Esperienza reale Il mio primo assaggio

GingerFreckles

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Avete presente quella curiosità irrefrenabile per il sesso? Beh, io l'ho provata fin da molto giovane. Non capivo bene cosa fosse, ma mi affascinava moltissimo. In quel periodo, non avevo accesso a internet, ma spesso andavo a casa della mia amica Sofia e le cose cambiavano.

Sofia aveva un fratello più grande di un paio d'anni che teneva sul suo computer dei video porno davvero. Io e lei eravamo due piccole diavolesse, quando il fratello era fuori accendevamo il PC per guardarli insieme.

Sofia mi diceva sempre: "Un giorno toccherà anche a noi!", io non stavo nella pelle anche se per me in quel momento per me era solo un gioco divertente, qualcosa da guardare insieme a lei in segreto per sentirci più "grandi" e ribelli.

Un pomeriggio ero arrivata a casa di Sofia prima che lei tornasse dal doposcuola. Questa cosa accadeva frequentemente in quanto io non frequentavo il doposcuola e quindi avevamo orari differenti. Ma quel giorno era diverso: il computer era già acceso e pronto all'uso. Ero un po' nervosa, non avevo mai visto quei video da sola prima d'allora. Sofia diceva che erano troppo intensi per vederli in solitaria, ed anche lei diceva di guardarli solo quando c'ero io, ma ero curiosa di scoprire cosa sarebbe successo senza la sua compagnia.

Aprii il primo video che trovai e, oh mio Dio, il volume era al massimo! Un gemito alto mi fece sobbalzare dalla sedia, chiusi subito tutto con un salto e abbassai il volume. Presi un respiro profondo per far calmare il cuore che batteva all'impazzata, riaprii il video e lo guardai con attenzione.

Iniziò a piacermi sempre di più. Mi sentivo come se stessi partecipando attivamente al video. Ne trovai alcuni che non avevo mai visto prima, significa che il fratello ne aveva scaricati di nuovi.

"MA COSA STAI FACENDO?" Sentii una voce gridare alle mie spalle. Era il fratello di Sofia, se il PC era acceso lui doveva essere in casa, "Che stupida", pensai tra me e me. Il mio corpo si irrigidì all'istante, mi sentivo intrappolata come un cervo sotto i riflettori.

"Oh, eh... ero solo curiosa," balbettai, cercando di trovare una scusa plausibile.

Lui si lanciò sul PC, chiudendo in fretta il video e la cartella. "Ma come li hai trovati?" urlò, con gli occhi iniettati di sangue. "Sofia lo sa?"

Decisi di proteggere Sofia a tutti i costi. Non volevo che lei si mettessi nei guai per colpa mia: "No, non lo so. Li ho scoperti da sola," mentii, cercando di mantenere un'aria calma e indifferente.

Lui sembrò calmarsi leggermente, come se fosse stato rassicurato dalla mia risposta. Mi chiese di promettere che avrei mantenuto il segreto, e io, senza esitare, glielo promisi con la massima solennità. Poi iniziò a fare domande su perché guardavo quei video: "Ti piacciono? Cosa ti attrae?"

"Sì, mi incuriosiscono," risposi con sincerità. Non volevo mentire ancora una volta e per fortuna, era vero. Ero sempre stata affascinata dal sesso e da tutto ciò che ne derivava.

Quando lui capì che ero interessata a quei contenuti, decise di alzare la posta in gioco: "Vuoi vedere qualcosa di reale?" chiese con un sorriso. Io, presa dalla curiosità e dall'adrenalina della situazione, annuii senza esitazione.

Lui tirò fuori il suo pene ed iniziò a toccarselo. Mi resi subito conto che non era grande come quello dei personaggi nei video che avevo visto, ma c'era qualcosa di irresistibile nel modo in cui si irrigidiva sotto i suoi movimenti. Poi mi chiese: "Vuoi provare a toccarlo?"

Acconsentii senza pensarci due volte, spinta da una forza che non conoscevo e dalla voglia di scoprire nuove sensazioni.
Mi avvicinai a lui con passo incerto e timido, il cuore che batteva all'impazzata nel petto. Avevo visto quel membro maschile solo nei film porno, mai nella realtà. Ero curiosa di toccarlo, di sentire la consistenza e la temperatura della sua pelle.

Inizialmente lo sfiorai timidamente con la punta delle dita, come se avessi paura che potesse mordere. Poi, incuriosita dalla sensazione calda che emanava, decisi di essere più decisa: appoggiai il palmo della mano sulla sua base e lo accarezzai delicatamente in lunghezza. La pelle era liscia, con una consistenza morbida e flessibile che mi sorprese.

Mentre lo toccavo, sentivo un calore crescente nella mia guancia e nelle orecchie. Non riuscivo a guardare negli occhi il ragazzo, ero troppo imbarazzata e confusa per affrontare i suoi sguardi diretti. In quel momento, avrei voluto essere invisibile, ma allo stesso tempo volevo continuare a esplorare quell'oggetto che mi attraeva tanto.

In un impeto di coraggio improvviso, iniziai a sollevare leggermente il suo pene con la mano, come per esaminarlo più da vicino. L'odore che emanava era forte, una fragranza insolita ma non spiacevole. La sensazione del calore che emanava era ancora più intensa quando lo avevo tra le dita, mi faceva sentire viva e presente in quel momento di pura scoperta sensuale.

