LA MATTINA HA L’ORO IN BOCCA
(Story)
Vi racconto come è andata
Stamattina mi sono svegliata presto senza riuscire più a riprendere sonno, mi giro a destra e a sinistra... nulla!
Mi sa che è il momento di abbandonare il comodo e caldo
letto. Mattina mezza libera, impegni sul tardi, ne approfitto per anticipare la
palestra che, visto l'orario, mi godo un po' di pace e tranquillità.
E' così in effetti è!
Palestra deserta... mi cambio con tranquillità e mi metto comoda in sala cardio.
Inizio
corsetta, riscaldamento di routine sul TapisRoulant, tutto uguale come ogni mattina, o forse no? Non esattamente… chi è quel ragazzo sull’ellittica? Mai visto prima, figo si lo è, che splendide
braccia! Mi guarda?
Si mi guarda, forse lo fa con un pizzico di insistenza. Lo ignoro e continuo con i miei esercizi.
Dopo una buona mezz’ora passo alla LatMachine e me lo ritrovo poco distante. Succede lo stesso anche quando passo alla Pectoral. E’ sempre a non più di due metri da me (e la palestra è da perdersi), che mi lancia sguardi accompagnati da insopportabili sorrisi… però che splendide labbra!
Ad un tratto lo sento rivolgermi la parola:
“Ciao io sono Andrea, sei nuova? Non ti ho mai vista prima”
Io rispondo:
“Ciao, no non sono così mattiniera” (nella mia testa vorrei spiegargli che col c@ss0 mi alzo all’alba
per andare in palestra).
Inizia a parlarmi, a raccontarmi qualcosa di lui e rubarmi qualche
sorriso, devo dire che è tutt’altro che il classico fusto muscoloso senza cervello che solitamente si trova in palestra, interessante.
Mi sposto al Pulley e inizio l’esercizio. Un minuto dopo lo vedo alzarsi e raggiungermi da dietro. Una mano sulla mia spalla, l’altra mano sull’altra spalla, entrambe tirano all’indietro facendomi poggiare la schiena perfettamente al suo corpo

“pieghi la schiena” mi dice, “così lavori male”.
Sento il suo corpo sodo sulla mia schiena, le sue mani tenermi le spalle delicatamente ma con sicurezza, sento il suo profumo, il suo contatto… il suo
pacco. Non sembrava così barzotto
qualche minuto fa, forse neanche a lui piace svegliarsi troppo presto. Presto o tardi che sia, ormai era lì che premeva sulla mia schiena. Insomma, l’esercizio è andato avanti con troppa distrazione, andavo senza contare le
ripetizioni, alla fine si risiede di nuovo sulla panca e sì, adesso sì che si nota il pacco, è sveglio! 
“sei troppo sensibile” mi dice,
“sensibile io?
Che intendi?” mi sentivo come se mi avesse letto nella mente,
“Nulla figurati” risponde ridendo e abbassando lo sguardo verso il mio seno… c@ss0!!! Sono i miei capezzoli questi?
O sono due bottoni da giacca?? Che figura
di merd@! 

Continua la mattina tra sguardi, sorrisi e qualche battuta anche un po’ piccante. Arriva il momento di tornare negli spogliatoi, sala
armadietti comune e poi le stanze separate uomo/donna con doccia e spogliatoio. Sono le 08:00
di mattina, inizia ad arrivare qualcuno ma ancora regna la desolazione.
Finalmente la fine di questa tortura sessuale, le fantasie si sprecano, lo immagino entrare
lato donna e, sotto la doccia, prendermi con voglia da dietro
come lo desideravo durante gli esercizi in sala… ma nulla, scene che avvengono solo nei porno, la vita reale è diversa, piena di tabù, povera di trasgressioni.
Mi rivesto e torno in sala armadietti per mettere
le scarpe e la felpa… lo trovo lì, in asciugamano intento a prendere la sua roba dall’anta del suo armadietto, mi aspettava, è palese, si volta e mentre continuava ad asciugarsi mi chiede:
“Ci alleneremo ancora insieme?” mentre con la mano continuava a strizzarsi il pisello dentro l’asciugamano per asciugarlo

“Penso proprio di sì, ottima compagnia” risposi io con un fare un tantino malizioso e provocante
“Però migliora i tuoi esercizi” mi risponde, “mica posso andare ogni giorno al lavoro in queste condizioni” e scostando l’asciugamano mostra il suo pisello che se non per il colore avrebbe poco di differente da un manubrio per pesi!
Rimango ammutolita guardare quel bastone
con tanta di quella voglia che non può essere in altro modo interpretato se non un invito. Si avvicina guardandosi attorno, si sentiva già gente arrivare numerosa in palestra. Seduta sulla panchina afferro quella meraviglia con entrambe le mani
e inizio lentamente a fare
su e giù. In quel momento non ero cosciente del rischio e della magra figura che avrei fatto se qualcuno ci avesse visti, ma la situazione era tanto trasgressiva che andava vissuta
fino in fondo. Lo vedevo continuare voltare la testa a destra e sinistra scrutando che non arrivasse nessuno, ho capito che il tempo era poco e che quella non era una stanza di albergo, mi avvicino e prendo in bocca
quella grossa cappella mentre con una mano continuo a stringere facendo su e giù su quelle grosse vene e con l’altra avvolgo le palle per strizzarle di ogni singola goccia

