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Era il 2 giugno 2019, arrivai a Milano alle 10,30 circa, ero lì per assistere al concerto di Vasco Rossi previsto alle 21,00. Avevo deciso di fermarmi a dormire a Milano per partire, con calma, il giorno dopo. Il tempo di lasciare i bagagli in albergo e mi feci un giro, fino a quando non sarebbe arrivato il momento di entrare a San Siro.
Andai in un bar a prendere qualcosa e fu allora che la vidi: era una bella milf, ma che portava bene gli anni e aveva pure un fisico che nulla aveva da invidiare con una ventenne le sue gambe affusolate erano messe in risalto da quella minigonna in pelle nera e una canotta bianca che tratteneva un bel seno, i sandali poi, erano uno spettacolo.
Era una bella bionda con corti capelli e mi intrigava parecchio, al punto di volerla conoscere.; mi sarebbe piaciuto avere un altro bel ricordo di questo mio viaggio, oltre il concerto ovvio, che era il motivo primario della mia presenza a Milano.
Ad un tratto pensai che mi avesse letto nel pensiero, poichè si voltò verso di me e, come se si fosse accorta che la stavo osservando, mi sorrise.
Si avvicinò al bancone e prese un caffè, poi iniziò a parlarmi.
“Ciao, piacere sono Alessia, sei qui per il concerto di Vasco?”
“Ciao Alessia piacere mio sono Alessandro. Si sono qui anche io per il concerto, Vasco è il mio idolo”
“Anche il mio è da quando ho 15 anni che lo segue!!!”
Rompemmo un po’ il ghiaccio, “Alessandro mi devi scusare ma ora devo andare da mia madre. ti va di vederci dopo il concerto?”
“Assolutamente si, ad una bella donna come te non si può dire di no!!!”. Ci scambiammo il telefono cellulare.
Tornai in hotel, feci una doccia e mi misi sul letto nudo e pensavo solo ad una unica cosa…ALESSIA. All’immagine di quel corpo perfetto il mio cazzo si rizzò da solo e non feci altro che farmi una sega all’istante, veloce, rapida con un orgasmo immediato e tanta sborra che sporcò il lenzuolo.
Mi preparai per uscire, feci la strada dall’albergo a San Siro pensando solo ad Alessia e a quanto la volessi in tutti i modi possibili.
Entrai a San Siro e mi gustai tutto il concerto. Mezz’ora dopo la fine suonò il telefono. Era Alessia. “Ciao Alessandro ti ricordi di me???Ti aspetto all’uscita del cancello 11”
“Ciao Alessia certo che mi ricordo ok 10 minuti sono li” Al solo sentire la sua voce il cazzo nei pantaloni si indurì ed era visibile dai jeans che indossavo.
Arrivai al cancello 11 ed era li ad aspettarmi bella con la bandana in testa, canotta arancione e shorts bianchi.
“Ciao Alessia” gridai e lei venne verso di me e mi abbracciò forte e ci scambiammo due baci sulle guance.
“Ti è piaciuto Vasco? A me da morire!!!”
“Moltissimo, ma sono anche contento che tu mi abbia chiamato, non ci avrei giurato.”
“Dai andiamo a bere qualcosa a casa mia sul terrazzo è qua vicino” Le sue parole erano accompagnate da un sorriso di chi sa cosa vuole.
Entrammo in casa, varcammo la porta ed Alessia e mi disse; “Ale faccio una doccia rapida aspettami in soggiorno!!!”
“Posso fumare?” “Si ma vai sul terrazzo!!!” Uscii a fumare una sigaretta.
Avevo il cazzo duro come il marmo, la volevo follemente. I dieci minuti passarono alla svelta e…mi girai verso la porta finestra e mi venne un colpo quando la vidi, nuda e avvolta da un asciugamano, che lasciava poco all'immaginazione.
Dentro di me ero così infoiato che avrei voluto toglierle quell'affare e stantuffarla di brutto...Mi uscii:”Ti voglio scopare Alessia!!!” “Vieni ti ho portato qui per questo, anche io ti voglio scopare!!!” Cazzo doveva fidarsi davvero di uno sconosciuto come me per farsi trovare in quel modo. certo, non sono di solito il tipo che si trasforma in animale quando vedo una donna in quel modo, però, cazzo non ero fatto di legno!