Dopo un po', mi sentii sopraffatta dall'imbarazzo e decisi di tirare indietro la mano. "Non so cosa fare," ammisi con una voce flebile.

Lui capì e prese il controllo della situazione: iniziò a masturbarsi da solo, guardandomi negli occhi . Continuavo a guardare i suoi movimenti con grande curiosità, assorbendo ogni dettaglio di quella scena così intima.

In pochi minuti, raggiunse il culmine: con un gemito profondo ed esplosivo, eiaculò. Mi ritrovai immersa in un'atmosfera surreale, dove la realtà sembrava confondersi con i film porno che guardavo al pc.

La vista dello sperma mi fece esclamare un "Che schifo!" involontario, ma allo stesso tempo ero affascinata da quella sostanza misteriosa che aveva suscitato così tanta emozione in lui.

Lui si alzò di scatto, con i pantaloni completamente macchiati di sperma e il pavimento ricoperto della stessa sostanza biancastra. Sembrava agitarsi in preda al panico: "Devo ripulire tutto!" esclamò, con la voce tremante. In pochi minuti, aveva pulito a fondo sia se stesso che il pavimento.

Poco tempo dopo, arrivò Sofia e non le dissi assolutamente nulla di ciò che era successo. Avevo vissuto un'esperienza così intensa che avrei voluto riviverla subito dopo.

Qualche settimana dopo ero di nuovo sola a casa di Sofia. Lui venne in stanza dicendomi che sua sorella avrebbe tardato più del solito e mi chiese se volevo aspettare il suo ritorno o farmi venire a prendere da qualcuno, ma io dissi che avrei preferito aspettarla, visto che i miei sarebbero tornati tardi dal lavoro e non c'era nessuno disposto a passare a prendermi.

Mentre aspettavo, iniziammo a parlare di scuola, di amici, di tutto un po'. Poi, quasi per gioco, lui mi chiese se volevo riguardare quei video insieme. Mi sentii un misto di imbarazzo e eccitazione, ma non potevo resistere alla voglia di rivivere quelle sensazioni proibite. Acconsentii con un cenno del capo, cercando di nascondere il mio nervosismo.

Lui iniziò a far partire un video, e mentre guardavamo, si masturbava discretamente sotto la scrivania. Ad ogni gemito, ad ogni movimento, mi sentivo sempre più attratta dalla situazione, spinta da un'insana curiosità e dal desiderio di sperimentare nuove emozioni.

Ad un certo punto, lui mi chiese se volevo provare a imitare ciò che vedevano nei video. Non sapevo cosa rispondere, dopo un attimo di esitazione, decisi di arrendermi al mio istinto: era una sfida eccitante, troppo interessante per lasciarla sfuggire.

Lui mette un video di una scena di sesso orale, inizialmente cercai di emulare la scena che vedevo, cercando di imitare i movimenti e la posizione della ragazza sullo schermo. Ero goffa e impacciata, senza il minimo accenno di esperienza o sensualità. Dopo un po', capii che non potevo continuare a fingere: era ora di lasciarmi andare e seguire il mio istinto più profondo.

Mi avvicinai al suo pene con il viso arrossato dal pudore e l'eccitazione. Le mie dita tremavano mentre cercavo la giusta posizione, cercando di inserirlo nella mia bocca con delicatezza. Il sapore era forte, ma non riuscivo a staccarmi da lui: ero attratta dalla sua forma e dalla consistenza calda e morbida che si sentiva sotto i miei denti. Sì, avete letto bene, i denti (purtroppo).

Mentre lo succhiavo con il massimo impegno possibile, cercavo di imparare dai video che vedevo: la ragazza sullo schermo sembrava così sicura e consapevole del suo corpo, mentre io mi sentivo goffa e indifesa. Mi concentravo sui movimenti della sua lingua, cercando di replicare le sue abilità con il minimo di grazia.

In pochi istanti, il suo corpo iniziò a tremare, un segno evidente che stava per arrivare al culmine. Quando lui si avvicinava all'orgasmo, sentivo il ritmo del suo respiro accelerare e la tensione aumentare nel suo pene che ero intenta ad assaporare. Non riuscivo a smettere di pensare alla sensazione piacevole che mi trasmetteva, come se fossi stata rapita in un vortice sensuale da cui non volevo uscire.

Quando finalmente raggiunse l'apice, sentii il suo sperma caldo e denso invadermi la bocca. All'inizio, ebbi un istinto di tirarmi indietro, ma lui mi fermò stringendomi la testa tra le mani per impedirmi di muovermi facendomi accogliere nella mia bocca il suo seme e decisi di lasciarmi andare completamente alle sensazioni che stavo provando.

Nonostante il disgusto iniziale, scoprii che lo sperma aveva un sapore strano ma intrigante, una sensazione nuova che mi fece desiderare di assaporarla ancora una volta. Quando finì di eiaculare, staccai la bocca dal suo pene con un senso di soddisfazione misto a sorpresa.

Lui si alzò, prese qualcosa dal cassetto e mi porse un fazzoletto: "Tieni, puoi sputare qui." Io lo guardai negli occhi con un sorriso sornione: "Ho ingoiato tutto," dissi con un tono di sfida. Lui rimase a bocca aperta per qualche istante, incredulo, prima di scoppiare in una risata fragorosa.

"Sei proprio brava allora!" esclamò tra le risate.

E questa è stata la storia del mio primo assaggio.
 