L’esplosione
non tarda a venire, una raffica di contrazioni accompagna caldi e cremosi schizzi dolcissimi sulla mia lingua
e fino in gola, lo sento trattenere un gemito di piacere. Preparava per me quel dolce
composto già dal primo sguardo in sala cardio e adesso me lo offre con meritata soddisfazione 

Scappa via con i vestiti in spogliatoio appena prima che anche la stanza armadietti si popolasse di atleti della tarda ora. Finisco di vestirmi e vado via. Lo incontro al parcheggio
che avvicinandosi mi regala un bacio sulle labbra
e sale in auto 
Fiera di avergli regalato una rilassante, diversa e trasgressiva mattina.
Sento la sveglia
dello smartphone suonare, sono le 08:30, lo prendo e stacco. Mi guardo attorno e sono ancora avvolta da quelle calde lenzuola capaci di riaccompagnarmi nel sonno più profondo 
Andrea? Andrea, alla fine, quella mattina, è stato solo un bel dildo
vibrante che ha accompagnato il mio piacere a letto regalandomi ancora altri abbondanti 15 minuti di sogni e fantasie… 

Un giorno riuscirò ad andare in palestra all’apertura, vuoi che sia un sogno premonitore

(Story)
Vi racconto come è andata

Stamattina mi sono svegliata presto senza riuscire più a riprendere sonno, mi giro a destra e a sinistra... nulla!



E' così in effetti è!
Palestra deserta... mi cambio con tranquillità e mi metto comoda in sala cardio.
Inizio



Dopo una buona mezz’ora passo alla LatMachine e me lo ritrovo poco distante. Succede lo stesso anche quando passo alla Pectoral. E’ sempre a non più di due metri da me (e la palestra è da perdersi), che mi lancia sguardi accompagnati da insopportabili sorrisi… però che splendide labbra!

Ad un tratto lo sento rivolgermi la parola:
“Ciao io sono Andrea, sei nuova? Non ti ho mai vista prima”
Io rispondo:
“Ciao, no non sono così mattiniera” (nella mia testa vorrei spiegargli che col c@ss0 mi alzo all’alba

Inizia a parlarmi, a raccontarmi qualcosa di lui e rubarmi qualche

Mi sposto al Pulley e inizio l’esercizio. Un minuto dopo lo vedo alzarsi e raggiungermi da dietro. Una mano sulla mia spalla, l’altra mano sull’altra spalla, entrambe tirano all’indietro facendomi poggiare la schiena perfettamente al suo corpo


“pieghi la schiena” mi dice, “così lavori male”.
Sento il suo corpo sodo sulla mia schiena, le sue mani tenermi le spalle delicatamente ma con sicurezza, sento il suo profumo, il suo contatto… il suo




“sei troppo sensibile” mi dice,
“sensibile io?

“Nulla figurati” risponde ridendo e abbassando lo sguardo verso il mio seno… c@ss0!!! Sono i miei capezzoli questi?





Continua la mattina tra sguardi, sorrisi e qualche battuta anche un po’ piccante. Arriva il momento di tornare negli spogliatoi, sala


Finalmente la fine di questa tortura sessuale, le fantasie si sprecano, lo immagino entrare


Mi rivesto e torno in sala armadietti per mettere


“Ci alleneremo ancora insieme?” mentre con la mano continuava a strizzarsi il pisello dentro l’asciugamano per asciugarlo


“Penso proprio di sì, ottima compagnia” risposi io con un fare un tantino malizioso e provocante

“Però migliora i tuoi esercizi” mi risponde, “mica posso andare ogni giorno al lavoro in queste condizioni” e scostando l’asciugamano mostra il suo pisello che se non per il colore avrebbe poco di differente da un manubrio per pesi!
Rimango ammutolita guardare quel bastone







L’esplosione





Scappa via con i vestiti in spogliatoio appena prima che anche la stanza armadietti si popolasse di atleti della tarda ora. Finisco di vestirmi e vado via. Lo incontro al parcheggio



Fiera di avergli regalato una rilassante, diversa e trasgressiva mattina.
Sento la sveglia



Andrea? Andrea, alla fine, quella mattina, è stato solo un bel dildo



Un giorno riuscirò ad andare in palestra all’apertura, vuoi che sia un sogno premonitore