Mi sorrise facendomi accomodare sul divano della terrazza e mi disse:” Vuoi una birra Ale? Ho sete…ma non solo di birra…”
Lei si alzò per andare a prendere le birre e….cadde l’asciugamano…era li…tutta nuda…bella…Il mio cazzo si alzò…avevo voglia di segarmi. Volevo sfondarla e farle assaggiare il mio arnese.
Alessia tornò con le birre e si sedette vicino a me. Era tutta nuda, mi diede la mia bottiglia e prese e iniziò a bere prendendola in bocca in modo strano, come se stesse facendo un pompino alla bottiglia!
Un altro colpo inaspettato quello e io volevo alzarmi per farle assaggiare il mio cazzo!
Davvero non ce la facevo piĂą... un'altra cosa cosi e me la sarei chiavata a seduta stante.
“Ti va di vedere un film? Andiamo in casa c’e’ l’aria condizionata e stiamo meglio…” “Certo va benissimo” risposi.
Mi eccitai nel vedere che era un film porno! Secondo me quando era sola si masturbava vedendo quei film, non che ci fosse niente di male perchè, come ho detto , lo facevo pure io, ma era iniziata una nuova tortura quando iniziai ad eccitarmi vedendo la ragazza allo schermo, una gran troia, che iniziò a trastullarsi con un cazzo finto davanti all'altro attore, che le mise l'uccello in faccia per farselo succhiare e poi sostituì il giocattolino sessuale...
non ce la feci più... mi rivolsi verso Alessia, che apparentemente era impassibile nel vedere il film e con cautela presi un cuscino nelle vicinanze e tirai fuori il cazzo per segarmi e fu allora che venni sorpreso dalla donna che sorrise scostando il cuscino e vedendomi eccitato e per questo, scostò la mia mano per iniziare lei una sega e poi rifece il gioco che aveva fatto con la bottiglia e io sentii la sua bocca calda che lavorava abbastanza bene il mio arnese... poi tornò a segarmi e mi disse:” Accidenti, era ora che lo tirassi fuori... da quando sei qui che lo aspettavo.”
un affermazione del genere mi sconvolse e mi resi conto che, da quando ero entrato a casa sua, non aveva fatto altro che cercare di provocarmi.
“Non volevo passare per maniaco” Fu la mia risposta e lei mi disse:” Non l'ho mai pensato che lo fossi, altrimenti nemmeno ti invitavo... ho una voglia matta di scoparti”
“ALE SCOPAMI”
“Si, bellezza. non ne posso piu. ti voglio”
“Un altro po’ di pazienza, tesoro” Fu la sua risposta mentre prese una mia mano portandosela tra le sue cosce, scoprendo che era senza mutande... ed era bagnata quella troia e io ne infilai due dita eccitando entrambi col rumore di risucchio di quel ditalino... Alessia, nel frattempo tornò a segarmi e avvicinò la sua faccia alla mia per baciarmi, e io acconsentii, entrambi desiderosi di assaggiare l'uno la lingua dell'altra…con la mani toccai le sue tette e con due dita pinzai uno dei suoi capezzoli mentre l'altro lo leccai e succhiai.
Nel frattempo il film volse al termine, con la protagonista che si beccò un fiotto di sborra in faccia e io volli fare assaggiare la mia a quella troia matura
ALESSIA mi chiese di avvicinarmi, sdraiata sul divano in modo invitante; tornammo a baciarci e a toccarci ovunque e, quando si sdraiò, INIZIAI a lavorare di lingua su quella figa , dolce dei suoi umori, mentre lei ansimava, alzando le gambe aperte, mentre io alternai il leccare con i ditalini.