Avete presente quella curiosità irrefrenabile per il sesso? Beh, io l'ho provata fin da molto giovane. Non capivo bene cosa fosse, ma mi affascinava moltissimo. In quel periodo, non avevo accesso a internet, ma spesso andavo a casa della mia amica Sofia e le cose cambiavano.

Sofia aveva un fratello più grande di un paio d'anni che teneva sul suo computer dei video porno davvero. Io e lei eravamo due piccole diavolesse, quando il fratello era fuori accendevamo il PC per guardarli insieme.

Sofia mi diceva sempre: "Un giorno toccherà anche a noi!", io non stavo nella pelle anche se per me in quel momento per me era solo un gioco divertente, qualcosa da guardare insieme a lei in segreto per sentirci più "grandi" e ribelli.

Un pomeriggio ero arrivata a casa di Sofia prima che lei tornasse dal doposcuola. Questa cosa accadeva frequentemente in quanto io non frequentavo il doposcuola e quindi avevamo orari differenti. Ma quel giorno era diverso: il computer era già acceso e pronto all'uso. Ero un po' nervosa, non avevo mai visto quei video da sola prima d'allora. Sofia diceva che erano troppo intensi per vederli in solitaria, ed anche lei diceva di guardarli solo quando c'ero io, ma ero curiosa di scoprire cosa sarebbe successo senza la sua compagnia.

Aprii il primo video che trovai e, oh mio Dio, il volume era al massimo! Un gemito alto mi fece sobbalzare dalla sedia, chiusi subito tutto con un salto e abbassai il volume. Presi un respiro profondo per far calmare il cuore che batteva all'impazzata, riaprii il video e lo guardai con attenzione.

Iniziò a piacermi sempre di più. Mi sentivo come se stessi partecipando attivamente al video. Ne trovai alcuni che non avevo mai visto prima, significa che il fratello ne aveva scaricati di nuovi.

"MA COSA STAI FACENDO?" Sentii una voce gridare alle mie spalle. Era il fratello di Sofia, se il PC era acceso lui doveva essere in casa, "Che stupida", pensai tra me e me. Il mio corpo si irrigidì all'istante, mi sentivo intrappolata come un cervo sotto i riflettori.

"Oh, eh... ero solo curiosa," balbettai, cercando di trovare una scusa plausibile.

Lui si lanciò sul PC, chiudendo in fretta il video e la cartella. "Ma come li hai trovati?" urlò, con gli occhi iniettati di sangue. "Sofia lo sa?"

Decisi di proteggere Sofia a tutti i costi. Non volevo che lei si mettessi nei guai per colpa mia: "No, non lo so. Li ho scoperti da sola," mentii, cercando di mantenere un'aria calma e indifferente.

Lui sembrò calmarsi leggermente, come se fosse stato rassicurato dalla mia risposta. Mi chiese di promettere che avrei mantenuto il segreto, e io, senza esitare, glielo promisi con la massima solennità. Poi iniziò a fare domande su perché guardavo quei video: "Ti piacciono? Cosa ti attrae?"

"Sì, mi incuriosiscono," risposi con sincerità. Non volevo mentire ancora una volta e per fortuna, era vero. Ero sempre stata affascinata dal sesso e da tutto ciò che ne derivava.

Quando lui capì che ero interessata a quei contenuti, decise di alzare la posta in gioco: "Vuoi vedere qualcosa di reale?" chiese con un sorriso. Io, presa dalla curiosità e dall'adrenalina della situazione, annuii senza esitazione.

Lui tirò fuori il suo pene ed iniziò a toccarselo. Mi resi subito conto che non era grande come quello dei personaggi nei video che avevo visto, ma c'era qualcosa di irresistibile nel modo in cui si irrigidiva sotto i suoi movimenti. Poi mi chiese: "Vuoi provare a toccarlo?"

Acconsentii senza pensarci due volte, spinta da una forza che non conoscevo e dalla voglia di scoprire nuove sensazioni.
Mi avvicinai a lui con passo incerto e timido, il cuore che batteva all'impazzata nel petto. Avevo visto quel membro maschile solo nei film porno, mai nella realtà. Ero curiosa di toccarlo, di sentire la consistenza e la temperatura della sua pelle.

Inizialmente lo sfiorai timidamente con la punta delle dita, come se avessi paura che potesse mordere. Poi, incuriosita dalla sensazione calda che emanava, decisi di essere più decisa: appoggiai il palmo della mano sulla sua base e lo accarezzai delicatamente in lunghezza. La pelle era liscia, con una consistenza morbida e flessibile che mi sorprese.

Mentre lo toccavo, sentivo un calore crescente nella mia guancia e nelle orecchie. Non riuscivo a guardare negli occhi il ragazzo, ero troppo imbarazzata e confusa per affrontare i suoi sguardi diretti. In quel momento, avrei voluto essere invisibile, ma allo stesso tempo volevo continuare a esplorare quell'oggetto che mi attraeva tanto.

In un impeto di coraggio improvviso, iniziai a sollevare leggermente il suo pene con la mano, come per esaminarlo più da vicino. L'odore che emanava era forte, una fragranza insolita ma non spiacevole. La sensazione del calore che emanava era ancora più intensa quando lo avevo tra le dita, mi faceva sentire viva e presente in quel momento di pura scoperta sensuale.

Dopo un po', mi sentii sopraffatta dall'imbarazzo e decisi di tirare indietro la mano. "Non so cosa fare," ammisi con una voce flebile.

