharon poi mi perquisisce (con molta sensualità) le tasche dei pantaloni alla ricerca del cellulare che trova quasi subito dicendomi "questo resta qua, fino a domani non avrai contatti con nessuno, io e Natascia saremo più che sufficienti per te".
A quel punto Sharon mi prende sotto braccetto a sinistra, Natascia a braccetto a destra e mi chiedono di seguirle.
Mi ritrovo a camminare ammanettato, trattenuto da due donne esperte con aspetto da milf, so che sto per perdere la verginità ma non so cosa succederà; in più zie vestono quel look, il colletto alzato della camicia, il decolletè prosperoso e quei magnifici stivaloni...
Sia che mi giri verso destra, che a sinistra, vedo la stessa cosa: due cavallone che, con fare autoritario e sensuale, mi hanno ormai del tutto catturato, non posso fare nulla contro di loro, se non abbandonarmi alla loro volontà.
Quella situazione me lo fa diventare duro e lungo come non mai, il che si nota chiaramente anche dall'esterno.
"Pare che tu ormai sia completamente eccitato, d'altronde non c'era nulla che potessi fare per evitarlo" mi dice Natascia con tono soddisfatto.
Continuo a camminare ammanettato e sotto braccetto con le zie, come un prigioniero, e, percorsa la rampa di scale verso il garage, giungiamo al suv di zia.
Natascia apre la portiera posteriore destra e, ponendomi la sua mano destra sopra la mia testa, mi dice "accomodati in auto, stai attento alla testa, ti ricordo che sei sotto la nostra custodia, devi obbedire".
Salgo in auto e zia Sharon prende la cintura di sicurezza per agganciarla; per fare ciò si piega sopra di me così che il mio sguardo, inevitabilmente, ricade nuovamente sulla sua splendida scollatura dentro quella camicetta...
Lei se ne rende immediatamente conto e, assicuratomi al sedile con la cintura, mi dice con sguardo provocante "ma allora il mio bambinone è diventato proprio un bel porcellone"; detto questo, con mossa repentina, mi prende il retro del capo con una mano, mi avvicina alla sua faccia e in un istante mi caccia la sua lingua nella mia bocca.
In realtà quel limone dura pochi secondi ma a me pare interminabile e, al termine, Sharon mi guarda dritto negli occhi dicendomi "hai visto cosa sappiamo farti? Sappi che questo non è che un minimo assaggio, ti faremo impazzire, godrai come non mai, fino a domani sera sarà molto ma molto lunga per te!".
Detto ciò chiude la portiera e sale sul sedile anteriore assieme a Natascia che si mette alla guida.
Zia Natascia apre il garage, mette in moto l'auto e ci avviamo verso la sua casa.
Inizia così il mio ultimo viaggio in auto da vergine.
Continua...