Quando smisi mi misi in ginocchio, mentre ALESSIA di avvicinò al mio cazzo, su cui nel frattempo avevo passato le mie dita fradice dei suoi umori e lei, eccitata e anche golosa di essi a quanto immaginavo, tornò a prendermelo in bocca e passando la sua lingua in ogni angolo del mio arnese... quando poi smise si sdraiò a pancia in giù, dimenandosi come una gatta in calore e io aprii le sua natiche e tornai a leccarla, stavolta alternando entrambi i suoi buchi, per poi cominciare a stantuffarla.
Finalmente, era da tanto che volevo farlo e anche lei, che inizio a gemere da troia in calore che era; la fottevo senza pietà e, quando iniziai a tirarla per i fianchi, lei capì cosa volessi e si sollevò, per farsi stantuffare a pecora e uscii solo quando sentii di stare per venire... eh no cazzo, non volevo sborrare così presto!
Alessia mi fece sdraiare e mi salì sopra, mentre cominciò a muoversi in modo pesante, scendendo di tanto in tanto per incrociare la sua lingua con la mia, mentre io le massaggiai il culo aprendolo, fino a quando non si sollevò accovacciata, continuando a muoversi fino a quando non urlò per l'orgasmo che aveva avuto. “sei una gran troia” Le dissi
Si rimise in ginocchio tornando a baciarmi mentre continuai a muovermi e quando si staccò da me tornò a succhiarmelo, e mentre me lo segava disse di volermi far venire, sorridendomi in modo perverso... ma io resistetti ed ALESSIA riprese a succhiarmelo e a menarmelo complimentandosi per la mia resistenza.
Al terzo tentativo mi chiese di venire e io, allora, fa feci sdraiare e tornai a stantuffarla, facendola gridare ancora di piacere, mentre mi si avvinghiò.
La scopai fino a quando non venne, supplicandomi di fare lo stesso, in parte perchè non ce la faceva più, in parte perchè era impaziente di farsi sporcare quella pelle che si era lavata prima... e stavolta decisi di acconsentire e, solo essere velocemente uscito, schizzai di brutto, ancora piu di quanto immaginavo, raggiungendo anche il collo.
Alessia era in estasi e, dopo essersi messa in ginocchio, passò due dita sul suo ventre lordo di sperma e le leccò come se fossero cosparse di miele e si sdraiò
Ci abbracciammo e baciammo, fumando una sigaretta e continuando a toccarci…
Andai in un bar a prendere qualcosa e fu allora che la vidi: era una bella milf, ma che portava bene gli anni e aveva pure un fisico che nulla aveva da invidiare con una ventenne le sue gambe affusolate erano messe in risalto da quella minigonna in pelle nera e una canotta bianca che tratteneva un bel seno, i sandali poi, erano uno spettacolo.
Era una bella bionda con corti capelli e mi intrigava parecchio, al punto di volerla conoscere.; mi sarebbe piaciuto avere un altro bel ricordo di questo mio viaggio, oltre il concerto ovvio, che era il motivo primario della mia presenza a Milano.
Ad un tratto pensai che mi avesse letto nel pensiero, poichè si voltò verso di me e, come se si fosse accorta che la stavo osservando, mi sorrise.
Si avvicinò al bancone e prese un caffè, poi iniziò a parlarmi.
“Ciao, piacere sono Alessia, sei qui per il concerto di Vasco?”
“Ciao Alessia piacere mio sono Alessandro. Si sono qui anche io per il concerto, Vasco è il mio idolo”
“Anche il mio è da quando ho 15 anni che lo segue!!!”
Rompemmo un po’ il ghiaccio, “Alessandro mi devi scusare ma ora devo andare da mia madre. ti va di vederci dopo il concerto?”
“Assolutamente si, ad una bella donna come te non si può dire di no!!!”. Ci scambiammo il telefono cellulare.
Tornai in hotel, feci una doccia e mi misi sul letto nudo e pensavo solo ad una unica cosa…ALESSIA. All’immagine di quel corpo perfetto il mio cazzo si rizzò da solo e non feci altro che farmi una sega all’istante, veloce, rapida con un orgasmo immediato e tanta sborra che sporcò il lenzuolo.