Lui capì e prese il controllo della situazione: iniziò a masturbarsi da solo, guardandomi negli occhi . Continuavo a guardare i suoi movimenti con grande curiosità, assorbendo ogni dettaglio di quella scena così intima.

In pochi minuti, raggiunse il culmine: con un gemito profondo ed esplosivo, eiaculò. Mi ritrovai immersa in un'atmosfera surreale, dove la realtà sembrava confondersi con i film porno che guardavo al pc.

La vista dello sperma mi fece esclamare un "Che schifo!" involontario, ma allo stesso tempo ero affascinata da quella sostanza misteriosa che aveva suscitato così tanta emozione in lui.

Lui si alzò di scatto, con i pantaloni completamente macchiati di sperma e il pavimento ricoperto della stessa sostanza biancastra. Sembrava agitarsi in preda al panico: "Devo ripulire tutto!" esclamò, con la voce tremante. In pochi minuti, aveva pulito a fondo sia se stesso che il pavimento.

Poco tempo dopo, arrivò Sofia e non le dissi assolutamente nulla di ciò che era successo. Avevo vissuto un'esperienza così intensa che avrei voluto riviverla subito dopo.

Qualche settimana dopo ero di nuovo sola a casa di Sofia. Lui venne in stanza dicendomi che sua sorella avrebbe tardato più del solito e mi chiese se volevo aspettare il suo ritorno o farmi venire a prendere da qualcuno, ma io dissi che avrei preferito aspettarla, visto che i miei sarebbero tornati tardi dal lavoro e non c'era nessuno disposto a passare a prendermi.

Mentre aspettavo, iniziammo a parlare di scuola, di amici, di tutto un po'. Poi, quasi per gioco, lui mi chiese se volevo riguardare quei video insieme. Mi sentii un misto di imbarazzo e eccitazione, ma non potevo resistere alla voglia di rivivere quelle sensazioni proibite. Acconsentii con un cenno del capo, cercando di nascondere il mio nervosismo.

Lui iniziò a far partire un video, e mentre guardavamo, si masturbava discretamente sotto la scrivania. Ad ogni gemito, ad ogni movimento, mi sentivo sempre più attratta dalla situazione, spinta da un'insana curiosità e dal desiderio di sperimentare nuove emozioni.

Ad un certo punto, lui mi chiese se volevo provare a imitare ciò che vedevano nei video. Non sapevo cosa rispondere, dopo un attimo di esitazione, decisi di arrendermi al mio istinto: era una sfida eccitante, troppo interessante per lasciarla sfuggire.

Lui mette un video di una scena di sesso orale, inizialmente cercai di emulare la scena che vedevo, cercando di imitare i movimenti e la posizione della ragazza sullo schermo. Ero goffa e impacciata, senza il minimo accenno di esperienza o sensualità. Dopo un po', capii che non potevo continuare a fingere: era ora di lasciarmi andare e seguire il mio istinto più profondo.

Mi avvicinai al suo pene con il viso arrossato dal pudore e l'eccitazione. Le mie dita tremavano mentre cercavo la giusta posizione, cercando di inserirlo nella mia bocca con delicatezza. Il sapore era forte, ma non riuscivo a staccarmi da lui: ero attratta dalla sua forma e dalla consistenza calda e morbida che si sentiva sotto i miei denti. Sì, avete letto bene, i denti (purtroppo).

Mentre lo succhiavo con il massimo impegno possibile, cercavo di imparare dai video che vedevo: la ragazza sullo schermo sembrava così sicura e consapevole del suo corpo, mentre io mi sentivo goffa e indifesa. Mi concentravo sui movimenti della sua lingua, cercando di replicare le sue abilità con il minimo di grazia.

In pochi istanti, il suo corpo iniziò a tremare, un segno evidente che stava per arrivare al culmine. Quando lui si avvicinava all'orgasmo, sentivo il ritmo del suo respiro accelerare e la tensione aumentare nel suo pene che ero intenta ad assaporare. Non riuscivo a smettere di pensare alla sensazione piacevole che mi trasmetteva, come se fossi stata rapita in un vortice sensuale da cui non volevo uscire.

Quando finalmente raggiunse l'apice, sentii il suo sperma caldo e denso invadermi la bocca. All'inizio, ebbi un istinto di tirarmi indietro, ma lui mi fermò stringendomi la testa tra le mani per impedirmi di muovermi facendomi accogliere nella mia bocca il suo seme e decisi di lasciarmi andare completamente alle sensazioni che stavo provando.

Nonostante il disgusto iniziale, scoprii che lo sperma aveva un sapore strano ma intrigante, una sensazione nuova che mi fece desiderare di assaporarla ancora una volta. Quando finì di eiaculare, staccai la bocca dal suo pene con un senso di soddisfazione misto a sorpresa.

Lui si alzò, prese qualcosa dal cassetto e mi porse un fazzoletto: "Tieni, puoi sputare qui." Io lo guardai negli occhi con un sorriso sornione: "Ho ingoiato tutto," dissi con un tono di sfida. Lui rimase a bocca aperta per qualche istante, incredulo, prima di scoppiare in una risata fragorosa.

"Sei proprio brava allora!" esclamò tra le risate.

E questa è stata la storia del mio primo assaggio.
Applausi a scena aperta, esordio con il botto direi, da OSCAR!
Bravissima davvero sia a raccontare che a fare!!!
 
