oldman58
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Date le numerosissime richieste (e per questo vi ringrazio moltissimo cercando di rispondervi ad uno ad uno) continuo il racconto interrotto nel thread precedente intitolato Incontro in Croazia. Il seguente racconto vede il susseguirsi degli eventi capitatomi con la coppia conosciuta là in Croazia, una volta tornati in Italia. Essendo un altro racconto, ho deciso di aprire un altro thread. Capitolo Croazia chiuso. Si apre il capitolo italiano...
Per fare il punto della situazione, riprendo il discorso da quando sono tornato in Italia, e precisamente in quel di Bergamo.
Passati circa tre mesi da quella vacanza vengo ricontattato da Tommaso, il suo fidanzatino.
Mi spiega che lei ogni tanto si ricorda di me, ma non ha mai avuto occasione di chiamarmi. Mi chiede se ho tempo per andarli a trovare durante un loro incontro di carsex. Ovviamente rimango stupito che una ragazza cosi fica e giovane pratichi il carsex, ma al tempo stesso mi eccito al pensiero di vederla violata da tori da monta in macchina, memore di quello visto e provato su quella spiaggietta croata.
Accetto volentieri e mi danno appuntamento dandomi il civico e la via. E' un sabato sera di fine settembre, le giornate si sono accorciate e la temperatura serale prevede già un secondo strato oltre alla camicia.
Arrivo nel posto, mi guardo intorno: sono in una zona industriale, ci sono capannoni e fabbriche tutto intorno. Ad un tratto la via si allarga e lascia il posto ad un piazzale quadrato, di fianco ad una logistica: ci sono parcheggiati in lontananza una decina di camion. Dietro di loro, la strada finisce in un boschetto. Mi avvicino lentamente con l'auto, sicuro di essermi perso. Due lampioni alti illuminano a stento il parcheggio, sovradimensionato per quell illuminazione. Sotto un lampione scorgo una figura scura, avvicinandomi meglio noto un uomo alto e magro in un bomber grigio. Mi fa cenno di avvicinarmi e poco a poco lo riconosco. E' Tom. Molto diverso da quando l'avevo visto l'ultima volta sulla spiaggia, sembrava addirittura dimagrito . - Bentrovato Roby - mi fa - siamo felici che tu sia qui- .Mi dice dove parcheggiare la macchina e mi invita a seguirlo a piedi. Tra due tir la strada si inoltra nel bosco, ci sono i segni delle ruote sul terreno. Poco piu avanti vedo una station vagon grigia nella radura sotto gli alberi. Pian piano inizio a vedere due figure all interno e mano a mano che mi avvicino capisco cosa sta succedendo dentro. I vetri appannati celano i dettagli dell'aspetto delle persone dentro, ma il sobbalzare della macchina sulle sospensioni e i gemiti mi fanno subito accelerare il battito cardiaco. Non vedo niente all'interno, perciò faccio il giro dell'auto cercando un finestrino meno appannato. Dal lato passeggero trovo uno spiraglio dal finestrino abbassato di qualche centimetro. Senza aspettare avvicino la faccia e aguzzo la vista, per esaminare meglio l'interno.
Lei la riconosco subito: i capelli biondi le sono cresciuti e le superano abbondantemente le spalle. E' completamente nuda e minuta confronto all uomo che sta cavalcando. Mi avvicino meglio alla portiera e con i palmi delle mani mi appoggio su di essa, sento lei che geme e vedo nel suo volto una smorfia di piacere. Sono entrambe sul sedile dietro, lei sopra di lui. Osservo lui: ha due braccia enormi con un tatuaggio tribale, un fisico ben scolpito, potrebbe avere non meno di 45 anni. E' mulatto. Si avvicina Tommaso che mi fa sussultare, non avevo più badato a lui. Parla con tono eccitato: “Aziz è uno dei suoi preferiti, fa il buttafuori”.
Lui la schiaffeggia sul culetto rotondo mentre lei cavalca assatanata, dimenando i lunghi capelli biondi sopra la sua schiena. Lui le succhia i capezzoli turgidi affannosamente. Poi la gira a pancia in giu sul sedile e inizia a penetrarla da dietro nella fighetta.
Lui la sovrasta, in confronto lei è piccolina, mentre le infila tutta la sua carne dentro. L'auto sobbalza ad ogni colpo che le dà e lei ad un certo punto orgasma fremendo di piacere.: “oooooohh siiiii ancora daiiiii” urla lei. Lui dopo una decina di spinte e qualche schiaffone sulle rotonde chiappette bianche tira fuori la sua carne enorme racchiusa dentro un profilattico biancastro e sfilandoselo, in mezzo a quel culetto schizza tutto il suo seme bagnando tutta la schiena inarcata. Lei devastata rimane a pancia in giu, lui le da un bacio su una chiappa: “Ti adoro troietta italiana!” le fa.... Esce dall auto, e si riveste.Ringrazia Tommaso e ci fa: “ora è tutta vostra”, facendomi l occhiolino e indicando quel corpo nudo disteso sul sedile.