Mi preparai per uscire, feci la strada dall’albergo a San Siro pensando solo ad Alessia e a quanto la volessi in tutti i modi possibili.
Entrai a San Siro e mi gustai tutto il concerto. Mezz’ora dopo la fine suonò il telefono. Era Alessia. “Ciao Alessandro ti ricordi di me???Ti aspetto all’uscita del cancello 11”
“Ciao Alessia certo che mi ricordo ok 10 minuti sono li” Al solo sentire la sua voce il cazzo nei pantaloni si indurì ed era visibile dai jeans che indossavo.
Arrivai al cancello 11 ed era li ad aspettarmi bella con la bandana in testa, canotta arancione e shorts bianchi.
“Ciao Alessia” gridai e lei venne verso di me e mi abbracciò forte e ci scambiammo due baci sulle guance.
“Ti è piaciuto Vasco? A me da morire!!!”
“Moltissimo, ma sono anche contento che tu mi abbia chiamato, non ci avrei giurato.”
“Dai andiamo a bere qualcosa a casa mia sul terrazzo è qua vicino” Le sue parole erano accompagnate da un sorriso di chi sa cosa vuole.
Entrammo in casa, varcammo la porta ed Alessia e mi disse; “Ale faccio una doccia rapida aspettami in soggiorno!!!”
“Posso fumare?” “Si ma vai sul terrazzo!!!” Uscii a fumare una sigaretta.
Avevo il cazzo duro come il marmo, la volevo follemente. I dieci minuti passarono alla svelta e…mi girai verso la porta finestra e mi venne un colpo quando la vidi, nuda e avvolta da un asciugamano, che lasciava poco all'immaginazione.
Dentro di me ero così infoiato che avrei voluto toglierle quell'affare e stantuffarla di brutto...Mi uscii:”Ti voglio scopare Alessia!!!” “Vieni ti ho portato qui per questo, anche io ti voglio scopare!!!” Cazzo doveva fidarsi davvero di uno sconosciuto come me per farsi trovare in quel modo. certo, non sono di solito il tipo che si trasforma in animale quando vedo una donna in quel modo, però, cazzo non ero fatto di legno!
Mi sorrise facendomi accomodare sul divano della terrazza e mi disse:” Vuoi una birra Ale? Ho sete…ma non solo di birra…”
Lei si alzò per andare a prendere le birre e….cadde l’asciugamano…era li…tutta nuda…bella…Il mio cazzo si alzò…avevo voglia di segarmi. Volevo sfondarla e farle assaggiare il mio arnese.
Alessia tornò con le birre e si sedette vicino a me. Era tutta nuda, mi diede la mia bottiglia e prese e iniziò a bere prendendola in bocca in modo strano, come se stesse facendo un pompino alla bottiglia!
Un altro colpo inaspettato quello e io volevo alzarmi per farle assaggiare il mio cazzo!
Davvero non ce la facevo piĂą... un'altra cosa cosi e me la sarei chiavata a seduta stante.
“Ti va di vedere un film? Andiamo in casa c’e’ l’aria condizionata e stiamo meglio…” “Certo va benissimo” risposi.
Mi eccitai nel vedere che era un film porno! Secondo me quando era sola si masturbava vedendo quei film, non che ci fosse niente di male perchè, come ho detto , lo facevo pure io, ma era iniziata una nuova tortura quando iniziai ad eccitarmi vedendo la ragazza allo schermo, una gran troia, che iniziò a trastullarsi con un cazzo finto davanti all'altro attore, che le mise l'uccello in faccia per farselo succhiare e poi sostituì il giocattolino sessuale...
non ce la feci più... mi rivolsi verso Alessia, che apparentemente era impassibile nel vedere il film e con cautela presi un cuscino nelle vicinanze e tirai fuori il cazzo per segarmi e fu allora che venni sorpreso dalla donna che sorrise scostando il cuscino e vedendomi eccitato e per questo, scostò la mia mano per iniziare lei una sega e poi rifece il gioco che aveva fatto con la bottiglia e io sentii la sua bocca calda che lavorava abbastanza bene il mio arnese... poi tornò a segarmi e mi disse:” Accidenti, era ora che lo tirassi fuori... da quando sei qui che lo aspettavo.”
un affermazione del genere mi sconvolse e mi resi conto che, da quando ero entrato a casa sua, non aveva fatto altro che cercare di provocarmi.