Avete presente quella curiosità irrefrenabile per il sesso? Beh, io l'ho provata fin da molto giovane. Non capivo bene cosa fosse, ma mi affascinava moltissimo. In quel periodo, non avevo accesso a internet, ma spesso andavo a casa della mia amica Sofia e le cose cambiavano.

Sofia aveva un fratello più grande di un paio d'anni che teneva sul suo computer dei video porno davvero. Io e lei eravamo due piccole diavolesse, quando il fratello era fuori accendevamo il PC per guardarli insieme.

Sofia mi diceva sempre: "Un giorno toccherà anche a noi!", io non stavo nella pelle anche se per me in quel momento per me era solo un gioco divertente, qualcosa da guardare insieme a lei in segreto per sentirci più "grandi" e ribelli.

Un pomeriggio ero arrivata a casa di Sofia prima che lei tornasse dal doposcuola. Questa cosa accadeva frequentemente in quanto io non frequentavo il doposcuola e quindi avevamo orari differenti. Ma quel giorno era diverso: il computer era già acceso e pronto all'uso. Ero un po' nervosa, non avevo mai visto quei video da sola prima d'allora. Sofia diceva che erano troppo intensi per vederli in solitaria, ed anche lei diceva di guardarli solo quando c'ero io, ma ero curiosa di scoprire cosa sarebbe successo senza la sua compagnia.

Aprii il primo video che trovai e, oh mio Dio, il volume era al massimo! Un gemito alto mi fece sobbalzare dalla sedia, chiusi subito tutto con un salto e abbassai il volume. Presi un respiro profondo per far calmare il cuore che batteva all'impazzata, riaprii il video e lo guardai con attenzione.

Iniziò a piacermi sempre di più. Mi sentivo come se stessi partecipando attivamente al video. Ne trovai alcuni che non avevo mai visto prima, significa che il fratello ne aveva scaricati di nuovi.

"MA COSA STAI FACENDO?" Sentii una voce gridare alle mie spalle. Era il fratello di Sofia, se il PC era acceso lui doveva essere in casa, "Che stupida", pensai tra me e me. Il mio corpo si irrigidì all'istante, mi sentivo intrappolata come un cervo sotto i riflettori.

"Oh, eh... ero solo curiosa," balbettai, cercando di trovare una scusa plausibile.

Lui si lanciò sul PC, chiudendo in fretta il video e la cartella. "Ma come li hai trovati?" urlò, con gli occhi iniettati di sangue. "Sofia lo sa?"

Decisi di proteggere Sofia a tutti i costi. Non volevo che lei si mettessi nei guai per colpa mia: "No, non lo so. Li ho scoperti da sola," mentii, cercando di mantenere un'aria calma e indifferente.

Lui sembrò calmarsi leggermente, come se fosse stato rassicurato dalla mia risposta. Mi chiese di promettere che avrei mantenuto il segreto, e io, senza esitare, glielo promisi con la massima solennità. Poi iniziò a fare domande su perché guardavo quei video: "Ti piacciono? Cosa ti attrae?"

"Sì, mi incuriosiscono," risposi con sincerità. Non volevo mentire ancora una volta e per fortuna, era vero. Ero sempre stata affascinata dal sesso e da tutto ciò che ne derivava.

Quando lui capì che ero interessata a quei contenuti, decise di alzare la posta in gioco: "Vuoi vedere qualcosa di reale?" chiese con un sorriso. Io, presa dalla curiosità e dall'adrenalina della situazione, annuii senza esitazione.

Lui tirò fuori il suo pene ed iniziò a toccarselo. Mi resi subito conto che non era grande come quello dei personaggi nei video che avevo visto, ma c'era qualcosa di irresistibile nel modo in cui si irrigidiva sotto i suoi movimenti. Poi mi chiese: "Vuoi provare a toccarlo?"

Acconsentii senza pensarci due volte, spinta da una forza che non conoscevo e dalla voglia di scoprire nuove sensazioni.
Mi avvicinai a lui con passo incerto e timido, il cuore che batteva all'impazzata nel petto. Avevo visto quel membro maschile solo nei film porno, mai nella realtà. Ero curiosa di toccarlo, di sentire la consistenza e la temperatura della sua pelle.

Inizialmente lo sfiorai timidamente con la punta delle dita, come se avessi paura che potesse mordere. Poi, incuriosita dalla sensazione calda che emanava, decisi di essere più decisa: appoggiai il palmo della mano sulla sua base e lo accarezzai delicatamente in lunghezza. La pelle era liscia, con una consistenza morbida e flessibile che mi sorprese.

Mentre lo toccavo, sentivo un calore crescente nella mia guancia e nelle orecchie. Non riuscivo a guardare negli occhi il ragazzo, ero troppo imbarazzata e confusa per affrontare i suoi sguardi diretti. In quel momento, avrei voluto essere invisibile, ma allo stesso tempo volevo continuare a esplorare quell'oggetto che mi attraeva tanto.

In un impeto di coraggio improvviso, iniziai a sollevare leggermente il suo pene con la mano, come per esaminarlo più da vicino. L'odore che emanava era forte, una fragranza insolita ma non spiacevole. La sensazione del calore che emanava era ancora più intensa quando lo avevo tra le dita, mi faceva sentire viva e presente in quel momento di pura scoperta sensuale.