Mi avvicino, lei mi vede “ Ciao tesoro, tocca a te?”. Avvicina la mano ai miei pantaloni gonfi, e la osservo mentre mi slaccia la cintura. La schiena è ancora sborrata, Tom con un fazzoletto la sta ripulendo. Che da bravo cornuto, penso. Non faccio in tempo a finire il pensiero che la sua bocca calda ha iniziato a ingoiare la mia enorme carne turgida....
Per fare il punto della situazione, riprendo il discorso da quando sono tornato in Italia, e precisamente in quel di Bergamo.
Passati circa tre mesi da quella vacanza vengo ricontattato da Tommaso, il suo fidanzatino.
Mi spiega che lei ogni tanto si ricorda di me, ma non ha mai avuto occasione di chiamarmi. Mi chiede se ho tempo per andarli a trovare durante un loro incontro di carsex. Ovviamente rimango stupito che una ragazza cosi fica e giovane pratichi il carsex, ma al tempo stesso mi eccito al pensiero di vederla violata da tori da monta in macchina, memore di quello visto e provato su quella spiaggietta croata.
Accetto volentieri e mi danno appuntamento dandomi il civico e la via. E' un sabato sera di fine settembre, le giornate si sono accorciate e la temperatura serale prevede già un secondo strato oltre alla camicia.
Arrivo nel posto, mi guardo intorno: sono in una zona industriale, ci sono capannoni e fabbriche tutto intorno. Ad un tratto la via si allarga e lascia il posto ad un piazzale quadrato, di fianco ad una logistica: ci sono parcheggiati in lontananza una decina di camion. Dietro di loro, la strada finisce in un boschetto. Mi avvicino lentamente con l'auto, sicuro di essermi perso. Due lampioni alti illuminano a stento il parcheggio, sovradimensionato per quell illuminazione. Sotto un lampione scorgo una figura scura, avvicinandomi meglio noto un uomo alto e magro in un bomber grigio. Mi fa cenno di avvicinarmi e poco a poco lo riconosco. E' Tom. Molto diverso da quando l'avevo visto l'ultima volta sulla spiaggia, sembrava addirittura dimagrito . - Bentrovato Roby - mi fa - siamo felici che tu sia qui- .Mi dice dove parcheggiare la macchina e mi invita a seguirlo a piedi. Tra due tir la strada si inoltra nel bosco, ci sono i segni delle ruote sul terreno. Poco piu avanti vedo una station vagon grigia nella radura sotto gli alberi. Pian piano inizio a vedere due figure all interno e mano a mano che mi avvicino capisco cosa sta succedendo dentro. I vetri appannati celano i dettagli dell'aspetto delle persone dentro, ma il sobbalzare della macchina sulle sospensioni e i gemiti mi fanno subito accelerare il battito cardiaco. Non vedo niente all'interno, perciò faccio il giro dell'auto cercando un finestrino meno appannato. Dal lato passeggero trovo uno spiraglio dal finestrino abbassato di qualche centimetro. Senza aspettare avvicino la faccia e aguzzo la vista, per esaminare meglio l'interno.
Lei la riconosco subito: i capelli biondi le sono cresciuti e le superano abbondantemente le spalle. E' completamente nuda e minuta confronto all uomo che sta cavalcando. Mi avvicino meglio alla portiera e con i palmi delle mani mi appoggio su di essa, sento lei che geme e vedo nel suo volto una smorfia di piacere. Sono entrambe sul sedile dietro, lei sopra di lui. Osservo lui: ha due braccia enormi con un tatuaggio tribale, un fisico ben scolpito, potrebbe avere non meno di 45 anni. E' mulatto. Si avvicina Tommaso che mi fa sussultare, non avevo più badato a lui. Parla con tono eccitato: “Aziz è uno dei suoi preferiti, fa il buttafuori”.
Lui la schiaffeggia sul culetto rotondo mentre lei cavalca assatanata, dimenando i lunghi capelli biondi sopra la sua schiena. Lui le succhia i capezzoli turgidi affannosamente. Poi la gira a pancia in giu sul sedile e inizia a penetrarla da dietro nella fighetta.
Lui la sovrasta, in confronto lei è piccolina, mentre le infila tutta la sua carne dentro. L'auto sobbalza ad ogni colpo che le dà e lei ad un certo punto orgasma fremendo di piacere.: “oooooohh siiiii ancora daiiiii” urla lei. Lui dopo una decina di spinte e qualche schiaffone sulle rotonde chiappette bianche tira fuori la sua carne enorme racchiusa dentro un profilattico biancastro e sfilandoselo, in mezzo a quel culetto schizza tutto il suo seme bagnando tutta la schiena inarcata. Lei devastata rimane a pancia in giu, lui le da un bacio su una chiappa: “Ti adoro troietta italiana!” le fa.... Esce dall auto, e si riveste.Ringrazia Tommaso e ci fa: “ora è tutta vostra”, facendomi l occhiolino e indicando quel corpo nudo disteso sul sedile.
Mi avvicino, lei mi vede “ Ciao tesoro, tocca a te?”. Avvicina la mano ai miei pantaloni gonfi, e la osservo mentre mi slaccia la cintura. La schiena è ancora sborrata, Tom con un fazzoletto la sta ripulendo. Che da bravo cornuto, penso. Non faccio in tempo a finire il pensiero che la sua bocca calda ha iniziato a ingoiare la mia enorme carne turgida....