“Non volevo passare per maniaco” Fu la mia risposta e lei mi disse:” Non l'ho mai pensato che lo fossi, altrimenti nemmeno ti invitavo... ho una voglia matta di scoparti”
“ALE SCOPAMI”
“Si, bellezza. non ne posso piu. ti voglio”
“Un altro po’ di pazienza, tesoro” Fu la sua risposta mentre prese una mia mano portandosela tra le sue cosce, scoprendo che era senza mutande... ed era bagnata quella troia e io ne infilai due dita eccitando entrambi col rumore di risucchio di quel ditalino... Alessia, nel frattempo tornò a segarmi e avvicinò la sua faccia alla mia per baciarmi, e io acconsentii, entrambi desiderosi di assaggiare l'uno la lingua dell'altra…con la mani toccai le sue tette e con due dita pinzai uno dei suoi capezzoli mentre l'altro lo leccai e succhiai.
Nel frattempo il film volse al termine, con la protagonista che si beccò un fiotto di sborra in faccia e io volli fare assaggiare la mia a quella troia matura
ALESSIA mi chiese di avvicinarmi, sdraiata sul divano in modo invitante; tornammo a baciarci e a toccarci ovunque e, quando si sdraiò, INIZIAI a lavorare di lingua su quella figa , dolce dei suoi umori, mentre lei ansimava, alzando le gambe aperte, mentre io alternai il leccare con i ditalini.
Quando smisi mi misi in ginocchio, mentre ALESSIA di avvicinò al mio cazzo, su cui nel frattempo avevo passato le mie dita fradice dei suoi umori e lei, eccitata e anche golosa di essi a quanto immaginavo, tornò a prendermelo in bocca e passando la sua lingua in ogni angolo del mio arnese... quando poi smise si sdraiò a pancia in giù, dimenandosi come una gatta in calore e io aprii le sua natiche e tornai a leccarla, stavolta alternando entrambi i suoi buchi, per poi cominciare a stantuffarla.
Finalmente, era da tanto che volevo farlo e anche lei, che inizio a gemere da troia in calore che era; la fottevo senza pietà e, quando iniziai a tirarla per i fianchi, lei capì cosa volessi e si sollevò, per farsi stantuffare a pecora e uscii solo quando sentii di stare per venire... eh no cazzo, non volevo sborrare così presto!
Alessia mi fece sdraiare e mi salì sopra, mentre cominciò a muoversi in modo pesante, scendendo di tanto in tanto per incrociare la sua lingua con la mia, mentre io le massaggiai il culo aprendolo, fino a quando non si sollevò accovacciata, continuando a muoversi fino a quando non urlò per l'orgasmo che aveva avuto. “sei una gran troia” Le dissi
Si rimise in ginocchio tornando a baciarmi mentre continuai a muovermi e quando si staccò da me tornò a succhiarmelo, e mentre me lo segava disse di volermi far venire, sorridendomi in modo perverso... ma io resistetti ed ALESSIA riprese a succhiarmelo e a menarmelo complimentandosi per la mia resistenza.
Al terzo tentativo mi chiese di venire e io, allora, fa feci sdraiare e tornai a stantuffarla, facendola gridare ancora di piacere, mentre mi si avvinghiò.
La scopai fino a quando non venne, supplicandomi di fare lo stesso, in parte perchè non ce la faceva più, in parte perchè era impaziente di farsi sporcare quella pelle che si era lavata prima... e stavolta decisi di acconsentire e, solo essere velocemente uscito, schizzai di brutto, ancora piu di quanto immaginavo, raggiungendo anche il collo.
Alessia era in estasi e, dopo essersi messa in ginocchio, passò due dita sul suo ventre lordo di sperma e le leccò come se fossero cosparse di miele e si sdraiò
Ci abbracciammo e baciammo, fumando una sigaretta e continuando a toccarci…