Dopo un po', mi sentii sopraffatta dall'imbarazzo e decisi di tirare indietro la mano. "Non so cosa fare," ammisi con una voce flebile.

Lui capì e prese il controllo della situazione: iniziò a masturbarsi da solo, guardandomi negli occhi . Continuavo a guardare i suoi movimenti con grande curiosità, assorbendo ogni dettaglio di quella scena così intima.

In pochi minuti, raggiunse il culmine: con un gemito profondo ed esplosivo, eiaculò. Mi ritrovai immersa in un'atmosfera surreale, dove la realtà sembrava confondersi con i film porno che guardavo al pc.

La vista dello sperma mi fece esclamare un "Che schifo!" involontario, ma allo stesso tempo ero affascinata da quella sostanza misteriosa che aveva suscitato così tanta emozione in lui.

Lui si alzò di scatto, con i pantaloni completamente macchiati di sperma e il pavimento ricoperto della stessa sostanza biancastra. Sembrava agitarsi in preda al panico: "Devo ripulire tutto!" esclamò, con la voce tremante. In pochi minuti, aveva pulito a fondo sia se stesso che il pavimento.

Poco tempo dopo, arrivò Sofia e non le dissi assolutamente nulla di ciò che era successo. Avevo vissuto un'esperienza così intensa che avrei voluto riviverla subito dopo.

Qualche settimana dopo ero di nuovo sola a casa di Sofia. Lui venne in stanza dicendomi che sua sorella avrebbe tardato più del solito e mi chiese se volevo aspettare il suo ritorno o farmi venire a prendere da qualcuno, ma io dissi che avrei preferito aspettarla, visto che i miei sarebbero tornati tardi dal lavoro e non c'era nessuno disposto a passare a prendermi.

Mentre aspettavo, iniziammo a parlare di scuola, di amici, di tutto un po'. Poi, quasi per gioco, lui mi chiese se volevo riguardare quei video insieme. Mi sentii un misto di imbarazzo e eccitazione, ma non potevo resistere alla voglia di rivivere quelle sensazioni proibite. Acconsentii con un cenno del capo, cercando di nascondere il mio nervosismo.

Lui iniziò a far partire un video, e mentre guardavamo, si masturbava discretamente sotto la scrivania. Ad ogni gemito, ad ogni movimento, mi sentivo sempre più attratta dalla situazione, spinta da un'insana curiosità e dal desiderio di sperimentare nuove emozioni.

Ad un certo punto, lui mi chiese se volevo provare a imitare ciò che vedevano nei video. Non sapevo cosa rispondere, dopo un attimo di esitazione, decisi di arrendermi al mio istinto: era una sfida eccitante, troppo interessante per lasciarla sfuggire.

Lui mette un video di una scena di sesso orale, inizialmente cercai di emulare la scena che vedevo, cercando di imitare i movimenti e la posizione della ragazza sullo schermo. Ero goffa e impacciata, senza il minimo accenno di esperienza o sensualità. Dopo un po', capii che non potevo continuare a fingere: era ora di lasciarmi andare e seguire il mio istinto più profondo.

Mi avvicinai al suo pene con il viso arrossato dal pudore e l'eccitazione. Le mie dita tremavano mentre cercavo la giusta posizione, cercando di inserirlo nella mia bocca con delicatezza. Il sapore era forte, ma non riuscivo a staccarmi da lui: ero attratta dalla sua forma e dalla consistenza calda e morbida che si sentiva sotto i miei denti. Sì, avete letto bene, i denti (purtroppo).

Mentre lo succhiavo con il massimo impegno possibile, cercavo di imparare dai video che vedevo: la ragazza sullo schermo sembrava così sicura e consapevole del suo corpo, mentre io mi sentivo goffa e indifesa. Mi concentravo sui movimenti della sua lingua, cercando di replicare le sue abilità con il minimo di grazia.

In pochi istanti, il suo corpo iniziò a tremare, un segno evidente che stava per arrivare al culmine. Quando lui si avvicinava all'orgasmo, sentivo il ritmo del suo respiro accelerare e la tensione aumentare nel suo pene che ero intenta ad assaporare. Non riuscivo a smettere di pensare alla sensazione piacevole che mi trasmetteva, come se fossi stata rapita in un vortice sensuale da cui non volevo uscire.

Quando finalmente raggiunse l'apice, sentii il suo sperma caldo e denso invadermi la bocca. All'inizio, ebbi un istinto di tirarmi indietro, ma lui mi fermò stringendomi la testa tra le mani per impedirmi di muovermi facendomi accogliere nella mia bocca il suo seme e decisi di lasciarmi andare completamente alle sensazioni che stavo provando.

Nonostante il disgusto iniziale, scoprii che lo sperma aveva un sapore strano ma intrigante, una sensazione nuova che mi fece desiderare di assaporarla ancora una volta. Quando finì di eiaculare, staccai la bocca dal suo pene con un senso di soddisfazione misto a sorpresa.

Lui si alzò, prese qualcosa dal cassetto e mi porse un fazzoletto: "Tieni, puoi sputare qui." Io lo guardai negli occhi con un sorriso sornione: "Ho ingoiato tutto," dissi con un tono di sfida. Lui rimase a bocca aperta per qualche istante, incredulo, prima di scoppiare in una risata fragorosa.

"Sei proprio brava allora!" esclamò tra le risate.

E questa è stata la storia del mio primo assaggio.
Che bei ricordi mi vengono in mente.... sei stata proprio Brava😜
 
Avete presente quella curiosità irrefrenabile per il sesso? Beh, io l'ho provata fin da molto giovane. Non capivo bene cosa fosse, ma mi affascinava moltissimo. In quel periodo, non avevo accesso a internet, ma spesso andavo a casa della mia amica Sofia e le cose cambiavano.

Sofia aveva un fratello più grande di un paio d'anni che teneva sul suo computer dei video porno davvero. Io e lei eravamo due piccole diavolesse, quando il fratello era fuori accendevamo il PC per guardarli insieme.

Sofia mi diceva sempre: "Un giorno toccherà anche a noi!", io non stavo nella pelle anche se per me in quel momento per me era solo un gioco divertente, qualcosa da guardare insieme a lei in segreto per sentirci più "grandi" e ribelli.

Un pomeriggio ero arrivata a casa di Sofia prima che lei tornasse dal doposcuola. Questa cosa accadeva frequentemente in quanto io non frequentavo il doposcuola e quindi avevamo orari differenti. Ma quel giorno era diverso: il computer era già acceso e pronto all'uso. Ero un po' nervosa, non avevo mai visto quei video da sola prima d'allora. Sofia diceva che erano troppo intensi per vederli in solitaria, ed anche lei diceva di guardarli solo quando c'ero io, ma ero curiosa di scoprire cosa sarebbe successo senza la sua compagnia.

Aprii il primo video che trovai e, oh mio Dio, il volume era al massimo! Un gemito alto mi fece sobbalzare dalla sedia, chiusi subito tutto con un salto e abbassai il volume. Presi un respiro profondo per far calmare il cuore che batteva all'impazzata, riaprii il video e lo guardai con attenzione.

Iniziò a piacermi sempre di più. Mi sentivo come se stessi partecipando attivamente al video. Ne trovai alcuni che non avevo mai visto prima, significa che il fratello ne aveva scaricati di nuovi.

"MA COSA STAI FACENDO?" Sentii una voce gridare alle mie spalle. Era il fratello di Sofia, se il PC era acceso lui doveva essere in casa, "Che stupida", pensai tra me e me. Il mio corpo si irrigidì all'istante, mi sentivo intrappolata come un cervo sotto i riflettori.

"Oh, eh... ero solo curiosa," balbettai, cercando di trovare una scusa plausibile.

Lui si lanciò sul PC, chiudendo in fretta il video e la cartella. "Ma come li hai trovati?" urlò, con gli occhi iniettati di sangue. "Sofia lo sa?"

Decisi di proteggere Sofia a tutti i costi. Non volevo che lei si mettessi nei guai per colpa mia: "No, non lo so. Li ho scoperti da sola," mentii, cercando di mantenere un'aria calma e indifferente.

Lui sembrò calmarsi leggermente, come se fosse stato rassicurato dalla mia risposta. Mi chiese di promettere che avrei mantenuto il segreto, e io, senza esitare, glielo promisi con la massima solennità. Poi iniziò a fare domande su perché guardavo quei video: "Ti piacciono? Cosa ti attrae?"

"Sì, mi incuriosiscono," risposi con sincerità. Non volevo mentire ancora una volta e per fortuna, era vero. Ero sempre stata affascinata dal sesso e da tutto ciò che ne derivava.

Quando lui capì che ero interessata a quei contenuti, decise di alzare la posta in gioco: "Vuoi vedere qualcosa di reale?" chiese con un sorriso. Io, presa dalla curiosità e dall'adrenalina della situazione, annuii senza esitazione.

Lui tirò fuori il suo pene ed iniziò a toccarselo. Mi resi subito conto che non era grande come quello dei personaggi nei video che avevo visto, ma c'era qualcosa di irresistibile nel modo in cui si irrigidiva sotto i suoi movimenti. Poi mi chiese: "Vuoi provare a toccarlo?"

Acconsentii senza pensarci due volte, spinta da una forza che non conoscevo e dalla voglia di scoprire nuove sensazioni.
Mi avvicinai a lui con passo incerto e timido, il cuore che batteva all'impazzata nel petto. Avevo visto quel membro maschile solo nei film porno, mai nella realtà. Ero curiosa di toccarlo, di sentire la consistenza e la temperatura della sua pelle.

Inizialmente lo sfiorai timidamente con la punta delle dita, come se avessi paura che potesse mordere. Poi, incuriosita dalla sensazione calda che emanava, decisi di essere più decisa: appoggiai il palmo della mano sulla sua base e lo accarezzai delicatamente in lunghezza. La pelle era liscia, con una consistenza morbida e flessibile che mi sorprese.

Mentre lo toccavo, sentivo un calore crescente nella mia guancia e nelle orecchie. Non riuscivo a guardare negli occhi il ragazzo, ero troppo imbarazzata e confusa per affrontare i suoi sguardi diretti. In quel momento, avrei voluto essere invisibile, ma allo stesso tempo volevo continuare a esplorare quell'oggetto che mi attraeva tanto.

In un impeto di coraggio improvviso, iniziai a sollevare leggermente il suo pene con la mano, come per esaminarlo più da vicino. L'odore che emanava era forte, una fragranza insolita ma non spiacevole. La sensazione del calore che emanava era ancora più intensa quando lo avevo tra le dita, mi faceva sentire viva e presente in quel momento di pura scoperta sensuale.

Dopo un po', mi sentii sopraffatta dall'imbarazzo e decisi di tirare indietro la mano. "Non so cosa fare," ammisi con una voce flebile.

Lui capì e prese il controllo della situazione: iniziò a masturbarsi da solo, guardandomi negli occhi . Continuavo a guardare i suoi movimenti con grande curiosità, assorbendo ogni dettaglio di quella scena così intima.

In pochi minuti, raggiunse il culmine: con un gemito profondo ed esplosivo, eiaculò. Mi ritrovai immersa in un'atmosfera surreale, dove la realtà sembrava confondersi con i film porno che guardavo al pc.

La vista dello sperma mi fece esclamare un "Che schifo!" involontario, ma allo stesso tempo ero affascinata da quella sostanza misteriosa che aveva suscitato così tanta emozione in lui.

Lui si alzò di scatto, con i pantaloni completamente macchiati di sperma e il pavimento ricoperto della stessa sostanza biancastra. Sembrava agitarsi in preda al panico: "Devo ripulire tutto!" esclamò, con la voce tremante. In pochi minuti, aveva pulito a fondo sia se stesso che il pavimento.

Poco tempo dopo, arrivò Sofia e non le dissi assolutamente nulla di ciò che era successo. Avevo vissuto un'esperienza così intensa che avrei voluto riviverla subito dopo.

Qualche settimana dopo ero di nuovo sola a casa di Sofia. Lui venne in stanza dicendomi che sua sorella avrebbe tardato più del solito e mi chiese se volevo aspettare il suo ritorno o farmi venire a prendere da qualcuno, ma io dissi che avrei preferito aspettarla, visto che i miei sarebbero tornati tardi dal lavoro e non c'era nessuno disposto a passare a prendermi.

Mentre aspettavo, iniziammo a parlare di scuola, di amici, di tutto un po'. Poi, quasi per gioco, lui mi chiese se volevo riguardare quei video insieme. Mi sentii un misto di imbarazzo e eccitazione, ma non potevo resistere alla voglia di rivivere quelle sensazioni proibite. Acconsentii con un cenno del capo, cercando di nascondere il mio nervosismo.

Lui iniziò a far partire un video, e mentre guardavamo, si masturbava discretamente sotto la scrivania. Ad ogni gemito, ad ogni movimento, mi sentivo sempre più attratta dalla situazione, spinta da un'insana curiosità e dal desiderio di sperimentare nuove emozioni.

Ad un certo punto, lui mi chiese se volevo provare a imitare ciò che vedevano nei video. Non sapevo cosa rispondere, dopo un attimo di esitazione, decisi di arrendermi al mio istinto: era una sfida eccitante, troppo interessante per lasciarla sfuggire.

Lui mette un video di una scena di sesso orale, inizialmente cercai di emulare la scena che vedevo, cercando di imitare i movimenti e la posizione della ragazza sullo schermo. Ero goffa e impacciata, senza il minimo accenno di esperienza o sensualità. Dopo un po', capii che non potevo continuare a fingere: era ora di lasciarmi andare e seguire il mio istinto più profondo.

Mi avvicinai al suo pene con il viso arrossato dal pudore e l'eccitazione. Le mie dita tremavano mentre cercavo la giusta posizione, cercando di inserirlo nella mia bocca con delicatezza. Il sapore era forte, ma non riuscivo a staccarmi da lui: ero attratta dalla sua forma e dalla consistenza calda e morbida che si sentiva sotto i miei denti. Sì, avete letto bene, i denti (purtroppo).

Mentre lo succhiavo con il massimo impegno possibile, cercavo di imparare dai video che vedevo: la ragazza sullo schermo sembrava così sicura e consapevole del suo corpo, mentre io mi sentivo goffa e indifesa. Mi concentravo sui movimenti della sua lingua, cercando di replicare le sue abilità con il minimo di grazia.

In pochi istanti, il suo corpo iniziò a tremare, un segno evidente che stava per arrivare al culmine. Quando lui si avvicinava all'orgasmo, sentivo il ritmo del suo respiro accelerare e la tensione aumentare nel suo pene che ero intenta ad assaporare. Non riuscivo a smettere di pensare alla sensazione piacevole che mi trasmetteva, come se fossi stata rapita in un vortice sensuale da cui non volevo uscire.

Quando finalmente raggiunse l'apice, sentii il suo sperma caldo e denso invadermi la bocca. All'inizio, ebbi un istinto di tirarmi indietro, ma lui mi fermò stringendomi la testa tra le mani per impedirmi di muovermi facendomi accogliere nella mia bocca il suo seme e decisi di lasciarmi andare completamente alle sensazioni che stavo provando.

Nonostante il disgusto iniziale, scoprii che lo sperma aveva un sapore strano ma intrigante, una sensazione nuova che mi fece desiderare di assaporarla ancora una volta. Quando finì di eiaculare, staccai la bocca dal suo pene con un senso di soddisfazione misto a sorpresa.

Lui si alzò, prese qualcosa dal cassetto e mi porse un fazzoletto: "Tieni, puoi sputare qui." Io lo guardai negli occhi con un sorriso sornione: "Ho ingoiato tutto," dissi con un tono di sfida. Lui rimase a bocca aperta per qualche istante, incredulo, prima di scoppiare in una risata fragorosa.

"Sei proprio brava allora!" esclamò tra le risate.

E questa è stata la storia del mio primo assaggio.
Complimenti Ginger, anche questo scritto bene e coinvolgente..... applausi :)
 
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